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(21 Maggio 2017, 10:10)

　 caro kisuyume, è la prima volta che faccio una cosa del genere. solitamente tengo i miei pensieri per me, oppure li confido a qualcuno, come per esempio alle mie uniche due donne, una in forma umana e l'altra di spitz tedesco. ma di certo non ad un pezzo di carta, così esplicitamente. è domenica, una domenica lontana quattordici giorni da quella in cui tutto avrebbe dovuto cominciare: inizio a fare un piccolo resoconto rendendoti partecipe dei week-end ormai passati. quello di due settimane fa è stato tanto colmo quanto intenso, sono andato con annie a giocare a calcio, e lei è veramente pessima nel giocare a calcio, ma sai che ti dico? temo sia l'unico ambito in cui posso definirla tale. la stessa sera, una visita al cimitero deve avermi cambiato la vita, o fatto sentire comunque un po' più maturo di quanto io (non) lo sia. ma di questo non devo certo parlartene io. il fine settimana scorso, invece, è stato un fiasco per me. annie era partita e, lontana da me già da qualche giorno, giurerei di aver trascorso l'intera domenica a litigare con lei perché non mi sentivo abbastanza preso in considerazione. mi sono sempre chiesto se non fosse veramente ridicolo scrivere tutto ciò che accade dentro un diario. quando fra qualche anno leggerò, non mi sentirò scemo ? tuttavia il desiderio di ricordare è più forte di questo. l'intera settimana non è da definirsi esattamente fluida, infatti il pessimo umore mi ha mangiato vivo e spero che non vada così anche per le successive. ogni attimo di cattivo umore che trasmetto, temo che possa farmi apparire colui che in realtà non sono: io non sono un lamentone che si crogiola in se stesso sopra un divano con una bottiglia di birra stretta dal palmo della mano, davvero. o almeno, non finché lei è all'interno della mia vita. ma la pesantezza di questo periodo mi fa preoccupare. forse non dovrei, non quando sono già uscito fuori da situazioni ben peggiori. e proprio per tale motivo ho deciso di programmare una giornata diversa che (spero) possa concludersi nel migliore dei modi. una volta mi meravigliavo notando qualcuno mirare alla costante perfezione, addirittura nelle apparenti banalità come buttar giù dei pensieri per sfogare il bello ed il brutto. ma adesso capisco, è normale desiderare il massimo se si tiene veramente a qualcosa. o qualcuno. ed io sarei pronto a smontare il mondo pur di rendere ogni singolo dettaglio perfetto ed indimenticabile ai suoi occhi, ormai. è da un po' che non passo una giornata sotto la brezza marina, l'odore di scorcio naturale ch'essa trasmette, quell'insopportabile sabbia che ti porti avanti per oltre una settimana, non importa quanto tempo stai lì a cercare di eliminarla. ho decisamente bisogno di una giornata simile, per noi. una da bambini, o volendo da ragazzi, ciò che in fin dei conti siamo. e considerando che lei non dovrebbe leggere quello che sto scrivendo (nella mia mente), trovo liberatorio dichiarare che non vedo l'ora di costruire enormi castelli dove a ventotto anni suonati spero ancora di poter abitare con lei, un giorno. aspetta, non enormi. altrimenti non sarebbe il suo sogno. piccoli castelli, che si materializzino in sostanze per edifici visto che come ho già detto - o scritto - io e la sabbia manteniamo un rapporto discutibile. grazie a lei sento di poter tornare un bambino dentro e fuori, nonostante il primo caso mi riesca meno. la paura di essere me stesso forse a volte rimane, ma lei, con quegli occhi magicamente dolci e profondi, e quella voce che propagherebbe tranquillità pure ad un pazzo psicotico, non mi ci fa neppure pensare. non realizzo a come mi sto comportando od a come dovrei comportarmi; non ho idea del fatto che se ne renda conto o meno, eppure mi rende quello che sono, senza filtri. il bambino, il brontolone, il lunatico, la persona sbagliata, la persona giusta. non vorrei dover fare a meno di lei neanche per finta, poiché è grazie a lei se trovo la forza di scrivere, od anche soltanto pensare. mi sembra di esser circondato da falsità e persone talmente vuote, il che rende una vera fortuna come io abbia, già da molto tempo, lasciato a lei e lei soltanto la possibilità di riempirmi. e lei lo fa, sai ? non ne perde occasione. in questa "mia" prima pagina voglio ringraziare qualsiasi divinità, qualora esistesse, per avermi regalato questa vita così com'è: non importa quanti dolori e negatività io debba tollerare, finché il dono più grande resterà il mezzo per superarle. quel mezzo di cui mi prenderò cura giorno dopo giorno, molto più di quanto potrei fare con un lapislazzuli.

看到您的到来, gikwang.

