daviddancingfirewhiteeagle
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Premessa e doverosa avvertenza: si tratta di un sogno che sta facendo Kimberly. Per cui io player farò un personaggio ma David non saprà nulla di questo, a meno che non decida Kim di dirglielo. |
New York Tel'aran'rhiod 06.03.21 Con il passare del tempo Lavinia Carter-Wood aveva compreso quanto avesse perduto nella sua esistenza. Era stata accanto alla sua fiamma gemella senza rendersene conto, era stata madre senza poter viversi appieno la gioia della maternità. Per questo era convinta che a David servisse una spinta nella direzione giusta. Non era sicura di riuscire a convincerlo di ciò che stava perdendo ma poteva saggiare il terreno a partire dalla persona che forse lo conosceva di più: la sua compagna Kimberly. Aveva ancora dentro di se qualche trucchetto da Camminatrice del sogno e le fu facile attirarla dove voleva che fosse. Non le avrebbe fatto del male, né avrebbe cercato di spaventarla. Voleva solo parlarle, comprendere quanto fossero uniti. Se c'era qualcosa che lei poteva fare per cambiare lo stato d'animo della sua discendenza, forse... "𝐴𝑙𝑖𝑐𝑒..." cominciò a chiamarla con voce molto dolce. La portò in una sorta di giardino incantato. "𝑉𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑑𝑎 𝑚𝑒, 𝐴𝑙𝑖𝑐𝑒. 𝐼𝑙 𝐶𝑎𝑝𝑝𝑒𝑙𝑙𝑎𝑖𝑜 𝑡𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎." K: * Quella sera è di una stanchezza inverosimile, il venerdì è la giornata in cui crolla come una pera cotta Si infila a letto e dopo aver abbracciato Jack cade in un sonno profondo. Stranamente comincia a vedere un giardino pieno di fiori e di profumi. Un sogno? Sono secoli che non sogna, sono secoli che non vede così nitidamente le cose e i profumi. Sta passeggiando lentamente e sfiora le rose rosse e blu che trova lungo il suo cammino. D'improvviso sente una voce, una voce sconosciuta chiamarla* Chi sei? Cosa vuoi da me? * Chiede voltandosi in più direzioni cercando di capire da dove provenisse quel suono* Jack? Mi vuole? Dove? * Chiede ancora corrucciando la fronte* E: Eleri stava cercando di guidare la ragazza nella sua direzione. White Eagle aveva parlato di lei? Aveva conosciuto il marito tramite lo sciamano? Non poteva saperlo. Aveva tante cose da chiedere e doveva farlo prima della luce del sole, prima che la donna che imprigionava la sua anima si svegliasse. "𝐷𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒, 𝐴𝑙𝑖𝑐𝑒. 𝑇𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜." Usò le sue doti di Camminatrice per costruire un edificio non molto distante da dove lei si trovava. "𝐸𝑛𝑡𝑟𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑙𝑙𝑎, 𝑙𝑢𝑖 𝑡𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑖̀ 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑎𝑙𝑒. 𝐹𝑎𝑖 𝑖𝑛 𝑓𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎, 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑑𝑢𝑡𝑎." Forse si era tradita ma ogni secondo per lei era prezioso. Nonostante il fatto che lo sciamano non era il suo amato, teneva a lui come fosse stata sua madre. Se poi fosse riuscito nel suo intento... forse... non volare troppo con la mente, Eleri. Non puoi permettertelo. K: * Sente ancora quella voce e si aggira sperduta in quel giardino strano ma bellissimo* Dove sei? Chi sei? Ti prego fatti vedere!! * Urla mentre si solleva il vestito di tulle rosso. Ma quando cavolo l ha messo quel vestito? Da dove spuntava? Beh era un sogno, forse... Forse semplicemente è la sua fantasia. Sente ancora quella voce e comincia ad accelerare il passo* Arrivo!! Non te ne andare... Dammi la via * Corre, veloce, corre verso una costruzione che prima non ha visto e spinge il portone* Sono qui...ti prego fatti vedere, portami da lui!! * Riflette sulle parole che ha appena sentito. Le aveva già sentite? Non ricordava* E: Eleri decise che non poteva indugiare ancora e si fece avanti. "𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑖, 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎 𝑡𝑒. 𝑃𝑒𝑟𝑑𝑜𝑛𝑎𝑚𝑖 𝑠𝑒 𝑡𝑖 ℎ𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑎𝑔𝑒𝑚𝑚𝑎, 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑎, 𝑚𝑎 ℎ𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑜. 𝐶ℎ𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜? 𝐺𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑚𝑖 𝑖𝑛 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜, 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢 𝑠𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑖 𝑡𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜." Sperava che la riconoscesse e che non fosse intimorita dalla sua presenza. "𝑃𝑒𝑟𝑑𝑜𝑛𝑎𝑚𝑖, 𝐾𝑖𝑚𝑏𝑒𝑟𝑙𝑦, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑇𝑒𝑙'𝑎𝑟𝑎𝑛'𝑟ℎ𝑖𝑜𝑑. 𝐻𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖 𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜. 𝐸' 𝑑𝑢𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑖𝑎 𝑒 𝑠𝑡𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝐹𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑒̀ 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑢𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜. 𝐻𝑎𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖, 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑎? 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑊ℎ𝑖𝑡𝑒 𝐸𝑎𝑔𝑙𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑔𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜." concluse sperando di non essere stata troppo indiscreta. Forse la compagna di David era riservata e non avrebbe voluto discutere di certe questioni con un estranea.
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K: * Sta correndo quando una donna le si piazza davanti e Kim si blocca di colpo rimanendo colpita. La guarda , è una donna elegante, raffinata, di altri tempi....troppo passati* Chi...sei... * Sussurra scrutandola. Non è nuova, la conosce... Ma dove? * Tu sei..noi siamo nel tel... Coso? * Piano ricostruisce tutti i pezzi e realizza* Sei...sei la moglie di Heller! Sei la donna che ha amato! Quella che cerca per dirle che ancora la ama e di raggiungerla nella luce! Che ci fai qui? * Rimane colpita dalla sua domanda e abbassa lo sguardo* Si..ne ho.. vari in realtà ma non tutti possono realizzarsi * Ammette fissandola* Come i tuoi E: Eleri sorride divertita. "𝑆𝑖̀, 𝐾𝑖𝑚, 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑇𝑒𝑙'𝑎𝑟𝑎𝑛'𝑟ℎ𝑖𝑜𝑑. 𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑖 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎𝑟𝑙𝑜, 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒 '𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖'. 𝐼𝑛 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜." poi sentendola continuare il suo sorriso scema e lo sguardo diventa malinconico: "𝐷𝑎𝑣𝑖𝑑 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑚𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐿𝑢𝑐𝑒. 𝐸 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑑𝑜 𝑙'𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑙𝑜. 𝐼𝑜 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑠𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑛𝑖𝑟𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝐶ℎ𝑎𝑟𝑙𝑒𝑠. 𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑢 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖, 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑎." Avanzò e le prese le mani tra le sue. In quel mondo le barriere non esistevano. "𝐻𝑜 𝑡𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑒. 𝐿𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑖𝑜 𝑝𝑎𝑔𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑛𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜. 𝐷𝑎𝑣𝑖𝑑 ℎ𝑎 𝑎𝑔𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑑𝑎 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑎𝑝𝑝𝑒𝑠𝑎𝑛𝑡𝑖𝑣𝑎. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒." K: Si ecco... Il mondo dei sogni..meglio * Sorride e la fissa tenendosi il vestito* Perché sono qui? E perché vestita così? * Chiede confusa e si rabbuia vedendola cambiare espressione* Scusa, non volevo renderti triste. So che Jack..ehm scusa David.. cercherà in tutti i modi di farvi ricongiungere e mi ha detto vuole cercare vostro figlio... So che non ci credi, ma io ho visto tuo marito e il suo sguardo... Vi ritroverete, in fondo siete destinati * Sorride dolce e sentendo quelle mani rimane stupita, un po' sconcertata ma quasi ne sente calore. Si può sentire calore nel mondo dei sogni?* Io.. io vorrei ma, non credo che Jack sia pronto... Non voglio spingerlo oltre...Cioè... Fosse per me anche domani, ma so che lui è spaventato da...da tutto ciò * Indica un po' ovunque per farle capire* Anche se so che sarebbe un padre stupendo E: Lavinia sgranò gli occhi per la sorpresa: "𝐼𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑅𝑢́𝑛𝑒𝑛𝑦𝑎... 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐷𝑎𝑣𝑖𝑑, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑠𝑒 𝑡𝑒 𝑙𝑜 ℎ𝑎 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜.... 𝑑𝑖𝑐𝑒𝑣𝑜 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑚𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑒 ℎ𝑎𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑖𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜. 𝐶𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑠𝑐𝑖𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑎. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑊ℎ𝑖𝑡𝑒 𝐸𝑎𝑔𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑡𝑢𝑟𝑏𝑎𝑡𝑜. 𝑉𝑜𝑟𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑚𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑝𝑎𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜. 𝐻𝑎 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜, 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜, 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑟𝑖𝑛𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑟𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒. 𝐻𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑚𝑎 𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑜 𝑚𝑒𝑛𝑜. 𝐿𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑟𝑢𝑑𝑒𝑙𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑡𝑎̀. 𝐼𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎 ℎ𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜. 𝑃𝑒𝑟𝑜̀ 𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒." Può toccare con mano quanto questa donna sia innamorata del suo uomo, esattamente come lo è lei di suo marito. "𝑁𝑜𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑜 𝑝𝑜𝑖 𝑅𝑦𝑙𝑎𝑛 𝑒 𝑖𝑜 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜. 𝐸' 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑜𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒. 𝐿𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑒̀ 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑒̀ 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑚𝑒 𝑙𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑎𝑙𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑣𝑣𝑖𝑠𝑠𝑢𝑡𝑎 𝑏𝑒𝑛𝑒, 𝑛𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜. 𝐴𝑣𝑟𝑎̀ 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑒." Avrebbe voluto rassicurare entrambi e mostrare il futuro ma non poteva, non in quel momento, non nel mondo dei sogni. K:  Chi? * Rimane turbata da quel nome ma poi le spiega che è il suo Jack* Ah...no non lo sapevo ma si, è merito suo. Lo ricordo ancora intrappolato in tanta rabbia e voglia di vendetta ma... Pieno d'amore, una furia ma passionale. Me li ricordo i suoi occhi e dietro la sua barriera c'era un cuore che soffriva * Sospira quando parla del figlio, delle paure di essere disagiato, emarginato. Come non comprendere ciò? Se lei stessa, nonostante fosse normale, è stata per anni emarginata e derisa.* Lo so, e anche io ho paura, perché so cosa significa soffrire e...E mai vorrei che un..un figlio * Sussurra quasi spaventata quel nome* Possa soffrire per causa anche mia e del mio egoismo. Però... Io ci sarei e anche Jack, anche se non lo ammetterà mai! Sarebbe anche migliore di me * Vedere quella donna così indifesa, fragile, vulnerabile, le viene istintivo di abbracciarla. Non sa se lì sia possibile, ma se lei riesce a tenerle le mani forse... Ci prova e la stringe, forte, o almeno così le sembra e sussurra* So che serve a poco ma...vorrei donarti un po' la mia forza per poterti fare star meglio. Resisti...ce la farai K:  L’ho conosciuto poco, ma i suoi occhi parlavano, erano meno duri che quando parlava con Jack..Ehm... David *Ammette e annuisce contenta di poterla conoscere* Si, se potessimo rivederci, ho come l impressione che tu potresti darmi delle risposte che non ho *Le stringe la mano sentendola svanire lenta* Il suo sangue?? *Non riesce a capire la frase e rimane di colpo nel buio per poi svegliarsi di colpo. Si volta e Jack è lì, tranquillo. Si appoggia al suo petto sorridendo e addormentandosi serena* [ fine role ]
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New York / Tel'aran'rhiod 02.03.2021 morning.
