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alterego

Tempo fa, ho scoperto un sito, omegle, non so bene come definirlo ma sostanzialmente su 15 persone che puoi incontrare 14,5 sono disadattati con l’uccello in mano. Nonostante questa pessima presentazione sta di ventando la mia via di fuga, non sono più la 18 vergine e single, li posso essere chi voglio, la bomba super sexy o la studentessa modello, e questo mi fa evadere dalla mia orribile quotidianità

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Rimorsi e pensieri Natalizi ;()

non so quanto tempo è passato l’ultima volta che ho scritto qua, ma un paio di cose sono successe, intanto facciamo un throwback a luglio. Ero a Dublino, per una vacanza studio, dire che mi sono divertita è dire poco, ma quando sono tornata ho scoperto che per martedì mio nonno materno era morto.

la mia prima sensazione è stata, sorpresa e ho iniziato a piangere senza neanche rendermene conto, poi mi sono messa ad analizzare i miei sentimenti e più che dolore, provavo rimorso, cioè parliamoci chiaro le conversazioni con mio nonno non andavo più in là del: “si la scuola tutto bene, e tu come stai?” pura e semplice cortesia, e mentre li invecchiava, la mia scuola andava sempre peggio, ma punti di vista, ormai è un capitolo che non mi fa più male.

comunque oggi più che natale mi sento un po come il protagonista di Christman Carol, come se stessero arrivando i miei demoni ma non per peggiorare la mia giornata, ma credo proprio per migliorarla.

appena ho messo piede a casa di mia madre,un senso di ingabbiamento si è fatto prepotente dentro di me, e più annaspavo in cerca d’aria più la gola mi si serrava.

mia madre aveva la voce di chi aveva appena smesso di piangere, e appena timidamente le ho chiesto cosa avesse, mi sono sentita vomitare addosso rabbia repressa, così il mio orgoglio a fatto capolino e due risposte le ho assestate pure io.

così mi sono rifugiata tra le mura sicure della mia camera, a sentire di trasformarmi come lei, mi sono proprio vista, come lei a trattare così di merda mia figlia, che invece mi ha solo chiesto come sto, e perché stavo piangendo.

adesso non so se è la rabbia a parlare, o il buon senso , ma credo che quella donna debba farsi aiutare, l’unico momento in cui è felice è quando ha il telefono tra le mani, quando probabilmente parla con la sua P, e sinceramente non mi sembra una relazione sana, li sento parlare di notte, ma notte fonda, tipo alle -3 di notte, poi quando invece ci parla di pomeriggio diventa quasi un ochetta.

e io lo giuro adesso, futuro marito, se ti avrò mai, futuri amici che spero non mi abbandonerete, e futuri figli se vi avrò mai, vi prego se diventerò mai così, fatemi rinsavire, io non voglio essere come mia madre.

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:)))

sto piangendo di nuovo, e tutti i buoni propositi sono andati a farsi fottere come la mia media in matematica, ne ho fin sopra i capelli e l’unico modo che ho per non scoppiare e scrivere su questo dannatissimo blog, sono arrabbiata e delusa, arrabbiata con me stessa, cioè cazzo perchè non riesci a nchiumbarti queste cazzo si limiti di merda.

non lo so ok? non riesco, non capisco cosa cazzo significano, e appena penso di averci capito qualcosa rieleggo e mi viene voglia di strapparmi i capelli, non so più cosa fare, non so se studiare è la mia strada, forse ha ragione mia madre quando dice che ci sono tante scale da pulire, e che non sono brava a fare un cazzo

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dormi sempre

la fase preferita di mia madre, e a ripensarci forse non ha tutti i torti, l’unica cosa sulla quale ha torto è che lo faccio per non doverle parlare, a lei o a nessun altro, a volte mi sento così triste che l’unica cosa che vorrei fare è scappare lontano, dove nessuno mi conosce e ricominciare tutto d’accapo, ma penso che i problemi ritornerebbero dopo poco.

una cosa che penso spesso è che non voglio essere come lei, divorziata a 50 anni, frustata dalla vita, che neanche vedendomi con gli occhi lucidi riesce ad abbracciarmi e a dirmi che magari non è tutto nero, si è grigio scuro, ma non è nero. Non voglio arrivare alla sua età e massaggiare con un uomo che credo sa il suo nuovo ragazzo a distanza, preoccupandomi solo della nostra cazzo di storia, mi aveva comunicato di volerci convivere, evidentemente voleva solo amplificare le mie sofferenze.

mi ripeto questa fras come monito ogni volta che si comporta da madre assente, Se avrai mai dei figli, ascoltali prima di sputare sentenze, abbraciali ogni giorno e ricordagli quanto sono speciali e quali cose meravigliose possono fare,  se un di loro vuole fare qualcosa di incerto sostienili non buttarli giù e dagli un bacio della buonanotte, perchè a cucinare a portare in giro i figli sono bravi tutti.

ecco Mamma questo è quello che vorrei facessi, e mentre tu senti i miei professori parlare di tutte le mie mancanze i vorrei solo sparire per vedere se alla fine, qualcuno piangerebbe per me, come io sto facendo adesso

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mi sono imbattuta in quelle citazioni motivazionali del cazzo, dove ti augurano di essere ambiziosa, non mi è mai piaciuta come parola, mi  sempre sembrato qualcosa che fa bene a te ma fa del male agli altri, e io non voglio vivere così o almeno a volte mi sembra di non aver scelta, o sei il primo della clase o il cesso che nessuno vuole sturare, io voglio essere libera, libera di viaggiare senza obblighi con nessuno, libera di guardare un tramonto senza sentire l’angoscia della giornata che sta finendo e non essere pronta a iniziare un altra.

