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L’ano dell’Inferno
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Minestrone a base di sinapsi, prolassi e creature immaginarie
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fatafarfallaslounge · 2 months ago
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LUNA PIENA
{Minolo Pondulo Trillice Illice Alluce}
Ai piedi del paradiso, languide arrivano lingue dall’inferno.
Dannati assolvono dal principio le loro più criptiche perversioni, ognuna d’esse perpetua, inossidabile, lapidaria.
Ogni dito del piede una ragione d’esistere e, dell’altro piede, una ragione di perdere.
MINOLO SINISTRO
La dannazione si fa rinascita. (La più minuta onnipotenza che riduce il demone alla totale impotenza). La conoscenza del percorso di adorazione regala energie nuove nella via del ritorno che, seppur nota, rinnova l’estasi della genuflessione e l’esistenza ai piedi di Sua Maestà.
MINOLO DESTRO
Fottuta ogni altra ambizione nel degustarsi la ciliegina su di una torta fatta di venerazione e sudditanza, prostrazione e abnegazione. Sottomissione eterna ai piedi di Sua Maestà.
PONDULO SINISTRO
Matrimonio erotico tra pulsione veneratrice e consapevolezza dell’incommensurabile privilegio di sudditanza a Sua Maestà.
PONDULO DESTRO
Vogliosa e verace viene sprigionata, dalla più calda parte del nucleo dell’Ano dell’Inferno, l’assuefante umiliazione, coagulante eterno del totale controllo da parte di Sua Maestà.
TRILLICE SINISTRO
Costanza e perseveranza riformulano l’equilibrio che innonda, di luminosa vitalità, l’autentico servizio e servilismo del demone alle virtù di Sua Maestà.
TRILLICE DESTRO
Nella più infoiata e caotica perdizione del controllo logico. L’inabissarsi del senso di “dignitoso” contrasta l’animato agitarsi del perverso godimento della sconfitta.
ILLICE SINISTRO
La concessione. La conferma. Il permesso di appartenere alla pianta del piede di Sua Maestà. La coronazione della forza motrice che muove l’inclinazione del demone a ritrovarvici una culla rigeneratrice.
ILLICE DESTRO
Sanguinea e palpitante fuoriuscita di liquidi bavosi che manifesta un ribollente senso di piacere nel essere sottoposti, controllati, soggiogati e sfruttati da Sua Maestà.
ALLUCI
Ficcati entrambi in bocca imprimono in ogni sinapsi il marchio inconfondibile della realizzazione di ogni sogno, dell’aurea autenticità di trovarsi ai divini piedi di Sua Maestà.
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fatafarfallaslounge · 9 months ago
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“La cui superficie si presenta molle e scivolosa”. Viscido. Psicologicamente, il viscidume della lingua di un lecchino viene interpretato dal “ruffiano”: colui che per un proprio interesse si prostra all’adulazione spasmodica, all’ostentata sottomissione.
Nell’atrio dei lecchini il clima non è mai arido: decine di bavosi esseri in calore del più perverso cenno erotico che li contraddistingue, tutti ugualmente collarati al muro, inginocchiati a bocca spalancata, trepidanti.
Impotenti se non nell’errore, minuziosamente concentrati nel passare la loro ruffianissima lingua nei più nefasti orifizi, pavimenti, cazzi, cessi pur di compiacere il tornaconto che una Dea negherà loro.
-Predisposizione all’umiliarsi, coltivata come il floreo giardino regale mantenuto dai lecchini più promettenti, al caro prezzo del loro sudore e per grazia della considerazione della loro Dea.
-Costanza nel prodigarsi, ad ogni input un output prevedibile, scontato, richiesto, istantaneo, preciso.
-Intraprendenza nel sottomettersi, accettando le sfide più impavide nei confronti dei limiti, energia remissiva, claudicanza.
È appagante, il lecchino, nella forma in cui gli viene concesso il supplizio che lui stesso cerca, mescolandolo sempre più ai cazzi che sarebbe disposto a leccare per la giusta causa, amalgamandolo ai piedi che lecca fino a che non lo pesteranno, ai pavimenti lindi della sua saliva.
Il lecchino assapora la sua sconfitta perché é l’unico modo per saziare l’avida ingordigia di perdere di cui vive. Ed adora farlo.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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AAA: EREZIONE SPONTANEA ALARM
Ci risiamo. Piedi sulla tavola e mandrie di beta sottoni perdono letteralmente le redini della loro vita dalle mani, iniziando sommessamente a sentire l’obbrobrio clitorideo che hanno pseudo sviluppato tra le gambe “gonfiarsi”, bruciando l’ultimo barlume di raziocinio che già scarseggiava.