Questa volta era diverso. Non si trattava della visione che aveva dato il via alla verità sulla sua famiglia e sulla maledizione. No. Stava guardando senza sentirsi coinvolto in prima persona. Era un episodio molto personale di Eleri e Rylan mentre discutevano della nascita del loro primogenito, di ciò che doveva essere fatto per accoglierlo al mondo nel migliore dei modi. Il sogno sparì immediatamente e, al suo posto, prese piede la riproduzione di una dimora completamente vuota eccetto per una persona. Eleri. Lavina Carter-Wood. "𝐺𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜" esordì la donna, non appena lo vide. "𝐻𝑎𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑅𝑦𝑙𝑎𝑛. 𝐻𝑎𝑖 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎, 𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑎𝑛𝑜." "Perché sono qui?" "𝐹𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑜𝑟𝑎, ℎ𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜. 𝑀𝑎 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 𝑒𝑟𝑎 𝑚𝑒. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑢𝑏𝑏𝑖 𝑠𝑢𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝐷𝑢𝑏𝑏𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑎 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒." David la osservò e annuì. "Ti ascolto" era una frase tipica per una persona come lui e ad aveva un significato profondo. Poca gente in questo mondo era disposta ad ascoltare davvero, men che meno a comprendere. "𝐸' 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑒 𝑅𝑦𝑙𝑎𝑛 ℎ𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑑'𝑎𝑐𝑐𝑜𝑟𝑑𝑜 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑖 𝑎 𝑟𝑖𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒. 𝑆𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜... 𝑠𝑒 𝑖𝑜 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑖𝑑𝑎, 𝑠𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑜 𝑠𝑖𝑛 𝑑𝑎 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑢𝑛𝑖𝑣𝑎, 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒... 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒. 𝐻𝑜 𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑎 𝑐𝑎𝑢𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒." "Eravate fiamme gemelle. Avrei dovuto comprenderlo anche solo dal fatto che eravate solo in due e siete riusciti a mettere in moto il rituale. Eleri non gli hai puntato il fucile contro, non lo hai costretto. Lui sapeva quello che faceva, sapeva i rischi che stava correndo. Quindi non puoi darti la colpa. Avrebbe potuto rifiutarsi." "𝑁𝑜 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑟𝑖𝑓𝑖𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑎 𝑚𝑒. 𝑆𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑠𝑜 𝑜𝑟𝑎 𝑚𝑎 𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑠𝑖̀. 𝑀𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑣𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝐷𝑒𝑎 𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑎. 𝑁𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 ℎ𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒... 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜. 𝐿'ℎ𝑜 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑟𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜. 𝑀𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝑅𝑦𝑙𝑎𝑛 𝑠𝑖 𝑒̀ 𝑠𝑚𝑎𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝐶𝑦𝑟𝑢𝑠." "Cyrus? Vostro figlio si chiamava Cyrus Haller?" La donna annuì. David pensò che forse avrebbe potuto sapere qualcosa di più della sua discendenza trovando quell'uomo. Forse finalmente tutti i tasselli mancanti stavano per farsi ritrovare da lui. "𝐼𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑚𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑚𝑒, 𝑛𝑒́ 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒. 𝑇𝑒𝑚𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑑𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑎 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑢𝑡𝑜. 𝑄𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑏𝑙𝑜𝑐𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑞𝑢𝑖." "Rylan ti sta aspettando nella Luce. Lui ha deciso di passare oltre, dovresti farlo anche tu." "𝑂𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒
𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎. 𝐿𝑒𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎 𝑒, 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒, 𝑒̀ 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖̀. 𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑝𝑟𝑎̀ 𝑚𝑎𝑖 𝑖𝑙 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑑𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑖 𝑒̀ 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎. 𝑀𝑎 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑢𝑖 𝑒̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐿𝑢𝑐𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑚𝑖 𝑒̀ 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑜𝑟𝑡𝑜. 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒, 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑜. 𝐻𝑎𝑖 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑙𝑖𝑒𝑣𝑜 𝑎 𝑢𝑛 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜. 𝐸𝑐𝑐𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑎𝑓𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎𝑣𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢 𝑠𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜." "Farò in modo di trovare anche Cyrus. Hai diritto di sapere cosa è accaduto a tuo figlio. Se sono rimaste delle tracce da qualche parte, io le troverò, promessa di uomo Lakota." Lavinia si avvicino a David e gli accarezzò una guancia. "𝑆𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑅𝑦𝑙𝑎𝑛. 𝐼𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑒𝑚𝑝𝑎𝑡𝑖𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎, 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛 𝑑𝑜𝑛𝑜. 𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒, 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜. 𝑁𝑒𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑢𝑖, 𝑠𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝑅𝑦𝑙𝑎𝑛 𝑒𝑑 𝑖𝑜 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑒𝑑 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑠𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒, 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜, 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒. 𝑉𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑡𝑎𝑛𝑔��𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐸 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎 𝑡𝑒 𝑜𝑟𝑎. 𝑆𝑒𝑖 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑒. 𝐷𝑖 𝐶ℎ𝑎𝑟𝑙𝑒𝑠 𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑒. 𝐻𝑎𝑖 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢𝑜 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑒𝑟𝑒𝑑𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑎𝑣𝑜? 𝑁𝑜𝑛 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜." "Non è questo che mi preoccupa Eleri. Mi preoccupa il fatto che avrà una parte appartenente agli Haller. Sai quanto siamo potenti. Posso volere per la mia discendenza quello che ho vissuto io? Anche Gabriel, che si pensava... diverso da noi... ha qualcosa dentro di sé, qualcosa che non ha esplorato e lo sta divorando. Posso..." "𝐷𝑎𝑣𝑖𝑑... 𝑡𝑢 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑡𝑢𝑜 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒, 𝑝𝑒𝑟 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜. 𝑁𝑜𝑛 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑖𝑎 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑛𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒, 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑎𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑟𝑎̀ 𝑚𝑎𝑖. 𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑡𝑢 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑖 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑚𝑖𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜, 𝑡𝑢 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒. 𝐴𝑖𝑢𝑡𝑎 𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜, 𝑖𝑙𝑎𝑘𝑎. 𝐴𝑖𝑢𝑡𝑎 𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒 𝑜𝑟𝑎, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑖. 𝐼𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑜𝑟𝑟𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑚𝑎 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑙𝑜 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑒. 𝑆𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑎𝑖 𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑛𝑜𝑡𝑖𝑧𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝐶𝑦𝑟𝑢𝑠, 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑟𝑎𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑎 𝑡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑖𝑟𝑝𝑒 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑎𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑚𝑖. 𝐴𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑊ℎ𝑖𝑡𝑒 𝐸𝑎𝑔𝑙𝑒..." Improvvisamente Eleri sparì dalla sua vista e, lentamente, David si ridestò dal suo sonno. La giornata era appena cominciata ma il sogno appena fatto, gli aveva lasciato i suoi segni.