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(19 maggio 2017, 00:15)

caro kisuyume, la tua storia doveva avere inizio due settimane fa ormai, ma a causa della mia stanchezza sommata al cattivo umore provocato da essa, ti ho trascurato senza pietà. questa prima pagina sarà una semplice presentazione di una dei due protagonisti delle tante vicende, le avventure magari cominceranno dalla prossima, ma non prometto. non saprei da dove cominciare, con una motivazione sola ed unica: sto digitando queste parole al (non)fine settimana, giovedì, allorché era previsto farlo domenica o lunedì. ma sì, sarà chiaro che fra i due scrittori io sia la più scombussolata e persa nel suo mondo di nuvole, stelle e fiori. non esiste che io sia capace di prendere l'iniziativa di un discorso e portarlo a termine senza incertezze, (inutili)pause di riflessione e cambi di senso continui. non saprei come definirmi, a cosa affibiarmi, dappoiché io sia convinta d'essere particolarmente particolare in questo mondo. io non ci trovo niente di bello, nonostante sia una spasimante del caos e le perfette imperfezioni in questo, ma sai cos'altro? sai, Lui trova del decente in questa mia catastrofe ed io sto imparando ad amarmi così, ingarbugliata come sono. è difficile, più difficile di quanto il mio cervello mi disse agli inizi, ma non mi sono mai fermata innanzi alle difficoltà. mbeh, forse due o cinque volte sì, però mi sono sempre data da fare per non lasciare le cose a metà. la notte non riuscivo a posare la testa sul cuscino tranquillamente, potevano passare settimane, che poi diventavano mesi, ma il senso d'incompleto nel mio petto non smetteva di bollire. ho perso il filo, che novità. non importa, ne prendo un altro e lo lego a quello precedente, anche se stavolta l'argomento a penzolare in questo sarà Lui; l'ho citato poco fa. faccio finta che non sia imbambolato davanti al telefono/pc a spiare queste parole, quindi che questo rimanga fra te e me, kisu. questa settimana è stato l'unico a darmi vita negli attimi di morte, in quanto stanchezza fisica e morale. in vita mia mai credetti fosse possibile avere relazioni di quest'intimità con qualcuno, mi sono sempre allontanata dalle persone perché le ritenevo traditrici. in effetti lo erano/sono, non tutte, ma la maggior parte. ne ho avuto la conferma quando, alla prima persona alla quale ho donato tutta la mia fiducia, tutto il mio affetto e tempo, mi voltò le spalle per giocare allo stesso gioco con una nuova vittima. non sono extra, no, ma è stato un trauma. sono sempre stata fragile e solo Lui sa quanto; pure quando sembravo resistente come un'echinacea, in realtà non ero altro che un soffione. alla prima sbuffata mi è volato via tutto, ma grazie a qualcuno che mi ha ridato quel tutto, sono diventata una camelia. direi una camelia rosa per il forte desiderio che mi ha dato di averlo vicino in eternità, e camelia rossa perché ha acceso amore nel mio cuore e piantato speranza nella mia anima. mi sento viva, più viva che mai. sento di poter andare in contro ad un lahar ed uscirne in vita, forse sporca di fango, in lacrime e con qualche ferita, ma non morta. mi ha dato la forza necessaria di andare in contro a tutto e tutti, ma non crollare per sempre, tranne che per Lui. è il mio punto debole, se il male lo tocca sento come se un pezzo di legno affilato avesse toccato l'organo più sensibile del mio corpo. l'amore è strano, matto, doloroso, magnifico, aggraziato, piacente, euforizzante e sedativo. mi piace, mi tiene in vita. non riuscirei più a vivere senza esso, ormai è essenziale. e se non è con Lui, allora non sarà con nessun altro. ma non finirà mai. l'obiettivo di questa prima pagina non era raccontare le mie avventure, bensì presentarmi per poter portare il ricordo di una vecchia me alla futura me, senza dimenticare dettagli, sia banali che evidenti. questa sono io, chungha annie kim. questo è un piccolo assaggio, poiché son consapevole della mia disordinata capacità di presentarmi, quindi preferisco farlo con indovinelli e parole chiavi, senza arrivare mai a quel punto che pure io avvisto solo lontanamente. preparati a questa montagna russa, alti e bassi sono in arrivo. benvenuto nella nostra vita, kisuyume, sarai spettatore, testimone e custode di tutto.

un saluto, Annie.

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詞讓我想起了你： (cwtch) 　 　 non un semplice abbraccio, non un abbraccio qualsiasi. un abbraccio affettuoso e molto di più, perché l’abbraccio diventa un luogo sicuro, quel luogo in cui ci sentiamo veramente a casa, tra le braccia della persona amata. tutto diventa possibile, superabile.

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03ᴀᴍ.// (you) make my heart beat like the rain, 你是我的平静。

facciamo l'amore, solo amore.

con “amore”  intendo baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate e occhi dentro occhi. intendo abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola, corpi incastrati ed anime in collisione, carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze, sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un po' sbagliata. intendo dita sui corpi, creare costellazioni, inalare profumi, cuori che battono insieme, respiri che viaggiano allo stesso ritmo, e poi sorrisi sinceri, dopo un po' che non lo erano più.

facciamo l'amore e non vergognamoci, perché l'amore è arte, e noi i capolavori.

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I chapter. 地方會更加美麗和你在一起。 aurora borealis. 從 alaska, 至 norway.

(per sperimentare con che forza la natura cercherebbe di distrarci l'uno dall'altro, per compararne la bellezza con la tua, e giungere alla conclusione che tutti quei colori stanno racchiusi in te. sei tu ad averli probabilmente originati. sono io a voler ammirare la creatrice ed il suo operato. immenso, ma mai quanto lei. ti bacerò alla luce di esso, sentirò il tuo mondo dentro me.)

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　　　　　 我给你我的生命。 tu sei la mia persona e resti la mia persona a prescindere da ciò che è accaduto e accadrà.

(can’t help falling in love // elvis presley)

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01) 第一個音樂記憶。

because i had nothing i could do for you even though i lack so much and don't have much will you still accept me ? [...] now i promise only to you it's only for you, just wanna be for you you just need to stay by my side just as you are right now. even if i'm born again, i want to look at only you forever.

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開始 (let's start writing our love story)