I DOMINATI
È così semplice per Me chinarvi il capo come muli brulicanti che potrei aprire una fattoria del ridicolo.
GLI UMILIATI
Il mio divino comfort vi smuove gli ormoni come bollicine alla sagra della birra, vi lessa neuroni e dignità come fossero verdure stufate più di quanto lo sia io di notarvi in tanta viscidezza: avete i miei piedi in faccia e restate muti.
I PASSIVI
Io: naturale, spontanea, consapevole, diretta, sbarazzina
Voi: impacciati, inconcludenti, interdetti dalla vostra psiche, piegati da un erotismo abortito, inetti nel prender in mano la situazione, prevedibili nei vostri passi.
I BETA
Vi immagino umiliati fino all’ultimo pelo pubico che vi crescerà in vita pur di farvi mettere i piedi in testa come lumache bavose, disposti a “chi più ne ha, più ne metta” per posare la lingua rattrappita che avete sulle mie piante dei piedi sudate.
GLI INGINOCCHIATI
Il mio rossetto delinea in maniera ancor più precisa l’abisso che ci separa: siete completamente persi nel desiderio di risultare delle troie in calore ai miei piedi, e vi palesate in suppliche e omaggi che accolgo con schifata indifferenza…
I SERVI
Sacrificio dopo sacrificio il vostro annullamento sarà totale, darà spazio ad interminate dimensioni di rieducazione erotica proprio come bambocci-giocattolo. Vi posseggo.
LE TROIE
Capite? Anche se l’erezione ce l’avete ancora ne siete succubi, sottomessi, sconfitti.
I CANI
Non avete speranza di relazione con La Sottoscritta se non nei termini in cui accettate voi stessi in tutta la vostra patetica obbedienza ad ogni mio ordine.
Divinamente...
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Dominazione e sottomissione riguardano la vita, arrivando ad infrangere le coste dell’onirico.
La sintesi di tutto ciò, Noi, è una marea di situazioni in cui, interagendo, spostiamo o veniamo spostati su equilibri che cambiano di continuo, siano essi equilibri reali o immaginari.
Siamo culturalmente inclini a legarci emotivamente alle persone con cui trascorriamo la vita, sino a che una spigolosa comfortzone psicoemotiva trascina la relazione in un fatto routinario e monotono, dove la sussistenza di tale condivisione di esperienze debba avvenire spartendosi ruoli ben definiti.
Nell’Aurea realizzazione di sè, la ricerca del proprio ruolo è un naturale scrupolo dell’esistenza, esso viene interpretato in modo autentico e il valore aggiunto è una rappresentazione spontanea del tempo che scorrendo ci fa dono di questa meravigliosa avventura, la vita. Le relazioni fioriscono interiormente poichè sarà inestinguibile la personalità di chi le crea.
Nell’incomprensione di se stessi, invece, avviene l’emulazione imperfetta di un ruolo altrui, non congruo alla personalità di chi cerca di interpretarlo. Il peggio non è il tipo di relazioni che, chi non si accetta, stabilisce, cioè vacue e prive di sostanza, ma l’effetto che hanno sulla persona stessa, fungendo da anestetico psicologico per il trauma di non autorealizzarsi.
Schiavismo e padronanza non vogliono dire nulla di per sè: dipende dalla persona che interpreta il ruolo.
IL SOTTOMESSO REALIZZATO.
Accondiscendente, concilia le sue necessità a quelle di chi domina, conferisce responsabilità, conoscenza, potere, a chi percepisce essere dominante nel gioco della vita. Il piacere del sottomesso è di tipo passivo perché sta alle regole del gioco di chi domina, esegue, si nutre del suo stesso servilismo per essere in equilibrio.
IL SOTTOMESSO NON REALIZZATO
Costantemente debilitato da una conflittuale relazione con la propria indole, è remissivo ma la sua frustrazione potrebbe creargli dei blocchi. Disposto ad umiliarsi in cambio di miseri compensi, non teme la finzione ma solo la verità, non riesce sempre a distinguere tra gli altri chi domina e chi no
IL DOMINANTE CONSCIO
Vive nell’immediato futuro del presente. Ha predisposto situazioni e coinvogliato gli obbiettivi di diverse persone affinche collaborino per lo scopo ultimo che il/la dominante si sono prefissati.