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Sorteggio fatto alle ore 1:12 del 19.02.21
Uruz è, dunque, l'energia fecondante, rassicurante, confortante poiché reca la vita: è collegata anche alla Dea Eira, sotto il suo aspetto curativo, tanto più che quest'ultima presiede alla scienza sacra delle erbe. Il suo Galdr – incantamento – permette di guarire la terra nei luoghi in cui è necessario, permettendo anche agli spiriti di un luogo di acquietarsi, quindi aiuta anche contro le depressioni, l'anemia, per trasmetterla a un essere vivente – piante e animali compresi, poiché anche loro sono esseri degni di rispetto, nonostante ciò che ha insegnato la religione cattolica – può essere proiettata su medicinali omeopatici o allopatici per potenziarne l'effetto curativo, sulle erbe, eccetera. Uruz permette di radicarsi a un lavoro magico, lo insedia e gli conferisce maggiore solidità e durevolezza, permette anche a un essere umano di forgiarsi delle radici quando queste sono messe in pericolo dalle circostanze.
Se con Fehu abbiamo fatto esperienza del lato luminoso della madre, della natura e della realtà, con Uruz dobbiamo cominciare a fare i conti con il lato oscuro, infatti essa rappresenta quegli aspetti della vita che ci fanno soffrire e che sfuggono al nostro controllo, con cui dobbiamo imparare a fare i conti fin da piccoli. Uruz ci invita a prendere contatto con quelle energie psichiche imprigionate nell'inconscio e ci aiuta a esprimerle nel mondo. L'uscita di Uruz comunica che si può contare su una forza sufficiente per realizzare tutto ciò che ci si propone. Bisogna tuttavia essere responsabili e utilizzare questo potere con intelligenza, evitando di sottomettere o dominare gli altri e mostrandoci comprensivi e rispettosi dei desideri e delle necessità altrui. Significa anche che si sta vivendo un momento di cambiamento e si ha bisogno del coraggio e dell'audacia necessaria per avventurarsi in nuove esperienze, quindi è il tempo di mettersi d'impegno. Uruz è un’energia profonda radicata dentro di noi. E’ la forza inconscia irrefrenabile, che nemmeno sappiamo di avere ma che si aggira nei meandri della nostra mente come il Minotauro nel suo labirinto. E’ quella forza muta e impersonale che sa già come si fanno le cose, senza bisogno dell’aiuto della mente razionale individuale. E’ il potere di modellare la realtà.
Se questa forza sovrumana lavora contro di noi, non potremo procedere ma dovremo continuamente offrirle costosi sacrifici senza riceverne nulla in cambio, almeno fino a che una parte di noi (Teseo) non troverà il coraggio di uccidere il Toro inoltrandosi nel labirinto dell’inconscio, con il gomitolo della coscienza a garantirgli la via del ritorno. Se invece questa energia combattente eminentemente maschile, questa forza di volontà ferrea lavora a nostro favore, è in armonia con i nostri scopi, allora possiamo contare sull'appoggio del nostro inconscio che, invece di metterci i suoi grossi bastoni tra le ruote ci sosterrà con tutto il suo potere, come una gigantesca onda schiumosa che ci trasporta sulla sua cresta.
Uruz rappresenta il lato oscuro e selvaggio dentro di noi, la nostra parte animale che desidera sopravvivere e affermarsi più di qualunque altra cosa e a ogni costo. E’ la pertinacia, l’energia maschile, la forma che penetra la materia strutturandola. Uruz è la forza interna alla materia stessa, che la organizza secondo un pattern preciso. E’ quell'istinto dentro di noi che ci porta a intraprendere le azioni e portarle a termine, il desiderio di autoaffermazione, di lasciare un segno nel mondo, di conquistare il nostro spazio e informarlo di noi.
E’ l’immenso corpo del toro, forte e caparbio, difficile da addomesticare, con un profondo istinto per la vita, che si scrolla di dosso le linci fameliche. Tuttavia ci ricorda la sua presenza: non siamo solo luce e consapevolezza, ma anche forza cieca istintiva, slancio disperato, fame di vita. Dobbiamo sempre lavorare verso l’accettazione del nostro aspetto animale e verso la sua integrazione con gli aspetti più consci della nostra personalità
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Sorteggio fatto alle ore 01:16 del 18.02.21 Hagalaz è la runa del confronto oggettivo con i modelli del passato. Scoprirà il vasto flusso di energie intorno e attraverso i sistemi energetici umani. La sua natura è completamente impersonale e rappresenta il potere generalmente oltre la capacità umana di imbrigliare. La grandine ti sciocca con durezza pungente (confronto) quindi si scioglie in acqua, che crea la germinazione dei semi (trasformazione). Gli antichi descrivono la grandine come un grano piuttosto che come un ghiaccio, creando così una metafora per una più profonda verità della vita. Contiene il seme di tutte le altre energie runiche e, questo, può essere visto nella sua altra forma, un fiocco di neve di sei volte. Il risveglio spirituale viene spesso da momenti di profonda crisi. Come la nona runa, Hagalaz ha un posto speciale nell'ordinare, in quanto nove ha un significato particolare nel futhark anziano. Nove segnali completano uno schema perfetto. Nove mesi sono uno dei cicli umani più regolari della natura, quello del periodo di gestazione di un bambino nel grembo di una madre. In questo senso è una runa protettiva e ci aiuta ad accettare l'inalterabile, la ricerca di riparo e pazienza mentre le cose finiscono. L'Hagalaz può essere usato come una forza di repulsione o esilio. È usato nel lavoro per elaborare e dissipare gli effetti del bagaglio inconscio e degli "elementi ombra" in modo che il tuo modello di vita possa portarsi avanti nella sua forma pura. Hagalaz ha l'energia magica di una "pulizia di primavera". Rivela il passato personale, le vite passate e i primi fattori ambientali nello sviluppo dell'infanzia. Hagalaz è una delle principali rune del Wyrd  destino poiché reca in sé elementi del passato e del futuro; sul piano biologico racchiude il codice genetico di ogni essere e lo ricollega ai propri avi. La grandine possiede un potere distruttivo, potere necessario alla rinascita; anche in questo caso si percepisce che il principio dominante che concerne le rune è la polarità. Hagalaz significa “grandine”, e come la grandine è un evento imprevisto, un contrattempo spiacevole o persino rischioso. Hagalaz è una situazione critica che non dipende dalla nostra volontà, che può risolversi in breve tempo, ma è fondamentale correre subito ai ripari. Occorre attendere che le acque si calmino, valutare i danni subiti e prepararsi a ricostruire. Hagalaz è la Tabula Rasa, il crollo delle certezze, la rottura, la trasformazione.
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Sorteggio fatto alle ore 00:40 del 17.02.21
L’estrazione di questa runa indica la presenza di un blocco momentaneo di una situazione e c’è necessità di fare una profonda riflessione, un periodo di transizione prima della rinascita in cui occorre avere pazienza e perseveranza. Isa è un collegamento tra spirito e materia, è la capacità di controllare la passione e gli impulsi, di essere connessi e collegati con il cosmo. E’ la runa della meditazione associata alla posizione dell’albero, fermezza e stabilità, ogni passione è spenta e si è centrati su se stessi e sul respiro, quando si riesce a vedere oltre. L’estrazione di Isa rivela una momentanea chiusura e allontanamento, una stasi forzata dalle situazioni. E’ un raffreddamento degli entusiasmi, delle passioni, degli innamoramenti, è una fase di esplorazione profonda del senso di ciò che si sta facendo. Ma qualcosa si sta muovendo dentro di noi, un’idea creativa, un sentimento profondo, un progetto, la possibilità di un nuovo lavoro, per questo motivo, nonostante non ci si senta pronti, è consigliato iniziare a far piccole esperienze, per aprirsi e scongelarsi, ma nulla di eccessivo. Bisogna avere pazienza.
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Sorteggio fatto alle 01.00 del 16.02.21
Questa volta, invece di una ne sono venute due. Se qualcuno ha idee sulla loro interazione, può mettere un commento. Sono aperto a tutto.
Fehu è la prima lettera del sacro alfabeto Futhark, è quindi l’inizio del cammino, una runa di creazione, di apertura, di inizio. Il suo nome significa “bestiame”, vera ricchezza dell’antichità, ed è questo che simboleggia, la ricchezza, l’oro, l’abbondanza e la fertilità; è l’investimento (di denaro, di tempo, di impegno…), il lavoro intenso che porta profitto, i guadagni e i compensi meritati e sudati. Fehu è una runa di prosperità ma anche di generosità, di condivisione non solo materiale ma anche spirituale, di atteggiamento liberale. Fehu beneficia l’accrescimento del proprio potere personale, delle proprie finanze e dei propri possedimenti ben amministrati, ed è il primo passo, certo e sicuro, di chi intraprende una nuova impresa. Fehu è la forza interiore e il fuoco mistico. Portato con la runa Fehu è l’avvertimento di applicare questi nuovi guadagni a cose che hanno solidità e permanenza una volta che arrivano. La fluidità dei guadagni a cui si fa riferimento qui ci ricorda anche che la ricchezza scivola facilmente tra le dita. Bisogna esercitare cautela e moderazione. Fehu rappresenta anche l’attaccamento e il senso di autostima che si può ottenere dalla ricchezza. Rappresenta i sogni e gli obiettivi che l’individuo ha tracciato. Quando Fehu compare, questi sogni possono essere vicini alla realizzazione. Fehu si riferisce anche all’economia delle relazioni, non solo ai debiti nel senso finanziario del termine. L’apparizione di questa runa è un’indicazione che ci possono essere debiti personali in sospeso. È stata fatta una promessa che deve essere mantenuta e che dura da molto tempo? Se è così, si dovrebbe iniziare a fare ammenda, poiché Fehu indica che il rimborso deve avvenire immediatamente. La ricchezza è anche potere – la runa si riferisce spesso al potere (e all’esercizio del potere) che viene con il successo sul piano materiale. Nella sequenza del Futhark, Ehwaz assume un significato più profondo all'interno di quest'utlimo gruppo composto dalle otto rune di trasformazione. E' indispensabile allenare e curare il corpo e lo spirito affinché in seguito il lavoro si riveli ottimale.
