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Dal greco antico "episteme" all'italiano odierno "scienza". News, riflessioni ed opinioni, così come Scienza comanda.
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epistemeblog · 10 years ago
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Incredible “EPIC” View Of The Moon Passing In Front Of The Earth
This is real, folks. It is not a computer-generated animation. NASA’s DSCOVR (Deep Space Climate Observatory) satellite took these incredible shots on July 16 using its Earth-facing EPIC camera from its vantage point between the Earth and the Sun, a million miles away!
DSCOVR sits at what’s known as the L1 Lagrangian point, where the gravitational pull of the Earth and Sun balance out in such a way that satellites positioned there can remain in stable orbit while using minimal energy:
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Image: NASA/NOAA
This view of the far side of the Moon reminds us that it is anything but dark. The Moon is tidally locked, meaning that we see the same face all the time, but the sun regularly shines on the side that we don’t see (we’re just seeing a new or crescent moon when that happens). The far side also lacks the dark plains, or maria, that texture the Earth-facing side, made of basalt laid down by ancient lunar lava flows, reminding us that our lunar satellite has a complex geologic history:
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epistemeblog · 10 years ago
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Columnar Basalt, Iceland: These columns that are so perfect, they almost look artificial. Millions of years ago, they were lava plateaus, which over time, cooled and fractured to create the stunning facade we see today.
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epistemeblog · 10 years ago
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#2 cos'è il Modello Standard?
Eh! Bella domanda… Citiamo la definizione che quella saputella di Wikipedia ci fornisce: 
«Il Modello Standard (MS) è una teoria fisica che descrive tre delle quattro forze fondamentali 1 note: le interazioni forte,2 elettromagnetica 3 e debole 4 e tutte le particelle elementari ad esse collegate». 
Effettivamente sono parole di un certo calibro. Ma prima di vederne il significato, cerchiamo di capire quali sono le particelle elementari. Ecco, in fisica delle particelle, una particella elementare è il costituente primitivo della materia, un oggetto indivisibile, che non è composto da particelle più semplici. Nel caso del Modello Standard le particelle elementari si distinguono in base allo spin o momento angolare intrinseco (ovvero la rotazione che ogni particella compie sul proprio asse). Tale attributo può assumere soltanto valori interi (es. 1) oppure seminteri (es. ½), determinando nei due casi lo stato quantico della particella cui si riferisce:
i fermioni hanno spin semintero e si dividono in: quark e leptoni (suddivisi in tre famiglie);
i bosoni hanno spin intero. Il loro nome completo è bosoni di gauge: sono i mediatori responsabili delle interazioni fondamentali, di cui parleremo tra poco.
Nella tavola che segue sono schematizzate tutte le tipologie di fermioni e bosoni, con le relative specificità di massa, carica e spin.
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Adesso, che conosciamo quali sono le particelle elementari, proviamo a rileggere la definizione del Modello Standard e proseguiamo col chiarire la natura degli altri termini incogniti.
Cosa sono le forze fondamentali? Le interazioni tra le particelle che costituiscono la materia sono regolate da quattro forze fondamentali. Nel Modello Standard, le interazioni tra i costituenti della materia sono descritte come scambio di altre speciali particelle.
Cos'è l’interazione forte? L'interazione nucleare forte tiene insieme i quark all'interno di protoni e neutroni, e i protoni e i neutroni stessi all'interno del nucleo di ogni atomo. Avviene attraverso lo scambio di bosoni detti gluoni.
Cos'è l'interazione elettromagnetica? L'interazione elettromagnetica tiene gli elettroni legati al nucleo dell'atomo ed è responsabile dei fenomeni elettrici e magnetici. Avviene attraverso lo scambio di bosoni detti fotoni.
Cos'è l'interazione debole? L'interazione debole è responsabile di alcuni decadimenti radioattivi ed è coinvolta nei processi di combustione che fanno brillare le stelle, compreso il Sole. Avviene attraverso lo scambio di bosoni detti W e Z.
Pensa che, adesso, mentre stai leggendo, tutto ciò che sei è costituito da queste particelle primitive assemblate in modi diversi tra di loro, in un continuo vorticare su se stesse. Eppure, gran parte degli atomi di cui ogni cosa è composta, non è altro che vuoto: in proporzione, distanze colossali separano il nucleo dagli elettroni che vi orbitano intorno. Vuoto, siamo anche vuoto. Sarà poco piacevole se inteso in modo letterario e metaforico, ma è comunque l'effettiva verità che Scienza ha scoperto.
