echecazz - Tumblr blog

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sócc'mel

Secondo me i partigiani (quei pochi che sono rimasti almeno) si sono pure rotti il cazzo di essere chiamati in causa a destra e a manca per ogni problema dell'italico paese. Dentro di loro probabilmente pensano: “vi abbiamo già sfangato dalla cacca una volta, proprio perché poi poteste camminare da voi, e ora ad ogni scoreggia di piccione venite a cagarci il cazzo. Mo sócc'mel!”. Solo che sono troppo educati per dirlo.

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Loggerhead sea turtles have been listed as threatened for 35 years due to pollution and habitat destruction. More info: http://huff.to/13HIuyK

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I compiti del vento sono pochi, sospingere navi, in mare, insediare marzo, scortare maree, e accompagnare la libertà. I piaceri del vento sono ampi, risiedere nell'estensione, restare, o vagare, meditare o intrattenere i boschi. I compagni del vento sono le vette - Azof - l'equinozio - anche con uccello e asteroide si saluta passando. I limiti del vento - se esista, o muoia, sembra troppo saggio per dormire in eterno - di questi (io) non so nulla.

Emily Dickinson  (via ladyklein)

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Lollove, Nuoro a cui dovrebbe chiedere l'indipendenza in quanto frazione

Cari tumbleri, ho un piano:

Sempre più spesso leggo di qualcuno che vuole mollare tutto, che vuole andare all’estero ma non può, che nel suo paese ci sono - in ordine sparso - elettori del PD che non vince mai, fanatici leghisti, centristi ambigui, elettori del pdl con “Il Giornale” sempre sotto al braccio, etc.

Io ho un piano:

Troviamo un comune di quelli “morenti” lungo l’Appennino, dove ormai sono rimasti solo gli anziani e le case cadono a pezzi.

Prendiamo tutti residenza lì.

Poi considerato che:

Nessuna sottoscrizione è richiesta per la presentazione delle liste nei comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti. (pag. 3) - Ministero dell’Interno

Non credo ci sia molta competizione elettorale in situazioni simili.

Si vincono le elezioni, e si trasforma il paese morente, in un posto con connessione wi-fi, energie rinnovabili, presidio sanitario (ci sarà qualche medico che non vuole più saperne di vivere in città o paesi come quelli descritti prima no?) raccolta differenziata, e chi più ne ha più ne metta.

Lo so, è molto utopico, ma è mercoledì mattina e tutti intorno parlano del nulla.

Il nulla, come ne “La storia infinita.”

3nding, futuro sindaco.

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I nomi dei figli e futuri figli delle pancine sono veramente ciò che più di bello mi è successo in questa tortuosa, speso confusa, esistenza. Vi consiglio vivamente la lettura accompagnata da un buon bicchiere di Montepulciano. Mi è piaciuto tantissimo Thomas Lee, poi c’è sto Malindi che spopola, ma soprattutto una ha scritto una cosa tipo: la mia ha un nome veramente unico e speciale SHARONLUCIA che era il nome di una principessa inglese del 600

Lacrimeeeeeeeee sharonlucia duchessa di Edimburgo, continuo a pensarci mamma mia ma che cazzo dici?

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Call to action per tumbleri di Napoli, Roma o Potenza

Amici tumbleri, avrei bisogno urgente per la mia tesi di reperire un libro che a quanto pare si trova solo in alcune biblioteche di Napoli, Roma o Potenza. Il libro è:

Tianjin 1900/2005 : il quartiere italiano. Architettura e restauro in Cina / testi di Brunella Como, Alessandra Fasarano e Giulio Machetti

Napoli : Edizioni Graffiti, 2005

E si trova nelle biblioteche seguenti:

Biblioteca di storia dell'arte Bruno Molajoli - Napoli

Biblioteca Fondazione Istituto Banco di Napoli - Napoli

Biblioteca della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il comune di Napoli - Napoli

Biblioteca del Palazzo delle Arti Napoli - Napoli

Biblioteca della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata. Archeologia - Potenza

Biblioteca dell'Istituto Luce Cinecittà - Roma

Siccome le tempistiche del prestito interbibliotecario sono bibliche (e io ovviamente sono in ritardo pazzesco), mi chiedevo:

C'è qualche tumblero di buon cuore di Napoli, Roma, Potenza che, ovviamente dietro compenso, potrebbe recarsi in una di queste biblioteche e mandarmi le scansioni del libro?

Ringrazio in anticipo chiunque mi possa dare una mano o possa far girare la mia richiesta disperata :’(

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Il Classico, il Liceo Classico

“L’Italia ha il liceo classico. Avendo una certa familiarità sia con l’istruzione italiana sia con quella di vari paesi stranieri, non esito a dire che il liceo classico è l’esperimento di pedagogia più geniale e più fruttuoso che un governo occidentale abbia mai messo in piedi: una scuola che fonda principalmente la formazione dell’individuo sullo studio delle lingue antiche, il greco e il latino.

Chi esce dal liceo classico conosce la Grecia e Roma e quello che queste civiltà hanno inventano e tramandato e grazie a tale conoscenza sa parlare, sa scrivere, sa pensare, ma soprattutto sa interpretare, mettere in rapporto, relativizzare, confrontare, distinguere, riconoscere il duraturo e l’effimero, dare un nome a fatti diversi, capire la libertà, la bellezza, la varietà e la concordia.

