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Finanza e Crescita Personali
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Pillole di finanza e crescita personali, salute e benessere.
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growthfocus · 3 years ago
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Come Investire 50.000 euro?
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Quando parli di investire il tuo denaro, non fai altro che riferirti al latino medievale, in cui questo termine voleva dire mettere a frutto una somma per trarne un vantaggio economico. Sono passati secoli ma investire un capitale personale ha esattamente lo stesso significato.
La domanda che assilla chiunque voglia ottenere il massimo dalla somma che ha a disposizione è universalmente nota ed è uguale in qualunque parte del mondo: in che cosa investire? E questa domanda è sempre seguita dall'affermazione del futuro investitore: non voglio rischi.
Rischio e rendimento sono i due paletti che segnano i confini di qualsiasi tipologia di investimento e ciascuno di noi li fissa ad una certa distanza l'uno dall'altro.
Facciamo un ragionamento, così per parlare, come fossimo due amici seduti al tavolino di un bar. Supponi di possedere 50.000 euro e di aver deciso di investirli per ottenere un buon guadagno. Guardiamoci intorno e analizziamo le diverse possibilità che ti si presentano. Scoprirai che, per te, ognuna di esse ha vantaggi e svantaggi.
Non esiste l'investimento migliore in assoluto; esiste quello che in quel momento della tua vita, nel luogo in cui vivi, per l'attività che stai svolgendo, per la tua famiglia e per il futuro che desideri è il più adatto e remunerativo.
A chi rivolgersi
Il mondo della finanza è "abitato" da molte istituzioni e da molti personaggi che, a vario titolo, si occupano professionalmente di trovare le soluzioni ottimali per gli investimenti degli altri. Come è facile immaginare, si tratta di un'attività che viene svolta dietro compenso e, spesso, è proprio la consistenza di questa remunerazione a farti propendere per un consulente invece che per un altro.
Sfatiamo subito alcune classiche leggende metropolitane.
Le banche, istituti tradizionalmente collegati a prestiti e investimenti, spesso non mettono in campo la professionalità necessaria, magari per battere l'accanita concorrenza, mantenendo livelli minimi di commissioni.
Le Private Bank, decisamente ad un livello superiore per ciò che riguarda le competenze, si affidano a consulenti che, però, necessariamente, oltre che tenere in considerazione il tuo rendimento, devono far quadrare il bilancio delle commissioni, sia per il proprio istituto che per se stessi.
La soluzione più efficiente potrebbe essere quella di rivolgersi a un consulente finanziario indipendente e, nel frattempo, di studiare e approfondire l'argomento per essere in grado di giudicare in autonomia quale sia l'investimento più adatto alle tue esigenze.
Ecco qualche idea da cui prendere spunto.
Gli investimenti immobiliari
L'investimento immobiliare è una delle forme più sicure e redditizie per impiegare sia i propri soldi che quelli presi in prestito. Se questa affermazione ti pare strana, rifletti per un attimo sulle diverse opportunità che hai per trarre un profitto dall'acquisto di un immobile.
Innanzitutto, non lasciarti fuorviare dalle osservazioni che vengono fatte, più per sentito dire che per conoscenza effettiva. C'è, ad esempio, chi sostiene che le tasse costituiscono un deterrente per l'acquisto di immobili allo scopo di ottenere profitti dal loro affitto. È semplice, però, confrontare la tassazione immobiliare con il 26% di quella imposta sulle rendite finanziarie.
Sei proprio sicuro che la prima sia più elevata? La matematica non è un'opinione e, con tutta probabilità, potrai risparmiare 5 o 6 punti percentuali.
Inoltre, quando affitti una casa decidi tu a chi affidarla e la possibilità di consultare le banche dati pubbliche riduce moltissimo il rischio di incontrare gente che ha l'abitudine di non pagare regolarmente quanto dovuto. Le informazioni pubbliche interessanti sull'andamento dei titoli o delle società sottostanti sono molto più limitate, non credi?
Inoltre, considera che, per acquistare un immobile, puoi chiedere un mutuo e pagarlo ratealmente, utilizzando l'affitto che stai già incassando. Anche questa è una prerogativa di cui titoli e azioni certamente non godono.
Alla fine dei giochi, poi, l'immobile sarà comunque di tua proprietà e potrai rivenderlo a un prezzo più alto di quello che hai pagato nel corso del tempo per acquistarlo.
Tuttavia, se non te la senti di fare un investimento immobiliare importante, il progresso viene in tuo aiuto con l'istituzione del crowdfunding immobiliare.
