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Nella bocca ho il bacio del Padrone In quel bacio ebbi la certezza di completarmi schiava è come se le Sue labbra infondessero in me, nella mia anima, qualcosa di Lui una parte di me appartiene solo alla Sua anima Nella mia mano ho una carezza di cuoio che mi ha fatto rinascere carne da donare a Lui Nella carezza di cuoio mi accorgo di essere nelle Sue mani Nella carezza di cuoio io rinasco Sua carne, Sua luce, Sua schiava Ariel.
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Devozione...
Obbedienza...
Sottomissione...
Possesso...
Tutto questo è Appartenere 👑

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Lealtà è una parola che indica una componente che sta alla base del rapporto D/s, per cui una schiava sceglie di obbedire a particolari valori di correttezza anche in situazioni difficili, mantenendo le promesse iniziali e comportandosi seguendo il protocollo stabilito
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L'etimologia della parola obbedienza si ricollega al latino, col verbo audere = ascoltare. Obbedire significa letteralmente ascoltare chi sta dinnanzi, in altri termini, prestare ascolto. Forse, se si recuperasse il significato originario della parola obbedienza, sarebbe meglio evidenziato che la vera obbedienza non è l'obbedienza che nasce dalla paura, dal conformismo o da un atteggiamento "da lecchini", bensì che obbedire significa semplicemente prestare ascolto, tenere in considerazione le indicazioni o le volontà di qualcuno, fino al punto di farle prevalere sulle proprie, semplicemente come atto di fiducia o meglio ancora, come atto di amore
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Il collare, non è possesso...
È appartenenza 👑

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La fierezza di avere accanto ciò che si desidera, si riconosce. Cit.
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There is exactly a very specific moment when even the bravest and most resilient woman gives in, breaks up and from that moment begins to understand who is the person who has the command and total control of her body and even of her soul.
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Lingua di fuoco In quale inferno ci porterà questa follia? Lingua di fuoco che lambisce la mia carne scaldata dai colpi , continuerò a bruciare tra le fiamme dell'inferno Finché il mio demone verrà ancora a darmi tormenti
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Scopare la mente di una Donna è qualcosa che parte da molto lontano; dal corteggiamento, che deve essere paziente, profondo, spiritoso, mai banale. Devi offrirle sorrisi, eccitazioni, tempo per capire, navigando nel suo essere.
Devi farla sentire Regina delle tue virtù più nobili, ed allo stesso tempo schiava dei tuoi vizi più peccaminosi.
Una volta conquistata la sua mente nulla sarà più proibito, nulla più devi chiederle, sarà lei ad adoperarsi di sensualità per affascinare i tuoi desideri avidi di piacere. Sarà lei a maliziare la sua Femminilità per portare al culmine dell’eccitazione le tue voglie, sarà lei a ricoprirsi di devozione per imprigionare il tuo corpo in preda al delirio, sarà lei a ricercare il dolore perchè il piacere che ne consegue sarà amplificato all'unisono.
Tu devi solo saper gestire il suo essere sensuale, il suo essere Donna, il suo essere devota.
E per fare ciò, non devi fare altro che essere te stesso, paziente e profondo, spiritoso e leggero, dolce e galantuomo, severo e Dominante.
Nessuna Donna al mondo vorrà mai slegarsi da chi riesce a completarla a 360 gradi e non solo desiderarla a 90 gradi.
Perchè nessuna Donna al mondo vorrà mai perdere chi sa farla eccitare senza toccarla, chi sa farla godere penetrandole la mente 👑.

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Ricordo a me stessa che, liberamente, mi sono data al Padrone come schiava : Il collare che porto al collo me lo deve ricordare. È mediante questa schiavitù che sono libera Ma una schiava può avere volontà propria? Egli deve imparare ad obbedire. Cosa Significa? L’offerta più preziosa che noi slave possiamo presentare al Padrone , siamo noi stesse e non lo possiamo fare che consegnandogli la nostra volontà. Mostrati obbediente, e siepi di spine si apriranno davanti a te. Non è facile essere una slave
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Lesson 19 👑
"DADDY & KITTEN"
Nelle varie combinazioni possibili D/s, esiste anche la variante Daddy/Kitten.