Ma il liceo classico per alcuni non serve più. Questi alcuni sono persone che del liceo classico non hanno un’idea. E se l’hanno, pretendono che venga negato ai giovani in nome di un falso concetto di modernità.

In termini assiologici o gnoseologici non esiste differenza tra lo studio di un frammento di papiro e quello di un neutrino. E questo è così vero che sul latino e sul greco si sono addestrati e si possono ancora addestrare informatici, fisici, ingegneri, medici ed economisti. Solo una lesiva e grottesca riduzione della realtà e della vita umana può negare importanza ai reperti dell’antichità e all’apprendimento di due miracolosi sistemi cognitivi, arrivati fino a noi grazie a un’amorosa e raffinatissima opera di trasmissione, come il greco e il latino.

IN PARTICOLARE, ELIMINARE LA TRADUZIONE SAREBBE UN GESTO DI IRRESPONSABILE, GRAVISSIMO IMMISERIMENTO: COME SOSTITUIRE TUTTI GLI ORIGINALI DEGLI UFFIZI CON RIPRODUZIONI FORMATO POSTER.

Basta con proposte di riforma boomerang. Basta con questa cecità. Un paese che vuole vivere ha il dovere di sapere prima di tutto dove già eccelle.” (Enrico Ariemma)

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AAA aiuto cercasi

è mezz’ora che sto cercando un’immagine. quella della tipa che urla con una mano al viso per portare ulteriormente la voce, un foulard in testa. di solito è un meme e c’è una scritta sulla sua sinistra in prospettiva.  se qualcuno la trova PER FAVORE me la mandi che sto impazzendo. grazie.

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A proposito di Halloween. In Sardegna si e' sempre festeggiato. Non come festa importata dagli americani, ma celebrata fin dall'epoca pre nuragica. Questa nostra festa è conosciuta come Is Animeddas, Su mortu mortu o Su Prugadoriu a seconda delle zone ed è una tradizione antichissima che presenta molte analogie con gli antichi rituali celtici di Shamain. Proprio i bambini sono i protagonisti che vanno in giro per le case dei paesi a chiedere una piccola offerta “pro su ‘ene ‘e sas ànimas“.

la richiesta sostituisce il classico “dolcetto o scherzetto?” con: seus benius po is animeddas, mi das fait po praxeri is animeddas?, seu su mortu mortu, carki cosa po sas ànimas, peti cocone, is panixeddas, su pane su binu, su biddiu longu, sos sonadores. Oggi i bambini ricevono caramelle, merendine, cioccolato ma in passato le offerte erano costituite da dolci del periodo autunnale, frutta di stagione e frutta secca, castagne e mandorle, tutti doni per le povere anime del purgatorio.

Gli adulti per contro ricordano i loro morti con una cena frugale, raccogliendosi poi intorno al camino per raccontare fatti del passato o leggende della zona. Si lascia la tavola apparecchiata per i defunti tutta la notte perchè questi possano nutrirsi. Anche la zucca non è una prerogativa di Anglosassone. In Sardegna venivano intagliate a rappresentare esseri spettrali, (prima si utilizzavano teschi veri) ma che ora servono principalmente per far divertire e spaventare i bambini.

Grazie per aver condiviso quest’aneddoto con me(noi), mi tornerà utile!

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Boh,a me se tanto di albero della vita che piace tanto alle mammine pancine rincoglionite

La stampano a Innsmouth?

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Nostalgia, ho messo via tutto quando sono rimasta incinta, poi di nuovo, poi ho avuto problemi di salute e ora ho sono passati gli anni. Mi manca arrampicare, tanto, e anche di più. Però ho ancora le scarpe che ormai saranno durissime e il sacchetto con la magnesite, i miei ricordi

Prove tecniche di coraggio: parte seconda

Ieri prima lezione di arrampicata. Divisa tra l’eccitazione di potermi arrampicare di nuovo e il terrore di quel che accadrà una volta arrivata in cima o se mi cedono gli arti per lo sforzo. Sono naturalmente stata la prima ad assaltare la parete per un boulging di riscaldamento. 1°: sono ancora un cazzo di scoiattolo, arrivo dove voglio arrivare. 2°: alla seconda volta che dovevo lasciarmi calare mi sono pure appesa con un certo gusto. 3°: alla terza paretina guardavo pure giù per controllare che facesse la mia compagna salvavita. 4°: la quarta paretina l’ho fatta solo per sfregio e mi sono uccisa definitivamente le braccia, ma cazzo, che soddisfazione (sì lo so, le braccia non si devono usare. con calma eh). Successione: due pareti dritte, due che fingevano sporgenze rocciose, di cui l’ultima un po’ stronzetta (ma non impossibile). Domani lezione su come si fa il nodo e ulteriore progressione.

Unico neo: LE SCARPETTE FANNO MALE CAZZO. Cioè, io le ho chieste di due numeri più grandi perché mi tenevano il piede tutto rincagnito su se stesso e l’istruttore ci diceva che di solito si usano di due numeri più piccoli (cor cazzo proprio).

In definitiva, Vertigini vs Heresiae: 0 - 2

Viva me.