Questa runa consiglia, alla luce di una serie di sicurezze acquisite, di lavorare per il futuro con fervore e con la massima fiducia. Bisogna essere dinamici. l'immobilità è sinonimo di regressione. Bisogna prestare attenzione alle circostanze che mutano, cercare compagni che condividano il proprio modo di pensare. Come il cavaliere che stringe un'alleanza con il suo cavallo, insieme si devono superare gli ostacoli che impediscono la crescita di quanto intrapreso. La runa Ehwaz è un cambiamento radicale e positivo grazie all'intervento di un elemento nuovo e potente nella nostra vita. Coordinazione di forze, sinergia, sodalizio e collaborazioni condurranno ad ottimi risultati. Ehwaz è la lealtà e il lavoro di squadra. Ehwaz è un movimento in avanti, lo sviluppo, il progresso.
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Sorteggio fatto alle ore 00:15 del 15.02.21
Dagaz simboleggia la luce del giorno, la chiarezza, la trasformazione e la metamorfosi, il nuovo inizio, salute, prosperità ed equilibrio. E' la runa della luce che primeggia sull'oscurità, il trionfo del bene sul male, è speranza e sollievo. Se questa runa viene stratta vuol dire che c'è un cambiamento in atto e si stà andando verso alla trasformazione positiva, l'atto è già in corso: abbandono di cattive abitudini, fine di una relazione dannosa, vincita di un'azione legale, un nuovo lavoro, una nuova casa o una nuova vita! Dagaz è una runa gioiosa, di vita e di speranza, insegna che per raggiungere i propri obiettivi non è necessario sforzarsi, affaticarsi o sottoporsi a rigide pratiche ascetiche, a digiuni e a privazioni. Aspettatevi una trasformazione eccezionale quando ricevete Dagaz. Può avvenire sotto forma di un cambiamento radicale di comportamento o circostanze in una situazione che si ribalta completamente. Che sia interna o esterna la trasformazione sarà radicale e vi costringerà a una nuova vita e un nuovo modo di vederla. Una completa fiducia è essenziale, e può venivi chiesto di gettarvi in un abisso bendati e disarmati. Il momento di iniziare è adesso. Dagaz è il luminoso calore del sole che irrompe dalle barriere, illuminando il se interiore. Questa irruzione parla di prosperità, di spezzare ciò che ci trattiene dall'evoluzione. E' allineato con la luce del giorno in cui tutto viene rivelato, e il proprio cammino è illuminato. La frase "Carpe diem" è un commento eccellente su come l'energia di questa runa dovrebbe essere usata. Ogni mattina, ogni giorno è un nuovo inizio. Molto probabilmente non è chiaro il perché il nostro cammino segue una certa direzione, l'unica cosa certa è che era necessario. Questa runa incoraggia a lasciare andare e seguire la chiamata ovunque possa portare.
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Sorteggio fatto alle ore 00:12 del 14.02.21
La runa Raido rappresenta il veicolo sacro e la ricerca iniziatica, è l'energia che riuscirà a permettere la trasformazione interiore ed esteriore, è associata al rito la cui etimologia significa “ordine”: il rituale equivale a mettere ordine o rimettere in ordine: ripete i gesti divini, permette di rendere sacro, d'indurre un'energia, sistema e ordina, conferisce coerenza in tutti i campi, regge dunque le proporzioni, le corrispondenze tra l'alto e il basso.
Essendo la runa del viaggio, è anche la runa che collega gli esseri, che così hanno la possibilità d'incontrarsi. Raido è legata al ritmo del multiverso, della danza, della musica, è l'energia a spirale che concentra la forza per un obiettivo prefissato, dunque, molto utile in magia per questo fine, ma anche per ottenere un risultato conforme alle leggi divine.
Colui che riesce a vedere oltre l'apparenza dovrà essere pronto a intraprendere viaggi, tanto nella dimensione mentale quanto in quella spirituale, in cerca di nuovi orizzonti e nuove conoscenze: è questo il messaggio contenuto nella runa Raido.
Il viaggio che bisogna intraprendere è un'esplorazione dell'ignoto nonchè la ricerca dei valori che meglio si attagliano al consultante, di conseguenza il viaggio conduce alla scoperta di sè stessi.
Questo richiede lealtà, fatica o sacrificio. Il risultato ripaga ampiamente delle avversità sopportate, poiché coincide con l'autoaffermazione e la consapevolezza di ciò che si può fare e di ciò che si desidera.
Raido ricorda che nulla è eterno, per questo chiede di non lasciarsi abbattere dalle avversità, così come bisogna passare attraverso momenti difficili, allo stesso modo, nel viaggio della vita, ci si imbatterà anche in esperienze positive.
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𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑡𝑎̀ 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑜𝑟𝑎, 𝑎 𝑚𝑒𝑡𝑎̀ 𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑠𝑡𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑'𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑒 𝑙'𝑒𝑞𝑢𝑖𝑛𝑜𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎𝑣𝑒𝑟𝑎. 𝐶𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑎 𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑒𝑣𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑔ℎ𝑖𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑜𝑛𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑎 𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑒, 𝑜𝑛𝑜𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜. 𝐴𝑐𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑜̀ 𝑐𝑎𝑛𝑑𝑒𝑙𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑒̀ 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑎𝑛𝑡𝑒𝑛𝑎𝑡𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑖𝑚𝑏𝑜𝑙𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑝𝑎𝑟𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖 𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑢𝑐𝑒, 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑠𝑖 𝑒𝑠𝑝𝑎𝑛𝑑𝑒. Il saluto al Sole quella mattina era stata particolare. Sapeva in che punto dell'anno si trovava. In realtà aveva notato, già da parecchi giorni, l'allungarsi della giornata. La ruota dell'anno procedeva spedita verso Ostara, verso l'equinozio di primavera, una festa che lui avrebbe accolto con grande gioia anche per le novità che la sua vita gli stava portando. Fissò sorridendo l'anello che portava e, con un gesto veloce accese le candele dell'altare. Il suo elemento lo fece sentire accolto, amato. Sì la luce stava per tornare sulla Terra e, per la prima volta da quando aveva scoperto la storia del suo clan, sentiva davvero che era forte anche nella sua attuale esistenza e che avrebbe potuto affrontare qualsiasi cosa. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑢𝑐𝑒, 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑠𝑖 𝑒𝑠𝑝𝑎𝑛𝑑𝑒.
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Avviso ai naviganti: Questa  gif  non  è   mia. E’ un collage di alcune cose che ho trovato su tumblr e serve unicamente per rappresentare visivamente il post e solo questo.  Warning: this gif is not mine. It’s a collage of some things I found here on tumblr and it seves only to visually portray what I wrote. New Haven/ Tel'aran'rhiod 25.01.21 #literaryloungedreamsweek L'ultima cosa che il giovane sciamano ricordava, prima di chiudere gli occhi e addormentarsi, era il dolce peso della sua Alice su di sé. Aveva preso una decisione da cui non si tornava indietro ma, tutto sommato, lo aveva fatto con il cuore sereno. Era un segno per lui che era sulla via giusta, che era ciò che voleva il suo cuore. All'improvviso sentì il grido di un'aquila e la vide mentre stava planando a terra per trasformarsi in... sé stesso. Cominciò a vagare per la foresta, prima con passi incerti per il senso di smarrimento che provava e, subito dopo, a correre sempre più veloce quasi come se il suo istinto glielo stesse ordinando. Filava via nel bel mezzo di una selva sempre più fitta e minacciosa, rischiando quasi di imprigionarlo e levargli ogni residuo di energia vitale. Presto, presto, la sua anima lo stava invitando, non c'era un minuto da perdere. Dov'era Alice? Perché non era con lui? Era a causa sua che stava fuggendo via? Era in pericolo? Non poteva saperlo con certezza. Si ritrovò ansimante in una stanza oscura. Aveva perso il senso di orientamento, non aveva coordinate di riferimento. All'improvviso una superficie riflettente si pose di fronte a lui e ciò che vide non gli piacque per niente. Aveva gli occhi completamente bianchi tanto che lo indusse ad alzare una mano per distruggere lo specchio ma qualcosa, o qualcuno, glielo impedì trasportandolo in una stanza completamente bianca. Era tutto bianco, compresi i suoi abiti. Dove mi trovo? Sono un Camminatore dei sogni, non mi faccio trascinare via, come un giunco alla deriva in un corso d'acqua. Qual è il messaggio che mi deve arrivare? Wakan Tanka aiutami. David sentì nuovamente il grido dell'aquila, ma questa volta era più simile all'urlo di un bambino. 𝑃𝑎𝑝𝑎̀ 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑚𝑖! Il suo istinto agì ancora prima che lui potesse formulare qualsiasi pensiero. Racchiuse il suo corpo in una bolla di luce e svanì per risvegliarsi di colpo nella stanza dove la sua amata era accoccolata a lui, placidamente assopita. Alzò lo sguardo in alto per capire se fosse davvero sveglio o stesse ancora sognando. Era sveglio. Era stato un sogno talmente particolare che richiedeva una meditazione approfondita e lo avrebbe fatto, una volta tornati a casa.
