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S E N S U O U S.
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Era inizio settembre. I primi giorni di scuola, il caldo stava svanendo e così quelle noiose afose giornate estive. La routine era ricominciata e come l’anno scorso eravamo usciti tutti insieme, per poi dividerci dato che i ragazzi sarebbero andati ad allenamento.
Lo rividi dopo due mesi. L’avevo visto solo un’altra volta in quell’estate e lui non mi aveva neanche degnato di uno sguardo ne di un saluto. Sarebbe stato imbarazzante per lui salutarmi davanti a tutta la sua compagnia di gattoni e infatti non capii perché era uscito con noi. Inizialmente non mi salutò, finché non mi vide e mi disse “ciao Giulia!”, io lo guardai e lo guardai con lo scazzo, e ricambia, poi mi girai e continuai a parlare.
Lo vedevo tutti i giorni a scuola, ma non ci scambiavamo più di uno sguardo distratto in quei corridoi grigi.
Quella sera non pensavo che ci fosse anche lui. Eravamo al solito aperitivo per festeggiare uno dei tanti compleanni. Eravamo tutti così brilla e felici. Abbracci e risate rimbomvavano in quella fresca notte. Mi divisi un attimo dagli altri e mi accesi una sigaretta con le risate in sottofondo degli altri. Un pensiero distratto e niente di più finché lui mi si sedette vicino e se ne accese una anche lui. Aspirò e guardò davanti a se,proprio come stavo facendo io. “Non capisco cosa ti ho fatto” disse lui. Aspirai un po’ di veleno. “Potrei chiederti la stessa cosa”
“Veramente sei tu che hai smesso di salutarmi e le altre cose.”-la rabbia si fece strada dentro di me.- “veramente sei stato tu ad iniziarmi a non salutarmi perché ti vergognavi davanti i tuoi amichetti”, “ma cosa stai dicendo?” “Su lo sia benissimo, è iniziato tutto a quella festa”,”non capisco a cosa ti riferisci, ma se anche fosse? Perché fai tutta sta catarola?madonna non sei una bambina.”-iniziai a sentirmi gli occhi bruciare e finalmente mi girai verso di lui- “forse perché ci sono rimasta male? Perché io ci tenevo veramente a te?”, anche lui si girò. “Non te lo chiesto io di tenere a me, quindi io non centro un cazzo”- ormai le lacrime scendevano quindi mi alzai e me ne andai,da tutti e da tutte.
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18/7/18
Ci sarà sempre una canzone che racchiude tutti i tuoi demoni e sarà anche l’unica di cui non ti stuferai mai.
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6/7/18
“vi auguro il coraggio di andarvene quando avete dato tutto.”
— Gio Evan
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16/6/18
Scrivere mi ha sempre fatto bene, specialmente se il motivo per cui scrivo sei te. Scrivere e apperentemente sprecare infiniti pensieri verso di te può essere inutile e quasi al 100% non ricambiato, ma se non vivo queste piccolezze a cosa devo pensare?
Che dire? Non riesco a non pensare al tuo sorriso. Sdolcinato e scontentato. Al modo in cui fumi. Anche questo ripetuto infinite volte. A cosa dovrei pensare? Vorrei trovare qualcosa non di scontato, come ad esempio quando ero lunga sull’ascigamano e tu, che dovevi fare una piccolezza, e cioè vedere se il telefono era collegato alla cassa, ti sei messo tipo sopra di me(?) accucciato e boh è io non me n’ero neanche accorta e ti giuro non so perché non riesco a non pensare a quel momento. Oppure quando M. ha detto: “ L’altro giorno Giù metteva la musica solo rap tipo Gemitaiz, sfera, tedua” e tu mi hai guardato e sorriso.Ecco forse è la cosa più bella di oggi.
E mi fa rabbia perché adesso lei uscirà sempre con noi. E tu cagherai sempre lei. E io non parlo perché sono bloccata, perché ho questa fottuta paura di sbagliare qualcosa. Perché sono insicura di me stessa.
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Ricordati di innamorarti di un ragazzo che ti porta a vedere un tramonto e al posto di guardare il cielo guarda te.
Ricordati di innamorarti di un ragazzo che inizia ad ascoltare una canzone solo perché l’ascolti tu.
Ricordati di non innamorarti del prima che passa. Non accontentarti, perché è così che si diventa infelici.
Ricordati di innamorarti di un ragazzo che ti raccoglie le lacrime.
Ricordati di innamorarti di un ragazzo che vuole fare tutto con calma, nonostante ti voglia con tutto se stesso.
Ricordati di innamorarti di un ragazzo che mentre parli ti guarda fisso negli occhi e non si perde neanche un minimo gesto.
Ricordati di innamorarti di un ragazzo che nota appena cambi profumo o taglio di capelli.
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Io
Sono la ragazza a cui piace l’indice italiano e le canzoni depresse. Sono la ragazza considerata da tutti strana, a cui piace stare zitta( anche se vorrebbe parlare di più) e ascoltare,l’amica di tutti anche se alla fine di veri amici ne ha veramente pochi. La ragazza ansiosa, a cui piace la brezza estiva, le cicale, le scarpe usate, le fotografie e l’arte. La ragazza che dice sempre quando le faccia schifo questa generazione sempre attaccata ai cellulari, quando è lei la prima. La ragazza a cui piace essere particolare e non seguire la massa. La ragazza a cui piacerebbe che qualcuno notasse nella sua stranezza la sua bellezza. La ragazza a cui piace leggere mentre ascolta la musica. La ragazza incoerente, bipolare, testa di cazzo. La ragazza che da il cuore a tutti finché non glielo spezzano. La ragazza che trova spesso qualcosa di bello nelle cose brutte e quelle brutte in quelle belle. La ragazza dalle mille paranoie a cui non piace il proprio riflesso nello specchio. La ragazza che aspetta sempre le 00:00 per esprimere un desiderio. La ragazza che ascolta sempre una canzone finché non si stufa. La ragazza a cui piace uscire. La ragazza che a volte è superficiale quando non vorrebbe. La ragazza pervertita, ma non troppo. La ragazza che cerca di essere nel mondo e di avere un contatto con la realtà. La ragazza a cui piacciono le foto appese al muro. La ragazza che a volte, purtroppo troppe ha paura di mostrarsi e che vorrebbe buttarsi di più. Semplicemente io.
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23/3/18
A volte mi metto a riflettere è proprio mentre ascoltavo una canzone a caso della mia playlist di Spotify i miei pensieri si sono indirizzati sul tempo.Il tempo è una cosa che non possiamo fermare è tutto questo mi mette incredibilmente ansia. Il tempo è soggettivo: quei due secondi in cui lui ti sorride sembrano rallentati e durare minuti su minuti mentre magari lui non ci fa manco caso. Il tempo ci aiuta a curare le famigerate ferite e tenere un contatto con la realtà. Il tempo è spesso un obiettivo. La nostra stessa vita si basa su esso.
È tutto così complicato.
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12/3/18
Non capisco più cosa stiamo condividendo,sempre se stiamo condividendo qualcosa.
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5/03/18
Ho deciso che ogni volta che avrò da dire qualcosa lo scriverò qui.
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5/03/18
Ogni tanto prendo quel libro. Sai quel libro sulla scrivania, tutto impolverato? Ecco lo prendo e leggo una pagina a caso. Penso che non ci sia niente di meglio.
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