Capta delle vibrazioni sottili, fatte di respiro, sguardo e battito dei propri interlocutori, talvolta manipolandone completamente concetti e focus, talvolta intrattenendo una conversazione tra pari.
Si sublima in un godimento attivo in cui tiene le redini della situazione, del gioco che fa la situazione e della persona con cui si rapporta.
Chi domina rende facile ad un qualsiasi sub l’obbedienza, il grato servilismo e il tempestivo prodigarsi a disposizione di nuovi input.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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La castità laica non esiste.
A volte bisogna partire da dei concetti forti, e smarcati da qualsiasi retorica, per poter essere in grado di dire la verità.
Ora facciamo dei passi indietro per analizzare e sintetizzare come la castità sia un particolare rapporto che alcune persone sviluppano a livello sessuale, inibite da ormoni e intelletto.
La possibilità di provare orgasmi è una vera e propria manifestazione del Potere. Si raggiunge l’orgasmo attraverso una combinazione eccitante di schemi mentali e percezioni sensoriali, che risultano essere erotiche per l’individuo che le prova.
L’orgasmo è quindi un’autentica esperienza, molto peculiare, però, rispetto a qualsiasi altra: mente e corpo collassano nello stesso punto dell’esistenza, senza che l’uno prevarichi sull’altra, e viceversa.
La peculiarità è quindi proprio il fatto che durante l’orgasmo l’unica funzione universale del soggetto che lo prova sia il “qui ed ora”: null’altro può viaggiare nella sua mente e il suo corpo è completamente al servizio dell’orgasmo stesso, che esercita uno sfruttamento coatto di ogni funzionalità corporea (cardiaca, ormonale, muscolare, ecc).
L’inestinguibile flusso di emozioni che le persone provano porta all’espressione di sè, anche, e soprattutto, in ambito erotico. Ma quando le emozioni dominano, controllano e prevaricano ogni stato di lucidità di un individuo?
Gli effetti su chi non ha controllo degli stimoli che riceve si manifestano nella sua totale inconcludenza, passività, impotenza.
Ecco che il culto e la religione diventano l’unica guida.
Ma in ambito erotico? Il soggetto non ha altra chance che divinizzare la persona, alimentarne il culto, sottomettersi al potere e al volere di una Dea, o di un Dio, sua unica guida e direttrice, rendersi Loro servo, adularLi e venerarLi, piegarsi all’impossibilità di godere di alcun beneficio da ciò e lasciare che il proprio orgasmo sia solo ed esclusivamente il LORO orgasmo.
Ecco che il paradigma della castità diventa reale: la privazione dell’orgasmo viene consacrata religiosamente dalla venerazione della propria Dea, o del proprio Dio, lasciando ad Essi, ed esclusivamente ad Essi, la possibilità di godere del climax esistenziale del quale il casto non può avere accesso, cioè l’orgasmo.
La vita in castità e le sue gioie:
-servire i padroni
-faticare per il loro comfort
-ridicolizzarsi per il loro divertimento
-piegarsi ad umiliazioni per i loro vezzi
-dimostrarsi fedele
-essere totalmente accondiscendente al loro dictat
-offrirsi in sacrificio per loro anche senza alcuna ragione pragmatica
-valorizzare ed alimentare in ogni modo gli orgasmi dei padroni
-essere autenticamente soddisfatti della propria castità
-riconoscere il privilegio della propria castità
-non praticare la masturbazione (a meno che non sia indicato come farlo dai padroni).
Molte gioie insomma..circoscritte dall’inadeguatezza, incorniciate da una sommessa adorazione, glorificate dall’impotenza.
La castità è la religiosa ossessione che caratterizza il più passivo dei credenti, l’ossequia venerazione di un uomo, non più maschio, nei confronti di una Donna, di una Dea, pur sempre femmina, ma mai con lui.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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La sottomissione è un’arte che richiede astuzia, potere e una mente senza scrupoli.
Abbiamo già parlato di un argomento simile in qualche post precedente, in maniera molto più soft. Stavolta voglio dedicare questo scritto al potere coercitivo della manipolazione.
Senza troppi giri di parole, dunque, addentriamoci in un’analisi approfondita dei quattro step fondamentali che compongono gli stadi della manipolazione, chiameremo “D” la Divinità manipolatrice e “Preda” l’essere inferiore manipolato.