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New York Saint Paul Chapel Cemetery 18.01.21 One year. David si era avvalso della tecnologia per avvisare tutta la famiglia. Non era sicuro del fatto che qualcuno sarebbe comparso, nonostante Gabriel avesse detto di volerci essere per lui. Era una sensazione che non aveva provato tanto facilmente, nonostante il fatto che lui aveva dalla sua l'insegnamento nativo nel considerare l'intero creato come famiglia. Si era recato al cimitero assieme alla sua Alice e aveva osservato la situazione. La tomba di Eleri non era in condizioni ottimali, ma niente che non si potesse risolvere con un po' di forza e qualche detergente naturale che aveva portato con se. La prima persona che lo accolse fu il sacerdote della chiesa che riconobbe immediatamente il suo volto. "Buongiorno, figliolo. Dalla tua espressione potrei quasi dedurre che oggi è una giornata importante." "Lo è per me, per la mia compagna e per la mia famiglia." L'anziano annuì serio. "In genere direi che sono pronto ad ascoltare ma sapendo che non siamo di tradizioni simili mi limito a offrire il mio aiuto." "Mi basterebbe poter aver accesso a un po' di acqua. Vorrei poter ripristinare la tomba di Lavinia Carter-Wood e, ovviamente, ripulire quella di Charles Haller anche se non credo dovrò farci molto." "Venga... lei ha un nome?" Lo sciamano fece un sorriso strano. "Ne ho più di uno se è per questo. Mi chiami David." "D'accordo David, ora le  mostro dove si trova il rubinetto dell'acqua e il resto lo lascio a lei. Se dovesse anche aver bisogno di un confidente o, qualsiasi cosa possa fare, me lo faccia sapere." Si sentiva addosso lo sguardo stupito di Alice e le fece un cenno di intesa. Seguì l'uomo nella direzione indicata. Era nervoso? Sì lo era. Per sua fortuna era una giornata limpida. Forse il Grande Spirito aveva diradato le nuvole per agevolarlo nel suo compito. Vicino al rubinetto notò un secchio d'acqua, lo prese e lo riempì. Gli sarebbe stato utile. Si tolse la giacca per non bagnarsi e compensò la temperatura corporea per non sentire il freddo. In realtà sarebbe potuto essere in mezzo alla neve e non avrebbe sentito nulla ugualmente. Qualche minuto più tardi vide arrivare sua madre. "Sono in ritardo?" "In realtà sei la prima persona della mia famiglia ad essere qui." "Cosa diavolo ci fai senza giacca con questo gelo?" Fece un sorriso sornione e scosse la testa. Poi fece un cenno verso Alice e disse: "Lei è la mia compagna." La madre lo osservò e disse: "In realtà credo che sia qualcosa di più ma non ne parliamo ora, non è il momento giusto. Dimmi come posso darti una mano." Le indicò una tomba. "Lo vedo. Questa povera donna ha il diritto di avere una sepoltura decente, nonostante si sia innamorata dell'uomo sbagliato." "Non credo, mamma. Sì, ok, Charles Haller ha fatto diversi errori ma lui la amava, di questo sono sicuro. Me lo ha detto più volte." replicò cominciando a legare le erbacce che infestavano il terreno vicino alla tomba. Kim fino a quel momento era rimasta in disparte a fissare la tomba di Rylan. Sapeva che era agitata, era come un faro nella notte per uno come lui. E, all'improvviso, sentì altre due presenze e fece un sospiro. "Alla fine il clan Haller è interamente presente." si girò per fissare negli occhi la sua gemella e suo fratello. Avanzò verso di loro senza dire nulla, si pulì le mani dalla terra e posò una mano sulla spalla di ognuno di loro. L'energia dei quattro elementi dentro di loro cominciò a farsi sentire, anche se loro non l'avevano nemmeno evocata. Un anno prima Rylan, Eleri, la sua gemella e lui avevano spezzato la maledizione. Un anno dopo, il loro sangue faceva sentire la propria forza e il proprio equilibrio, anche se qualcuno razionalmente non sarebbe stato di quel parere. Grace sussurrò: "Non c'è bisogno che vi sporchiate le mani. Penserò io a riportare equilibrio là dove manca, parlando con Madre Terra." "Fuoco e acqua sono a mio servizio. Se avrete freddo, fatemelo sapere e trovo il modo di scaldarvi. Gabriel, grazie. So quanto ti costa essere qui e mettere a tacere la tentazione di distruggere tutto." David dovette chiudere gli occhi. Le immagini di ciò che è successo un anno fa si stava mischiando con il presente. Si chiese se anche Grace stava provando quello che provava lui. "Direi che è il caso di rimetterci all'opera." La madre li stava osservando orgogliosa. Kim invece sorrideva dolce verso di lui.
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𝑃𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑛𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎 𝑜𝑡𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒, 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑀𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝐺𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑆𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑚𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜. 𝑂𝑚𝑏𝑟𝑎, 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖 𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑟𝑒𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜.𝐻𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎 𝑡𝑒 𝑓𝑖𝑑𝑢𝑐𝑖𝑜𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑡𝑖𝑚𝑜𝑟𝑖. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑢𝑏𝑏𝑖.𝐸𝑟𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑝𝑎𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑒.𝑂𝑟𝑎 𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑜 𝑠𝑎𝑟𝑜̀ 𝑚𝑎𝑖. 𝑀𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜.𝐻𝑜 𝑠𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜, 𝑓𝑎𝑡𝑎𝑙𝑒. 𝐼𝑙 𝐺𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑆𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑚𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑒, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑢𝑎 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑎𝑔𝑔𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑙𝑜 ℎ𝑎 𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑉𝑖𝑎 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑎, 𝑑𝑜𝑛𝑎𝑛𝑑𝑜𝑔𝑙𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑠𝑠𝑒. 𝐼𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑖𝑜 𝑚𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑣𝑜 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜, 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎. 𝑀𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑜 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑖. 𝑊𝑎𝑘𝑎𝑛 𝑇𝑎𝑛��𝑎 𝑑𝑎𝑚𝑚𝑖 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎, 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑑𝑜.
David si era immerso, in maniera istintiva, in uno stato meditativo, aveva rivolto una silenziosa invocazione e si era ritrovato, all'improvviso, al Little Wind Books esattamente dove si trovava un anno prima.Il locale era chiuso, lui stava meditando da giorni cercando di trovare la forza interiore per un compito che gli sembrava smisurato, persino per uno sciamano di lungo corso come lui. Sapeva cosa vi era in ballo e non era disposto a fallire. La madre lo aveva appena lasciato alle sue meditazioni. Poteva toccare con mano quanto fosse legato alla gemella in questo momento. Era un dialogo fatto di energia, aiutato dalle ley lines che scorrevano sotto il suo negozio. Provò tenerezza per quella versione di sé e avrebbe voluto abbracciarla e rassicurarla del fatto che sarebbe andato tutto per il meglio. Ancora non sapeva di Chimera e di quanto avrebbe imparato grazie al suo antenato. Ancora non sapeva di Gabriel e del fatto che nessuno si era accorto del fatto che c'era qualcosa che covava in lui e che avevano fatto un errore ad escluderlo. Nella sua mente ancora riecheggiava la frase: '𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦, 𝘪𝘭𝘢𝘬𝘢'. Poteva volere questo per la sua discendenza? Lui non era infelice, anzi, per lui essere ciò che era lo rendeva orgoglioso ma sapeva anche quanta fatica, quanto spirito di sacrificio vi fosse dietro. Quanto desiderio di essere normali, di non percepire oltre. Un Haller sarebbe stato sempre un Haller, anche se la maledizione era stata spezzata.
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OH. MY. GOSH.
