se alla ragione si toglie l'umanità, quello che resta è fanatismo
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non sei un fascista, è che ti hanno appena scongelato. 🤣🤣🤣
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a me sta cosa del “è sempre tutto il PD” mi sta sembrando sempre di più il fascistometro della Murgia al contrario. Se sei del PD sei del PD, se non sei del PD potresti comunque essere del PD. Se non pensi come il PD sei comunque del PD perché potresti pensare come il PD anche se non sai di farlo e anche se il PD ormai non sa più cosa cazzo pensa nemmeno lui. Bah
Poi che Salvini si “stia accreditando come forza disposta a mediare presso l’establishment” (quale?) mi sembra più una pia speranza che altro. Salvini gioca su più tavoli: cerca di mangiarsi il centrodestra contando sui “sindaci del nord” e sta già tirando la corda, di cavare terra sotto agli alleati 5s mandandoli avanti con il suo stesso programma perché lo brucino, carne da cannone che inizia a sembrare troppo incapace perfino per i suoi stessi elettori. Ma la patina di partito ragionevole, la sana razza padana, mostra sempre più la corda. Non dubito che il gioco possa riuscigli. Salvini è un ottimo stratega per la causa di sé stesso e basta.
“La perfetta lettera di Mattarella a Salvini - Caro Matteo, è ora di riconoscere che l’esperimento populista è fallito. Affrettiamoci a chiudere senza traumi la manovra e andiamo alle elezioni con un patto tra me e te. Idee pazze ma non impossibili per un asse tra il capo dello stato e il leader leghista”
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https://www.ilfoglio.it/politica/2018/12/08/news/la-perfetta-lettera-di-mattarella-a-salvini-228297/
Va riconosciuta la creatività al direttore Cerasa, nel terrificante cupio dissolvi di quello che per lui è il centrismo moderato e moderno ed europoide (unico aggettivo corretto) ed invece è solo il solito vecchio Pd.
Peccato che l’appello sbagli indirizzo: Salvini non vedrebbe infatti l’ora di giocar di sponda col Quirinale. In questi sei mesi s’è comportato in modo estremamente rispettoso nei confronti del pres.della rep. (si ricorderà invece lo sklero del DiMaio arrivato a vagheggiar d’impeachment non ricordo più nemmeno il perché), proprio per legittimarsi agli occhi dell’establishment come forza disposta a mediare, che dallo spaccar tutto ha ben poco da guadagnare.
L’appello quindi andrebbe in realtà rivolto al Mattarella stesso: caro presidente finiscila di aspettar Godot, cioè che la sinistra tradizionale trovi un dialogo di potere coi 5Stelle in funzione anti -Lega. Primo, guarda che intanto che aspetti Zingaretti o chi pe rlui, giochi col fuoco: ‘sto governo m5s sta in piedi esclusivamente per “merito” tuo, da quando vai dicendo che a votare anticipatamente non ci rimanderai mai. Secondo, i Pentastelluti che je frega der Pd, vi si stan mangiando pezzo per pezzo a voi vecchietti, vi stanno togliendo il VOSTRO classico terreno popolazzaro da sotto i piedi.
L’appello finirebbe con un macchettelodicoaffà: l’unica cosa che Mattarella non vuole è proprio la Lega, cioè la Destra e le Identità.
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Ma la manovra va bene però sono i tedeschi che non la vogliono? o va male però è colpa del PD nel 2016? o va male ma è colpa degli eredi del PD che sarebbero i 5s? o va bene perché lo spread scende anche se è fatta dagli eredi del PD? o lo spread comunque non conta niente e sale o scende a capocchia e comunque non influenza i conti? o non va né bene né male, tanto è tutto normale e sono i giornali e i piddini che fanno scena? e comunque è il popolo che si ribella anche a Macron? e tanto Juncker beve?
io ormai non capisco più niente a parte che è colpa del PD.
Ora mi è chiaro
Emerge chiaramente dalla narrativa mainstream che oramai ha assunto un tono assillante e piagnucoloso francamente fastidioso. Il Piano si chiama: “e allora la Lega e i 5Stelle !?”.
