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reverse party - dragonviola
[…] e quindi, si dirige verso la coppa. Momento di suspense finchè non si decide ad aprire abbastanza velocemente il bigliettino, con tanto di sorrisetto. Lo sguardo ritorna a Duncan, e quasi sembrerebbe che la vittima sia lui, ma «mi spiace» a giudicare dalle occhiate che riservava alla Corvonero. Gli occhietti nocciola si posano proprio su Cheryl, che alla fine sta proprio dinanzi a sé. Neanche una parola, solo fatti. Popo così, de botto, prenderebbe all’improvviso tra le dita della destra il mento della biondina, per avvicinarsi in un colpo solo. Ma non si limiterebbe a poggiare solo le labbra – sempre che Cheryl non decida di ritirarsi o lanciarle un Impulsus – ma a metterci qualcosa di più, se capite cosa s’intende. Rimane così per qualche istante quindi, il tempo giusto per fare capire alla terzina cosa stia davvero accadendo, per poi staccarsi in tutta tranquillità.
Ben presto arriva anche il suo turno, e infatti ecco che è Ash a pescare. Il suo nome. Si blocca per un attimo, osservando la Grifondoro. Scoprirsi intenzionata a baciare una ragazza le fa sbattere un paio di volte le palpebre, certo, però... È un gioco, no? Getta uno sguardo a Duncan, come a dirgli che non c’è niente di scandaloso nel baciare qualcuno del suo stesso sesso, e poi muove qualche passo verso la Grifondoro. Tuttavia, Ash si rivela essere più rapida. E Cheryl non pare farselo ripetere due volte. Lascia che la terzina la baci, irrigidendosi appena quando la sente schiudere le labbra. Tuttavia la lascia fare e, anzi, lungi dallo staccarsi e far credere a qualcuno d’aver paura, la mano destra proverebbe a posarsi fra i capelli della bionda, affondandovi per stringere qualche ciocca fra le dita. Spinge il corpo della ragazza verso il proprio ma, non appena Ash decide di porre fine a quell’effusione decisamente too much, si stacca senza problemi.

Anche se ha visibilmente pietrificato la terzina, sentendo e percependo la sua comprensibile rigidezza, tutto sembra andare per il meglio e anche più. Naturale reagire così ad un bacio tra due ragazze ancora quattordicenni, ma alla fine Ash non si fa certo problemi di questo tipo, quindi potrebbe essere come no anche il suo primo bacio rivolto ad una ragazza. Who cares. L’effusione va avanti visibilmente ricambiata e anche con un po’ di stupore da parte della Grifondoro, nel sentirsi toccare i capelli con il corpicino dell’altra spinto contro il proprio. Quando stacca le labbra sottili dalle sue e ritorna alle distanze di sicurezza, infatti, la osserva alzando entrambe le sopracciglia visibilmente colpita. «Chi l’avrebbe detto, biondina. Ci sai fare»
#cheryl #dragonviola #terzo anno
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30.06.77 | ad Ashley
[ Durante la colazione di mercoledì 30, un chartànimus a forma di drago svolazza serenamente sopra le testoline di alcuni studenti, planando soltanto in vista del piatto - e qualora non stesse usando un piatto sarà la tazza, un calice o la prima cosa a disposizione - di Ash. ]
Ti sei ripresa dallo shock, o dobbiamo procurarti una contrastiosa entro questa sera?
[ mentre la Grifondoro sta quasi sbranando dei biscotti al limone, ecco che il Chartanimus si piazza proprio davanti il suo piatto. Ancora col boccone in bocca non perde altro tempo prima di aprirlo con la poca delicatezza che la contraddistingue, e ovviamente non ci vuole molto perché riconosca il mittente. Dopo aver scambiato degli sguardi eloquenti col verde-argento non perderebbe altro tempo, prima di rispondere allo stesso Chartanimus sotto il suo messaggio, con una calligrafia tondeggiante e un po’ storta ] Non ti facevo così premuroso, ma se ci tieni tanto un veleno in boccetta si rivelerebbe più utile. Non si sa mai.
[ Se solo decidesse di guardarlo, la grifondoro potrebbe assistere deliziosamente alla scena di un LaLaurie intento a leggere il biglietto nel mentre del viavai della tazza che si allontana e si avvicina alle sue labbra. Tuttavia, la risposta non si fa attendere, rimandata a destinazione con lo stesso chartànimus di prima. ] Non ti affiderei nemmeno una bacchetta, Crowley.
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« tu sei strano »
E poi lo scruta meglio, cambiando totalmente espressione in una che effettivamente vorrebbe scoprire un arcano « sembri tutto puristello-modello e poi sei il primo a scoprire dei passaggi segreti » e si avvicina pure di un altro poco con sguardo diffidente « qualcuno ti ha portato sulla cattiva strada o la tua è solo un’immagine para-bolide? »
Il viso spigoloso è ancora percorso da quell'aria vigile e divertita insieme, seppure in maniera vaga. « Ottima domanda. » Cattura una boccata d'aria fra le labbra, solo per trattenerla lì e gonfiare di poco le guance, finché i chelsea boots lo trasportano di ancora un paio di passi in là, rigorosamente all`indietro per non perderla di vista. Sembra anche sul punto di rispondere, regalarle un ragionamento sensato… ma no. Tutto accade in fretta – o così pare a lui; La mano ancora serrata sull'impugnatura del catalizzatore in noce si solleva, andando a mirare direttamente verso Ashley, sulla cui figura disegna un piccolo cerchio immaginario, in aria – rotazione in senso orario, ovviamente – mentre il fluire della volontà va a concentrarsi lì, nel desiderio di indirizzarle contro una spinta sufficientemente forte da rubarle l`equilibrio. « Impùlsus. » Che la sorpresa riesca o meno, come epilogo ci sarebbe un`alzata eloquente del sopracciglio, una domanda che pur non essendo stata pronunciata, aleggia: tu che ne pensi?

Voilà. Un tonfo si fa udire per tutta la Dragonviola, prima che possa realizzare ancora il tutto. La sua espressione non è nulla di rassicurante però, perché da terra lo sguardo si riduce a due fessure. « LaLaurie, vuoi morire? » domandato in tutta sincerità, con tono acido e di chi si sta iniziando a scaldare troppo.
Davanti a quel tonfo sordo con cui l’altra cade, la chiostra di denti bianchi si scopre e cattura piccole scintille dalla luce che filtra attraverso le finestre della quinta sala comune. Tutto questo grazie al sorriso smaliziato con cui torna a fissarla, puntualmente dall’alto in basso. « Detto da te, in quelle condizioni » nell’accennare alla postura scomposta della Grifondoro a terra, la bocca gli si arriccia lievemente intorno all’arco di Cupido, in una nota tanto sprezzante quanto giocosa « Non suona un granché minaccioso, non credi? »
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