Step 1: Identificazione della preda
Il primo passo è individuare la preda, un individuo che possa essere sfruttato a proprio vantaggio. La debolezza, l’insicurezza o la dipendenza sono le caratteristiche ideali da sfruttare.
Step 2: Seduzione ed inganno
Dopo aver individuato la preda, D. si immerge nella S E D U Z I O N E; questa fase è cruciale, poiché rappresenta il primo passo verso la conquista della mente e della volontà della preda. Utilizzando un mix di fascino, carisma e astuzia, D. si avvicina alla preda con l’intento di guadagnare la sua fiducia e abbattere le sue difese.
La seduzione, quella pura, è un’arte talvolta subdola che sfrutta desideri, debolezze ed aspirazioni della preda. D. può adottare molteplici approcci, adattandosi al profilo psicologico della preda.
Tutto questo allo scopo di conquistare la sua fiducia e abbassare le sue difese.
Parallelamente alla seduzione, l’inganno diventa un’arma affilata nelle mani di D. che, attraverso l’uso sapiente di manipolazioni emotive, plasma la percezione della preda distorcendo la realtà a suo vantaggio.
Step 3: Riprogrammazione mentale e accettazione della sottomissione
Dopo essere stata soggiogata, la preda deve essere sottoposta ad una riprogrammazione mentale per accettare la propria sottomissione. Attraverso manipolazione psicologica e condizionamento, D. altera i pensieri e le convinzioni della preda, inducendola a credere che la sua sottomissione sia non solo inevitabile, ma anche desiderabile. La preda viene esposta ad un costante bombardamento di messaggi ed incentivi pro-sottomissione, mentre vengono soppressi o distorti i pensieri di ribellione o indipendenza.
Questo processo di riprogrammazione mentale serve a far sì che la preda interiorizzi il proprio stato di soggezione come parte integrante della propria identità. In questo stato alterato della mente, la preda giustifica la sua sottomissione come un atto di devozione o servitù nei confronti di D., rinunciando alla propria volontà e autonomia.
Step 4: Controllo assoluto
Dopo averne ottenuto la sottomissione, D. si immerge in una fase cruciale: mantenere il controllo assoluto sulla sua preda. Questo passaggio richiede vigilanza costante e l’applicazione di una serie di tecniche subdole volte a mantenere la preda soggiogata ed impaurita.
La paura diventerà uno strumento potente nelle mani di D. Utilizzando minacce velate o esplicite, D. instillerà un costante senso di terrore nella mente della preda. La preda verrà costantemente messa sotto pressione, con l’incubo costante di conseguenze disastrose se mai dovesse tentare di ribellarsi o di sfuggire a D.
Questo processo di controllo assoluto si insinua gradualmente nella psiche della preda, trasformandosi in un riflesso naturale della sua esistenza. La preda si arrende completamente a D. , accettando il suo dominio come la nuova normalità e perdendo ogni speranza di fuga o resistenza. D. diventa così un’entità onnipresente nella vita della preda, incisa a fuoco nella sua psiche fino a diventare indistinguibile dalla sua stessa identità.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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L’UTILE e il DILETTEVOLE.
Un connubio ambito da qualsiasi operatore, l’obiettivo di rendere piacevole ciò che apporta un valore aggiunto strumentale.
Valore aggiunto ricreabile da un soggetto attivo ed abile, sviluppatore di conoscenze e tecniche innovative nel processo che , attraverso un modus operandi ragionato e verificato, crea un beneficio per un altro soggetto o per un sistema complesso.
Il VALORE AGGIUNTO si basa o su un differenziale energetico o su un’evoluzione del beneficio:
-nel primo caso, grazie all’operatore di utilità, per avere lo stesso risultato si modifica lo sforzo necessario per ottenerla, riducendone i sacrifici da effettuare e conservando così parte della “spesa” per raggiungere l’obbiettivo finale;
-nel secondo caso, invece, si individua un nuovo beneficio che apporti al meccanismo un’utilità più redditizia in un sistema complesso di soggetti-oggetti, comprovando che il risultato finale sia più conveniente perseguendo obbiettivi nuovi anziché perseverando in quelli già sperimentati.
La “Regola della Reciprocità” è il virtuosismo per il quale tutti i soggetti coinvolti sono consenzienti e paritariamente beneficiari di un miglioramento della loro generale condizione d’esistenza.