Quando Poteri (realmente) Forti, quindi stranieri, riusciranno in qualche modo a far cadere questo Governo (sanno bene che l’unica cosa che possan fare gli oppositori è il tifo per lo straniero, secondo tradizione locale plurisecolare), i Piddini potranno “governare” (sotto dettatura: anche questo secondo tradizione centenaria) sulla base del mantra sopra detto, che sostituirà l’antico “ce lo chiede l’Europa” inviso al popolino ignorante.
Sagaci …. Poi dice che non imparano mai dagli avversari e dai cambiamenti socioeconomici, poi dice che l’unica cosa che sanno fare è cambiar nomi e lìder ma non idea e analisi.
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Ha ragione @lizaveta: dovrebbe esserci qualcuno pagato per risolvere il problema, ovviamente dopo aver ammesso che c’è un problema. Ha ragione @marsigatto quando dice che in questo paese sembra ci sia un problema per ogni soluzione e anche le idee migliori vengono di solito buttate in vacca. Non è un motivo per non provarne di nuove, comunque. Personalmente non sono affatto in grado nemmeno di discutere le varie alternative sul tema specifico, figuriamoci proporne. Le competenze contano.
Per altro, questo discorso, come molti altri ultimamente, mi pare la storia della spazzatura della Campania. E mi spiego.
Nel lungo termine l’economia circolare, un cambio di mentalità, è una buona idea, cioè come dice sempre @abr: ridurre lo stato e passare a forme di welfare volontarie e private. Anche perché il problema demografico esiste, è globale, è sociale e ha radici culturali profonde, e non si risolve con nuove persone senza nuovo lavoro, né con i vari sussidi alla maternità.
Nel medio periodo però serve una soluzione applicabile e graduale, i termovalorizzatori, per dire, che permetta di traghettarsi verso sistemi nuovi senza troppo sangue.
E nel breve periodo, in effetti, la quota 100 e l’eliminazione della Legge Fornero, cavalli di battaglia della Lega al governo, sembrano andare contro qualsiasi soluzione.
E visto che siamo nell’emergenza, e facciamo i roghi dei risparmi, sarebbe il caso di opporsi a questa manovra.
Poi non è che tutte le discussioni devono essere incontri di pugilato. A volte si può scendere dal ring, prendersi un caffè e parlare. Anche al bar.
CORNUTI E MAZZIATI
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Modo e non forma
Sono e sono sempre stata, visceralmente contraria a questo governo e ai partiti che lo compongono. Visceralmente, assolutamente, indiscutibilmente contraria ai 5s fin dalla loro nascita, perché per me hanno sempre rappresentato la mentalità e le idee più deteriori e distruttive con una visione della politica e del mondo che �� quanto di più lontano possa esserci da me e da ciò che ritengo giusto. Contraria alla Lega, meno visceralmente perché ho sempre creduto, come tanti, che dietro alla superficie di volontaria rozzezza albergasse un buon senso, una volontà di efficienza tipicamente fattiva e “nordica”, produttiva e poco incline ai voli delle ideologie. Mi sbagliavo, come tanti saranno costretti ad ammettere di aver fatto. Per costituzione, pensiero, idee e identità, non sono di sinistra e non riesco ad apprezzare le sparate ideologiche, le boiate estremistiche del politicamente corretto, dell’antifascismo di maniera, del femminismo privo di senso critico, del terzomondismo dagli occhi foderati di prosciutto. Boiate simmetriche e speculari da una parte e dall’altra.
Tanto per dire, ho assistito tempo fa,alle manifestazioni contrapposte di Casa Pound e del movimento antifascista e ho sentito disagio, forte e profondo, davanti ad entrambe. Ho visto la bandiera, che sono stata educata ad onorare, così come la Vittoria e, sì, la Patria, ridotte ad un ghigno sghembo e truce, portate in giro in una cupa marcia paramilitare da una maggioranza di simil-talebani con barba lunga e occhiali scuri al suono stridente e retorico di musiche drammatiche e fuori luogo. E ho ricordato il crisantemo portato a scuola il 4 di novembre, e il nostro coro che cantava davanti alla sorella, piccola e vecchia di Aldo Padoa, caduto sul fronte nel 1915, e il senso della Patria di allora, vero, pulito, unificante e unificato dal rifiuto consapevole di ogni guerra e ogni violenza.
