Quote
Nella relazione perfetta, i pantaloni non li indossa nessuno. Restano sul pavimento.
M. Heathcliff (via distancewillneverbreakus)
5K notes
·
View notes
Quote
La verità è che io ho bisogno di te anche se non te lo dico mai. Cerco le tue mani quando sei con me, cerco l'amore e non te lo do a vedere. Tu sorridi, io mi arrabbio. Tu sei il sole, io la luna. Tu sei tranquillo, io sono una bomba a orologeria. Mi accarezzi piano i fianchi e io prendo la tua testa fra le mani e ti studio. Guardo gli occhi, le labbra, le cicatrici perché voglio ricordarmi ogni dettaglio di te. Mi dici che sono bellissima e io sorrido come una bambina. Ti tocco le labbra mentre mi parli e tu mi mordi il dito. Soffri il solletico, è la mia arma. Mi baci il collo, quella è la tua invece. Mi allontano e mi riprendi, ti allontani tu e io ti lascio stare. Ho un carattere strano, sono diversa dalle altre e te lo dico sempre per ricordarti che nonostante tutto io sono qua. Io sono tua. Non sono mai stata brava a dosare le emozioni, il cuore è fragile e non fa il passo più lungo della gamba. Quando non ci sei mi manchi, sospiro e mi guardo le nostre foto. Tu le odi, io le amo e te lo dico sempre, voglio dei ricordi di noi. Te lo dico con un leggero tono malinconico perché io non ti voglio perdere. Io non voglio immaginarmi senza di te, ora che siamo così tanto, che mi dai così tanto. E io ti amo, anche se te lo dico poco, io ti amo e non posso stare senza di te. Ho bisogno di te.
-cieloblucomeilmare (via cieloblucomeilmare)
tiamo
7K notes
·
View notes
Quote
“La donna usci’ dalla costola dell’uomo. Non dai piedi per essere calpestata, nè dalla testa per essere superiore. Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta e accanto al cuore per essere amata.”
-W.Shakespeare (via nowijustwannabelieveinme)
874 notes
·
View notes
Quote
“Our silence is probably the worst part of it all.”
1 note
·
View note
Text
Il bambino senza nome
Mi chiamo… Anzi non mi chiamo. Sono troppo piccolo per avere un nome. Ho appena qualche settimana di vita. La mamma non si è ancora accorta di me. Semplicemente, percepisce in lei qualcosa di diverso, ma non immagina cosa possa essere: improvvisi sbalzi d'umore, capogiri, eccessiva stanchezza. Non sa che io sono dentro di lei. Poi realizza il fatto di avere un ritardo, e si spaventa. La mamma è giovane. Va ancora a scuola. Percepisco la sua angoscia, e mi ferisce la sua speranza della mia inesistenza.
Continua a ignorare la cosa, a voler
credere che io non esista. Oggi però ha
finalmente trovato il coraggio di
scoprire la verità adesso sta entrando
in farmacia per acquistare un test. Si
rivolge al farmacista timidamente, parlandogli a bassa voce. Temo che si
vergogni di me. Torna a casa. Chiudendosi in bagno, affronta la realtà: prende il test fra Ie sue mani, e dopo
qualche istante comprende che c'ero,
che esistevo. Mi ha profondamente
colpito la sua disperazione: avvertivo il
suo dolore, unito al mio che cresceva
man mano per la sua infelicità. Perchè
non mi vuoi, mamma? Non piangere,
tranquilla. Ci sono qui io che ti voglio
bene. Adesso prende il cellulare. Sta
facendo uno squillo a papà. Non so cosa gli stia dicendo, ma la mamma si
arrabbia molto con lui, grida, gli urla
che io non sono un dente cariato da
estirpare: sono un essere umano! Dice
che non può tirarsi indietro, fingere che
la cosa non esista, perchè, che lo voglia o no, lui è mio padre. La mamma e così
piccola ancora, fragile, ha bisogno del
sostengo morale di papà, soprattutto per dare la notizia ai nonni. Invece si trova costretta ad affrontare ogni cosa da sola, perchà papà non vuole saperne di me. Papà, quando la mamma ha saputo di me è scoppiata in lacrime, tu
addirittura vuoi buttarmi via: perchè
non mi volete? Cosa vi ho fatto di male? Sono solo un bimbo innocente. Ora la
mamma lo sta dicendo alla nonna.
Nonna, cosa fai? Perchè hai dato uno
schiaffo?!? Cosa c'è di tanto cattivo in
me, che non deve nascere? Mamma
tranquilla, andrà tutto bene. Non
intristirti perchè hai litigato con la
nonna. Vedrai, Ie passerà. Andrà tutto
bene.
Sono passati tre giorni. Ora ho tre
giorni di vita in più. Che bello, non vedo
proprio l'ora di nascere, di imparare a
camminare, a parlare, a correre. Voglio
che mi insegni tutto quello che sai,
mamma. E non importa se papà non mi
vuole, magari con il tempo cambierà
idea. Per adesso mi basti tu. È cosi bello addormentarsi con te, mammina,
svegliarsi con te, accompagnarti in ogni cosa che fai. Ora stiamo entrando in uno studio medico. Non piangere, mamma. Ci sono qui io che ti voglio bene. Vedo il dottore, molte macchine e tanti infermieri. Sei già curiosa di sapere se sarò un maschietto o una femminuccia?
Eppure tu continui imperterrita a
singhiozzare. Cos'è? L'emozione di
sapere il mio sesso? Continui a ripetere, accarezzandoti il ventre «perdonami,
bambino mio». Perdonarti di cosa?!?
