galactonica-blog
galactonica-blog
Un casino di cose
30 posts
Don't wanna be here? Send us removal request.
galactonica-blog · 6 years ago
Text
Rileggo le mie parole, risalenti a un anno fa, a due anni fa.
Mi piace la me stessa che leggo. La capisco benissimo. Mi pare valga molto di più di quel che lei pensa! Mi pare un pulcino che con un occhio enorme e spalancato dalla fessura della crepa del guscio d’uovo spia un caos nebbioso ed insegue saette luminose. Mi pare un pulcino che non si decide a finire di incriccare l’uovo e a frantumarlo per scavalcarne i ristretti confini. La sua testa è già oltre il caos e la nebbia, il suo corpo ancora intrappolato in fragile guscio.
2 notes · View notes
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Le cose belle
Tanto belle, da essere fitte di dolore. Si traducono in emozioni forti, che coinvolgono ogni atomo di cui sono composta. A tal punto mi fanno vibrare che equivalgono a un terremoto che rischia di farmi crollare, mi scuote, mi incrina e mi fa male.
1 note · View note
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Beh, vedi
ci sono due barrette di cioccolato sul tavolo. Sembrano uguali e ne scelgo una a caso, avranno lo stesso sapore, mi dico. Ma quando più tardi assaggio l'altra, il palato resta deluso. Non è abbastanza amaro, né abbastanza dolce, né abbastanza croccante, né abbastanza morbido. Gli ingredienti di partenza sembrano essere gli stessi, ma quanto diversamente sono stati lavorati!
Così la fantasia ti plasma in modi diversi da come nella realtà ti mostri. La mia mente ti ricrea e la quotidianità ti distrugge. Più questo accade, meno io sono quella che sono quando sei con me. Conosco solo la tua immagine nella mia testa e tu conosci solo la mia finzione in un mondo in cui tremo continuamente.
0 notes
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Va beh dai basta
Non posso più pensarti. Non posso più guardarti di nascosto. Non posso più scriverti solo per ricordarti che esisto.
Non posso più trascorrere metà di un venerdì sera a parlare di te ad amici pazienti e divertiti, non posso più usarti come motivo di battute che sfociano in risate isteriche della compagnia quasi ormai ubriaca (di birra o di racconti su di te, o di entrambi), non posso più lasciare che la proiezione di un'idea che ho di te occupi la mia mente e non posso più sbandierare il tuo (sopran-)nome in ogni conversazione con gente che mi vuol bene per sfogare la voglia che ho di chiamarti per nome.
Quindi ciao cara insopportabile ossessione.
0 notes
galactonica-blog · 7 years ago
Photo
Tumblr media
Lago di Tovel, Italy (by Giovanni Badioni)
3K notes · View notes
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Ma allora perché ancora resta questo confuso senso di amarezza?
0 notes
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Questa assurda consumata convinzione
Che basterebbe una tua chiamata per cambiare in meglio la giornata. Vedo nero, solo nero. Vedo nero da domani a tra un anno.
0 notes
galactonica-blog · 7 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media
1 note · View note
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Non dovrei
Rincorrerti nel ricordo e accoglierti nei miei pensieri. Ho gli esami, ho i corsi, ho mille impegni che dovrebbero servire a distrarmi da te. Ma finisce sempre che uso te per distrarmi da loro. Gli esami non li do o li do male, cerco di convincermi che andrà meglio quando sarò in equilibrio sul caos circostante (sarò mai in grado?) ma non mi tranquilizzo ed anzi mi divora l'ansia, mi drena, mi prosciuga. Quindi divento triste e tristemente mi rannicchio in quello spicchio tiepido di fatiscente mondo mentale in cui posso accarezzarti il viso e i capelli, e vederti una volta e un'altra ancora, finché voglio. Chissà perché ripassare mentalmente le tue sembianze e riascoltare l'eco confuso delle tue parole mi calmi, almeno quanto basta per ricordarmi di respirare piano e mettere un piede dopo l'altro per camminare. Mi calma ancora di più vederti fisicamente, ma è sempre troppo poco e non ti dico mai tutto, non ti guardo mai abbastanza. Riccioli morbidi che accarezzerei all'infinito, sorriso sbilenco, riflessi del Mediterraneo d'estate negli occhi. Vorrei non desiderare la tua presenza se non ho il coraggio di chiederti di esserci. Forse vorrei bastare a me stessa.
1 note · View note
galactonica-blog · 7 years ago
Text
Perché scrivi sempre cose tristi
Perché quando sono felice esco.
Tanto banale quanto vero.
_
Ci sarà sempre qualcosa che non funziona, anche quando si sta camminando in salita. I pantaloni saranno così stretti da bloccare quasi la circolazione o tanto larghi da farti inciampare o una scarpa avrà una suola consumata e le calze si bagneranno con la pioggia. Starai salendo ma avrai voglia di fermarti per tranquillizzare il cuore e rallentare il respiro. Potrai fermarti,sì, potrai. Sederti su una pietra lungo il cammino per osservare la strada percorsa, cambiarti scarpe e pantaloni e rammentare a te stesso di sorridere. Poi dovrai rialzarti. Quella pietra dura sembrerà sempre più attraente della strada ripida, il pericolo di cadere nella tentazione di restare crescerà ogni secondo che passa e tu sei ancora seduto.
_
Le urla nell'altra stanza mi provocano ancora sconcerto, che faccio? Come le fermo?
So che non posso. Non posso ora. Non posso fermarle ora. Le fermo se capisco che per fermarle devo iniziare ora ma finirò tra molto tempo. Ci vorrà del tempo, ci vorranno mesi, ci vorranno anni.
Ma sono anni che ascolto, che quindi inizio, che però non finisco.
3 notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
441K notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
A porthole into Planet Ocean.
896 notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
cappuccino ice cream 
806 notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
omamma
Tumblr media
1K notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
🍁
1K notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
318 notes · View notes
galactonica-blog · 8 years ago
Photo
Tumblr media
49 giorni e sono di nuovo lì
0 notes