E poi ho visto la massa informe che seguiva un camion da cui scalmanati urlavano slogan odiosi cercando, devo dire con scarso successo, di farli ripetere. Ho visto bandiere rosse, falci e martelli, CGIL, arcobaleni. Se l’antifascismo è il collante, il punto fondante del paese, allora come mai nemmeno una bandiera italiana?
Insomma, ho visto il meglio o il peggio, della “destra” e della “sinistra” sfilarmi davanti e ho sentito il disagio del voler essere e fare opposizione, sia agli uni che agli altri. E ho pensato a cosa questo possa voler dire, a cosa è necessario. E mi sono resa conto che, prima delle idee, prima degli specifici argomenti, prima del Cosa viene il Come. Prima di scegliere una politica economica o un’altra, una politica estera o della giustizia, prima di scegliere cosa fare per risollevare il paese, prima va scelto il modo, vanno ristabilite e ribadite le regole base della convivenza e del confronto perché si sono perse. Si sono perse in una rappresentazione semplificata, adolescenziale ed emotiva della realtà. Perché sotto all’insulto, allo sghignazzamento, alla messa all’indice, non c’è la giusta rivalsa di chi è stato ignorato per troppo tempo, non c’è il buon senso che torna in auge per opporsi agli eccessi e alle derive ideologiche. Sotto il metodo aggressivo, verbalmente violento, spudoratamente sprezzante non c’è la Ragione, non c’è la giusta volontà di portare avanti le proprie istanze. Non c’è niente. La violenza da metodo è diventata messaggio e la volontà di annientamento del proprio avversario, anche solo annientamento verbale, è dominante sulla volontà di affrontare i problemi. La soluzione dei problemi è secondaria rispetto al piacere perverso della stigmatizzazione altrui. E nessuna idea, nemmeno la migliore del mondo, e in giro di sicuro non se ne vedono, merita di essere portata avanti con metodi illiberali e antidemocratici. La democrazia si basa sul riconoscimento dell’altro come pari e sul confronto reciproco, non sulla distruzione per qualunque via dell’avversario diventato nemico e quindi non più umano. E, se è anche vero che questo metodo è stato adottato per molto tempo da molta della Sinistra, adesso è la prima a coglierne gli amari frutti ma non sarà l’ultima. Ed è miope e stupido ghignare e gioire alla caduta dei rappresentanti dell’ideologia avversa quando in realtà si sta scavando la terra sotto i propri piedi.
E quindi ecco la mia opposizione.Mi rifiuto di cedere alla semplificazione del mondo, mi rifiuto di accettare lo sbeffeggiamento come principio, l’esagerazione come realtà, l’urlo contro fino all’urlo sopra come sistema di dialogo, la creazione di capri espiatori, il rifiuto del confronto, dell’apertura e dell’arricchimento reciproco, come metodo. Continuerò a scrivere post lunghi e complessi e a cercare la sintesi di posizioni lontane, dove si preferisce la brevità e la sparata estremizzante. La prima opposizione è nel modo, nel difendere innanzitutto le regole di civiltà.
Che poi ormai sono talmente mal ridotte da coincidere spesso con la semplice buona educazione.
(E non venite a dirmi, per favore, che i cortei hanno rispettato la legge. Ne hanno rispettato la forma tradendone l’anima, ma i principi della democrazia non sono forma, il metodo democratico non è forma e non è di forma che parlo)
(Prevengo anche le obiezioni del: è sempre stato così. Lo so, in Italia è sempre stato così. Ho letto con divertito riconoscimento il sottile ma corposo pamphlet di Desiderio “L’individualismo statalista”,che consiglio. Ciò non toglie che, pur essendo stato sempre tutto così, niente impedisce di cercare di cambiare)
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Toninelling
Per quanto riguarda le infrastrutture ci sarebbero diversi miti d'asfaltare. #nonsense #Toninelling
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Boh certe volte le polemiche mi sfuggono. E anche le battute, devo dire. Però questa mi ha incuriosito, chissà perché. Dunque vediamo:
Da wikipedia scopriamo che:
l’Autostrada Asti-Cuneo, viene finanziata nel 1998, al governo c’era Prodi, in regione c’era Ghigo (FI)
Il protocollo d’intesa fra Governo e regione è del luglio 2000. Al governo abbiamo Amato e in regione c’è ancora Ghigo.
