Tumgik
lacrimedi-primavera · 5 years
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Cari maturandi,
questa notte è vostra. Con l’ansia, le lacrime, il mal di pancia, gli occhi sbarrati al buio e i libri ancora aperti sulla scrivania o vicino al letto. Non fidatevi di chi vi dice che è una cazzata, che la vostra paura è ingiustificata, perché non è così. Avete tutto il diritto di sentire le ginocchia che tremano e pensare che non ce la farete mai a fare degli scritti decenti e a ripassare tutto per l’esame orale. Avete il diritto di lamentarvi e di pensare che non esiste una vita dopo la maturità. Eppure sappiate che questa vita c’è, esiste. E vi aspetta tra poco. E alla fine potrete essere felici e soddisfatti oppure incazzati e delusi perché il voto che prenderete non rispecchia i vostri sforzi e le lacrime che avete versato in questi cinque lunghi anni. Non credete a chi vi dice che non importa, perché importa eccome. Però sappiate che se deciderete di intraprendere l’università tutto sarà diverso e l’ansia degli esami non sarà mai grande come quella per la maturità. Oggi è la vostra notte e quello che posso consigliarvi è di vivere questi momenti a pieni polmoni con tutte le emozioni che ne derivano perché non torneranno mai più. Godetevela nel bene e nel male perché tra un po’ di anni quando ripenserete a questo giorno il ricordo sarà un po’ dolceamaro, sbiadito forse, ma estremamente importante. In bocca al lupo a tutti perché comunque vada sarà un successo. Ad maiora!
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lacrimedi-primavera · 6 years
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Voglio dedicare questa lettera a tutte le ragazze che non si sentono abbastanza.
Mai abbastanza belle.
Mai abbastanza sicure di sè.
Mai abbastanza intelligenti, determinate, risolute.
Mai abbastanza magre, sorridenti, felici.
Vorrei dedicare queste parole a tutte quelle ragazze che camminando per strada si chiedono se le persone, guardandole, vedano il loro gli stessi difetti e le stesse mancanze con cui convivono ogni giorno.
A tutte quelle ragazze che si sentono sempre inferiori a tutto e a tutti, che non pensano mai di essere all’altezza della situazione o dei loro sogni. Che sentono di non valere a sufficienza nemmeno per essere amate.
A tutte voi che ve ne state rinchiuse nella vostra stanza con un cuscino sul viso per soffocare i singhiozzi ascoltando canzoni che parlano di un amore che non sapete se proverete mai.
A tutte voi che vi guardate allo specchio e non riuscite a trovare un solo lato positivo nel vostro corpo.
E anche a quelle che lasciano che i giudizi delle persone condizionino la loro vita e il modo di vedere se stesse.
A tutte le ragazze che hanno quasi paura della loro stessa ombra, che pur di non fare un passo falso preferiscono rimanere ferme, immobili, in attesa di un cambiamento che mai pioverà dal cielo.
Alle ragazze sognatrici che non si sentono abbastanza coraggiose da poter realizzare i propri sogni. Sappiate che lo siete.
A tutte le insicure, le testarde, le timide.
A chi ha paura di essere ferita e quindi non permette a nessuno di avvicinarsi.
A tutte quelle che invece sono state ferite e non riescono più ad avere fiducia negli altri e nemmeno in se stesse.
A quelle ragazze che si attribuiscono colpe che non hanno e che si sentono sbagliate perfino quando sono le uniche giuste.
A tutte voi. Sappiate che non siete fuori luogo, sbagliate, rotte, nè tantomeno indegne di qualcosa o qualcuno.
Magari nessuno ve l’ha mai detto e per questo non vi sentite speciali o magari se anche ve lo dicono non ci credete... ma sappiate che valete la pena. Valete la pena perfino quando siete così complicate che non riuscite a capirvi nemmeno da sole.
Valete la pena per tutti i pianti, le battaglie interiori, le paranoie, i dolori e le sofferenze che forse nessuno potrà mai realmente capire.
Non abbiate paura di vivere. Non lasciate che le vostre insicurezze vi mangino dentro fino a impedirvi di distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Non permettete alle persone di avere talmente tanto potere su di voi da definire chi siete e cosa potete fare. Non mettetevi a paragone con gli altri. Non chiedetevi cosa quella persona abbia in più di voi e perché non possiate essere in un determinato modo.