Giuseppe Russo
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epistemeblog · 10 years ago
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eye.
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epistemeblog · 10 years ago
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Roman Blown Glass Cup Engraved with Grape Vines, 3rd Century AD
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epistemeblog · 10 years ago
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This is a new NASA/ESA Hubble Space Telescope image of the Lagoon Nebula. The region is filled with intense winds from hot stars, funnels of gas, and energetic star formation, all embedded within an intricate haze of gas and pitch-dark dust. The bright star located in the dark clouds at the center of this image is known as Herschel 36. This star is responsible for sculpting the surrounding cloud, stripping away material and influencing its shape. 
READ MORE (Credit: NASA, ESA, J. Trauger)
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epistemeblog · 10 years ago
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epistemeblog · 10 years ago
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Non vi ricorda un videogioco questa splendida nebulosa in Cassiopea? Si chiama NGC 281...per gli amici Pacman Nebula.
© Giuseppe Russo
Specifiche tecniche: Integrazione di 5.7h (34*600s ISO800) Strumentazione: TecnoSky 110/770 ED Doublet + TS 2" PHOTOLINE 0.8x reducer / flattener Canon EOS 600D Baader BCF mod. + Asronomik CLS EOS Clip Celestron CGEM Orion Mini 50mm Guide Scope + Orion SSAG
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epistemeblog · 11 years ago
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Il cielo non smette mai di regalarci certe meraviglie...anche se alcune sono invisibili ad occhio nudo, la fotografia ci permette di visualizzarle. Lo scatto inquadra NGC 6914 (vdB-131 e 132), un bellissimo complesso nebulare a riflessione nella costellazione del Cigno: dista da noi 5500 anni luce. In realtà è come se avessimo fatto un tuffo nel passato di 5500 anni, poiché la luce riflessa da queste nebulose è proprio quella di 5500 anni fa. Chissà come apparirebbe oggi quest'oggetto? Aspetteremo 5500 anni per saperlo...
(c) Giuseppe Russo
Specifiche tecniche: Integrazione di 4.5h (18*900s ISO800) Strumentazione: TecnoSky 110/770 ED Doublet + TS 2" PHOTOLINE 0.8x reducer / flattener Canon EOS 600D Baader BCF mod. + Asronomik CLS EOS Clip Celestron CGEM Orion Mini 50mm Guide Scope + Orion SSAG
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epistemeblog · 11 years ago
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In allegato all’edizione cartacea del secondo numero di Terza Ora per quest’anno scolastico.
Anche le stelle non sono immortali. Certo, saranno pure le signore più anziane dell’Universo, ma anche loro alla fine prendono il sonno eterno. E proprio il 21 gennaio scorso, una di loro ci ha lasciati. Leggi l’articolo.
Pagina Facebook: www.facebook.com/3oralsef
Buona lettura, la Redazione.
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epistemeblog · 11 years ago
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Capita spesso nei quiz a risposta multipla di segnare per intuito una soluzione e, subito dopo, di cambiarla con un’altra. Ma quanti sono i fortunati, che compiendo il ‘fatidico cambio’, hanno successo nella risoluzione del quesito? Pochissimi. Il rancore che si genera nel contemplare la soluzione errata, marcata dal segno rosso della penna, essendo consapevoli di aver intuito in precedenza quella corretta senza, però, averla segnata, non è formulabile per iscritto. Ma di che rancore si tratta? Contro chi, infine? I superstiziosi lo scaricano contro i mal riusciti riti apotropaici, i credenti in Dio lo tengono dentro giustificando l’intoccabile volontà del Signore, gli scettici lo smaltiscono assumendosene la responsabilità di averlo suscitato. La Fortuna è dunque una donnaccia che appare agli uomini con tante facce: ogni paio d’occhi, a seconda che voglia vedere un provvidenzialismo o un determinismo materialista, la scorge con una maschera diversa.
