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generalevannacci · 5 hours
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Vabbè, non è che siccome non sono in grado di annodare le scarpe non posso fare il generale. Figuriamoci il politico. Per non dire del leghista!
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generalevannacci · 2 days
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Una nazione irrecuperabile...
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generalevannacci · 2 days
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Venite già decollati...
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generalevannacci · 2 days
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generalevannacci · 3 days
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generalevannacci · 3 days
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Adriano Sofri
Ester Mieli, Giorgio Zanchini
Ester Mieli è una senatrice, nata nel 1976, laureata in sociologia, ed è stata una giornalista. Suo nonno, Alberto Mieli, è stato deportato ad Auschwitz e a Mauthausen e ne è scampato in extremis, ha testimoniato instancabilmente della Shoah, e ha scritto con Ester un libro intitolato: "Eravamo ebrei: questa era la nostra unica colpa". Alberto Mieli è morto nel 2018, a 92 anni. Ester è stata anche portavoce della Comunità ebraica romana.
A lei, ricca di questa ammirevole biografia, Giorgio Zanchini, nel corso della sua trasmissione radiofonica, ha chiesto: "Lei è ebrea?" Domanda del tutto retorica, evidentemente. L'ebraismo della senatrice Ester Mieli è la sua condizione più notoria e rivendicata. Quando, più tardi, lei ha ritenuto che la domanda fosse indebita, e una quantità di voci sdegnate della sua parte politica (non importa quale), e non solo, si sono levate per gridare allo scandalo, Zanchini ha creduto giusto scusarsi e ha sconsolatamente spiegato che il suo proposito era di solidarizzare con la senatrice, e che niente sarebbe stato più inappropriato e mortificante per lui che il sospetto di una inclinazione antisemita. "Sono sempre stato un moderato. Mi hanno già mollato tutti, Non mi impiccate".
Questo è successo oggi.
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generalevannacci · 4 days
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Ghe pensi mi
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generalevannacci · 4 days
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generalevannacci · 4 days
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Salvini ha fatto il miracolo !
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generalevannacci · 5 days
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Le grandi battaglie dei fasci italici...
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generalevannacci · 6 days
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Mi sbagliavo, non sarà la Santanchè a diventare la prima donna Presidentessa... ops, Presidente della Repubblica.
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generalevannacci · 6 days
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Aspettando che trovino il modo di presentare l'entrata nella seconda guerra mondiale al fianco del 🐷 hitler come tentativo di rilanciare l'economia dell'Italia sotto il pelato penzolante...
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generalevannacci · 6 days
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A rovescio in tutti i sensi...
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generalevannacci · 6 days
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La Signora Fagnani non sa cosa si perde...
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generalevannacci · 7 days
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Donatella Di Cesare
Il prossimo 15 maggio dovrò presentarmi davanti al Tribunale di Roma, perché sono stata querelata per diffamazione aggravata da Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, esponente di FdI, cognato della premier Meloni. I fatti risalgono a un anno fa – 18 aprile 2023 – quando Lollobrigida in un intervento pubblico disse: “non possiamo arrenderci alla sostituzione etnica”. La sera dello stesso giorno, nel corso del talkshow DiMartedì, interpellata dal conduttore, ho commentato: “la sostituzione etnica è un mito complottistico”, “è il cuore dell’hitlerismo”. Nella mia argomentazione, sottolineando la pericolosità di principi ispirati alla purezza etnica e riferendomi al ministro, ho aggiunto: “credo che le parole del ministro non possano essere prese per uno scivolone, perché ha parlato da Gauleiter, da governatore neohitleriano”. Non ho detto “è”, ma “ha parlato da”: si è trattato non di un’equazione, bensì di un paragone, una similitudine storica. “La teoria della sostituzione è un mito neonazista secondo il quale i bianchi vengono sostituiti dai non bianchi”, è quello che si legge nel sito del governo https://www.governo.it/it/dipartimenti/coordinatore-nazionale-la-lotta-contro-lantisemitismo/noantisemitismo-def-grandesostituzione.
È inconcepibile che in un paese democratico un ministro trascini in tribunale una filosofa, una privata cittadina, per questioni sulle quali si dovrebbe aprire un confronto democratico. Rifiutare il dibattito vuol dire stigmatizzare l’avversario politico, considerarlo un nemico da trattare con misure punitive.
E’ palese la sproporzione tra un ministro, con tutto il suo potere e una docente che deve difendersi da sola, con i propri mezzi. Non ho l’appoggio di nessun partito, nessun giornale, nessun gruppo di potere politico o editoriale, nessuna tribù. In compenso ricevo ogni giorno la solidarietà di moltissimi di voi. E colgo l’occasione per ringraziarvi per le lettere, i messaggi, le parole di stima e incoraggiamento.
Cercando di legittimarsi nel contesto europeo e internazionale, questa destra ha bisogno di mutare il proprio volto pubblico tacitando chi ne sottolinea la provenienza storica.
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generalevannacci · 7 days
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generalevannacci · 7 days
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