Nel 2005 viene aperto il primo tratto tra Carrù e sant’Albano di Stura. Al governo abbiamo Berlusconi e in regione Bresso (PD) .
I lavori vanno avanti, vengono costruiti altri lotti e nel maggio 2007 vengono finanziati altri lotti e un accordo con l’ANAS. Al governo di nuovo Prodi, in regione Bresso . Vanno avanti le varie leggi e gli organi preposti.
Arriviamo al 2008 con il CIPE che approva il progetto preliminare della tangenziale di Cuneo tra il tratto di autostrada in costruzione e l’A6. E, sempre nel 2008, il 31 marzo, vengono consegnati altri lotti dall’ANAS alla società Autostrada Asti-Cuneo. Al governo abbiamo ancora Prodi e in regione ancora Bresso.
Nel 2012 viene inaugurato il tratto Sant’Albano di Stura- Castelletto Stura e la tangenziale di Cuneo e il tratto Isola d’Asti-Rocca Schiavino. Al governo c’è Monti e in regione Cota (lega).
Nel 2015 vengono aperti altri tratti. Governo Renzi, Regione Chiamparino.
Ulteriori progetti e accordi per il completamento nel 2017 con finanziamenti dell’Unione Europea. Gentiloni e Chiamparino.
Bon, più o meno, al netto delle polemiche, dei ritardi ecc. Praticamente una storia ancora abbastanza lineare rispetto ad altre opere in questo paese.
E comunque è ragionevole che Chiamparino chieda che non vengano persi finanziamenti ottenuti appena un anno fa.
Ora.. va bene che il PD ormai è colpa di qualsiasi cosa, però in questo caso particolare, di cosa lo si accusa?
Un ultimo appunto, @marsigatto non è tra gli “idioti” che hanno appoggiato il PD, io sì. Almeno si diano gli insulti a chi se li merita. O sono piuttosto una farabutta? 🤔mah

Ecco perché chi vota PD o è un idiota o un farabutto.
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da tutte le parti
Stato dell'Unione
Sembra di stare negli anni di piombo, solo che al posto delle pallottole si sparano cazzate.
#Fortunelli #cosìperdire #UiDePippol #laggente #aiutateci #tempimoderni
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Ok, con l’analisi andiamo benissimo ma facciamo un passino avanti, su. Eravamo uniti anche quando eravamo divisi ed eravamo divisi anche quando eravamo uniti. Bene. E allora? Adesso cosa facciamo?
I 5s hanno raccolto i detriti in orbita e la nuova Lega, dopo essersi pappata il centrodestra, li sta cannibalizzando ingoiando e risputando la stessa logica dei detriti suddetti.
E gli altri? che facciamo noi che non eravamo parte dei detriti? o che, perlomeno, non ne condividiamo il pensiero?
Le cose che cambiano
L’avete notato come la situazione attuale divide le persone all’interno degli antichi schieramenti? al di là dei tic verbali, di alcuni refrain per non sentirsi troppo spaesati da sé stessi e di alcune, vaghe, sensibilità particolari, retaggio di educazioni storiche precedenti, le distinzioni più profonde sembrano scorrere tra chi è “massimalista/estremista” e chi è “ragionevole/moderato” e mi scuso per queste definizioni così vaghe. Le polemiche più feroci tra questi due gruppi di persone avvengono all’interno degli schieramenti tradizionali, destra vs destra, sinistra vs sinistra. In contrasto a chi dice: “è la stessa merda che si ripresenta”, e vale per la destra come per la sinistra, pare ci si trovi davanti veramente a un cambio di orientamento, da una frattura verticale a una frattura orizzontale. E, se da una parte, i partiti di governo, giallo/verdi, possono essere i contenitori rappresentanti di una delle due parti, l’altra non ha ancora trovato chi possa darle voce. Anzi, in nome delle antiche divergenze, non vuole nemmeno riconoscersi come una parte, nemmeno bicefala, come i giallo/verdi. E sarebbe tempo lo facesse. Prima di sparire, perlomeno.
