Questa sono io ... una come tante ... che si porta dietro un carico molto pesante ... come tutti del resto. Non mi ritengo più sfortunata di altri, credo piuttosto che la vita sia abbastanza equilibrata ... ci riserva momenti di gioia immensa ... di dolore estremo e ... a tratti ... di pace. Alcuni di voi vi conosco appena, altri ho avuto il piacere ed il dispiacere di conoscerli un pò meglio ... li ho persi tutti strada facendo ... bene ... si ricomincia. Chi sono io? ... sono una sciocca ...lo so! Chiedo sempre troppo, poi me la prendo perché le cose non vanno mai come vorrei. Quando ero più giovane e piena di speranza e aspirazioni non immaginavo che il mondo fosse così duro, nè che io ne avrei sofferto così tanto. Appena mi convinco di essere abbastanza dura per non soffrire più, il mio guscio si spezza e di nuovo verso lacrime e sangue. Poi rimetto insieme i miei cocci, vado avanti, mi convingo che tutto ha una ragione e che a un certo punto della mia vita la scoprirò. E quando finalmente ottengo quello che voglio, prego Dio perché mi dia tempo di rendermi conto di quello che ho ottenuto e di non soffrire quando lo avrò perduto, perché ormai non mi aspetto più che mi rimanga per sempre. Sono come una ciambella con un buco al centro: passo la vita cercando quello che mi manca e non lo trovo mai.
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"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: 'Non c'è altro da vedere', sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro".

José Saramago
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Esistono ricordi che riescono a creare emozioni così intense da accarezzarti l'anima anche nei momenti più difficili. Sono oasi di pace e di serenità da custodire nel cuore come fossero diamanti purissimi.

Sabrina Ducci
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Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.

Alessandro Baricco
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Proverai la tremenda ansia di non essere abbastanza. L'amore ci rende fragili.

Gabriel Garcia Marquez
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A volte era come un giorno di vento. C'era, ma si nascondeva tra le pieghe dell’aria. Era come un profumo che sfugge, senza nome. Come una carezza inattesa, che sfiora la pelle senza preavviso. E come il vento, non si lasciava guardare.

🖤
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Lo chiamano sesso,
ma spesso è solo un atto di solitudine,
travestito da abbraccio
con qualcuno che non resterà…

🖤
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Arriva un momento in cui tutto cambia e soprattutto cambi tu, e quando succede o qualcosa inizia o qualcosa finisce

🖤
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Talvolta con il Cuore Raramente con l’anima Ancora meno con la forza Pochi – amano davvero

(Emily Dickinson)
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Ci sono amori improbabili, che nascono anche se nessuno li ha cercati. Sono errori di calcolo e miracoli statistici, coincidenze in ritardo, tempeste perfette. Non chiedono permesso, non rispettano confini. Arrivano e basta. Sono equazioni sbagliate che però funzionano. O sembrano funzionare. E quando passano, non li dimentichi più. Nemmeno volendo.

🖤
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Tutto attorno spariva
questo lo rendeva speciale.

🖤
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Ricordatevi di bere molta acqua E di non uscire tra le 8 del mattino e il 31 ottobre

😜
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Il tessuto di seta le avvolge gli occhi, soffice, leggero come un respiro. Tutto è oscurità, ma non è paura, è attesa. Le sue palpebre si muovono sotto la benda, inutilmente. Il mondo visibile è svanito, ma ogni altro senso si è risvegliato con prepotenza.
Sente il suono dei passi avvicinarsi, lenti, decisi. Il pavimento emette un lieve scricchiolio sotto il peso dell'attesa. La pelle le vibra, i pori si schiudono come petali alla primavera. Un brivido le percorre la schiena mentre il calore di un respiro sfiora il suo collo.
Non può vedere, ma sente. Il profumo caldo e leggermente speziato di chi le è vicino si mescola all'aria. Le dita si poggiano sulle sue braccia, leggere come piume, scivolano lungo le curve con infinita lentezza, quasi a disegnare una mappa invisibile sulla sua pelle.
Il tocco si fa più sicuro, le mani la esplorano, indugiano sui fianchi, risalgono la schiena. Lei inarca il corpo, si abbandona, perché nell'oscurità ogni sfioramento è amplificato, ogni carezza è pura elettricità. Il cuore batte più forte, il respiro si fa irregolare.
Un bacio, improvviso, le sfiora la clavicola, poi il mento, poi le labbra, morbido, lento, come se il tempo non esistesse. La sua bocca risponde senza bisogno di vedere, solo ascoltando, solo percependo.
Ogni movimento, ogni gemito sommesso, è un linguaggio muto che si parla attraverso la pelle.
Nel buio dietro la benda, il mondo è fatto solo di sensazioni. Di dita che tracciano confini invisibili, di respiri che si mescolano, di brividi che salgono lungo la colonna vertebrale. Non le serve vedere per sapere che sta per perdersi. Le basta sentire.
💖

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"Se sono stata indiscreta, scusami. Non è stata colpa mia. Passavo per la tua vita e ho visto la luce del tuo cuore accesa. Sono entrata e ho preso posto. Ho pensato di essere a casa, ho percorso ogni angolino, ho scoperto i tuoi segreti. Mi sono versata del caffè. Il tuo cuore mi stringeva e mi sono sentita protetta. Poi una brezza gelida mi ha scosso. Sono corsa a chiudere tutte le porte. Ho spento la luce. Non aver paura, non dire nulla… conosco l'uscita."

~ web ~
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C è un confine sottile tra l essere provocante e il diventare volgare. Si chiama femminilità.

Coco Chanel
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