Tumgik
eropaola · 28 days
Text
❤️‍🩹
Tumblr media
2 notes · View notes
eropaola · 28 days
Text
E poi ci saranno nuovi piloti, nuove auto, nuovi schianti. Probabilmente mi schianterò per sempre.
3 notes · View notes
eropaola · 1 month
Text
Alla fine ci ha inghiottiti davvero, il mare.
- Ma perché proprio il mare? - Perché sapevo quanto desiderassi guardarlo con me. Non ti ho mai permesso di farlo - Non c'era spazio per me - Non volevo ce ne fosse. Perché se ce ne fosse stato, se avessi guardato il mare anche una sola volta assieme a te, saremmo rimasti lì per sempre - Ti spaventava così tanto? - Più di prendere l'aereo. Credevo ci avrebbe inghiottiti, sai - Il mare? - Quello che abbiamo avuto. E' sempre stato così forte da non poterlo neanche definire. Immagina se si fosse intensificato davanti all'immensità del mare e del cielo, della linea invisibile all'orizzonte. Immagina se si fosse duplicato o che ne so, quadruplicato sotto il rumore delle onde, dei gabbiani di passaggio. Se, dopo aver visto quell'immenso spettacolo della natura, mi fossi voltato a guardare te e ti avrei trovata ancora più spettacolare. Come tornare indietro, poi? Come andare avanti, dopo?
103 notes · View notes
eropaola · 2 months
Text
Tumblr media
Guardavo i tramonti d'inizio estate, cercavo con lo sguardo la linea invisibile all'orizzonte, ciò che separa il cielo dal mare ed intanto mi chiedevo "ma finisce il mare"? Finisce in un giorno d'inverno, quando ti affacci alla finestra e vedi la pioggia stagliarsi sui vetri mentre stringi una tazza fumante. Un po' come quei pezzi di me che pure si erano stagliati lì, davanti allo specchio, una mattina tra tante. E per me era finito il mare. Nessuna data, nessun orario. Non te lo dice quando finisce, il mare. Quando giungerai al prossimo traguardo o al prossimo schianto. Ma per quante volte possa finire, esisterà sempre la linea, quel filo conduttore che ti riporterà al principio di tutto. E sarà l'inizio e la fine assieme, la fine e l'inizio, imprescindibili l'uno dall'altra, come il cielo che abbraccia il mare.
11 notes · View notes
eropaola · 2 months
Text
Poi qualcun altro mi ha regalato dei girasoli. Ed anche questo non è stato come tu te lo immagini. Credevo che non avrei mai più avuto il coraggio di guardarne uno. Quel loro continuo girare vorticosamente in direzione del sole mi lasciava dentro una sensazione cronica di vuoto perché era esattamente ciò che avevo fatto io. Ma io non ero più Clizia. Non giravo più attorno ad alcun sole. Piuttosto lasciavo che la luce solare mi rischiarasse e riscaldasse. Non avevo più paura di bruciarmi. Perché l'amore puro non dovrebbe creare ustioni. L'ho capito soltanto adesso. Quindi ho afferrato quel nuovo mazzo di girasoli come si fa con un nascituro. "Lo tieni come fosse un bambino", mi ha detto ridendo il mio benefattore. Ed era vero. Tenevo tra le braccia il segno della mia rinascita, guardavo quelle piccole corolle gialle senza più temerle, scoprendo quanto simile fosse il loro giallo a quello dei miei capelli. Guardavo. Guardavo i girasoli senza più pensare che avessero bisogno del sole per continuare ad esistere anche dopo essere stati colti, senza più pensare che avrei avuto bisogno di un altro sole per sentirmi amata.