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(Questa è una mia creazione. Ho usato come texture una foto creata da Paweł Czerwiński trovata su Unsplash ) New York 15.01.21. Little Wind Books/Tel'aran'rhiod 3 days to go... David si sentiva inquieto. Agli occhi dei clienti lui era sempre lo stesso ma non per Kim e Maxine, che ormai sapevano leggere nei suoi occhi cristallini e intuivano al volo cosa si agitasse nell'animo del giovane sciamano. Non fecero nessuna obiezione quando lui disse che avrebbe trascorso la pausa pranzo da solo, nella sala dove si svolgevano le lezioni di yoga. Aveva bisogno di comprendere, di comunicare con il proprio io e con il Grande Spirito per trovare l'equilibrio che, in quei giorni in particolare, sembrava trovare a fatica. Prese ametiste e quarzi ialini a sufficienza per tracciare un cerchio, prese la ciotola per l'incenso. I suoi gesti erano rapidi, quasi febbrili, come se la sua anima gli stesse urlando a viva forza 'sei troppo lento, non c'è tempo da perdere'. Creò il cerchio con i cristalli e si sedette in mezzo, nella tipica posizione del loto. Chiuse gli occhi e all'improvviso sentì il rumore del ferro battuto. Quando li riaprì, stava fissando il lavoro del fabbro su una spada. Era così concentrato che nemmeno notò la sua presenza e in fondo ciò che attirava lo sciamano come una calamita era la forma del fuoco e la sua luce confortante. Camminò lentamente verso l'esterno e si ritrovò immerso in una foresta antica. Gli alberi erano alti e il sole faticava a farvi penetrare i suoi raggi. I sensi dello sciamano si erano acuiti, come se temesse all'improvviso un attacco da parte di uno sconosciuto nemico. La voce di Nonna Vianne risuonò imperiosa nelle sue orecchie. 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑖, 𝑖𝑙𝑎𝑘𝑎.  𝑆𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑖 𝑡𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜, 𝑠𝑖𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑎𝑙𝑎𝑟𝑡𝑖. La sua intera fibra si mise in attesa e venne ripagato ampiamente. Un cervo dalle corna maestose e dall'incedere elegante gli si parò di fronte a lui. E𝑚𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑒𝑟𝑡𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑚𝑎𝑠𝑐ℎ𝑖𝑙𝑒 𝑚𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎, 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎. 𝐴𝑙𝑙𝑢𝑑𝑒 𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎. 𝑅𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑛𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑒 𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑒 𝑜 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑒; 𝑎𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑙'𝑎𝑙𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑟𝑎𝑚𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. Conosceva bene quale fosse la lezione in gioco. Quando è tempo di agire non tergiversare, muoviti, affronta le cose di petto e non lasciarti fermare dal dubbio. Il Grande Spirito sapeva quanti dubbi albergavano nel giovane sciamano. Ne aveva avuti per tutta la sua esistenza, nonostante gli altri lo vedessero come un uomo solido che agisce in accordo con quanto gli è stato insegnato. Continuò a camminare e si ritrovò ben presto nei pressi di un corso d'acqua dove una lontra stava nuotando placidamente, facendo spuntare solo una parte del muso. I suoi occhi innocenti lo fissavano ed erano ipnotici per lui. 𝐿𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑝𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑖𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑛𝑜𝑛 𝑖𝑟𝑟𝑖𝑔𝑖𝑑𝑖𝑟𝑡𝑖 𝑠𝑢 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑐ℎ𝑒𝑚𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖. Sorrise triste. Quella lezione ancora doveva apprenderla del tutto. Il cambiamento lo spaventava, anche se finora non si era mai fatto bloccare. Finora. La vita gli stava offrendo nuove sfide e lui, per la prima volta, si sentiva inadeguato. Stava opponendo un muro costruito dalla paura? Avrebbe dovuto meditare e indagare su questo. La lontra si nascose nel profondo dell'acqua perché terrorizzata da un grido che proveniva dall'alto. Un falchetto stava volteggiando sopra le loro teste e David si perse ad ammirarne le ali e l'eleganza con cui sembrava solcare il cielo. Un'esortazione a continuare il suo cammino senza invidiare ciò che altri avevano ottenuto? Forse. Ultimamente aveva provato troppo spesso quel sentimento, desiderando una vita più canonica, meno dettata da percezioni e visioni. C'era anche un altro messaggio in quella visione, ne era conscio ma forse non era ancora pronto ad accettarlo. Si trovò di fronte a un tipì e sorrise. Avrebbe riconosciuto quella struttura ovunque. Uno sciamano uscì dalla tenda e gli venne incontro. "Kúwa hokší* Ci sono cose che devi sapere. So perché sei qui, posso vedere il tuo cuore e so che sei turbato. Posso vedere quanto duramente il tuo sangue ti ha colpito, esigendo un alto prezzo da pagare. Sei quasi morto ma il Grande Spirito ha deciso che avessi ancora tempo e lezioni da apprendere. Non temere, mio giovane amico, le soluzioni ai tuoi problemi arriveranno da te, non appena tu cesserai di dar loro la caccia. Dobbiamo permettere a Wakan Tanka di parlarci quando siamo pronti. Quando è il momento. Tu sai meglio di me che è così." La sua voce, il volto dello sciamano si trasformò lentamente e David si vide come in uno specchio ma quegli occhi erano più sereni dei suoi. All'improvviso svenne e quando, riprese i sensi, si ritrovò nuovamente al Little Wind Books. Di fronte a sé aveva degli oracoli. Non sapeva quando li aveva presi né in che modo avesse fatto la divinazione. Fissò il falco. In quella posizione stava a significare anche qualcos'altro, qualcosa che lui non era ancora disposto ad accettare. Scosse la testa. Non era pronto. Non lo sarebbe mai stato. 𝘕𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦, 𝘪𝘭𝘢𝘬𝘢. La voce di Charles Haller risuonò nella mente ma, questa volta, si trattava di una memoria che riaffiorava come la lontra della sua visione. | * Come here, child. (lakota) Per creare questo post mi sono avvalso di un tipo particolare di oracoli legati ai nativi americani. Gli animali e lo sciamano in questione sono, esattamente, ciò che ho tratto in una divinazione. Se siete arrivati sin qua a leggere, grazie mille per l'attenzione. La colonna sonora nella stesura del pezzo è stato questo: Andvevarljod - Wardruna dal nuovo album che arriverà il 22 gennaio. https://youtu.be/x0rfdg2LJAA
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Aveva appena terminato di riordinare la merce mancante che aveva ordinato dopo le feste di Yule. L'inventario era già stato fatto da tempo, in realtà era quel tipo di persona che cercava di sbrigare velocemente pratiche noiose ma necessarie. Alzò gli occhi verso la vetrina e intravide una sagoma familiare. Non ebbe nemmeno il tempo di salutarla che si ritrovo avvolto in un forte abbraccio da parte della madre. Sia Kim sia Maxine gli rivolsero sguardi stupiti ma David, con un lieve gesto della mano fece cenno di attendere. Immaginava perfettamente cosa si agitasse nel cuore della madre, soprattutto perché era esattamente ciò che aveva occupato il suo in quei giorni. Rimasero in silenzio per diversi minuti, abbracciati. Lo sciamano cercava di darle conforto senza rompere l'incantesimo né creare danni. Avrebbe deciso lei quando era il momento di parlare. "Scusami piccolo mio, sono piombata qui all'improvviso ma..." David la interruppe: "Ci stai pensando anche tu, vero?" "Si. Manca una settimana. Un anno fa ho rischiato di perdere definitivamente i miei gemellini e..." L'uomo le pose un dito sulle labbra. "Sono qui. Sono vivo, mamma e siamo liberi da quel peso, anche se qualcuno si ostina a pensarla diversamente. Vieni, ti offro una tisana e chiacchieriamo tranquillamente." "Non ti sto per caso togliendo tempo prezioso?" "No, mamma, ne ho sempre in abbondanza per la mia famiglia. Vieni..." David prese una mano della madre e la invitò a seguirlo verso un tavolino dove tisana e biscotti erano già pronti. Con gesti consolidati da anni di pratica, lo sciamano mise in infusione le erbe medicinali che aveva scelto per sé stesso, quasi come se il suo istinto gli avesse indicato quell'incontro, e, al momento giusto, le filtrò per versare il liquido caldo nelle tazze, che ne sprigionava tutto il profumo. "Ci sto pensando da stamattina. Fare il consueto saluto al sole è stato difficile. Non ero sereno, credo che Alice... Kim, la mia compagna, se ne sia accorta. Non è empatica ai miei stessi livelli ma sembra accorgersi sempre quando c'è qualcosa che mi inquieta." "Ti ama, è per questo che lo ha notato. E poi quel giorno è stato cruciale per tutti noi." David fece un lungo sospiro mentre sorseggiava piano la sua tisana. "Lo