ed0nismo - Tumblr blog

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X R O M A

Sono cinque mesi che sto fuori. Adesso vivo a Palermo, una città caotica e apparentemente invivibile, sto imparando ad amarla in ogni sua imperfezione come ho amato te. Cinque mesi fa ti ho lasciata ma ti ho promesso che torno. Dentro alle tue mura ho lasciato un pezzo enorme del mio cuore, mi hai accolta come una madre e hai fatto si che non mi sentissi mai da sola quando la notte vagavo fra i tuoi monumenti e fra le stazioni deserte della motropolitana. Non c’è un solo giorno in cui non ripenso a quelle notti passate ad aspettare l’alba sugli scalini della fontana di trevi con gli psicologi a palla nelle cuffie o le passeggiate al tramonto lungo il Tevere, la luna che si rifletteva sui sampietrini, Ostia di notte, autobus strapieni, set cinematografici ovunque e gli enormi studi di Cinecittà che mi hanno accolta alle due di notte quando sono scesa da quell’autobus e mi sono ritrovata da sola nel bel mezzo della periferia. A distanza di mesi posso solo dirti grazie, grazie di avermi regalato un sogno, grazie di essere rimasta accesa per me quando non avevo un letto.

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Non voglio più dare niente a nessuno

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Palermo 11 dicembre 2023

aggiornamento delle 21:56 : in questo momento preferirei genuinamente essere morta piuttosto che convivere con questo vuoto

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Solo con le droghe riesco ad essere davvero me stessa. Lo amavo perchè riusciva a farmi sentire me stessa senza l’utilizzo di droghe.

C🖤

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Il mio posto resterà sempre in quel posto tra la spalla e il mento in cui mi piaceva appoggiarmi quando non potevo ancora immaginare questo destino. Sentirò il peso del tuo corpo contro il mio finché sarò viva. Grazie per le lezioni di vita, grazie per le lezioni e grazie per la vita. SEMPRE SARAI…

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Se avessi potuto togliere tutto il dolore dal tuo cuore e metterlo nel mio l’avrei fatto.

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Le domande che mi pongo ancora non hanno risposte. Continuo a cercarle ma mi faccio solo del male. Sta arrivando l’estate e sto per rivivere il momento in cui sei entrata nella mia vita e l’hai stravolta. Siamo già a maggio, sono tre mesi da quando te ne sei andata e in men che non si dica arriverà quel fatidico 7 luglio. Il sole che ci ha illuminate entrambe continua a splendere sotto lo stesso cielo dove ho avuto la fortuna di conoscerti per un tempo sufficiente per far si che mi entrassi nell’anima e ci restassi per sempre ma adesso riscalda solo me perché dove sei tu i raggi del sole non arrivano. E l’angoscia mi opprime e mi fa sprofondare sempre più giù… ma senza poterti toccare.

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Ero lì, in ginocchio sull’asfalto per dirti “ciao,io vado ma torno” E tu eri a pochi centimetri da me e credimi , avrei voluto spaccare il marmo freddo e mettermi a scavare anche con i denti, ma ho solo poggiato la fronte contro la tua fotografia e per un attimo ci ho immaginate vicine. E chissà, forse guardando da un punto di vista diverso non eri tu sotto la terra, ma io sotto la vita…

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15 febbraio, mi hai lasciata. Ho sognato che diventavo mamma e davo alla luce una bambina che ti somigliava e prima di uscire di casa mi fermavo a guardare la nostra foto, quella che guardo sempre quando ho bisogno di piangere. La mia testa mi ricorda che appartieni alla mia pancia anche se non ci sei nata. Immagina se potessi riavvolgere il nastro e riempire ancora le mie braccia di te e del tuo calore. Ma intanto tre mesi senza di te sono passati e il tuo sguardo è ancora impresso nella mia mente quando chiudo gli occhi, il peso delle tue braccia quando mi schiacciavi contro il muro del bagno di un locale perché avevi voglia di me. E quel peso mi tiene ferma, quasi imprigionata al letto in cui mi appari e poi scompari appena gli occhi si riaprono, per ricordarmi che ti ho perduta e non mi è dato sapere se ti ritroverò.

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Era il 7 luglio 2022

Faceva un caldo pazzesco

La tua pelle sapeva di sale

E le mie labbra sapevano ancora di te.