Volevo dirti che alla fine avevi ragione tu. All'inizio ti sembrerà di non riuscire a respirare e lo stomaco ti si contorcerà impedendoti di mandare giù anche un solo boccone. Ma poi passa. Giorno dopo giorno senti il macigno sul petto venire sempre un po' meno fino a scomparire. Smetti di chiederti che cosa stia facendo l'altra persona nonostante tu conosca le sue abitudini a memoria. Così anche tu sei diventato un ricordo. Il più bello e doloroso della mia vita. Ed è strana, sai. Questa cosa dei giorni che passano e delle persone che diventano ricordi. Volevo dirti che ho ricominciato a studiare nonostante le pareti di casa minacciavano d'inghiottirmi e scappavo in biblioteca per salvarmi da quello che siamo stati. In questi caldi pomeriggi d'aprile ho ripreso a camminare da sola, come mi hai suggerito di fare tu. Forse dovevo solo ricordarmi come si facesse dopo che mi hai tenuta per mano per anni. E il girasole che mi hai regalato...E' appena germogliato. L'ho annaffiato con cura, sai, la stessa che non abbiamo avuto per tenerci stretti. Spesso mi sono sentita un po' come quel girasole, non te l'ho mai detto. Non ci siamo più detti tante cose. Giravo attorno a te, alla tua luce, e lo sapevo che prima o poi mi avresti bruciata. Avevo ustioni dappertutto. Ma non ti ho fermato e non lo rifarei neanche ora che non sei più la persona che conoscevo tempo fa, ora che non sei più la mia persona.
27 notes · View notes
eropaola · 2 months
Text
Come quando mi prendi tra le braccia
mi porti via da tutta quest'ansia
che non fa respirare.
3 notes · View notes
eropaola · 3 months
Text
Poi alla fine mi sono schiantata. E anche schiantarsi non è come tu te lo immagini. La pelle lacerata smette di bruciare più o meno dopo una settimana, lasciando posto alle cicatrici. È dentro che il petto continua ad ardere. Così il mio petto ardeva anche mentre entravo in altre auto per una nuova corsa. Ed ogni corsa è stata breve, alcune con un'intensità maggiore di altre, ma pur sempre brevi. I sentieri neanche li guardavo più perché non m'importava la meta, non m'importava lo schianto se a guidare non c'eri più tu.
Ho sempre pensato a me e a te come ad una corsa folle sui duecento all'ora da assaporare attimo dopo attimo, da non averne mai abbastanza. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato lo schianto, ma non m'importava. Pensai che sarebbe stato meglio avere il volto lacerato contro l'asfalto che vivere con il rimpianto di non aver vissuto una corsa così. Di non esserci vissuti, io e te. Non era lo schianto a spaventarmi. La vita che sarebbe seguita dopo, quella mi faceva una paura tremenda. Ricominciare da capo una nuova corsa con automobilisti che non erano te. Ritracciare percorsi o vederne di nuovi con la consapevolezza che nulla sarebbe mai più stato lo stesso.
37 notes · View notes
eropaola · 5 months
Text
Volevo dirti che alla fine avevi ragione tu. All'inizio ti sembrerà di non riuscire a respirare e lo stomaco ti si contorcerà impedendoti di mandare giù anche un solo boccone. Ma poi passa. Giorno dopo giorno senti il macigno sul petto venire sempre un po' meno fino a scomparire. Smetti di chiederti che cosa stia facendo l'altra persona nonostante tu conosca le sue abitudini a memoria. Così anche tu sei diventato un ricordo. Il più bello e doloroso della mia vita. Ed è strana, sai. Questa cosa dei giorni che passano e delle persone che diventano ricordi. Volevo dirti che ho ricominciato a studiare nonostante le pareti di casa minacciavano d'inghiottirmi e scappavo in biblioteca per salvarmi da quello che siamo stati. In questi caldi pomeriggi d'aprile ho ripreso a camminare da sola, come mi hai suggerito di fare tu. Forse dovevo solo ricordarmi come si facesse dopo che mi hai tenuta per mano per anni. E il girasole che mi hai regalato...E' appena germogliato. L'ho annaffiato con cura, sai, la stessa che non abbiamo avuto per tenerci stretti. Spesso mi sono sentita un po' come quel girasole, non te l'ho mai detto. Non ci siamo più detti tante cose. Giravo attorno a te, alla tua luce, e lo sapevo che prima o poi mi avresti bruciata. Avevo ustioni dappertutto. Ma non ti ho fermato e non lo rifarei neanche ora che non sei più la persona che conoscevo tempo fa, ora che non sei più la mia persona.
