kegantodini - Tumblr blog

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Sei un insieme di ossa e pelle,

frutto dell'amore, un'essenza tanto bella.

Per me sei ciò che il cuore conserva,

ma di soli ricordi l'anima non si nutre, non si osserva.

L'esistenza è un fiume in costante movimento,

e tu, mio caro, non sei certo un monumento.

Un ricordo è un'immagine di un futuro possibile,

ma la realtà è unica, tangibile e visibile.

Il futuro è un caleidoscopio di vie,

e tu, come tutti, al cambiamento non dirai mai addio.

La realtà è questa: sei carne ed ossa unite,

e un ricordo non può colmare una damigiana già piena di vite.

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Se esiste il dubbio esiste una verità. Se esiste il dubbio nella domanda:" Esiste una vita perfetta?" Significa che c'è una risposta . Se la solita domanda la volgi alla esistenza di Dio, della felicità, di un'Utopia, nell'amore, significa che esiste una assoluta verità di esistenza, di conseguenza il "niente", il "no" la "non risposta" va esclusa semplicemente perché per ciò che non esiste non ci facciamo domande e non pone dubbi. Il dubbio sussiste solo se c'è una verità e la verità è sinonimo di una esistenza, anche parziale, anche non spiegabile o non comprensibile, ma intangibile altrimenti non c'è dubbio senza verità.

Es. Ritornando a Dio.

Se ci domandiamo della esistenza di Dio sicuramente esiste. Semmai non nel modo convenzionale come il cristianesimo e altre religioni, semmai dio è spinoziano ed è le leggi fisiche, un insieme di regole, semmai panteistico, un soffio vitale senza coscenza che avvolge il tutto. Quindi puoi negarne l'esistenza convenzionale ma non una esistenza assoluta di un qualcosa che possa cogliere il significato di Dio, altrimenti non si avrebbe il dubbio. E il dubbio è sinonimo di esistenza

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Con chi fatto l'amore, sono sull'ordine del centinaio, baciato? Non lo so, ma forse mille. Amato? Penso una ventina, corrisposti un decina. Eppure ho sempre invidiato chi ne ha baciata una, posseduto il suo e solo corpo, di cui ha avuto il solo e unico amore.

Gli invidio davvero. Li reputo terribilmente fortunati.

maledetto me che dell'unicità non si è mai saputo accontentare e chissà se ancora la potrò trovare.

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Ho i piedi a terra. Comunque il cielo non è più il limite, vado più su tenendo i piedi a terra, forse ho solo il collo lungo, forse sono una giraffa. o un metafisico astronauta in possesso d'un secchio di terriccio e calda merda.

E se fossi un brontosauro?

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"Come l'universo fisico è sottomesso alle leggi di movimento, così l'universo morale è sottomesso alle leggi dell'interesse"