Le RELAZIONI nei processi dell’ “utile”, sono variegate:
(Chiameremo “s” chi crea utilità, e “S” chi gode di quell’utilità)
• 0-100: s non gode minimamente del beneficio che produce, destinato interamente ad S. s beneficia così unicamente dello sforzo che dedica alla realizzazione di un valore aggiunto oggettivo alla vita di S. “Oggettificazione di s”
• s<S: s attraverso l’impiego esclusivo delle proprie energie crea utilità per S, che la condivide in parti impari, concedendo a s un residuo del beneficio da lui stesso creato. “L’esse sottomesso/l’ESSE DOMINANTE.
• 50-50: Ci sono due sviluppi di questo rapporto utilitario particolarmente equilibrato.
Uno in cui i soggetti sono entrambi dominanti, creando reciprocamente l’uno l’evoluzione dell’altro, “reciprocità delle virtù”.
L’altro in cui s e S sono entità nettamente differenti, in cui però s riconosce in S un vincolo imprescindibile per la propria esistenza. Ecco che nella creazione di utilità, s, decide che la metà esatta della stessa debba essere destinata all’usofrutto spassionato di S, come tributo al suo esistere. “Necessità di s e Virtù di S”.
• s>S: in questa proporzione s risulta essere un sistema autorigenerativo, in cui, creando un apporto efficiente alla creazione di un surplus strumentale, destina la maggior parte del beneficio a se stesso, in modo da poter ripetere il circolo virtuoso, ed una minor parte ad S, che godrà di una rendita bassa ma costante. “ESSE’s Royalty”
• 100-0: l’UTILE e DILETTEVOLE coincidono nello stesso soggetto che gode di ogni beneficio da lui stesso prodotto. Non vi è ne condivisione, ne dispersione di utilità. Nella vita comune, immersa in un sistema complesso di agenti, è molto raro trovare questo tipo di abilità. Prescinde da una passione, senza di essa non è possibile ricreare un tipo di benessere di questo tipo, le cui tempistiche di realizzazione sono del tutto imparagonabili a qualsiasi altro modello analogo. Lo sforzo coincide con lo sviluppo di nuove tecniche, il sacrificio con il nutrimento della propria essenza, il cambiamento del flusso vitale apporta energie inedite ed ulteriori per una crescita perpetua. “Divinizzazione simbiotica di s”.
L’ENERGIA è il cardine referenziale di ciò che concerne l’utilità.
Intesa sia come sacrificio, sia come flusso, sia come beneficio stesso.
La sua triplice essenza consente nel sistema di creare un gioco di specchi così complesso da rendere molto difficile la puntualizzazione di come essa agisca.
L’energia SACRIFICATA dall’operatore comprende sia l’iter pregresso nella creazione delle competenze necessarie (qualsiasi creazione è frutto di intuito dell’idea, sfruttamento delle competenze, sublimazione del processo), sia quella dedicata alla realizzazione di un particolare obbiettivo, oggetto di beneficio.
L’energia come FLUSSO di esprime nel tempo come un “movimento”.
Storicamente la scienza ricerca da secoli di descrivere questo fenomeno senza riuscirci mai del tutto. Ciò è dovuto all’infinità molteplicità delle prospettive secondo canoni complessi in riferimento a materia, tempo, percezioni. “Utilitaristicamente parlando il flusso energetico è come la materia percepisce il tempo”.
L’energia non è mai persa, in quanto mobile e ripartita semplicemente tra altre entità; è frutto dell’emotività che ne definisce i binari sui quali scorrere, conferendole una temporanea direzione; è obiqua, poiché rintracciabile in qualsiasi fase, status, momento, luogo, nella forma di un’essenza comune.
L’energia come BENEFICIO è l’unica possibilità che l’esistenza ha di perpetuarsi. Nutrimento, trasformazione ed evoluzione, e molteplicità sono le caratteristiche con cui l’energia beneficia le entità che ne dispongono, conferendo loro una particolare connotazione universale in base a come esse incanalano la loro essenza nell’interconnessione all’universo.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Analizzare la propria sessualità è qualcosa che fa chiunque. Fantasie realizzate e fantasie da realizzare fanno da pesi sulla bilancia di ciò per cui cerchiamo qualcuno con cui condividerle e scambiarle.
È naturale e insito in noi, creature sociali, uniche perchè immerse nella diversità, cercare tra le persone qualcuno con cui fondersi nell’eccitazione.