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Gli anni ‘70 me li ricordo e infatti non condivido i rimpianti di alcuni “al bel tempo passato”. Capisco l’idea del conoscere la storia per non ripeterla, ma trovo che abbia pure stufato questo continuare a rimpallare colpe e ad attualizzare eventi passati senza mai andare da nessuna parte. I punti di riferimento sono diffusi e cangianti, i tempi cambiano, anche se l’Italia è fanalino di coda, e, in modo aberrante e folle, passa il tempo a vantarsene, le rivoluzioni in atto arrivano anche qui. Di chi è la colpa, cosa e a chi vengono presentati i conti mi interessa poco. Mi interessa di più dove stiamo andando, dove potremmo andare e cosa dobbiamo fare per arrivarci. Perché “è colpa di quelli prima” non è nemmeno l’inizio di una soluzione. E ovviamente il mio discorso è rivolto principalmente a chi non fa parte delle schiere del governo del cambiamento, e nemmeno a chi pensa di poter stare seduto sul suo terrazzo a godersi uno spettacolo che non lo riguarda.
Le cose che cambiano
L’avete notato come la situazione attuale divide le persone all’interno degli antichi schieramenti? al di là dei tic verbali, di alcuni refrain per non sentirsi troppo spaesati da sé stessi e di alcune, vaghe, sensibilità particolari, retaggio di educazioni storiche precedenti, le distinzioni più profonde sembrano scorrere tra chi è “massimalista/estremista” e chi è “ragionevole/moderato” e mi scuso per queste definizioni così vaghe. Le polemiche più feroci tra questi due gruppi di persone avvengono all’interno degli schieramenti tradizionali, destra vs destra, sinistra vs sinistra. In contrasto a chi dice: “è la stessa merda che si ripresenta”, e vale per la destra come per la sinistra, pare ci si trovi davanti veramente a un cambio di orientamento, da una frattura verticale a una frattura orizzontale. E, se da una parte, i partiti di governo, giallo/verdi, possono essere i contenitori rappresentanti di una delle due parti, l’altra non ha ancora trovato chi possa darle voce. Anzi, in nome delle antiche divergenze, non vuole nemmeno riconoscersi come una parte, nemmeno bicefala, come i giallo/verdi. E sarebbe tempo lo facesse. Prima di sparire, perlomeno.
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Le cose che cambiano
L’avete notato come la situazione attuale divide le persone all’interno degli antichi schieramenti? al di là dei tic verbali, di alcuni refrain per non sentirsi troppo spaesati da sé stessi e di alcune, vaghe, sensibilità particolari, retaggio di educazioni storiche precedenti, le distinzioni più profonde sembrano scorrere tra chi è “massimalista/estremista” e chi è “ragionevole/moderato” e mi scuso per queste definizioni così vaghe. Le polemiche più feroci tra questi due gruppi di persone avvengono all’interno degli schieramenti tradizionali, destra vs destra, sinistra vs sinistra. In contrasto a chi dice: “è la stessa merda che si ripresenta”, e vale per la destra come per la sinistra, pare ci si trovi davanti veramente a un cambio di orientamento, da una frattura verticale a una frattura orizzontale. E, se da una parte, i partiti di governo, giallo/verdi, possono essere i contenitori rappresentanti di una delle due parti, l’altra non ha ancora trovato chi possa darle voce. Anzi, in nome delle antiche divergenze, non vuole nemmeno riconoscersi come una parte, nemmeno bicefala, come i giallo/verdi. E sarebbe tempo lo facesse. Prima di sparire, perlomeno.