Prima di iniziare, oltre a sottolineare come nulla ha a che vedere con l’incesto e/o con la pedofilia (si è tutti adulti e senza vincoli di sangue), credo sia opportuno ricordare che si parla sempre e comunque di un rapporto D/s (Dominante/sottomessa), secondo la singolare modalità relazionale Daddy/Kitten che in nulla però limita le pratiche bdsm, che possono coesistere benissimo con le componenti SadoMasochistiche.
Le basi di questo rapporto sono similari a quelle di un tipico D/s (guida – protezione – formazione – devozione ecc.). Ciò che lo rende diverso è che la sottomessa ha in sé una “marcata” caratteristica infantile interiore. In ragione di ciò, il Dom adotta una forma di potere che spesso pare essere minore rispetto a un TPE (Total Power Exchange).
Sostanzialmente cambiano i protocolli e in un certo senso anche le aspettative che sono “più rilassate”, il focus è finalizzato un po’ più del solito verso la sottomessa e la sua cura.
Ogni "little" è diversa e il Daddy assume il ruolo in modo consequenziale, a seconda dell’età possono aver bisogno più di una guida e di attenzioni rispetto ad altre sub.
Non è raro per il Daddy stabilire regole immesse in un sistema "promozionale" per mantenere in riga la Sua little, regole dettate quindi da un premio per la buona condotta e punizioni per quella cattiva.
Se è vero che ogni dinamica Bdsm diverge, è pur vero anche che possiamo descrivere sommariamente alcune caratteristiche archetipiche.
In primo luogo, i Daddy hanno a cuore la parte giovane della sub, incoraggiandola al gioco e alla scoperta sessuale.
In secondo luogo, i Daddy attuano rigore e la severità su cose differenti rispetto ad un Dom classico. Se un Dom può essere rigoroso su procedure e protocolli, un Daddy sarà più interessato alle esigenze e agli obiettivi della propria little.
In terzo luogo, un Daddy deve essere più giocoso e divertente nell'esaudire futilità e capricci della Kitten.
Il Daddy è fonte di nutrimento (a 360°).
Il desiderio di curare la propria sub ed essere per così dire la sua fonte di sostentamento, è un prerequisito a dir poco essenziale.
Un Daddy gentile, non significa non sia severo, le regole son pugni di ferro in guanti di velluto, per cui un Daddy sarà comunque rigoroso, “a misura di bambina” ovviamente.
Il Daddy è premuroso, e farà di tutto per il benessere e la felicità per il piacere della propria piccola.
Il Daddy è affettuoso, guai così non fosse, in fondo molte little ricercano questo tipo di esternazioni.
Il Daddy è giocoso.
La little può amare disegnare, scrivere, cantare, colorare ecc. e il Daddy deve adottare questo spirito giocoso per assecondare il lato infantile della sub.
Il Daddy comprende e considera la Sua little.
Le little possono essere alquanto “pesanti” e complesse, e se il Daddy non opera con infinita pazienza rischia di fallire nel Suo operato.
Si viene a creare un meccanismo di aiuto, di incoraggiamento nella crescita e nel cambiamento/miglioramento che se non tiene conto delle peculiarità del rapporto particolare rischia di far più male che bene.
Il Daddy è il confidente ultimo, la Kitten potrà avere diverse relazioni di amicizia, ma il Daddy resterà il suo “confidente ad ombrello”; colui con il quale potrà parlare di tutto sapendo che quello che gli confida resterà tra loro.
Colui a cui non nascondere nulla.
Colui a cui non importerà se lei lo chiamerà alle tre del mattino. Lui è il Protettore della sua bambina in ogni problema vero o percepito come tale.
Suo Maestro e Mentore, le mostra cose nuove che vengono dalla sua più lunga e forse più vasta esperienza di vita.