Il viaggio parte allo stesso momento dalla mente e dalla sensibilissima percezione della curiosità nel scoprirsi.
Non a caso durante il sesso ci si spoglia degli abiti e si è nudi, nudi dall’anima al culo.
Due persone nude a letto che non sono mentalmente libere stanno facendo sesso male, e anche questo è possibile.
È un equilibrio generale che ci obbliga a farlo dominati dal potere dell’immaginazione, e a poterlo fare sempre male per tutta una vita.
L’onestà per se stessi è raggiungibile anche se immersa nella disonestà altrui per la regola dei Miliardi: esistono miliardi di individui e nessuno di essi ha lo stesso flusso psicologico di un altro.
Le fantasie sessuali sono un qualsiasi numero elevato alla infinito, corrono su due sistemi diversi che sono quello mentale e quello fisico, e implicano sempre almeno due entità che siano esse reali o immaginarie, plurali o singolari.
Peni e vagine, culi, seni, petti, schiene, piedi, gambe, pelli, peli, colori, profumi, sapori, visi.
Qualsiasi combinazione di essi è lecita, come dovesse essere esplicitamente specificato…solo perché nello specifico c’è chi esplicita un ripudio verso una parte di sè.
L’amore con tutto ciò non riguarda nulla, è solo una chiave di lettura più ampia di ciò che concerne la vita.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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I vari step della sottomissione maschile:
Un viaggio nell'abbandono consensuale
La sottomissione è un intricato viaggio che coinvolge una serie di step emotivi, psicologici e fisici. Attraverso l'abbandono consensuale, gli uomini possono scoprire nuove dimensioni del piacere e dell'autenticità, mentre si sottomettono volontariamente al dominio di una o più dominatrici. Mentalmente, fisicamente, finanziariamente.
Step 1: Riconoscimento della debolezza intrinseca e del desiderio di sottomissione
Il primo step consiste nel riconoscere e ammettere la propria debolezza innata. Gli uomini devono accettare di essere inferiori e desiderosi di sottomettersi alla volontà della Donna dominante. Possono iniziare ad esplorare i loro desideri più oscuri e scoprire una parte di sé stessi che si sente attratta dalla sottomissione.
Step 2: Comunicazione e negoziazione dei limiti /Sottomissione totale ed estrema obbedienza
Una volta accettata la propria debolezza, devono abbandonarsi completamente alla partner dominante, obbedendo ciecamente ad ogni suo comando. Devono rinunciare ad ogni forma di autonomia ed accettare di essere loro stessi oggetti di piacere. È importante comunicare preventivamente ed apertamente con la dominatrice per definire i limiti e le aspettative di entrambi. La comunicazione chiara ed il consenso sono fondamentali per creare un ambiente sicuro e piacevole.
Step 3: Assunzione del ruolo di schiavo ed esplorazione delle dinamiche di potere
Nel terzo step, gli uomini iniziano ad esplorare le dinamiche di potere all'interno della relazione dominante-sottomesso. Questo può includere la sottomissione a comandi, punizioni e ricompense, nonché l'assunzione di ruoli specifici come adoratore, schiavo o servitore. Dunque gli uomini devono assumere il ruolo di schiavo, privi di diritti e completamente sottomessi al dominio della dominatrice. Devono servire come strumenti per la soddisfazione dei desideri e dei capricci della loro padrona.
Step 4: Umiliazione e punizioni sadiche e sottomissione sessuale
La sottomissione richiede anche l'accettazione di umiliazioni e punizioni. Gli uomini, come muli devoti, devono sopportare la vergogna ed il dolore inflitto dalla dominantrice, accettando che ciò faccia parte del loro ruolo di sottomessi. Questo può includere atti di servitù, umiliazione consensuale, giochi di dominazione e sottomissione e l'esplorazione di fantasie sessuali più perverse.
Step 5: Crescita personale, autoconsapevolezza e rinuncia totale all'autonomia e all'identità
Il processo di sottomissione può portare a una maggiore crescita personale e autoconsapevolezza. Gli uomini possono scoprire nuove dimensioni di sé stessi, superare le proprie paure e limiti e sviluppare una comprensione più profonda delle proprie esigenze e desideri. A quel punto saranno pronti a rinunciare completamente alla propria autonoma ed identità.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Il piede.
Architettonicamente una meraviglia.
Base dell’equilibrio e presupposto del movimento.