Perchè dovresti avere bisogno del mio
perdono? Cosa stai facendo, per chiedermi scusa?
Sento un dolore, una specie di ago che invade il mio piccolo mondo perfetto. Ho capito tutto. Le mie cellule strappate dalla tua carne. Ora capisco che tu non mi insegnerai mai a camminare, a parlare. Perchè io non nascerò mai. Non piangere mamma, io ti perdono. Chissà se esiste un paradiso per i bimbi mai nati.
Addio mamma. Saremmo stati felici
insieme, ti avrei voluto tanto bene.
Addio.
II tuo bambino senza nome.
8 notes
·
View notes
Text
caro diario, mi chiamo Julie, ho 8 anni e faccio le elementari. siamo quasi a Natale e vorrei tanto quel nuovo giocattolo che papà ha sempre detto che mi avrebbe regalato. è tutto così bello in questo periodo e io sono felice.
caro diario, Natale è passato e papà mi ha comprato quello che volevo. ho una migliore amica, il suo nome è Elena, abbiamo tante cose in comune e io sono felice.
caro diario, faccio la terza media, sono grande ormai anche per diari. non mi piacciono più i giocattoli e quest'anno per Natale vorrei che mio padre tornasse, lui e la mamma si sono separati qualche anno fa e mi manca tanto… ora ha una nuova famiglia ma voglio che ritorni ad essere mio padre e basta. non tornerà, ma sarò felice lo stesso quest'anno.
caro diario, sono in seconda superiore, sono innamorata sai? c'è un ragazzo così bello a scuola mia, vorrei diventasse il Mio ragazzo, ma non mi considererà mai. in questo ultimo periodo sto pensando molto al mio corpo. mi faccio schifo, Elena mi dice che sono bellissima, ma io non l'ascolto. ho cominciato a fumare, forse perché sono innamorata o perché papà non mi parla più da 3 anni o forse perché la mamma ha cominciato a bere, io so solo che ho cominciato a fumare e che vorrei smettere. non vado un granché a scuola, ma ci provo.
caro diario, sto portando Elena sulla cattiva strada, ma non è colpa mia… il suo ragazzo l'ha lasciata e ora fuma più di prima e ha cominciato ad ubriacarsi. ho paura per quello che potrebbe fare, anche i suoi genitori si sono separati, ha trovato suo padre a letto con un'altra, l'ha traumatizzata. quel ragazzo che mi piaceva mi ha spezzato il cuore, ho qualche cicatrice suo polsi e sul cuore per non dimenticarmi del mio sbaglio… mi fa schifo tutto.
caro diario, ho finito le superiori. Elena è morta, eravamo ad una festa, si era ubriacata, è salita in macchina e precipitata in mare. tutti dicono che sia stato un incidente, ma Elena reggeva troppo bene l'alcool, Elena voleva farla finita. amava il mare. ricordo un giorno d'estate in cui andammo al mare. era tutto così bello. il sole baciava la nostra pelle, era così caldo. ridevamo, ridevamo come pazze e come eravamo felici…era il mio paradiso. Ora la mia dolce Elena è in paradiso, mi guarda da lassù. è sempre stata il mio angelo custode, e continuerà ad esserlo. come era bella, il suo dolce sorriso mi illuminava le giornate, e i suoi sguardi, non li dimenticherò mai. sto piangendo, sto bagnando la tua pagina delle mie lacrime. mi manca tanto.
caro diario, sono 2 mesi che è morta Elena. io non ce la faccio più. le mie giornate sono sempre buie senza i suoi sorrisi, il mio cuore sempre più duro senza i suoi abbracci. ricordo i suoi abbracci… non era in semplice intreccio di corpi, era arte, corpi che coincidevano, che non avevano paura di toccarsi. c'era tanta emozione e sentimento in quegli abbracci, tutto scompariva, le persone, il tempo. rimaneva solo il momento, gli attimi, i movimenti lenti, quasi fermi. rimanevamo io e lei, qualche lacrima a volte, altre invece sorrisi ma era tutto così felice, tutto così meraviglioso. ma forse era lei quella meravigliosa, lei era la mia arte, la mia luna e tutte le stelle. era il mio cielo e il mio sole, era la mia aria e le mie parole. Elena era il mio tutto. io non ce la faccio più. scrivo qui le mie ultime parole caro diario, ho una quarantina di pillole in mano, la mia morte sarà dolce e indolore, mi addormenterò e non mi sveglierò più. anche mia mamma si è suicidata, si è impiccata, ha fatto tanto male…ma prima c'era Elena. Ora non c'è più nessuno. la mia pelle è fredda, le manca il sapore dell'affetto, dell'amore. mi mancano da morire. ma ora vado a trovarle, è questione di minuti. ora sarò felice. ora potrò di nuovo sentirmi tranquilla. ora starò meglio. è arrivato il momento, ora devo andare.
3K notes
·
View notes
Photo

In fondo la mamma me lo diceva fin da quando ero piccola: “Non aprire troppo la giacca, che prenderai solo freddo”. Avrei dovuto capire, avrei dovuto intuire, che anche ad aprire troppo il cuore ci si ammala. -Jessica Makheal.
1K notes
·
View notes
Photo

Nate bambine, cresciute guerriere, diventate principesse. Assieme. @saareetta
4 notes
·
View notes
Quote
È bello quando qualcuno si ricorda piccoli dettagli su di te.
Tienimiperilcuore (via tienimiperilcuore)
8K notes
·
View notes
Quote
Aspetto con ansia il giorno in cui sarai la prima persona che vedrò appena sveglia.
Innocentibugie (via innocentibugie)
3K notes
·
View notes