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“È una canzone su un povero cuore, il mio. È un cuore scottato, stanco, che non riesce più ad amare, ma che lotta per rinascere, per essere spinto altrove, lontano. È pronto a ripartire e ad essere mostrato di nuovo, ma cosciente di aver bisogno di un po’ di coraggio, di una spinta.”
- Mobrici
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Dicono che ti senti così
Con un blocco alla gola
E un pianoforte come spalla
Eccoti qui
Non vuoi deluderli
Non vuoi deluderti
Ma non passa il dolore che fa
Lancia questo enorme cuore e portarlo altrove
Dagli da bere
Tienilo bene
Lancialo nel mare più profondo
E poi mettilo al sole
Tiralo alla luna
Tiralo alle stelle
Fallo vedere prima che ci muore
Dicono che non ami più
Che vuoi strappati via la faccia
E non tornare più
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com'eri prima
Dicono
Che hai pensato soltanto a te stesso e che sembri ridicolo
Che dovresti cambiare vestiti e mestiere
Ma dicono quello che dicono
Solo per farti male, per farti incazzare
Lasciali stare, non li ascoltare
Vattene al mare, pensa a ballare, pensa a suonare
E scrivi canzone d'amore
Canzoni d'amore
Anche se adesso ti
Dicono che non ami più
Che vuoi strappati via la faccia
E non tornare più
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com'eri prima
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com'eri prima.
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Oggi condivido con voi questi pensieri scritti da me nel lontano 2016
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