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N A S I B U

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Antonio Marras

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Vivienne Westwood SS 1997

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Death

The Nine of Cups

Justice

The Nine of Swords

The King of Swords

The Hanged Man

The Hermit

The Six of Swords

The Eight of Cups

The Five of Cups

The Sun

The Three of Swords

‘The Ghetto Tarot’: Haitian artists transform classic tarot deck into stunning real life scenes:

Welcome to the Ghetto Tarot, a project from award-winning documentary photographer Alice Smeets and a group of Haitian artists known as Atis Rezistans. The idea was to take the classic Rider-Waite tarot deck of 78 cards and create a photographic version of each card using settings and objects in the vibrant ghetto of Haiti.

As Smeets says, “The spirit of the Ghetto Tarot project is the inspiration to turn negative into positive while playing. The group of artists ‘Atiz Rezistans’ use trash to create art with their own visions that are a reflection of the beauty they see hidden within the waste. They are claiming the word ‘Ghetto,’ thus freeing themselves of its depreciating undertone and turning it into something beautiful.”

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DERRY GIRLS (2018–)

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"In an endless garden of flowers I will always pick you." - a.j. lawless

Moodboard for @darkandbittercat!

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Il mio regalo di Natale.

Qualche anno fa le festività mi mettevano sempre una certa “ansia”. Un po’ perché sapevo che avrei incontrato quel parente che avrebbe voluto sapere cose random sulla mia vita (quando ti laurei? quando compri una macchina? quando vai a vivere da sola? - per capirci) e un po’ perché sapevo che avrei dovuto affrontare l’eterno dilemma dei regali da fare. Sono cresciuta pensando il regalo  fosse qualcosa di dovuto perché mi è stata trasmessa l’idea che le persone se lo aspettassero ed era quindi necessario fare “bella figura”, ovviamente secondo questa scuola di pensiero il regalo riciclato o comprato al mercatino dell’usato era assolutamente da evitare. Insomma, alla fine queste feste diventavano fonte di stress invece che di relax e tornavo dai giri per negozi stanca per la musica a manetta e la folla di persone che incontravo, delusa perché non ero mai soddisfatta dei miei acquisti. Il 2020, tra una quarantena e l’altra, è stato l’anno in cui mi sono detta che forse potevo anche evitare di prendermi un esaurimento nervoso natalizio, perciò sfruttai il tempo che avevo a disposizione per riflettere e per rendermi conto di quanto fosse tossica l’idea che mi ero fatta del “fare regali” e quanto poco valore stessi dando a un qualcosa che invece dovrebbe avere un significato molto più profondo.

Grazie a questa introspezione, se così la si può definire, ho scoperto che sono una persona a cui piace di più dare che ricevere; ho la capacità di scovare articoli inaspettati nei mercatini dell’usato oppure su Vinted/Depop; e mi sento particolarmente soddisfatta quando riesco a fare acquisti in un piccolo negozio che diventa inevitabilmente un nuovo posto del cuore. Ma ho scoperto una cosa ancora più importante e liberatoria, ossia il non-regalo. Per me il non- regalo è (p.e) decidere di presentarmi al cenone di Natale con una torta, dei biscotti o un gioco di società e godermi il tempo che trascorro con la mia famiglia - senza pressioni, senza aspettarsi qualcosa in cambio, senza quel pensiero ansioso che mi ossessionava in passato: “avrò fatto il regalo giusto?”. Raggiungere questo tipo di consapevolezza mi ha liberata dal senso di pesantezza e aspettativa che era ormai parte del mio disagio e mi ha fatto giungere alla conclusione forse più classica e cheesy che esista : alla fine, forse il tempo è la cosa più importante che possiamo donare.

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Normalize calling people "delightfully chaotic". :]

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Gilmore Girls

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The most important thing in any relationship is the desire to be together.

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Source: pinterest.com

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Venerdì mattina alle 6.00 del mattino ho ricevuto la telefonata che non avrei mai voluto ricevere. Mia cuginetta Sara di 22 anni è morta in un incidente stradale, non c'è più. Non me ne farò mai una ragione, ma il suo ricordo sarà sempre con me. Per diversi anni la mia Sara ha avuto paura di dichiarare il suo amore e il suo orientamento sessuale per paura di essere respinta, abbandonata, maltrattata... Ricordo ancora quando, in lacrime, mi disse che amava una ragazza. Era un pomeriggio freddo di fine inverno. Il 2020 per lei era stato l'anno del coming out in famiglia, era andato bene- non poteva essere altrimenti, ma capivo la sua preoccupazione. Era serena, i tasselli della sua giovane vita stavano andando al loro posto. E poi la tragedia, il dolore, il vuoto. Scrivo questo perché la sua vita è stata una storia di amore, coraggio, paura, sofferenza ma anche di tenerezza e affetto incondizionato - nessun* dovrebbe aver paura di dichiararsi, di amare e di vivere come più gli/le piace. Sara, cuginetta del mio cuore, mi mancherai sempre. Ad ogni cosa bella e piena d'amore non farò altro che pensare a te.

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This is me everytime someone wants to have a normal conversation about the human and environmental impact of fashion industry.

Peaky Blinders | S03 E01