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e nel frattempo vediamo di peggiorare la vita anche agli altri
Nessun bambino viene estromesso dalla mensa se la mammina va all ambasciata e chiede Isee come la mamma Italiana a cui controllano anche i pelini del posteriore.
Hanno montato una campagna di disinformazione immonda é ora di dire basta.
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Adesso a sfregio Beppe Sala dovrebbe annunciare l'allungamento della linea 3 da San Donato al Pigneto. #cosìperdire
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si poteva chiedere l’abolizione dell’ISEE visto che ci sono le dichiarazioni dei redditi e l’anagrafe e lo Stato conosce già tutti i dati che richiede, o la mensa gratis per tutti, visto che già si pagano le tasse, o la mensa a pagamento per tutti e meno tasse, e invece no, vogliamo proprio vedere l’impiegato dell’ambasciata del Ghana che cerca di capire cosa diavolo è l’ISEE e a cosa cazzo servono tutti quegli arcani documenti. Dobbiamo soffrire tutti, sia mai che in Marocco non patiscano. Statalisti Inside
Nessun bambino viene estromesso dalla mensa se la mammina va all ambasciata e chiede Isee come la mamma Italiana a cui controllano anche i pelini del posteriore.
Hanno montato una campagna di disinformazione immonda é ora di dire basta.
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ho una domanda: cos'è il "neoliberismo"?
Temo che sia proprio così, alla fine. Ma è la sconfitta di qualsiasi dialettica che miri ad una sintesi tra opposti.
Quindi una sconfitta, non un gran risultato. Diceva bene @icosaedroregolare tempo fa: era più evoluto l'impero asburgico.
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caro @falcemartello sai che ti voglio bene e poi quale donna per cui venga citato Catullo potrebbe non commuoversi? Diciamo però che questa è una ragione in più perché sia chiaro che i miei commenti non sono legati ad un pregiudizio negativo nei tuoi confronti. Detto questo, per quanto io non ami Salvini, non amo nemmeno l’Espresso ma la frase iniziale a nome “il Popolo di Matteo Salvini” è semplicemente opinabile se non falsa.
Chiarisco anche un’altra cosa: non era mia intenzione né per altro mio diritto, ergermi a protettrice di @solofranci, che comunque, non mi pare abbia alcun bisogno di protezione.
Non avevo intenzione nemmeno di entrare nel merito del post in questione né di incominciare un’inutile quanto noiosa polemica su quanti stupri, chi stupra, animali, non animali ecc. ecc anche perché mi pare evidente che sull’argomento siamo tutti d’accordo: lo stupro è esecrabile chiunque lo commetta. 15000 stupri sono un’enormità e quindi il tutto è ancora più esecrabile. Punto. Poi si possono contestualizzare i numeri, misurare i termini, esprimersi in modo più o meno colorito ma sono, effettivamente, particolari.
Detto questo, veniamo al punto: ho preso questo post come esempio e l’ho analizzato, compreso di commenti, in quanto tale, cioè esempio di quello che mi spinge progressivamente a ritirarmi nel silenzio. Capisco questo sia un problema di cui non frega nulla a nessuno, ma tant’è.
Quella che non regge gli scontri brutali, caro Falce, sono io e ne sono consapevole, anche perché quello che spesso non riesco a capire è perché debbano esserci scontri e perché debbano necessariamente essere brutali. Come giustamente fa notare @abr e come avevo già scritto, banalizzare e semplificare e partire in crociate magari su semplici fraintendimenti, non fa per me. E poi, @selvaticamente, trascendere io non lo trovo normale, non lo trovo normale per nulla, anzi. Soprattutto perché qui non si è nel calore di una discussione, qui si legge. Capisco l’ansia del reblog ma si può anche rileggere, valutare, pensare con calma e impegnarsi a capire ciò che si legge e ciò che si scrive e, di conseguenza, non trascendere.
E concludo, perché rischio di sembrare già troppo maestrina e, anche se @marsigatto mi ha definito voce della ragione, cosa per cui lo ringrazio, non sono in grado né voglio dare lezioni a nessuno.

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