In pratica, puoi partecipare, anche con somme contenute, a progetti di grande rilevanza e consistenza presentati da gruppi o da singoli imprenditori e lo puoi realizzare in tre differenti modalità. Puoi acquistare una partecipazione in quote, fare un prestito all'imprenditore o combinare le due tipologie di investimento.
Gli investimenti tradizionali in titoli
L'universo mobiliare, cioè quello dei titoli, è ampio e comprende forme di investimento con caratteristiche molto diverse tra loro, dal punto di vista della struttura, del rischio e della probabilità di rendimento.
Le azioni rappresentano il capitale di rischio, essendo quote di una società. Acquistando le azioni, diventi socio e, nel caso delle azioni ordinarie, godrai dell'incremento del loro valore e dell'eventuale dividendo, ma dovrai anche subire le eventuali perdite.
Se preferisci che siano gli esperti a decidere su cosa investire e quanto, puoi affidarti ai Fondi Comuni di Investimento. Acquisterai delle quote, pagherai le commissioni a chi lo gestisce e otterrai profitti o subirai perdite, in seguito al risultato della gestione. Logicamente, chi gestisce un fondo comune ha tutto l'interesse ad ottenere i profitti più elevati possibile. Ricorda, comunque, che niente è garantito e chi decide è sempre il mercato.
Se ti accontenti di un rendimento che, solitamente, rimane in linea con la media del mercato, ma pagando delle commissioni molto basse, puoi investire in ETF, anche se, in questo caso, può essere difficile anche solo recuperare l'inflazione.
Le stesse osservazioni fatte per gli ETF valgono per i vari conti di deposito, offerti dagli istituti bancari e finanziari come parcheggio temporaneo per le somme a disposizione, e, sebbene con motivazioni diverse, per gli investimenti nei metalli preziosi.
Gli investimenti innovativi: dalle criptovalute ai P2P Lending
Il progresso non si ferma e, specialmente in ambito finanziario, continue e importanti sono le innovazioni. Potrebbe valere la pena di utilizzare, almeno una parte dei 50.000 euro da cui siamo partiti, in una delle forme più nuove di investimento.
Le criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum, sono valute digitali che puoi conservare in uno speciale portafoglio chiamato wallet. Il guadagno deriva dall'eventuale aumento di prezzo della valuta, esattamente come accade negli scambi valutari tradizionali, oppure dagli interessi percepiti nel caso in cui le “mettessi a reddito”.
Il P2P Lending, invece, è un sistema tramite il quale puoi prestare denaro, guadagnando sul tasso di interesse. L'intera operazione avviene su una piattaforma online. Naturalmente, si tratta di una forma di investimento da mantenere marginale, per limitare il rischio.
Per Approfondire…
Siamo giunti al termine della nostra breve conversazione. Se, leggere queste poche righe ti ha incuriosito ed ora hai veramente voglia di approfondire l'argomento, ti aspetto su Focus Crescita, il mio blog pieno di suggerimenti ed esempi, pensati proprio per renderti facile la vita, aiutandoti a confrontare e valutare le diverse opportunità a tua disposizione.
🤗
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growthfocus · 3 years ago
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Il Bail-in in Poche Parole
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Conoscere le basi della struttura economica di uno Stato è divenuto ormai un requisito necessario da possedere. In particolare, sapere come funzionano i meccanismi fondamentali, quelli che fungono da colonna portante dell'economia di un paese. Tra questi vi è sicuramente il sistema bancario.
Nonostante l'interfacciarsi con un istituto di credito sia una delle attività che fanno parte della nostra vita quotidiana, quanto sai davvero di come funziona una banca? Se ti chiedessi senza preavviso, senza che tu abbia la possibilità di cercare su google, cos'è il bail-in, saresti in grado di rispondere? Scommetto di no. Eppure, non è una cosa di cui stupirsi. In pochi, infatti sanno di cosa si sta parlando. Cosa si intende allora quando utilizziamo il termine bail-in?
Bail-in: Cos'è e Come Evitarlo
La traduzione letterale di bail-in è salvataggio interno. Quando parliamo di bail-in, quindi, parliamo di un meccanismo il cui scopo è quello di evitare un'eventuale crisi bancaria.
Fino al 2007, anno della grande crisi finanziaria, le banche potevano contare esclusivamente sugli aiuti di Stato per sventare una possibile crisi. Dopo quell'anno, questo vecchio meccanismo fu sostituito dal più moderno burden sharing, che potremmo tradurre come condivisione degli oneri. Esso prevede che la banca venga salvata in primis da azionisti e obbligazionisti subordinati. Nel 2016 questo fu affiancato dal bail-in.