La pianta del piede si carica del nostro peso connettendoci al suolo e facendo da tramite per il flusso di energie che riceviamo dalla terra e che, viveversa, rilasciamo.
La caviglia concede una mobilità ingegnosa al piede, consentendoci di sperimentare molteplici operazioni dinamiche e posizioni statiche.
È composto di 4 parti.
Il collo, o dorso, ovvero la parte superiore, più dura poiché un sottile strato di pelle ricopre le ossa del tarso e del metatarso.
Il tallone, congiunzione tra gamba e caviglia e pianta del piede, ha forma rotondeggiante e presenta il primo inspessimento dell’epidermide.
La pianta del piede, la meravigliosa!, parte inferiore del piede nonché base di appoggio. Ha una forma particolare, comincia dalla parte inferiore del tallone e tende ad allargarsi verso le dita, in modo da creare un “palmo” conferendoci sia dinamicità che stabilità. Ricchissima di terminazioni nervose, è una parte molto sensibile ed erogena, così come è resistente al tempo stesso.
Le dita, 5, di cui l’alluce, dito interno, domina per dimensioni rispetto agli altri e consentono di perfezionare ogni movimento e micro movimento, creando angolature d’appoggio molto precise.
Può simboleggiare il potere?
Il simbolismo è sempre un connotato personale e onirico. È inutile conferirgli realtà oggettiva, ma può essere sicuramente un collante per delle realtà oggettive interconnesse tra loro.
Ecco che non è raro affidare al piede il simbolo del potere.
In primis? Potersi spostare. Vittime dell’impossibilità di essere ubiqui disponiamo di un solo luogo, in ciascun momento, per essere. Ecco che quel luogo lo scegliamo, e questo ci è permesso grazie al potere di cambiarlo ogni qualvolta lo si desideri spostandoci, cambiando posto, così come persone che ci circondano.
Poi Poter Correre, pratica energica, per svago o per necessità, il piede ci rende abili negli spostamenti veloci, sia furtivi che non.
Poter Toccare, col piede, qualsiasi cosa senza doverci avvicinare col viso.
Infine un potere estetico, grazie alle curve manifeste del piede, alle sue molteplici posizioni, e alle sue infinite proprietà simboliche.
Il Piede della Donna.
La parte più estrema della purezza, dell’attrazione e dell’Eros, del Volere e del Potere.
L’uomo ai Suoi piedi tocca il suo più remoto barlume di lucidità, adora e venera dominato e inerme alla propria essenza.
Essi, incantevoli piedini, custodiscono il profumo della curiosità, il sapore della tentazione, il calore della debolezza.
Strumento di una Dea nel piegare, sottomettere e ammaestrare omuncoli che ne fanno ovile, esseri striscianti e invertebrati, avidi bavosi che hanno perso il controllo.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Il tradimento come vanto della superiorità femminile.
Un atto di ribellione contro le convenzioni sociali e le promesse fatte che diventa un trionfo per le donne che abbracciano la propria superiorità. È un vanto per coloro che AMANO infrangere le catene dell'oppressione patriarcale e cercano il proprio piacere senza paura e senza scrupoli.
Attraverso il tradimento, le donne manifestano la loro indipendenza e la loro capacità di dominare, mettendo in risalto la loro superiorità sulle convenzioni imposte dalla società. È un'affermazione del potere e del menefreghismo che si erge come una bandiera di libertà e autodeterminazione; un cornuto è un cornuto.
Regine dell’inganno e della manipolazione, fanno tremare le fragili certezze dell’uomo, prendendosi ciò che vogliono senza scrupoli.
Un uomo intelligente accetterà il tradimento come forma di potere, superiorità e grandiosità. Imparerà a mettere al primo posto la soddisfazione della propria compagna esattamente come un cuckold rassegnato.
Un mondo al contrario? È un mondo in cui vieni tradito per aver tradito.
Punito per aver tradito.
Deriso per aver tradito.
Tradito per il piacere di tradire.
Uomo, accettalo.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Quell'enorme potenza si rischiara,
una forza che risplende, sublime e fulgente.
Con sguardi fiammeggianti ed un sorriso angelico ma insidioso.
Donne si ergono, padrone del mondo.
Nelle loro mani il dominio è dolce, testardo, potente ed inamovibile.
A tratti meschino.
