irimombelli
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don’t wait for the music to dance
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Non avere paura di uscire senza guardarti allo specchio, di fare il bis al ristorante, di chiamare il terzo gin tonic, di farti una foto allo specchio del bagno di un locale, di piangere per cose infondo piccole, di stare fuori e dimenticarsi il mondo, di cantare sotto la pioggia con i capelli bagnati, di sentirti brutta, di sentirti bella. Ama la parte sbagliata di te, senza la rabbia di chi deve vincere sempre.
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Grazie per avermi fatto piangere dal ridere tutte quelle volte in cui avrei voluto chiudermi in me stessa





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Ed è stato come ritrovarsi senza mai essersi persi. Lo stesso calore dello stesso sedile sull’auto ancora identica, le curve ancora troppo strette e la velocità ancora sopra al limite. I soliti bicchieri di vino che si riempiono da soli, per colpa dell’euforia e la spensieratezza; il mal di gola dopo ore a fumare heets alternate a sigarette perché è abitudine. Le risate, quelle nostre, quelle vere, forti, le risate di cuore per una frase insignificante che ti fanno capire quanto bene vuoi a quelle persone che condividono le tue stranezze. I cuori infranti , quelli che non sí ripareranno mai e poi mai, un amore finito brutalmente a quest’età segna la personalità per la vita eterna, e nessuno che capisce . I pianti infiniti e senza dover dire niente all’amica che chiami sorella di fronte a te, per magia compare un drink e due secondi dopo fai finta di esserti dimenticata di tutto. I litigi a squarciagola con persone quasi sconosciute, per custodire gelosamente un affetto che possedete entrambi. I professori che diventano maestri di vita, e quelli che invece contribuiscono alla tua insicurezza per anni interi. Quei compagni di classe che diventano di vita, mille litigi e incomprensioni ma ritrovarsi comunque a condividere la quotidianità. I weekend e le vacanze assieme agli amici intimi, quelle dove condividi tutto e ti senti davvero parte di una seconda famiglia. Tutto questo passava inosservato e sembrava scontato a chiunque.. fino a marzo. Ci hanno tolto la spensieratezza e la felicità che il sorriso di uno di noi riesce sempre a portare. È stato fatto per una causa corretta,senza dubbio, e l’abbiamo compreso. Abbiamo dovuto rinunciare al pranzo di Natale con quei parenti che tutti gli anni rischi di non vedere più, abbiamo rinunciato ad abbracciare i nonni e ci siamo imposti di mantenere le distanze con chiunque il più possibile, noi che solitamente dimostriamo euforia con abbracci, baci , condivisione di un gelato, di un drink e addirittura di un letto. Però l’abbiamo fatto, o almeno ci abbiamo provato. Stupisce come, quando ci hanno ridato un minimo di libertà , ci siamo ritrovati senza sprecarci. Abbiamo riso senza guardare in faccia la rabbia, per non sprecare un momento raro. Ci siamo baciati senza dare ascolto alla vergogna, perchè ci siamo resi conto che potremmo trovarci distanti per mesi improvvisamente. Abbiamo chiacchierato per ore su una macchina e ci siamo sentiti vivi, mentre prima l’avremmo reputata una serata noiosa. Abbiamo chiesto scusa e apprezzato ogni perdono, perché eravamo tutti un po’ più deboli di cuore. Ci siamo anche urlati addosso di nuovo, non abbiamo guardato in faccia il racore del tenersi tutto dentro e abbiamo comunicato a modo nostro. Insomma, abbiamo vissuto di nuovo, e l’abbiamo fatto in modo migliore, dimenticandoci delle superficialità e rendendo magici momenti che fino a poco tempo fa erano da noi reputati noiosi e scontati.
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Mi guardo intorno e capisco che più gente perdo, più ritrovo me stessa. Un po’ come quando decidi di sistemare l’armadio sotterrato da vestiti inutili , e finalmente ritrovi quel tuo maglione preferito che credevi ormai perduto per sempre..