Il bail-in in sostanza non è così diverso dal burden sharing dal punto di vista concettuale. Da quello pratico, la differenza fondamentale risiede nel fatto che al salvataggio della banca parteciperebbero tutti gli obbligazionisti ed anche tutti i soggetti con depositi superiori ai 100.000 euro. Lo Scopo del bail-in è quello quindi di sventare, come detto in precedenza, la possibile crisi in cui potrebbe incorrere un istituto di credito.
Quando si decide di procedere con questo meccanismo, quello che accade è che tutte le passività vengono svalutate, convertite o annullate, eccezion fatta per alcuni casi particolari come ad esempio le passività garantite. Di conseguenza ciò che accade è che obbligazionisti e correntisti divengono i nuovi azionisti effettivi della banca.
Come è possibile quindi difendersi dal bail-in?
La risposta non è unica, e le soluzioni sono molte. Il consiglio più semplice che posso darti è quello di non accumulare una cifra troppo elevata sul conto corrente. Nel caso avessi una buona disponibilità economica, potresti scegliere luoghi più sicuri dove mettere al sicuro il tuo denaro. Potresti ad esempio pensare di investire in immobili o in oro. Un'altra soluzione sarebbe quella di investire in criptovalute come il Bitcoin, alternativa da non sottovalutare.
Nonostante nella pratica non si sia ancora assistito ad una pratica di bail-in, è difficile prevedere un futuro nel quale ciò non accadrà. Se vuoi sapere di più sulla questione, leggi l’articolo completo su Focus Crescita.
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growthfocus · 3 years ago
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Come investire il proprio denaro? Ecco gli elementi cui fare attenzione
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Sai che imparando ad investire i tuoi risparmi potresti vivere di rendita? Ebbene sì, investire è un'attività potenzialmente redditizia, che moltissime persone padroneggiano e consigliano a tutti coloro che si limitano a mettere i propri risparmi da parte.
A tal proposito, Robert Toru Kiyosaki, imprenditore e scrittore statunitense, ha affermato che "i risparmiatori sono dei perdenti". Il motivo? Scopriamolo insieme!
Il principale "nemico" degli investitori
Se abbandonati a loro stessi, i tuoi risparmi evaporeranno poco alla volta. Kiyosaki definisce i risparmiatori dei perdenti proprio perché costoro sono abituati a mettere da parte denaro destinato a svalutarsi, ovvero a diminuire il proprio valore nel corso del tempo.
Ma allora come preservare tale valore?
L'obiettivo minimo è fare in modo che i tuoi risparmi riescano a coprire il prezzo dei beni cui ogni risparmiatore ha rinunciato in passato. Tuttavia, non è affatto detto che ciò accada, considerato che il potere d'acquisto cala inesorabilmente col passare del tempo. I prezzi salgono e il denaro messo da parte non è più sufficiente ad acquistare ciò che ieri era alla tua portata.
La soluzione, quindi, è investire, in modo da accrescere il tuo capitale ed evitare che questo si svaluti. Ma in che modo investire? Quali sono gli aspetti fondamentali di cui tener conto e quali gli errori da evitare a tutti i costi?
Il primo step: far crescere i propri risparmi
L'obiettivo principale di ogni investitore è battere l'inflazione, ovvero fare in modo che i propri risparmi crescano più rapidamente rispetto ai prezzi. Ottenere quanto detto non è facile, considerata la nuova liquidità iniettata ogni anno nel sistema economico. È questo, infatti, l'elemento che fa sì che il potere d'acquisto della moneta già presente diminuisca progressivamente.
Quantità maggiori di cartamoneta che inseguono gli stessi beni e servizi producono una lenta ma inesorabile svalutazione del denaro, esattamente come dimostrato dai dati forniti dall'Istat relativi al valore monetario degli ultimi 150 anni. Se i tuoi investimenti non dovessero bastare per battere l'inflazione (dal 2010 al 2020 i prezzi sono aumentati del 60%!), dovresti cambiare strategia e puntare su altri asset.
Secondo step: il flusso di cassa
Di cosa si tratta? Il cash flow è una fotografia dei flussi monetari in entrata e in uscita di un'azienda o di un privato in un determinato lasso di tempo. Nonostante molti si focalizzino soprattutto sulla necessità di produrre plusvalenze, il vero obiettivo di ognuno dovrebbe essere il flusso di cassa, che consente al denaro di restare costantemente in movimento e, quindi, di non perdere il proprio valore.
In sostanza, soltanto le attività mettono soldi nelle tue tasche, mentre le passività te li faranno perdere! Ovviamente, ogni plusvalenza (ad esempio, acquistare un'azione a 10 e rivenderla a 15) costituisce un ulteriore vantaggio.