In gloria ascendono, con sguardi in grado di scuotere le tue fondamenta.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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1: L'Abbandono del Controllo
La sottomissione si manifesta attraverso un atto volontario di abbandono del proprio controllo e della propria autonomia. L'individuo sottomesso e debole si concede completamente al dominio di un'altra figura, permettendo così all'oscuro piacere di fiorire e penetrare nelle sue carni eccitate.
2: La Sfera del Dolore
La sottomissione spesso si accompagna ad una ricerca del dolore e della sofferenza come fonte di gratificazione. L'individuo sottomesso e debole trova un piacere perverso nel sottomettersi a punizioni fisiche o emotive, mentre il dominante gode del potere di infliggere tali tormenti.
Sezione 3: L'Equilibrio del Potere
La dinamica della sottomissione ruota intorno all'equilibrio instabile del potere. Il sottomesso e debole rinuncia alla propria autorità, trasferendola completamente al dominante. Questo scambio di potere crea una relazione asimmetrica, in cui il dominante trova gratificazione nell'esercitare il controllo sul sottomesso e debole.
Sezione 4: L'Attrazione dell'Oscurità
La sottomissione attrae coloro che sono disposti a esplorare i recessi più oscuri della propria psiche. L'attrazione verso l'oscuro piacere della sottomissione può derivare da un desiderio di fuga dalla realtà o da una ricerca di emozioni estreme. Da un bisogno recondito di lasciar andare tutto ciò che si possiede per la gratificazione di un essere superiore. L’oscurità si fa strada dentro il sottomesso e debole, creando una deliziosa orgia di colori ed emozioni perverse. Il sottomesso e debole trova la sua dimensione.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Tutto ciò che più dirompe nelle vostre menti, l’emozione manifesta di una tentazione.
Il vostro volto è turbato dalla paura, chino, piegato, timorato.
Non vi siete concessi il privilegio di gustarvi la mela, sapore goduriosissimo, per il timore di una serpe che non debellate.
Non confondetemi con la serpe, io vi manipolo, vi controllo emotivamente, colpisco oculatamente le vostre debolezze per estrapolarne la massima sottomissione.
La tua accondiscendenza è completa, il tuo servilismo eterno, la tua inferiorità totale.
L’unica cosa che ti accomuna all’Adamo è probabilmente il pene censurabile, perché per il resto voi vi inginocchiate da qui al giardino dell’Eden.
(Dipinto: The temptation of Adam - James Barry )
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Felina, letale alla giugulare o intoccabile a seconda del Suo volere.
L’essenza dellla Sua agilità diversifica le chance, che si crea, di attacco o illumina molteplici vie di fuga.
Coloro, dominati, che possono toccarLa colorano la loro vita del Suo divino ozio.
Vita che fino a quell’istante pulsava in un nonnulla perpetuo, dal momento dell’approvazione e della padronanza, la Dea colma eternamente il senso della loro esistenza.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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La fantasia è uno strumento così potente che dispone di anima e corpo.
I piedi della fantasia sono quelle estremità che hai sempre avuto paura di eplorare.
I sogni e il viaggio mentale che ti hanno sempre insegnato essere motivo di distacco dalla realtà e di fallimento, scopri solo ora essere, invece, l’unica via da percorrere per vivere liberi.
E non è troppo tardi per te.
È troppo tardi solo per i vecchi sogni che hai dovuto reprimere in preda a timore e fittizie responsabilità.
La tua mente continuerà a cercare quei piedi del maestoso corpo della fantasia, (il Mio), e precludersi la dignità di raggiungerli ed assaporarli è una fine scritta.
Libera la mente dal pregiudizio di essere un fallimento, quando “un fallimento” potrai diventarlo solo se continui a realizzare fantasie altrui.
I sogni sono l’unica tua proprietà.
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fatafarfallaslounge · 1 year ago
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Le tue giornate sono un balletto segreto tra biancheria intima di pizzo e tacchi da puttana.
Nascosta dietro porte chiuse e sguardi scrutatori, ti trasformi in una meretrice, una versione alterata di te stessa. Indossi corsetti ti stringono la vita e scarpe che ti allungano le gambe.
E trovi conforto nella tua doppia identità, nella libertà di esplorare una femminilità che ti è stata negata.
Hai un potere segreto: attraverso la trasgressione sfidi le norme e le aspettative, rivelando la fragilità di una società che si basa su rigidità e conformità.
Sii troia per andare contro le convenzioni.
Sii femmina.
Sii libera.
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