Helvetius

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Giochi alla play. Vai a scuola ma studi il giusto,non è importante se tutti ti dicono che studiare è importante e se i genitori esordiscono con frasi del tipo "se avessi studiato". Ti dedichi allo sport. Sembra una delle poche cose in cui sei bravo, forse, e comunque non abbastanza. Poi dopo qualche anno ti porti dietro gli insegnamenti dei tuoi genitori, che non hai mai seguito, vorrai trasmetterli a una futura prole. Parti già rassegnato, sai che non ti ascolterà, ma sei speranzoso in un cambio di registro e comunque già deluso, speranzoso e deluso esattamente come erano i tuoi genitori con te. Che ora sono più vecchi, ricordi tuo padre con i capelli più folti che ti portava a giocare a pallone, tua madre più energica che ti sgridava per sistemare la camera. Ora tuo padre non ti porta più fuori e tua madre ha perso energie, non ti sgrida più, ringrazi solo che mancano una ventina di anni prima di considerarli effettivamente vecchi, ringrazi che non siano il genitori del tuo amico che li ha già persi da diversi anni per mali improvvisi. O forse sei già l'amico di chi scrive. Pensi tra vent'anni. Anche tu sarai un po' più vecchio e i tuoi pensieri li avrà tuo figlio, e te forse ringrazierai di essere sopravvissuto ai tuoi genitori, che in fin dei conti volevano questo, che tu sopravvivessi a loro, però meglio di loro, con più soldi, con un amore come il loro o più forte del loro nel caso del divorzio, non credono più nell'amore ma sperano di sbagliarsi per te. Forse volevano solo che tu fossi migliore di loro. Come speri che sia tuo figlio. Ma saranno vecchi e le loro energie si spegneranno. Come accadrà alle tue che non sono già più quelle di qualche anno fa. Loro sperano nel tuo riuscire meglio di loro. E tu speri di non deluderli. Spererai in un riuscire meglio di tuo figlio. E lui spererà di non deluderti. Però sei giovane e le opportunità sono giovani. Il dieci per cento della vita è quello che ti accade. Il novanta per cento è come reagisci a quello che ti accade. Solo che accade sempre da giovani. Il resto della vita, da vecchio, la passi a sperare che tuo figlio sappia come reagire a ciò che accade. Quello che non hai saputo fare te. Come stanno facendo i tuoi genitori per te. Vecchi, stanchi, delusi, dalla loro vita che si riflette nel te giovane, nel te che farai i tuoi errori. Nel te che non sei così genio da imparare dagli errori degli altri, dei tuoi genitori, ma mediocre da imparare solo dai propri errori. Ma è la vita. Però tu che leggi. Se sei giovane. Interrompi il cerchio della vita. Creane un'altro. Non essere solo insegnante da vecchio. Cerca di essere esempio da vecchio. Cerca di essere genio. E parti dall'inizio: Gioca poco alla play. Vai a scuola e studia tanto , è esemplare se i genitori esordiscono con frasi del tipo "se avessi studiato". E imparerai dai loro errori. Non dai tuoi

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Sono così rispettoso del genere femminile, che quando ne condivido la casa piscio da seduto ❤️

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Il senso della vita? È l'amore.

L'amore è trascendentale.

Quando ami non sai il perché. Non ti accorgi che stai escludendo dalla tua vita, egoismo e superiorità. Quando ami ti pieghi. Non soffri e nemmeno sei felice, la tua volontà si piega alla volontà di altro. Di un tuo che non è più tuo ma è tuo e di qualcun'altro. Quando ami non sei più solo. E il senso è donare il tuo amore a lui/lei che altrimenti sarebbe un po' più triste. La vita è amore perché è l'unico sentimento motore di ogni animo umano, ti alzi ogni mattina per amore, duri fatica per amore, vai avanti, impari, mangi, crei, pensi, racconti, lavori, stimoli, corri, cammini, stai fermo per amore. Beh, si, anche se odi puoi fare tutto questo, ma mentre l'odio ti consuma come un veleno l'amore ti rinvigorisce come lo fa, beh, come lo fa solo l'amore.

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Non ho mai giudicato la bellezza o l'esibizionismo, ho giudicato il narcisismo.

Non ho mai giudicato il possesso del lusso, ho giudicato l'ostentazione.

Non ho mai giudicato la stupidità, l'errore, ho giudicato l'ingenuità.

Non ho mai giudicato loro, ho giudicato i loro comportamenti.

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Nietzsche:

Per amore le donne diventano veramente tali,quali esse vivono nell'immaginazione degli uomini da cui sono amate

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Non è tanto amore, passione.

Passione è più un riconoscimento della sua perfezione che una volta riconosciuta, ammirandola, vorremmo entrarci dentro e fonderci assieme a quella perfezione da noi ammirata e riconosciuta, amore non è tanto passione poiché l'amore è un incontro duale, quando effettivamente l'amore si incontra, quindi la passione diventa reale, non è più ammirazione da lontano o volontà d'incontro ma effettivamente ci avviciniamo e ci incontriamo, inizieremo a vedere le sue imperfezioni e il muro della passione piano piano si sgretola. È per questo che negli anni fai meno sesso, le farfalle dello stomaco non ci sono più, i battiti si appiattiscono: l'ammirazione cala, cala la passione e subentra amore, dove però in esso due persone possono iniziare un percorso unisono dove non esiste più "io" e "tu", esiste solo "noi" . E se è vero che l'amore non è una somma di individui ma è una molteplicità di emozioni, anche organiche: basti pensare alla procreazione, è come se quel "noi" non fosse formato da "io+te" ben più vicino a "io×te" e qui la matematica ci insegna che numero negativo per numero negativo fa positivo: significa che i difetti si moltiplicano e diventeranno positivi e lì saremo più vicini a un "noi" che è solo sinonimo di perfezione, in quanto moltiplicazione e non somma. Quindi passione per poi diventare amore è l'unico passo per la nostra perfezione.