Terzo step: valutare il rapporto rischio-rendimento
Se hai già investito in una determinata attività, dovresti valutare i benefici offerti e, eventualmente, sostituirla con una più redditizia. È proprio il rapporto rischio-rendimento a svelare quale possa essere l'investimento migliore.
Se è vero che nel caso dei prodotti finanziari ad un maggior rendimento corrisponde un rischio più elevato, è vero anche che questo assioma non vale per tutte le categorie di investimenti. Se parliamo di immobili, ad esempio, il controllo dell'investitore sul prodotto è nettamente maggiore, tanto da poter annullare la maggior parte delle incognite!
Diversificare o no?
La maggior parte degli investitori sostiene che per abbassare il rischio è fondamentale diversificare. Ma è davvero così? Sì, ma soltanto se lo si fa veramente!
Una soluzione interessante, ad esempio, potrebbe essere investire contemporaneamente nei mercati finanziari e in quello immobiliare. In ogni caso, ciascun periodo storico ha i propri asset di riferimento e tu dovresti essere bravo ad individuarli e ad investirvi nella maniera più efficace possibile. Chiaramente, ognuno ha il proprio stile ed un proprio credo e, ahimè, la ricetta vincente non esiste!
Tutti gli strumenti a disposizione degli investitori
Di quali strumenti disponi per investire i tuoi risparmi? Sei sicuro si tratti di quelli giusti? Passiamoli in rassegna uno per uno.
Le azioni sono le unità più piccole di un'azienda. A queste si uniscono le obbligazioni, ovvero debiti che banche, Stati e società emettono e collocano sul mercato. Le obbligazioni di una nazione prendono il nome di titoli di Stato e servono a finanziare il debito pubblico. Esistono, poi, i conti deposito, ovvero conti correnti che versano interessi sul denaro depositato.
Nella maggior parte dei casi, per ottenere interessi leggermente più alti, è necessario vincolare il denaro per un periodo minimo di tempo. Simili ai conti deposito sono i fondi pensione, strumenti pensati per garantire un tenore di vita soddisfacente anche quando non sarà più possibile lavorare.
E le criptovalute? Si tratta della novità assoluta di quest'ultimo periodo, che sta conquistando l'interesse di tantissime persone. Ma vale davvero la pena investire nelle monete digitali? Nonostante le tante "fregature" presenti in questa galassia, sono disponibili prodotti molto interessanti, tra cui Bitcoin ed Ethereum.
Tra gli altri metodi di investimento più diffusi figurano l'oro e gli immobili. Questi ultimi sono in grado di garantire una rendita immediata, mentre la "moneta degli dei", così come l'oro fu definito da Kiyosaki, consente di preservare il potere d'acquisto dei propri risparmi all'infinito, annullando il rischio che vadano incontro ad una rapida svalutazione.
Per approfondire...
Come avrai capito leggendo questo articolo, imparare a gestire le proprie finanze è fondamentale affinché queste non perdano il loro potere d'acquisto.
Chiaramente, la scelta migliore potrebbe essere quella consigliata da un consulente finanziario dotato della giusta esperienza e in grado di individuare l'asset migliore sul quale investire. Tuttavia, è sempre consigliato conoscere la materia perché solamente tu hai veramente a cuore la sorte dei tuoi risparmi!
Se desideri approfondire ulteriormente l'argomento, clicca su Focus Crescita e lasciati guidare alla scoperta di un mondo in costante evoluzione! 🤗
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growthfocus · 3 years ago
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EBITDA - Impara ad Utilizzarlo e Scoprine i Limiti
EBITDA: Definizione e Funzioni
EBITDA (Earnings before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) è un acronimo che indica un metodo di analisi del rendimento aziendale e della redditività operativa: in altre parole, serve a stabilire il flusso di cassa minimo necessario che permette a un'azienda di operare.
Sebbene l'accuratezza del EBITDA sia stata messa in discussione in vari contesti, esso è ancora largamente utilizzato perché permette di comparare facilmente tra loro diverse società concentrandosi solo sugli aspetti fondamentali della gestione aziendale. Questo è possibile perché l'indicatore EBITDA non prende in considerazione variabili non direttamente collegate all'azienda, come imposte e oneri finanziari. 
A prima vista, EBITDA potrebbe risultarti quasi uguale al Margine Operativo Lordo (o MOL) ma i due indicatori si calcolano in modo diverso: a differenza del MOL, EBITDA tiene conto anche degli accantonamenti (che sono operazioni ipotetiche di entità ancora incerta).