Giuseppe Russo
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epistemeblog · 12 years ago
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Causa nubi non sono riuscito ad integrare maggiormente. Si tratta di un singolo scatto di 300s su M82 (Galassia Sigaro), dove recentemente (si fa per dire!) è comparsa una supernova, SN 2014j. M82 si trova a 11.5 milioni di anni luce, quindi, effettivamente, la stella è esplosa 11 milioni e mezzo di anni fa, quando sulla Terra non c'era nemmeno l'uomo.  Sarà sempre un bel ricordo aver fatto anche un misero scatto...
Giuseppe Russo
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epistemeblog · 12 years ago
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christinetheastrophysicist:
Comet ISON Images from STEREO Comet ISON entered the field of view of the HI-1 camera on NASA’s Solar Terrestrial Relations Observatory, or STEREO, on Nov. 21, 2013, and the comet shows up clearly, appearing to still be intact.
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epistemeblog · 12 years ago
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Diagramma H-R delle 100 stelle più vicine
Il diagramma Hertzsprung-Russell  è uno "strumento" teorico che mette in relazione latemperatura effettiva (riportata in ascissa) e la luminosità (riportata in ordinata) delle stelle. La temperatura effettiva e la luminosità sono quantità fisiche che dipendono strettamente dalle caratteristiche intrinseche della stella (massa, età e composizione chimica), non sono misurabili direttamente dall'osservatore ma possono essere derivate attraverso modelli fisici.
L'ho realizzato qualche anno fa: simpatico passatempo, si suol dire.
Giuseppe Russo
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epistemeblog · 12 years ago
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#3 Domani, 28 novembre 2013, la cometa ISON passa accanto al Sole
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Da grande promessa nel cielo di Natale, la cometa Ison è diventata una sorvegliata speciale dal destino decisamente incerto. A brillare senza problemi è arrivata in questi giorni una seconda cometa, Lovejoy, visibile con un piccolo telescopio e perfino con un binocolo. Purtroppo, però, si affaccia soltanto nella seconda parte della notte, poche ore prima dell’alba.
Se il biglietto da visita di Ison prometteva inizialmente uno spettacolo straordinario, tanto da lasciare immaginare una cometa così grande e luminosa da fare concorrenza alla Luna, adesso tutto si è molto ridimensionato. Non è servito nemmeno il “risveglio” che Ison ha avuto nella prima metà di novembre, con bellissime immagini che mostravano la cometa in ottima forma e decisamente brillante. “Negli ultimi giorni la cometa Ison era molto bella, ma nell’avvicinamento al Sole si cominciava a vedere una riduzione nello splendore”, osserva l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma.
A confermare questa tendenza negativa sono arrivati i dati dell’Istituto di Tecnologia della California (Caltech), che indicano come le emissioni del nucleo di Ison si siano notevolmente ridotte già lungo la marcia di avvicinamento al Sole, al punto da far temere la disintegrazione della cometa. Il passaggio ravvicinato al Sole è atteso il 28 novembre e bisognerà aspettare il 29 per conoscere finalmente il destino di Ison. Nel frattempo la cometa è diventata una ‘sorvegliata speciale’: “C’è una notevole attesa di ulteriori dati – rileva Masi – e soltanto la sua evoluzione nelle prossime 24 ore potrà dirci qualcosa di più”. A sorvegliare Ison ci saranno gli strumenti delle sonde della Nasa Stereo A, Stereo B e Soho: potrebbero inviare a Terra le immagini della disgregazione della cometa, ma forse anche quelle del suo passaggio indenne.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/26/cometa-ison-avvicinamento-al-sole-riduce-splendore-si-teme-disintegrazione/791127/
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epistemeblog · 12 years ago
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Penso che il cervello sia l'anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove rincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti.
Margherita Hack
Lo diceva Margherita Hack, una donna sempre coraggiosa, anche quando si doveva pensare a qualcosa di poco confortante. La paura non sta nel Perire.
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epistemeblog · 12 years ago
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L’ateo afferma di non potere credere in Dio per rigore logico. D’altronde l’ateo conosce un solo tipo di rigore logico: quello che opera nell’Immanente. Ma il rigore logico nell’Immanente non riesce a dimostrare che Dio non esiste. Ecco l’Antinomia dell’Ateismo.
Prof. Antonino Zichichi
Ci sarebbe da riflettere. Eppure sembrerebbe aver ragione: pensateci, tanto kosmos e poi niente? Dipende tutto dal caos, dalla casualità?
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