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“Mi disse: «Quando penserai all’amore, ti verrò in mente solo io. Dopo di me… amori stupidi.» La odiai, ma aveva ragione.”
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Quando l’anima assapora il vizio dell’irraggiungibile.. perde la virtú della ragione, incontrandosi con la follia del cuore
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Poi ti rendi conto che i più piccoli gesti costruiscono i più grandi legami
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Come si fa a lasciarsi dietro la città?

Come si fa a lasciarsi dietro la città ?
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Con lui mi sento leggera , sempre. Non è più amore e forse non lo è mai stato, non è passione infuocata e occhi che brillano dall’emozione del vedersi, non è un cercarsi in continuazione e nemmeno voler condividere la propria quotidianità ogni istante . Si tratta di leggerezza : mi sentivo leggera con lui fin dal primo momento, quando ci siamo incrociati lo sguardo, al primo appuntamento come ci conoscessimo da una vita intera, la prima volta insieme è stata comunque libera e spensierata senza complicazioni, appena ho conosciuto i suoi amici e le sue passioni ho subito avvertito un senso di genuinità dell’anima. Con lui la leggerezza l’ho conservata prima, durante e dopo, dopo che mi ha abbandonata d’improvviso in un momento complicatissimo e in un modo molto brusco, ma comunque ero leggera nel cuore. È l’unica persona che chiamo quando ho una luna storta o quando sono fin troppo felice e come niente fosse in dieci minuti mi raggiunge sotto casa. Non ci parlo di stelle, cuori , fiori o tenebre, usiamo un nostro linguaggio fatto di abbracci , canzoni e spontaneità, eppure mi rende molto più spensierata di una chiacchierata profonda con chi ti capisce davvero. Nulla da togliere a chi ti ascolta e comprende sempre, ma sono due cose distinte, entrambe di cui non posso fare a meno. Ci siamo fatti tanto male, troppo da non riuscire più a ritrovare quella scintilla che si era accesa un anno fa, però sono rimasti i due fuochi che comunque si sentono attratti gli uni dagli altri. Posso essere in qualunque stato mentale, vestita di qualunque emozione possibile, circondata da qualunque persona differente nel mondo, ubriaca, sconsolata, malinconica, agitata, emozionata , annoiata, soddisfatta o maledettamente persa , ma in ognuna di queste situazioni , se lo vedo per strada io non mi accorgo più del resto. Potrà essere che il giorno prima ci ho litigato così tanto, così forte da avere aperto ferite che si pensavano impossibili da rimarginare, ma appena incrocio il suo sguardo si riparano all’istante una ad una, sia le mie che le sue. È l’unico che mi supporterà sempre, se lo chiamerò quando sarò dall’altra parte del mondo mi risponderà a qualsiasi orario del giorno o della notte nonostante il fuso, sarà pronto a farmi ridere o anche solo ad insultarmi per averlo svegliato o interrotto, ma lo farà comunque in una maniera piena di affetto e di vicinanza. C’è chi sceglie di provare ad amarti perché in quel periodo ha bisogno di tenersi accanto qualcuno che gli regali un po’ di sicurezza in se stesso e che finisce poi per voltarti le spalle e fingere di non averti mai conosciuta nel profondo. C’è chi invece, forse, non si è nemmeno mai innamorato completamente di te, ma ogni sentimento l’ha conquistato senza costruirne il percorso , soltanto camminando , e proprio perché sono le cose vere quelle che restano, lui si prenderà sempre cura di me e io di lui.
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Amore è lasciarsi liberi di decidere, forti della convinzione che entrambi sceglierete sempre la strada che più vi renderà uniti ma comunque indipendenti l’uno dall’altro. Perché amore è scegliere di stare bene con una persona nonostante siate soddisfatti della vostra vita da soli. Amare non per evitare la solitudine ma per migliorare una felicità individuale già presente in entrambi.
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