Tumgik
giuliozu · 3 years
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... the mind has no existence by itself, it is only a glitter of the sun on the surface of the waters. 
D.H. Lawrence (from Apocalypse, 1930) ... la mente non esiste di per sé, è solo un luccichio del sole sulla superficie delle acque.  (traduzione mia)
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giuliozu · 3 years
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Adelmo Cervi a Propaganda Live, grandissimo! Magari si potessero sentire discorsi del genere da parte di qualche leader politico... [aprile 2021]
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giuliozu · 4 years
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Prima e dopo la cura.
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giuliozu · 4 years
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Il difficile non è il primo passo, ma il secondo... e quelli che seguono. Perché l'intraprendenza è molto meno ardua dell'autodisciplina. (mio twit del 2015)
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giuliozu · 4 years
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“Buon Dio... Tutte le persone apparentemente coscienti lo sono davvero? O sono soltanto recipienti vuoti, che si comportano come se fossero come me, ma a cui manca il pensiero immaginativo complesso?” “Un po’ e un po’. Vedi, in origine c’erano solo due esseri umani. Due. Quindi, preparai 50.000 anime affinché ce ne fossero in abbondanza. Circa 3 secondi dopo, voi scimmioni endogamici eravate quasi 8 miliardi. La lista d’attesa per i neonati è praticamente eterna.” “... Io sono tra quei 50.000?” “Quei tizi sono molto più bravi a calcolare le probabilità.”
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giuliozu · 4 years
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Experts aren’t always right. But I’d rather live in a building built by an expert, fly in a plane designed by an expert and yes, have surgery done by an expert.
Seth Godin "Gli esperti non hanno sempre ragione, ma preferirei vivere in un edificio costruito da un esperto, volare su un aereo progettato da un esperto ed essere operato da un chirurgo esperto." (traduzione mia)
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giuliozu · 4 years
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Sassaiole
Il tempo era infinito in quei pomeriggi di sole e sassaiole. Eravamo bande di ragazzini, divisi dal dialetto che parlavamo. Piccoli guerrieri di un esercito di sbandati che vivevano in una città non ancora nata, solo abbozzata; dove più che uomini abitavano topi. I cantieri a cielo aperto, e gli scavi, erano un richiamo troppo forte per noi che aspettavamo finissero di lavorare gli operai per farne trincee. Si giocava con quello che c’era. E quello che c’era era terra smossa e sassi da tirare da una buca all'altra alla cieca; sassi da schivare quando ti arrivavano addosso. La sera portava la tregua al vociare delle madri che ci chiamavano gridando il nostro nome; e il correre veloce dei ratti che si erano tenuti lontani da noi per tutto il tempo. I lividi erano medaglie; chi beccava più sassate era il più coraggioso perché voleva dire che per scagliare la sua pietra si era sporto dalla buca; un bersaglio facile per i cecchini avversari. Andrea aveva tanti lividi. Li aveva anche prima che cominciasse la sassaiola. Lividi lunghi, sulle braccia scoperte, sulle gambe magre dentro pantaloni corti di tela leggera. Lividi diversi da quelli tondi che lasciavano i sassi, ma se alla fine del giorno glieli contavi, quelli tondi superavano sempre di numero gli altri. Sembrava voler nascondere le botte che prendeva a casa con quelle che cercava fuori. Se solo ci penso... aveva certe bozzi in testa che li vedevi spuntare dai capelli tagliati corti per via dei pidocchi. Andrea abitava nel mio palazzo, e non avevi bisogno di guardare fuori per capire quando suo padre tornava. Lo sentivi dai passi strascicati, dalla sua voce impastata che chiamava la moglie mentre sembrava volesse tirare giù a pugni la porta di casa. E poi le grida, le bestemmie i piatti tirati sul muro. E all'improvviso tutto questo finiva. Restava un pianto sommesso e la voce di Andrea che cercava di calmare la madre. Il mattino dopo lui avrebbe avuto nuovi lividi, da coprire di gloria nel prossimo pomeriggio. Non abbiamo mai parlato di quello che accadeva in quella casa, ma vedevi che gli occhi gli scappavano via al solo cenno di una domanda. Scappavano via, almeno loro. Lui no, lui restava; le sassaiole, le battaglie, per lui non finivano col tornare a casa. Sono passati tanti anni; ormai il tempo non è più infinito. Ora Andrea si è sposato, ha un lavoro, due figli che adora. Non ha mai bevuto altro che non fosse acqua. Suo padre se lo è portato via la vita che si era disegnato, provvisoria, breve. Sua madre ha vissuto una vecchiaia finalmente serena. Alle volte lo vedo ancora, e scherzando gli passo la mano tra i pochi capelli che gli sono rimasti. Le bozze ci sono ancora, ma bisogna cercare per trovarle, come sbiadite medaglie di una guerra vinta.
LBC
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giuliozu · 6 years
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Insegnare idee complicate da un telefonino è come cercare di insegnare geografia a un gruppo di bambini iperattivi che hanno appena bevuto un triplo caffè ristretto, mentre stanno su un piede solo e vengono punti da uno sciame di zanzare.
(mia traduzione di uno spunto tratto dal blog di Seth Godin)
Teaching complicated ideas to people on a phone is like trying to teach geography to a bunch of sugared-up kids who just had a triple espresso, while they are standing on one foot being bitten by a swarm of mosquitos.
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giuliozu · 6 years
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"Avete mai contato i metri lineari di scaffali dedicati ai fermenti lattici? Li avete mai paragonati a quelli riservati al pane, al caffè o a un altro singolo bene di prima necessità? Solo il vino e la pasta reggono il confronto, ormai, ma ogni mese questi dello yogurt si inventano un nuovo batterio con un nome da console romano. In quel momento ho capito. Siamo una società ossessionata dalla propria flora intestinale, votiamo con la pancia e saremo quindi in grado di avviarci verso un baratro di merda da soli, senza bisogno di pifferai magici o uomini della provvidenza."
(Giampaolo Simi, La ragazza sbagliata, Sellerio 2017)
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giuliozu · 6 years
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[frasi da incorniciare]
Dove si dirada il tempo, si addensa il senso.
Mariangela Contursi
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giuliozu · 6 years
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“Oh, you don't need to fight them - you just need to convince the pitchfork people that the torch people want to take away their pitchforks.“
Dave Coverly “Oh, non avete bisogno di combatterli: vi basta convincere quelli coi forconi che quelli con le torce vogliono portargli via i forconi.”
(traduzione di Zu)
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giuliozu · 6 years
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La realtà è (anche) lo sguardo che vi si posa.
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giuliozu · 6 years
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Apriamo le porte
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Domani
(Letta su Facebook da fonte che preferisce restare anonima)
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giuliozu · 6 years
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Guancia a guancia
Anni fa scrissi di una canzone che ballavano i miei genitori nel salotto di casa. È il bolero "Perfidia", che fu lanciato da Xavier Cugat. L'altra sera mi sono ritrovato a ballarlo come tango nell’arrangiamento che l’Orquesta Romantica Milonguera ha eseguito dal vivo a Milano. Doppia sorridente emozione.
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giuliozu · 6 years
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Rumbablu, Pontebragas (1996)
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giuliozu · 6 years
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Flatulente tassazione
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giuliozu · 6 years
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Meglio un tema banale trattato in modo approfondito che un tema profondo trattato banalmente.
(Lo ripeto ogni anno ai ragazzi che si avviano a predisporre le tesine per gli Esami di Stato.)
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