è stato per il mondo intero, anche se lo sappiamo solo noi del clan." La madre gli rivolse uno sguardo curioso. "E' come ci definisco in maniera scherzosa: il clan Haller." "In effetti non è poi così errato, dopotutto. Come hai intenzione di celebrare la giornata?" "Pensavo di fare un salto al cimitero per portare una candela sulla tomba di Charles Haller e, magari, dare una sistemata a quella della moglie. Farò anche delle fumigate di salvia e altre erbe per entrambi, come purificazione. Vorrei che fossero in pace. So che Rylan lo è ma Eleri... mi piacerebbe ritrovarla e portarle l'ultimo messaggio del marito. Mi piacerebbe ci fosse anche il resto della famiglia ma..." "Gabriel sicuramente ti avrà urlato contro. Immagino che non ha reagito in maniera entusiasta all'idea." "No, infatti, ma me lo aspettavo. Non so cosa voglia fare Gracey. Lei era presente quel giorno ma non tutti vivono gli eventi allo stesso modo." Posò la tazzina sul tavolo e chiuse gli occhi. "Ti chiedo scusa, bambino mio. Quando ti ho messo al mondo... quando ho fatto nascere tutti e tre, l'ho fatto per amore. Ho creduto che la maledizione non avrebbe colpito, questa volta." "E invece non solo lo ha fatto ma ha anche designato me come custode del karma familiare. E' sfibrante tentare di spezzare il circolo vizioso, cercare di mostrare una prospettiva diversa. Mi fa male. Vorrei ristabilire equilibrio ma è come se ci fosse qualcosa, o qualcuno, che mi rema costantemente contro. Mi sento come se fossi io il maggiore dei tre, quello che ha la responsabilità di tutto e..." scosse la testa triste. "Quel che è peggio è che ho paura io stesso. Sono arrabbiato anche io per la maledizione e per tutto quello che ha portato. Potrei odiare Rylan. Avrei più motivi di tutti per farlo visto che..." chiuse gli occhi per non farsi vedere piangere " non ho avuto scelta sin dall'inizio. Non mi fraintendere: sono orgoglioso di quello che sono, della tradizione che porto avanti. Sono orgoglioso del nome che Wakan Tanka ha scelto per me." " Sei solo stanco, bambino mio. Stanco che non si possa davvero andare avanti. Credo di avere fatto molti errori con tuo fratello e temo sia troppo tardi per rimediare." "Gabriel non ha fatto il salto, non per intero. C'è qualcosa che si agita in lui. Non so se sia perché è un Haller - e non ne sarei così sorpreso - oppure perché... qualcosa dei libri della sua collezione lo ha, in un certo senso, infettato. No questa parola non è giusta, è troppo forte ma hai capito cosa intendevo dire." Sua madre annuì: "Comprendo perfettamente. Solo non posso chiedere di tenerlo d'occhio per noi. Hai già troppo addosso..." "No, mamma. Voi lo avete escluso commettendo un grosso errore. Io sono estraneo a quelle dinamiche. Se c'è una persona che può guadagnare la sua fiducia quello sono io ma sarà un compito difficile. E' abituato alla solitudine, esattamente come lo ero io prima di incontrare Kim." "Stai attendo bambino mio. Non sono disposta a perdere nessuno di voi tre." Davidi le prese una mano e la rinchiuse tra le sue. "E io ho troppo da fare per lasciare questo piano di esistenza. Non è ancora il momento." "Davvero non ti ho messo in imbarazzo prima?" Lo sciamano scoppiò a ridere divertito. "Non ti preoccupare, scene come quelle mi accadono abbastanza di frequente. Il male di questi tempi è che nessuno sembra voler ascoltare davvero l'altro. E quando invece succede..." "Già. Credo di comprendere perfettamente cosa intendi dire." "Mio fratello è una creatura piena di rabbia pronta a esplodere. E' furioso perché lo avete escluso, perché non lo avete ascoltato. Non posso agire per il passato, ma farò qualcosa per il presente. Spero che capisca che non sono come voi, che le parole 'ti ascolto' sono dette dal profondo dell'anima. Sarà un duro lavoro." Sarah Jane Haller non disse nulla. Si limitò ad alzarsi dalla sedia, avvicinarsi al figlio e baciarlo dolcemente sulla fronte. David le rivolse uno sguardo carico di affetto e comprensione e la lascio andare, senza dire nulla. Rimase seduto ancora per qualche minuto per finire la tisana che aveva nella tazza, prima che si raffreddasse troppo.
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New Orleans 31.12. 20 Erano arrivati da poco a New Orleans e, dopo essersi sistemati nella stanza, avevano deciso di immergersi in quella città che né lui nè la sua Alice avevano mai visto. Era felice di poter nuovamente viaggiare con lei, condividere dei momenti che erano solo loro. All'improvviso Kim lo abbandonò, dicendo che doveva fare degli acquisti importanti di cui lui doveva essere tenuto all'oscuro, e si diedero appuntamento di fronte a un locale non poco lontano dal centro commerciale in cui lei si era fiondata. Mentre lui stava passeggiando per la via principale, il suo sguardo venne attirato da un negozio di articoli molto particolari ma, soprattutto, da dei segni che avrebbe riconosciuto ovunque. Improvvisamente una donna anziana uscì dalla bottega per venirgli incontro. David non si perse in inutili convenevoli e disse: "Chi, dei tuoi adepti, ha mancato di rispetto al fuoco? Vedo segni di un incendio. Magari altri si fanno ingannare da come è stato sistemato, ma non io." La donna sorrise e disse: "Il fuoco è il tuo elemento vero, bambino?" Lo sciamano sorrise e annuì. "E' passato molto tempo da quando qualcuno non mi definiva in quel modo ed è quasi confortante per me." "Gli Orixàs mi hanno annunciato il tuo arrivo. Mi stanno rivelando molte cose, anche in questo momento. Hai un nome che posso usare? Qualcosa che non sia quello che usi tutti i giorni ma non è neanche quello di potere." "White Eagle. E' il mio nome da nativo americano. Il Grande Spirito me l'ha donato e lo porto con fierezza." "Lo posso vedere da me. Vieni, White Eagle, aiutami a farti comprendere quale messaggio i miei Dei vogliono che tu sappia. Le mie carte saranno il cammino per la comprensione." "Non ho un'offerta con me..." "Non è vero. So che farai qualcosa per ripristinare il rapporto che questo luogo ha con il fuoco." David fece un lieve sorriso. "E in questo negozio non manca di certo quello che mi serve per farlo. Te lo ripagherò ovviamente." "E questo mi basta. Ora però ho bisogno di silenzio per concentrarmi sulla mia lettura. Ti indicherò a gesti cosa dovrai fare e poi ti darò il mio responso." Lo sciamano fece un cenno di assenso con la testa e si pose in silenzio. Di tanto in tanto sembrava quasi leggere nel pensiero della donna seguendo i suoi taciti suggerimenti. "Sai che non sei qui per caso, vero? Dovevi arrivare da me perché io ti portassi il messaggio. Sei all'inizio di un nuovo viaggio. Tutto ciò che ti sei portato dentro fino a questo momento è stato cancellato o sanato. Da qui, puoi ripartire per qualcosa che non hai mai vissuto finora. Sarà un salto nel buio, qualcosa che ti spaventerà nel profondo ma tu sai, bambino, che è giusto che sia così. Non sei di certo tipo da farti bloccare dalla paura, anzi. Hai attraversato un periodo davvero difficile, qualcosa che ti ha messo in seria difficoltà ma la Madre ti vuol far sapere che sei cresciuto, che sei cambiato e puoi essere orgoglioso di ciò che sei diventato. Ovunque tu vada, aspettati di apprendere nuove realtà e di essere toccato dalla vita di nuove persone che incontri e che ti aprono le porte. So che è qualcosa che tu compi abitualmente tutti i giorni e l'Universo questo lo riconosce. Hai potuto notare che ho estratto a fatica questa carta. Come se ciò che era racchiuso dentro non volesse davvero palesarsi. L'eremita è una carta introspettiva, mio giovane amico, e richiama alla prudenza. Sono tutte cose che tu già sai. Mi chiedo anche se questo non sia tu. L'eremita è una figura di grande saggezza e tutto in te, nei gesti che fai, mi ricorda questo arcano. Oppure ti arriverà presto una nuova guida spirituale che ti farà apprendere cose su di te che non immaginavi. Non credo ci sia bisogno di dirti che dovrai prestare molta attenzione ai segnali." David fece un segno di diniego con la testa. "E' come ho sempre vissuto. Non potrei essere quello che sono né fare quello che faccio se non sapessi ascoltare o vedere." "Questo lo vedo giovane sciamano ma a volte tralasciamo segnali a causa delle nostre paure. Questa carta ti induce a prestare attenzione nonostante ciò che ti blocca. Fa parte del nostro essere andare oltre alla zona di conforto. Perché tu sei forte. La tua anima è forte, è capace di fare fronte agli eventi più duri e terribili." la donna spalancò gli occhi sorpresa. "La tua è una stirpe potente, non è così?" Lo sciamano annuì. "Vedo che certe cose sono evidenti per chiunque sappia vedere." "Non aver paura mio giovane amico. Il tuo cuore è saldo e, se sei arrivato fino a qui, puoi affrontare qualsiasi cosa. Hai la forza per farlo. Dagli eventi più grandi a quelli più piccoli e personali.Finora non ti