Calcolare EBITDA
Per calcolare l'EBITDA della tua azienda devi semplicemente sommare tra loro l'utile netto e le differenze tra interessi passivi e attivi, oneri e proventi fiscali, svalutazioni e successive rivalutazioni, spese e proventi straordinari e, infine, gli ammortamenti.
EBITDA = UTILE + IMPOSTE + INTERESSI + SVALUTAZIONI + AMMORTAMENTI
Se da un lato tutti questi valori rappresentano un'istantanea dell'azienda al momento dell'analisi, dall’altro prendono in considerazione anche il contesto storico ed economico in cui l'impresa è inserita. Per esempio, l'entità degli interessi suggerisce la situazione di indebitamento dell'azienda; gli oneri fiscali dipendono dal regime economico del Paese in cui si trova la società; svalutazioni e ammortamenti sono riconducibili a investimenti e ristrutturazioni aziendali nel corso del tempo.
Criticità dell’EBITDA
EBITDA è un indicatore di immediata comprensione e facile da calcolare ma, nonostante ciò, diversi economisti e investitori lo considerano incompleto e quindi poco affidabile. Secondo questi professionisti, ignorare valori importanti come tasse e interessi potrebbe fornire un quadro poco realistico dell'andamento dell'azienda. Infatti nella formula del EBITDA si inseriscono solo le differenze tra interessi attivi e passivi, proventi e oneri fiscali e altro ancora (e non le cifre esatte), di conseguenza il flusso di cassa che emerge come risultato rischia di essere impreciso o distorto.
Quindi se anche tu stai pensando di usare EBITDA per capire se vale la pena fare un nuovo investimento, dovresti sapere che questo metodo a volte non è sufficiente per avere una risposta definitiva.
EBITDA Margin: Cos'è ed a Cosa Serve
Un altro calcolo semplice che illustra con una percentuale gli utili ricavati dall'azienda è l'EBITDA Margin. Questo valore può aiutarti a fare un paragone fra la tua società ed eventuali concorrenti. EBITDA Margin si calcola dividendo l'EBITDA classico per il Valore della Produzione, e moltiplicando la cifra ottenuta per 100.
La grande essenzialità del EBITDA lo rende ideale per effettuare confronti tra società perché, includendo solo flusso di cassa e redditività operativa, mette da parte tutti i fattori non fondamentali.
EBITDA Margin ha sicuramente dei vantaggi: oltre alla già citata facilità di calcolo, questo indicatore mostra tutti gli utili operativi creati in rapporto alle entrate, e questa percentuale può diventare un riferimento nelle comparazioni. Tuttavia anche EBITDA Margin può risultare inadatto in alcune circostanze come, per esempio, nel caso di aziende fortemente indebitate.
Il Rapporto EV/EBITDA
EBITDA può essere utilizzato anche per calcolare un altro importante multiplo, cioè il rapporto EV/EBITDA. Questo elemento evidenzia la proporzione tra il valore di un'azienda e la sua capacità di generare profitti, e viene utilizzato di frequente per rilevare le società migliori su cui investire.
L'EV/EBITDA è un valore più completo del comune rapporto tra Prezzo e Utile, perché prende in considerazione anche i debiti collegati all'attività dell'azienda.
Posizione Finanziaria Netta ed Enterprise Value
Un ulteriore dato che dovresti conoscere se sei titolare di una società o se vuoi fare un investimento è la Posizione Finanziaria Netta: la PFN serve a stabilire se un'azienda possiede più liquidi che debiti o, al contrario, se questi ultimi sono superiori alle disponibilità finanziarie. La Posizione Finanziaria Netta si calcola sommando tra loro i debiti finanziari a breve, medio e lungo termine, le attività finanziarie a breve termine e le disponibilità di denaro del momento.
A questo fattore si collega direttamente l'Enterprise Value, che rappresenta il valore totale di una società compreso di debiti e crediti. L'EV si calcola sottraendo la Posizione Finanziaria Netta alla capitalizzazione di borsa (cioè il valore di mercato della società). Una volta fatto ciò, potrai ricavare il rapporto EV/EBITDA dell'azienda che ti interessa e sarai un passo più vicino a trovare l'investimento perfetto.
Per Approfondire…
Ovviamente non esiste una formula perfetta per capire come gestire un'azienda o come investire il proprio denaro. Però il metodo EBITDA può essere un buon punto di partenza per ottenere una panoramica generale della situazione, anche se da solo non è quasi mai sufficiente se si vogliono risposte definitive.
Se ti interessa approfondire ancora di più l'argomento, leggi l'articolo che abbiamo dedicato a tutti questi temi:troverai spiegazioni più dettagliate e tanti pratici esempi che ti aiuteranno a fare chiarezza. 🤗
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