Adora portarla in posti che non ha mai visto, farle assaggiare cibi per lei nuovi e farle fare cose che non aveva mai potuto apprezzare prima.... con altri.
Lui metaforicamente la svergina continuamente, che sia nel sesso o nell’esporla a nuove esperienze di vita.
Lui è guida e consigliere, nel mentre lei fa il suo percorso di crescita nel mondo dell'appartenenza.
Il Daddy vuole essere lì per rispondere alle domande, placare i suoi timori, fugare le sue insicurezze. Il Daddy è una solida ed inamovibile ancora nella tempesta.
A prescindere da cosa succeda nella vita della ragazzina, lei sa che Lui sarà là dove è sempre stato e che lei ci potrà contare anche quando le sue stesse lacrime la renderanno cieca.
Daddy è Colui che impone la Disciplina e lei si aspetta di essere educata gratificata o punita per i suoi errori. La maggior parte dei Dominanti Daddy talvolta trovano difficile gestire questa situazione, specialmente quando il loro affetto per la loro ragazza cresce. Loro detestano fare male alla loro ragazza ma sanno che altrimenti per lei sarebbe l’inizio della dominazione dal basso. Quando la ragazza inizia a capire che può manipolare il Daddy, non lo vedrà più come il suo Dominante e solida ancora.
Per consolidare dunque il potere, i Daddy dovranno essere più fermi e rigidi di quanto sarebbero in una normale relazione D/s.
La disciplina può essere usata come parte della componente sadomasochistica.
Il benessere emotivo della little è fondamentale, capita sovente che non si renda conto dei propri bisogni, che non capisca in un primo momento questa dinamica, o meglio che ignorandola non la ricerchi consapevolmente. Naturalmente, si possono adottare linee guida differenti adeguate ai livelli di maturità della Kitten. Ogni little è diversa, ma possiamo classificarle in un certo senso in base al grado di maturità.
La "Littles" (in senso stretto) viene identificata dall’età giovane che adotta questo stile di vita. Il più delle volte questa può essere il ruolo di una bambina fino all’età adolescenziale.
Una baby girl sarebbe un’adulta sottomessa che ha bisogno di un modello maschile positivo di cui brama la protezione, e il suo ruolo sarebbe quasi a metà tra una sub e una pet. La little ha le stesse esigenze della baby girl ma in più un’accentuata vulnerabilità interiore e un’innocenza che fa apparire infantile il comportamento, non è quindi un gioco di ruolo, ma per l’appunto l’esternare bisogni infantili con un comportamento che può sembrare infantile ma che non inscena nulla. Si tratta in un certo qual modo di una fascia di età interiore che è percepita ma che non è rigida, è più che altro una sorta di stima in base alle esigenze e alle emozioni.
Nota finale: Non cercate di approfittarne di queste donne. Sembra “stupido” sottolinearlo, ma: una little è pur sempre una donna adulta, ragion per cui se l’ambiente si fa poco sicuro è pronta a riemergere e prendere il controllo della situazione 👑
(Tratto dal web)

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Lesson 21 👑
"SPANKING"
Lo spanking (sculacciata), noto anche come spankophilia, è un gioco erotico che consiste nello sculacciare il partner allo scopo di provocare l'eccitazione sessuale di entrambe o anche di una sola delle due parti in causa.
Lo spanking è di norma considerato una delle discipline tipicamente appartenenti al BDSM (sadomasochistiche in particolare) ma non tutti i praticanti la interpretano in tal modo; per alcuni infatti tale pratica può essere considerata gratificante anche all'interno di una relazione sessuale tradizionale o addirittura al di fuori di ogni contesto di coppia, come pratica del tutto a sé stante.
La pratica della sculacciata erotica è comunemente combinata con altre forme di preliminari sessuali, quali ad esempio il sesso orale; ma può anche esser associata al bondage, al fine d'aumentar l'eccitazione ed il senso di sottomissione.
Le forme più "avanzate" di spanking, come lo swiching, paddling, belting, bastonatura, flagellazione e birching comportano invece della mano l'uso d'un attrezzo apposito.