Questa sensazione mi perseguiterà per tutta la vita

Hai l’eternità dentro.

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Mi sei entrata dentro come una spina nel cuore

E la voglio tenerti

Per tutta la vita

ESMERALDA VIVE

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E s m e r a l d a

Stanotte ho fatto un sogno,

C’eri tu.

C’era morte, amore e lacrime…

C’era quell’angoscia che mi accompagna per tutto il giorno ogni volta che apro gli occhi da quando tu non ci sei più.

Ma nulla di tutto ciò importa tanto quanto mi importa il fatto che

C’eri tu.

C’eravamo noi.

Ed era di nuovo estate.

E c’ero io che camminavo scalza sull’asfalto ruvido e bollente attenta a non pestare i cocci di qualche bottiglia rotta mentre tu mi guidavi tenendomi per mano.

C’era di nuovo il sole cocente del primo pomeriggio

il suono della tua risata mentre c’è ne stavamo sedute sui massi

ad asciugarci

e a parlare di sogni e di vita.

Il mare infinito

Il sapore del sale sulla tua pelle

C’erano i tuoi occhi che cambiavano colore in base al tempo

Le tue iridi verdi nelle mie,

Quando non riuscivo a guardarti per più di 10 secondi perché sentivo che mi leggevi dentro

E ti prendevi troppo di me.

E ti ho stretta a me ancora una volta,

E poi, ancora una volta, ti ho persa .

E se è vero che niente muore tu quel 15 febbraio sei rinata…

Hai abbandonato quel corpo e adesso probabilmente vivi altrove, forse sei nel mio…

Non posso immaginare come sei fatta adesso ma mi piace immaginare che tu sia rimasta quella che eri, perché eri perfetta.

Ricordo ogni dettaglio di te, come se ti avessi davanti,

la sensazione di averti tra le braccia …

A volte sento ancora il tuo profumo.

Perché tu sei ancora dappertutto.

Io attraverserò i paesi e tu attraversi me.

Il dolore è costante, è sempre lì ma è meglio dell’assenza.

E se rinascerai davvero, ti prego trovami.

Sarò in grado di riconoscerti in qualunque forma, in qualunque corpo.

Ti aspetterò in tutte le vite.

Ti amo infinitamente.

Stanotte ti aspetto di nuovo.

Portami l’aria.

Perché sto soffocando.

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Incolmabile. Ovunque io vada, ovunque tu sia .

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“La sentivo mischiata al sangue come se una parte di lei mi appartenesse da sempre” , non dedicherò più questo pensiero a nessuno , sono grata all’universo per avermi fatto sperimentare l’amore puro e incondizionato anche se ora non resta più niente.

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Mi hai svuotata. di qualsiasi cosa fossi composta, non lo sono più . -riflessioni di una domenica 3 giorni dopo il disastro . La domenica sa di lavatrici e nostalgia ma forse sono io che mi lascio trasportare dalle emozioni e non riesco mai a godermi qualcuno, qualcosa, un momento senza lasciare che mi consumi completamente.

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I’m literally returning after a month with more tsoa fanart

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Il fatto è che sono semplicemente stanca di tutte queste scemenze da liceali, le cotte , le farfalle nello stomaco, è bello quando hai 13 anni ma poi passa e con ogni persona nuova hai sempre meno da dare finché non sei stanca e vuoi semplicemente una persona che ti dà sicurezza, una persona che ti guarda negli occhi e già ti ha capita, senza l’ansia da “oddio è passata in corridoio” o “mio Dio mi ha salutata”. Un po’ come i settantenni vedovi che non cercano più l’amore ma qualcuno che si prenda cura di loro, senza tutti quei flirt stupidi in cui devi entrare in una parte e devi mostrarti in un certo modo, io sono stanca di fare finta che a vent’anni mi vada ancora bene , tutte quelle cose lì tipo “come ti chiami” “che segno sei” dette e ridette a persone diverse per cui avevi una cotta e adesso sono solo numeri nella lista delle tue scopate , ti amo detti al vento non più credibili perché non si trattava nemmeno di amore, crediamo di essere fondamentali per qualcuno o che qualcuno lo sia per noi , ma stai solo giocando, in primis con te stesso. È tutta un illusione.