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Sei bellissima agli occhi di tutti.

Sol che io odio la poetica di Petrarca.

Sono il tuo carnefice,il boia, sarà stupendo praticare la scarnificazione.

Giudicarti senza pelle, senza bellezza, con la mia ossessione.

Comprendere Socrate: scoprire trascendenza con la filosofia del dialogo per poi cogliere la tua essenza.

Bella agli occhi di tutti,si, ma io mi chiedo se tu sia bella e nient'altro.

Per questo scuigliarti sarà sublime e non malvagio,

conoscitivo per cui saggio.

Il tuo sacrificio non è vano se saprò capire che la tua non è poi solo l'estetica bellezza ma una sopraffina magnificenza.

Andrai oltre "la bella agli occhi di tutti",

sarai, per me, bella oltre tutti.

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Per me

Che vivo di poesie, non sono poi privo di eresie, ho accettato tutte le vostre vie, ma ad ora preferisco le mie, non sono poi molte o più sagge di altre, sono semplicemente mie.

Non ho mai pensato che ci fosse il giusto, o lo sbagliato, ho solo chiesto a me di scegliere un via un po' più isolata, diversa dai sentieri comuni, già calpestati, già formati, già battuti per volontà umana, io ho preferito avventurarmi nella folta vegetazione, ho cercato spicchi di sole fra un foglia interseca all'altra, e ho cercato l'acqua nella rugiada del mattino, privandomi di quella che è la borraccia, ho cercato conforto in una amico che non c'è, ho chiesto anche aiuto a quel qualcuno che mai si è presentato a me, nelle mie disavventure. Però sono ancora qua, in questa fitta vegetazione e fidatevi se dico che privarsi dell'inquinamento acustico, dei mal odori e dei vari sapori corrotti dall'uomo sia un poco trascendentale. È qui che ho capito che voi, umano, siete da evitare, sarò solo io e la volontà di nessuno l'ostacolo d'affrontare

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Penso che l'italiano sia importante . E avviare una battaglia con titolo "parità di genere" non sia la terminologia giusta, poiché la parità totale equivarrebbe all'appiattimento alle caratteristiche varie che differenziano uomo o donna che non per forza sono negative e barattabili come per esempio il ruolo nel corteggiamento, dove non esiste un giusto o sbagliato ma nella maggior parte dei casi e nella maggioranza; nel pensiero delle persone è carino che ci siano dei ruoli da parte del maschile e femminile ben distiniti da canoni romantici. Di conseguenza cambierei la terminologia poiché crea confusione e non si fa ben capire quale sia il risultato sperato e voluto da chi, giustamente, porta avanti certe battaglie sociali: trovo molto più adeguato intitolare la battaglia sociale con un:" Rispetto di genere" più che parità. La parità raccoglie ben troppi punti di natura insormontabili.... Un uomo non può partorire, una donna è fisicamente meno predisposta alla forza fisica( l'eccezione non fa la regola) di quale parità si sta parlando, andrebbe bene specificata nel titolo per capire di cosa si sta parlando, sennò è confusione e la confusione distoglie dalla sensibilizzazione. Mi sembra molto più vicino al tutto una ricerca al RISPETTO e riconoscimento delle proprietà intellettuali, capacità lavorative, politiche, economiche ecc..ecc.. tutto ciò è raggiungibile con il rispetto. Con la parità si raggiunge con lo disfacimento dell'organo riproduttivo.

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Amo quando si espone cultura e razionalità con grandi criteri di scelta. Odio fino al midollo l'essere sensitivo, irrazionale e demente. A voi la scelta.

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Datti modo di cambiare idea, soprattutto lascia il giudizio a chi poi ti amerà. Io personalmente penso che in amore, siccome trascendentale, siccome sempre paragonato a dei e dato nome a dei, siccome fondamentale e aulico in quanto vincolo di vita come la morte, non ci si possa accontentare,è esattamente contro natura e volere rispetto a il perché nasciamo. Non siamo proprio predisposti ad accontentarci in amore. Quindi sarai la scelta migliore di qualcuno. Sempre.

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Volete di femminista la morale,

a patto, però, che il portafogli rimanga patriarcale.

Ahahahahaha facile