sei permesso di pensare a te stesso, ai tuoi sogni. Te lo sei mai chiesto, sciamano? Hai mai compreso davvero cosa vorresti per il tuo futuro?" Nuovamente fece un segno di diniego. "C'era sempre e solo la mia missione, ciò che Madre Terra e il Grande Spirito mi chiedevano. Il futuro per me è una parola vuota, esiste solo il presente. So di avere ancora molto da imparare e da compiere o sarei morto." "Non mi hai detto se c'è qualcosa che desideri. Non aver paura di pensarlo. Rilassati, tutto sta andando bene. Lascia andare le paure e le preoccupazioni. Prendi un respiro profondo e agisci con calma. Se devi decidere qualcosa, scegli l'opzione che ti porta la massima serenità. Punta a realizzare il tuo ideale, non ti accontentare. Coltiva la tua Visione. Segui i tuoi sogni, so che ne hai anche se non vuoi ammetterlo. Continua ad ascoltare la tua voce interiore. Se sarai paziente, arriveranno risposte per i tuoi dubbi.Non ti torturare. Il messaggio ti arriverà quando sarai pronto, quando sarà giusto tu sappia." La Sacerdotessa chiuse il mazzo di tarocchi che aveva appena consultato mormorando un canto di ringraziamento. David non ne comprendeva le parole ma poteva percepire chiaramente l'energia scatenata. Come mosso da uno stato interiore alterato, si alzò dalla sedia e, preso un fascio di palo alto, lo accese e cominciò a fumigare tutto il locale, soprattutto dove sentiva che era stato mancato di rispetto al fuoco. Con voce distaccata disse: "Molti non comprendono la bellezza della tua energia, ma questo sciamano di fuoco e acqua comprende. Quest'umile figlio intercede per la Sacerdotessa e chiede scusa per ciò che è stato fatto. Molti non si rendono conto, ma io si. Ho visto sin da subito e il mio sangue si è rivoltato" Una voce dentro di se lo rassicura e accetta la sua offerta di pace. Una carezza lieve gli arriva sulla testa e sul volto. Calda e confortevole come il tepore in una giornata fredda. "Il fuoco ha accettato la tua offerta, White Eagle." disse la Sacerdotessa. "Grazie. Se un giorno tornerai da queste parti, sarà un piacere poter parlare di nuovo con te, bambino. Ma forse per allora non sarai più tale ai miei occhi." David ridacchiò divertito per quelle parole e uscì dal locale. Si voltò indietro per dare un ultima occhiata. Un'aquila era sempre un'aquila e non poteva nascondere la sua vera natura. Non che lui si sforzasse molto in questo. Ormai era passato il tempo in cui cercava di celare alla massa ciò che era e di preoccuparsi di ciò che pensavano di lui. | E' stato un monologo impegnativo e non so quanto sia giusto quello che ho scritto. Per chi è curioso sui i tarocchi estratti metto qui la divinazione che ho fatto io personalmente. Una serie di sei carte perché, a pelle, ho sentito che tre non bastavano. Il Matto, il Mondo, l'Eremita La Forza La Stella La Papessa. Se volete commentare l'estrazione fate pure. Considerando il fatto che non sono molto versato nella divinazione con i tarocchi tradizionali, ogni consiglio o aggiunta all'interpretazione sono benvenuti. Grazie per aver letto fin qui. |
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Estratto role #𝖢𝖾𝗅𝖾𝖻𝗋𝖺𝗍𝖾𝖸𝗎𝗅𝖾𝟤𝟢𝟤𝟢 con Kimberly Amore... so che è difficile per te, in tutto questo caos concentrarti e fare qualcosa tipo quella dell'anno scorso ma ho rubato carta e penna e pensavo... Facciamo qualcosa in piccolo. K: * sorride e si avvicina a lui fissandolo: I desideri ? O le paure? E se fosse entrambe? Su due fogli diversi. Prima uno e poi l'altro K: * lo fissa* Sai che alcune lentamente... Sono guarite dell' anno scorso? Sono felice di sentirlo amore. Davvero. E io... beh quello che mi ha trattenuto l'anno scorso ora non c'è più. Sai a cosa mi riferisco vero? K: Si..eccome... * Ammicca* E si, piano alcune ferite si chiudono...altre sono ancora lì. Ci vuole tempo amore. Ma non sei sola in questo, lo sai K: * gli prende la mano* Ti amo...ti amo più di tutto al mondo Anche io ti amo davvero tanto. K: Lo so... * Gli sfiora le labbra con un bacio* Con tutta questa confusione non credo che la padrona di casa si accorgerà che le ho rubato un portacenere che mi servirà per quello che ho in mente. Il fuoco... quello ce lo metterò io. K: Il cuore io Allora carta e penna e via con le paure e i desideri. Su fogli diversi mi raccomando. K: Va bene va bene * Prende la carta e la penna e comincia a scrivere * * La osserva mentre scrive così concentrata e fa un lieve sorriso. Poi si mette anche lui a fare la lista delle paure e dei desideri. Quando pensa di aver finito chiude il foglio e fa un sospiro. * K: * scrive scrive Di desideri ne ha tanti davvero tantissimi..di paure... Meno molte meno* Fatto * Chiude i fogliettini* Ok ora butta dentro il portacenere e questo mago farà la sua magia. * posa i bigliettini dentro posacenere* Vai amore * David si toglie la giacca, si sbottona una manica della camicia e con un lieve gesto della mano fa comparire il fuoco per dirigerlo verso i fogli dove sia Kim sia lui avevano scritto quello che avevano nel cuore. "Dopo dovrò fregare un po' di cibo ma credo che per quello non ci sia problema. Felice Yule, amore mio." K: Felice Yule amore * Lo bacia*
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Depeche Mode: Walking in my shoes https://youtu.be/lQL-lAo2DIs 𝐼 𝑤𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑡𝑒𝑙𝑙 𝑦𝑜𝑢 𝑎𝑏𝑜𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑡ℎ𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑝𝑢𝑡 𝑚𝑒 𝑡ℎ𝑟𝑜𝑢𝑔ℎ 𝑇ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑖𝑛 𝐼'𝑣𝑒 𝑏𝑒𝑒𝑛 𝑠𝑢𝑏𝑗𝑒𝑐𝑡𝑒𝑑 𝑡𝑜 𝐵𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝐿𝑜𝑟𝑑 ℎ𝑖𝑚𝑠𝑒𝑙𝑓 𝑤𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑏𝑙𝑢𝑠ℎ Empatico. David lo era sempre stato sin da quando era bambino. Poteva percepire con estrema chiarezza i sentimenti degli altri, a tal punto da sembrare che fosse lui a provarli. L'educazione che Nonna Vianne e Taima Iye, invece, gli stavano impartendo era proprio quella di separare ciò che gli apparteneva di diritto da ciò che arrivava dall'esterno. Non sempre per lui era facile ma niente lo era davvero nella sua pratica. Molto spesso si sentiva spossato, il suo respiro si faceva corto a causa di una persona che si poneva davanti a lui in condizioni fisiche non ideali. Aveva vissuto sulla sua pelle di empatico cosa volesse dire non aver controllo della propria mente, cosa significasse non riuscire a compiere i gesti di tutti i giorni. La silenziosa e subdola paralisi che arrivava nel sonno e non potevi farci nulla. Solo sperare che passasse. Quando accadeva la sua mente pregava il Grande Spirito affinchè gli recasse sollievo da quella condizione. Vi si affidava con la fiducia di un bambino e il cuore limpido. Pregava e sperava che passasse. Molte volte si era ritrovato in lacrime per la sofferenza e il senso di liberazione quando le sue percezioni cessavano all'improvviso come erano arrivate. 𝐼'𝑚 𝑛𝑜𝑡 𝑙𝑜𝑜𝑘𝑖𝑛𝑔 𝑓𝑜𝑟 𝑎 𝑐𝑙𝑒𝑎𝑟𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑐𝑖𝑒𝑛𝑐𝑒 𝑃𝑒𝑎𝑐𝑒 𝑜𝑓 𝑚𝑖𝑛𝑑 𝑎𝑓𝑡𝑒𝑟 𝑤ℎ𝑎𝑡 𝐼'𝑣𝑒 𝑏𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑟𝑜𝑢𝑔ℎ 𝐴𝑛𝑑 𝑏𝑒𝑓𝑜𝑟𝑒 𝑤𝑒 𝑡𝑎𝑙𝑘 𝑜𝑓 𝑎𝑛𝑦 𝑟𝑒𝑝𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑇𝑟𝑦 𝑤𝑎𝑙𝑘𝑖𝑛𝑔 𝑖𝑛 𝑚𝑦 𝑠ℎ𝑜𝑒𝑠 Per tutta la sua esistenza aveva affinato se stesso e il suo spirito a tenersi aperto, ricettivo, in modo da poter aiutare in modo migliore i propri fratelli e sorelle. A volte si trovava di fronte a qualcosa che lo spiazzava. Sapeva che, nonostante la sua coscienza limpida e il suo equilibrio interiore, gli eventi potevano sfuggirgli come la sabbia tra le dita. 𝑌𝑜𝑢'𝑙𝑙 𝑠𝑡𝑢𝑚𝑏𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑚𝑦 𝑓𝑜𝑜𝑡𝑠𝑡𝑒𝑝𝑠 𝐾𝑒𝑒𝑝 𝑡ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑚𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑜𝑖𝑛𝑡𝑚𝑒𝑛𝑡𝑠 𝐼 𝑘𝑒𝑝𝑡 𝐼𝑓 𝑦𝑜𝑢 𝑡𝑟𝑦 𝑤𝑎𝑙𝑘𝑖𝑛𝑔 𝑖𝑛 𝑚𝑦 𝑠ℎ𝑜𝑒𝑠 E ogni volta, il pensiero sempre identico, una domanda immutata: cosa accadrebbe se tutti potessero provare sulla propria pelle almeno un quarto di quello che lui sentiva ogni giorno? Mettersi nei panni degli altri, toccare con mano quanto dolore vi fosse nell'esistenza per qualcosa di fondamentalmente inutile. Anche la felicità e la gioia potevano essere travolgenti tanto quanto la sofferenza. Ma né il dolore né la gioia avevano il potere di stancare il giovane sciamano quanto la falsità, quanto avere la lingua biforcuta, come avrebbero detto i suoi fratelli nativi in passato. Chi non agiva in accordo di quanto affermava era per lui somma fonte di tedio. Molti non avrebbero retto se fosse stato possibile leggervi nel pensiero e, a volte, quello che lui faceva e sentiva non era molto differente. Per questo molti scappavano e molti lo insultavano. Tutto ciò che lui faceva era semplicemente tentare di mettersi nei loro reali panni e comprendere cosa impediva loro di essere autenticamente felici.
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