"Non scriviamo a nessuno se non a noi stessi" Qui tanto non vieni a vedere. Senza presente per non soffrire non si crea storia, si perde il passato, non c'è futuro. Ad Alessandra
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Fino a quando non farai pace con chi sei, non sarai mai contento di ciò che hai.
- Doris Mortman
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È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri.
M. Houellebecq
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Questo, come tutto ciò che si scrive, è per me, con te di riferimento.
Un tracciato di sanità dialettica utile all'equilibrio.
Ieri sera mentre aspettavo il nulla ho riletto i nostri messaggi.
Attese di attese su attese e pochissimo altro.
Nelle ore in cui perdevo ancora altro tempo per te, manipolando l'assenza nel realizzare un pensiero per il tuo compleanno, pensavo agli ultimi anni e a quando mi chiedevi cosa provassi per ... sottintendendo perché non la finissi e ricominciassi con te. Semplice, non c'é motivo e le persone non sono scarpe.
Dopo l'ultimo periodo.. qualche dubbio..
Quindi ho rilanciato in più modi: la mia falesia nuova per te, un Ahpperò, cena, la val Maggia, il pannello, Morfeo, bla bla bla, il compleanno...
Poi la tua risposta, dopo il condensato di passione, "passo a farti un saluto" è stata la conferma che sei solo mancanza.
E io solo il sudario di un passato in cui vorresti trovare impossibili conferme future.
Intanto però non esisti, sei un ombra, un eco di desiderio che m'illudo esser vero, mentre sei fantasia.
Lei sarà acqua cheta ma tu sei solo groppi allo stomaco e mò anche male al cuore .... No buono...
Fossi perfetta sarebbe scontato rimanere deluso per inadeguatezza.
Ma siccome non lo sei, io sono demente a desiderare qualcosa ancora da te.
Ostinato nel fare, dare il meglio, è ovvio raccogliere delusioni quando l'unica cosa che puoi dare è...
il merluzzo..
Con ... non ci sarà l'emozione com'è con te e quant'altro.
Ma con lei sono in pari, ne in credito ne in difetto.
Altro che continuare a tornare a cercarsi negli anni per recuperare a vicenda le reciproche parti.
Meglio pensarsi al passato e stop.
Dimenticavo:
Mah và fan'culo...
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Questo è il testimone che ci ha lasciato Dominique Venner riferendosi ai tre imperativi della triade omerica.
Riconoscere la natura come solco, significa rispettare gli equilibri naturali e ricollegarsi alla dimensione comunitaria delle nostre tradizioni, per ricostruire la città sulla base della nostra identità.
Cercare l'eccellenza come fine, significa coltivare alti standard di sé e sforzarsi di superare se stessi, per ricollegare il filo della continuità con ciò che siamo, in una forma che si rinnova sempre, da millenni.
Puntare alla bellezza come orizzonte, è rompere con l'utilitarismo borghese e rifiutare l'estensione del dominio della bruttezza, per adottare un'etica della compostezza e seguire la via dei cuori avventurosi, determinati a reincantare il nostro mondo e riscoprirne il significato sacro.
Ritrovare in questi pilastri una via, significa ritrovare quell'Europa dei popoli che in troppi hanno dimenticato.
Perché non c'è fatalità nel declino dei popoli e delle nazioni d'Europa.
Quando le luci si spengono, le torce devono prendere fuoco!
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- Giovà, svegliati! - Che c'è Paolo, stavo riposando, manco qua sopra in santa pace posso stare. - Amunì svegliati che ti devo dire una cosa! - Sveglio sono, che cosa c'è? - Ti ricordi quando ti dissi che tra le teste di minchia eri il più testa di minchia di tutti? - E come dimenticarlo, e quindi? Mi hai svegliato per questo? - No. Ti devo dire una cosa. - Dimmi. - In questi anni qui sopra siamo stati in silenzio, abbiamo guardato dall'alto andare allo sfacelo il lavoro per cui abbiamo dato la vita. - Eh… - Poi però ci siamo ricreduti. Abbiamo visto nascere nella gente una coscienza nuova. Le persone si sono rotte le palle della mafia, dei mafiosi. Chi c'era ai tempi nostri si è rotto le scatole e ne è stato alla larga e chi, invece, era troppo giovane, ha vissuto nel ricordo di un male incurabile che ha macchiato il nome della Sicilia, ma consapevole che la mafia, quella che abbiamo conosciuto noi, non c'era più. E così è stato bello vedere tutti quanti gioire per noi, nel nostro ricordo. Musica, carri, manifesti. - Miii troppo bello. Per non parlare di tutte le persone importanti che ci hanno tenuto davvero a salire sui palchi e a parlare di noi… E quindi? Mi vuoi dire che hanno organizzato un'altra festa? Perché sono stanco per vederla ora, però m'arruspigghio se necessario. - No Giová. Volevo dirti che per anni hai creduto di aver lasciato abbastanza, di aver dimostrato che, alla fine, siamo noi che abbiamo vinto, che anche se eri stato un testa di minchia, ne era valsa la pena. Oggi ti dico: siamo due teste di minchia. Due. - Perché? - Perché siamo morti tra le macerie di una società che ci ha massacrato e che ora, a meno di un mese dal giorno della tua morte, afferma che Riina, mischinieddu, merita una morte dignitosa. - Ah… Capisco. Comunque mi siddió… Spegni la luce per favore. - Ok Giová. - Pà… Ma secondo te dopo il Paradiso c'è altro? - Non lo so… Perché? - Perché oggi credo di essere morto per la seconda volta.