27 notes · View notes
eropaola · 6 months
Text
La chiamano Sehnsucht e dicono che ogni uomo ne sia affetto. E’ un sentimento simile allo struggimento, un desiderio dolente per qualcosa che non avrai mai. E anche quando ottieni qualcosa e sali di un gradino più in alto, non ti basta comunque, desideri di poter salire sempre più in alto, ancora e ancora. Non sei mai felice.
109 notes · View notes
eropaola · 9 months
Text
Mi piacerebbe dirti che mi ricordi ancora il mare. Ma quest'ultimo anno l'ho odiato da pazzi, il mare. E per quanto fosse azzurro, non era nulla comparato alle tue iridi cristalline. Non so se in futuro potrai ricordarmelo e credimi, del futuro non so ancora tante cose. Ma so per certo che finché ad unirci sarà lo stesso cielo, tu sarai questo per me: infinito. Infinito amore mio.
12 notes · View notes
eropaola · 9 months
Text
-"Siamo collisi. Ma non nel modo in cui speravamo" -"Non c'è mai un modo predefinito. Non sarebbe una collisione, se fosse tutto architettato. Ma ad ogni modo vi siete trovati e avete condiviso qualcosa. E la condivisione non è mai cosa da poco"
11 notes · View notes
eropaola · 1 year
Text
Cara me di non pochi anni fa, volevo dirti che alla fine sei esplosa. Nel migliore e nel peggiore dei modi, l'hai fatto. Quella vita che desideravi alla fine sei andata a prenderla a morsi pur di non lasciartela sfuggire. Alcune delle vedute che hai sognato le hai fotografate con gli occhi e poi col cellulare. Il tuo più grande timore non s'è avverato: la tua linfa è stata colta. Ci è voluto un po', sei sempre stata così dannatamente selettiva, ma ne è valsa la pena. Non so ancora dirti, però, quale sia la vista alla fine della scalata. Dicono che sia grandiosa, ma io non l'ho ancora vista. Probabilmente mi serviranno altri dieci anni o forse meno. Tu però, creatrice di caos, continua sempre ad esplodere.
13 notes · View notes
eropaola · 1 year
Text
L’adrenalina scorreva nelle vene più veloce del sangue, un tremore scuoteva le mie fibre più intime. Ero viva. E’ così che ci si sente ad essere vivi, pensai.
11 notes · View notes
eropaola · 1 year
Text
Lo guardavo come si guarda il mare alla fine dell'estate
Tumblr media
26 notes · View notes
eropaola · 2 years
Text
Svanì. Semplicemente svanì come una visione onirica una volta aperti gli occhi.
50 notes · View notes
eropaola · 2 years
Text
Ma non si può uccidere chi ha già visto la vita scivolare dai corpi, chi ha perennemente la morte negli occhi.
37 notes · View notes
eropaola · 2 years
Text
Hai accettato l'amore che credevi di meritare, ragazza da parete. Tu che non t'accontentavi mai, ché niente poteva placare la tua sete di esistere. Tu che stracciavi lettere al retrogusto di lacrime e inchiostro, ora sei china a scriverle. E stringevi fiori fino a quasi distruggerli tra le tue stesse mani perché no, proprio non potevi accettare l'amore di chi te li stesse donando assieme al suo cuore. Adesso preghi che anche un solo petalo di rosa possa posarsi sul palmo delle tue mani, che qualcuno ti guardi con quella luce negli occhi che spesso hai ignorato. Perché l'amore che hai accettato, ragazza da parete, non è fatto di fiori o carezze, né di belle parole. Solo freddezza e circostanza. Ma hai accettato l'amore che credevi di meritare, ragazza da parete, e mi duole dirti che forse non è nemmeno amore.
51 notes · View notes