Quando è nato lo spanking?
È da quando l'uomo ha cominciato a dipingere e raccontare, che si trovano rappresentazioni dello spanking, dagli etruschi fino ai romani.
Lo stesso Marchese de Sade, mentre era rinchiuso nel carcere della Bastiglia a fine '700, ha dedicato pagine e pagine a questa pratica, nel celebre e cruentissimo "Le 120 giornate di Sodoma", includendola nella narrazione delle passioni. Ma è solo dall'epoca vittoriana in poi che si comincia a parlare di English Vice, di vizio inglese: la flagellazione kinky del deretano, con mani, canne o fruste era una pratica molto diffusa e richiesta dai gentiluomini inglesi, soprattutto tra quelli che avevano frequentato le boarding school, in cui le punizioni corporali erano la normalità (sono state bandite solo meno di 20 anni fa).
Perché piace essere sculacciati?
Per prima cosa c'è il piacere fisico: obiettivo, tangibile, certo. Ricevere sculacciate mentre si fa sesso è piacevole. Il gesto fa affluire una buona quantità di sangue alla parte percossa, e questo aumenta automaticamente l'eccitamento, e poi permette di mettere in scena, molto blandamente e in modo immediato, un gioco di ruolo kinky ben preciso, dove chi riceve si abbandona al comando di chi sferza i colpi. E se una persona ha fantasie di questo tipo, sicuramente lo spanking è il primo gradino per metterle in atto.
Le sculacciate sono uno dei desideri sessuali femminili più comuni. Parlando di sculacciata però, quello che è altrettanto comune è la domanda che molte donne si pongono, circa il rapporto che c’è tra la sculacciata e il mondo sadomaso. E allora, le sculacciate sono una pratica che connota i rapporti di dominazione e sottomissione oppure possono entrare anche in un rapporto vanilla? E ancora, se amo essere sculacciata sono masochista? Tralasciando le tecniche per sculacciare, gli appositi accessori e tutto quanto attiene a livello per così dire teorico, sul tema dello spanking, sfatiamo un mito: la sculacciata non è l’anticamera del sadomaso. Di certo, dietro la voglia di essere sculacciate, si nascondono molti aspetti comunemente legati al BDSM come per esempio il desiderio di essere punite, la voglia di sentirsi sottomesse, l’eccitazione che scaturisce da una pratica legata al dolore, questo però, non significa essere una donna che ama essere sculacciata, alla stregua di una slave. L’atto dello sculacciare è carico di valenze che vanno anche oltre il BDSM, la sculacciata, data senza l’intenzione di provocare dolore, è un gesto giocoso, complice, legato ad una sensualità vivace e briosa, attendere una sculacciata sul sedere con le mutandine calate alle caviglie, è un eccitante situazione che permette di interpretare il ruolo di bambine indisciplinate, ricevere una sonora sculacciata fa immediatamente capire che piega prenderà la situazione. Anche quando non ci si limita a pacche giocose sul sedere, e ci si abbandona al piacere di sculacciate capaci di arrossare i glutei e provocare un dolore più o meno intenso, non possiamo dire di essere pienamente nel sadomaso. Non è solo il rapporto che lega il dolore al piacere a connotare le pratiche BDSM e per dichiararsi slave o temere di essere masochiste ci vuole ben altro che la voglia di un culetto in fiamme.
La sculacciata allora, in qualsiasi sfumatura si intenda, non è la pericolosa anticamera del sadomaso, ma un atto molto sensuale pieno di valenze e significati, capace di arricchire, anche solo in modo brioso, la sensualità.
Il consiglio? Abbandonatevi al piacere di essere sculacciate senza troppi timori e soprattutto senza troppe domande, e se per alcune donne, proprio la sculacciata o il desiderio di essa, ha permesso di scoprire e dare realizzazione ad altre voglie, questo non significa certo che diventerete tutte slave sadomaso 👑
(Tratto dal web)

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