(web)
Penso che se oggi invece di un “burattino” come presidente della repubblica ci fosse stato un vero Uomo come Sandro Pertini certe schifezze non si sarebbero mai nemmeno pensate.. ed invece ecco l'ennesima conferma..
Che Italia di merda!!
Fate in modo che il sorriso di Falcone e Borsellino non sia mai dimenticato!!
La mafia è una montagna di merda!!
fate girare condividendo o avete paura di “sporcare” il vostro tumblr?!?!
Per non dimenticare.. @struruso
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“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”.
Il 18 maggio 1939 nasceva a Palermo uno dei migliori uomini del nostro paese, Giovanni Falcone.
Osteggiato in vita, osannato dopo la morte.
Oggi il dottor Giovanni Falcone compie 82 anni.
Buon compleanno signor Giudice!!
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Non ti voglio vicino, accanto,
o sopra o sotto, o stesa al mio fianco,
non ti voglio adesa, appesa al collo,
a un orecchio o al polso.
Ti voglio dentro. Non vicino, dentro.
Non come il quadro al muro,
o la goccia d’acqua sul vetro,
non come la carezza sulla guancia,
l’impronta sul marmo, la foglia sul prato,
ma come una spina nel dito, la vite nel legno,
come il sughero nel vetro, come la mano in tasca,
il pesce nella vasca, il piede nella scarpa,
come un dito nel naso o il ragno nel buco.
Non vicino.
Dentro.
Guido Mazzolini
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Eppure non ha senso
rimpiangere il passato,
provare nostalgia per quello che
crediamo di essere stati.
Ogni sette anni si rinnovano le cellule:
adesso siamo chi non eravamo.
Anche vivendo – lo dimentichiamo –
restiamo in carica per poco.
Antonella Anedda
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Quello che gli altri
dicono di te
non ti appartiene,
appartiene a loro
al loro vuoto dentro
si sa,
chi non ha oro nel baule del cuore
occupa il baule sminuendo
i carati degli altri
quando gli altri
ti giudicano
in realtà
stanno vedendo in loro stessi
quello che non vogliono guardare,
i loro ostacoli
le loro nebbie
i terremoti
si sa,
chi non ha pace nel proprio animo
dichiara guerra alla quiete di chi ha imparato
la bellezza del silenzio
perché chi non gioisce
delle vittorie degli altri
resta sconfitto
anche quando non si mette in gioco
quello che gli altri
pensano di te
è parte di loro
non parte di te,
non si piacciono
e cercano un punto d'appoggio
dove sfogare i danni che hanno dentro
e di te
mi piace
che silenziosa incassi
silenziosa vinci
e silenziosa vai avanti.
Gio Evan
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“È già l’una passata. A quest’ora tu sarai a letto. Come un fiume d’argento traversa la notte la Via Lattea. Io non ho fretta e non ti voglio svegliare con speciali messaggi. Come si dice, l’incidente è chiuso. Il battello dell’amore s’è infranto contro la vita circostante. Tu ed io siamo pari. Non vale la pena di citare le offese i dolori e i torti reciproci. Guarda com'è pacifico il mondo. La notte ha imposto al cielo un tributo stellato. È in ore come questa che si sorge e si parla ai secoli, alla storia, alla creazione.”
Vladímir Vladímirovič Majakóvskij
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Ancora ci troviamo ... e al risveglio la realtà scompare. §°}{°∆
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Alpha Saule (direct) '18 - lV/7- Braitwangflue - CH
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