intentosoloavolteggiare - Tumblr blog

[intentosoloavolteggiare]

Nella quinta puntata della prima stagione di "Call my agent", Stefano Accorsi (interpretando se stesso) recita con il braccialetto giallo "Verità per Giulio Regeni".

Piccoli segnali pieni di significato.

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Anche una scatola vuota contiene un pezzetto di universo.

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Se mi cerchi e non mi trovi

chiedi al maestro del Bosco

quante strade mi hanno sedotto.

Se mi guardi e non mi vedi

chiedi alla madre del Sole

quanti occhi mi hanno accecato.

Se mi ascolti e non mi senti

chiedi al guardiano del Vento

quanti abissi mi hanno chiamato.

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Metti una mano sul mio petto:

senti questo continuo bussare?

Qualcuno è prigioniero dentro me

e chiede di uscire

da quando sono nato.

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Tu che sei la mia dolce clessidra,

e tutto ciò che tocchi di vita si colora;

germoglia il ramo che accarezzi,

s'inchina il filo d'erba al tuo passaggio.

Ogni giorno il Sole si stupisce

sfiorando la tua pelle luminosa

e, tramontando, sembra sussurrarti:

"Anch'io che ti ho creato,

di te mi sono innamorato".

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Capiresti ogni cosa se avessi occhi per toccare, mani per ascoltare.

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Le scarpe, il cielo, un filo elettrico.

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Promemoria

Guardare la Luna,

scrivere un haiku e andare via

(dalla parte sbagliata),

inciampare,

cadere,

dissolversi nel mare come sale,

diventare un cristallo,

riflettere la luce,

raccogliere il buio,

scappare e ritornare.

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Tra le danze dell'equinozio una mi piaceva più di tutte le altre;

da lontano un segnale di fuoco indicava

il passaggio segreto.

L'orda giubilante seguiva la luce:

una croce conduceva il corteo;

un bambino ansimava,

un vecchio piangeva.

Ad un certo punto il direttore d'orchestra gettò la bacchetta e divenne una statua di sale;

qualcuno -un violino, una tromba?- tentò di proseguire grottescamente la sinfonia;

il pubblico imbarazzato non sapeva se applaudire o fischiare.

Il sole era già tramontato:

"Che il ballo continui" urlava il guardiano dei cigni.

La morte del giorno nutriva la notte

avida, ingorda, insaziabile.

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Io sono ancora lì, ad aspettare

l'ultimo cercatore di desideri,

nel grande sentiero che non porta da nessuna parte;

passerà ancora una stagione di pioggia e fuoco,

il vento solleverà la polvere,

nascerà un papavero convinto d'essere l'unico fiore dell'universo;

io non andrò via,

io resterò,

continuerò ad aspettare,

nel sentiero che non porta da nessuna parte.

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Ho una nave grande e potente

con la quale attraverso il mondo,

ma nessuno la può vedere

perché è fatta di acqua e sale.

Ho un aereo fatto di cielo

e pensieri fatti di niente.

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Ho una nave grande e potente

con la quale attraverso il mondo,

ma nessuno la può vedere

perché è fatta di acqua e sale.

Ho un aereo fatto di cielo

e pensieri fatti di niente.

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Dov'è, adesso, il costruttore di ricordi?

Il vecchio signore che dentro i sogni vendeva sogni;

il banditore di desideri;

il bambino che, in cambio di un gelato,

scriveva il tuo nome nel cielo

con la scia di un gabbiano.