A volte vorrei essere un altra persona, magari potrei essere una fioraia francese, o una donna di successo americana, una modella non credo, ho il culo troppo grosso.

comunque mio caro tumblr tu sei l’unico a cui posso parlare senza sentirmi giudicato, forse perchè non puoi rispondermi, senno avresti alzato la voce anche tu, e lì sarei diventata la menefreghista che tutti decantano, forse perché nessuno si è mai preso la briga di capirmi o semplicemente non merito questo privilegio

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fake uncaring

non credo esista parola che mi descriva meglio, e siccome questo posto è diventato il mio diario per combattere la quintite, spiego a me stessa che magari questo anno nuovo non sarà così male, ma neanche a pensarlo mi viene da ridere e le lacrime che stanno rigando il mio viso non sembrano così pesanti.

mi sento una fallita, vorrei avere nove e dieci a scuola, potrei anche farcela ma mi sembra di perdermi così tanto mentre dovrei tenere la mia testa china sui libri, a studiare funzioni di cui non frega un cazzo a nessuno,o almeno a me.

Non pensavo che crescere fosse così doloroso

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Oggi i colloqui

Non penso esista una giornata più brutta di questa, o almeno per me, dopo 5 anni di pura sofferenza, dove entrare solo nella mia classe mi risulta non solo difficile ma anche doloroso, per non parlare delle mattinata che sembrano durare anni non ore; arriva quel pomeriggio dove gente che ti conosce appena parla a vanvera su quanto tu non faccia niente e quanto tu non sia stato bravo nel suo fottutissimo compito di matematica o di fisica. Sono  così stanca di questa vita che quasi mi sento soffocare, aprire il libro di matematica mi fa salire la bile in gola, e non so se è stato questo liceo di merda a farmela odiare o è semplicemente stato sempre così.

Adesso mia madre tornerà e mi metterà in punizione e mio padre urlerà un pò al telefono, e io come al solito vorrei solo scomparire

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Ma che fretta c’è?

esattamente non so cosa mi ha portato a scrivere su questo “blog”, forse il bisogno di sfogarmi o volevo solo vedere se riuscivo a non pensare alle cose che stanno andando male nella mia vita, spoiler: tutte, e come afferma la legge di Murphy, tutto ciò che può andare male lo farà, e nella mia vita questa legge sta diventando una costante.

Adesso è arrivato il momento in cui io parlo dei miei problemi, e mi lagno perché non sono capace di superarli o affrontarli a testa alta, ma prima vorrei fare un altra cosa, tu povero malcapitato che stai leggendo quello che io sto vomitando sulla tastiera del mio computer, come hai affrontato la tua adolescenza?, o meglio stai vivendo bene gli anni migliori della tua vita? Io no, o almeno non credo, sento di sprecarli, ogni giorno mi alzo e vivo una vita che non mi piace, non mi sento stimolata a fare di meglio e quindi mi ritrovo qua in balia del tempo, che mi sembra sempre così poco, e come diceva quel grandissimo lecca culo di Seneca forse non è il tempo ad essere troppo poco ma sono io a buttarlo dalla finestra ( per non essere volgare), ebbene mio caro per quanto tu abbia ragione, per quanto non voglia sprecare il mio tempo non mi metterò mai a studiare filosofia e a contemplare le foglie che cadono dagli alberi, piuttosto mi faccio cavare gli occhi.

E adesso arriviamo alla tematica cardine del mio sproloquio, è una domanda che mi tormenta da un pò, e tu mio caro amico sei il fortunato a interrogarti con me, ma che fretta c’è?, mi spiego meglio, un paio di giorni fa ho litigato con mia madre perché non avevo ben chiaro cosa fare della mia vita, e quando mi urlava contro cose decisamente poco carine, nel suo sguardo vedevo solo risentimento o delusione non lo so, come avesse fallito nel suo unico compito, cioè quello di immettermi sulla via del successo e del lavoro, e detta a una che non sa se studiare psicologia o arte sembra un pò una barzelletta, e mi sono sentita fuori poto, sbagliata come se il fatto che non voglia diventare un medico o un ingegnere mi classifichi come persona non degna di attenzioni e non degna di attenzione, a volte invidio tanto mio fratello che già alla veneranda età di 13 anni sembra avere il mondo ai suoi piedi, ma poi metto a tacere la vocina cattiva , chiamata anche gelosia e tocco le sue guanciotte morbidose, e tutto ciò che provavo prima improvvisamente non sembra pesarmi più come un macigno sul cuore, diventa quasi un sassolino. 

Quindi niente non voglio seccarti più con le mie inutili paranoie, ma se hai letto fino a qui l’unica cosa che voglio fare è ringraziarti, perché sei l’unic* che probabilmente è davvero interessato alle mie paranoie.