Siete speciali. E so che non ci credete. So che siete convinte che siano tutte parole al vento e che l’unica cosa che realmente desiderate è essere accettate, guardate e riconosciute.
Non è semplice essere sensibili, fragili, insicure e timide; probabilmente mai lo sarà. Sarete sempre in perenne lotta con voi stesse e con il vostro cervello che creerà paranoie che magari nemmeno esistono.
Io oggi voglio dirvi quello che avrei voluto fosse stato detto a me qualche anno fa, quello che direi alla me sedicenne se potessi tornare indietro: non lasciatevi schiacciare dai mille pensieri e dalle mille insicurezze. Non lasciate che abbiano la meglio su di voi. Non permettete a una delusione d’amore di minare la fiducia in voi stesse e negli altri. A volte si può dare una seconda possibilità senza essere additate come deboli, mentre altre volte capirete che è meglio voltare pagina, ma non per questo impedendosi di amare di nuovo a causa della troppa paura.
Non dovrete permettere alla paura di condizionare la vostra vita e le vostre scelte, mai. Perché altrimenti le decisioni che prenderete non saranno scelte di cuore, ma soltanto rinunce alla fine. La paura fa rinunciare, il coraggio invece ci porta avanti, verso strade ignote e spesso meravigliose.
Seguite il vostro cuore e il vostro istinto senza preoccuparvi dei giudizi delle persone, nè di quello che potrebbero pensare.
Vivete libere, senza farvi condizionare troppo dalle circostanze.
La vita è una sola e proprio per questo meritate di viverla pienamente.
Questa lettera è per voi, e anche per me perché avrei tanto voluto che qualcuno mi avesse detto queste parole nei momenti in cui pensavo che sarei affogata senza mai tornare su.
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lacrimedi-primavera · 7 years
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Sei sdraiato accanto a me e ti sento respirare, ma mai sei stato più lontano di così. 
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lacrimedi-primavera · 7 years
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lacrimedi-primavera · 7 years
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Fin da bambina, mentre guardavo i magici cartoni animati di Walt Disney, desideravo innamorarmi. Il mio preferito era La Bella e la Bestia, eccetto per il finale, odiavo quando lui diventava umano. Lo trovavo molto più affascinante come animale peloso. Ancora non ho idea del perché esattamente, forse già allora mi piaceva l’idea che qualcuno ci riuscisse ad amare per come eravamo dentro e non solo per l’aspetto fisico. Qualche anno dopo ho iniziato a coltivare una certa fissazione per Mulan, una giovane ragazza che non aveva bisogno di un uomo per dimostrare il suo valore; al massimo lui era un’aggiunta, un completamento a qualcosa che di per sé era già bellissima. E da allora ho sempre desiderato trovare la mia strada, il mio potenziale, la mia indipendenza e allo stesso tempo poter incontrare qualcuno che restasse al mio fianco nonostante tutto. 
Ricordo che sul diario di qualche anno fa scrivevo: “desidero un amore che mi consumi, che mi distrugga, ma mi faccia sentire viva.” Ai tempi non mi sentivo poi tanto viva, non ero certo coraggiosa come Mulan, né tanto meno mi sentivo bella internamente e esternamente come Belle. Volevo amare ed essere amata a mia volta, pazzamente. Ho capito sulla mia pelle, come chiunque prima di me del resto, che la vita non ha niente a che fare con le affascinanti storie romanzate. Quando mi sono innamorata per la prima volta niente è stato come nelle favole… Non che me lo aspettassi, sinceramente, ma non avevo nemmeno idea di cosa volesse dire venire consumati e distrutti da qualcuno. Ora sono molto più cauta in ciò che desidero, un po’ meno irrazionale ed esagerata. Pensavo che qualsiasi cosa mi fosse successa sarebbe stata comunque più eccitante del vuoto che avevo sentito dentro per anni e anni cercando profondità in una realtà che non me la poteva garantire affatto. Chi è stato ferito tremendamente da qualcuno in cui aveva riposto tutte le proprie speranze lo sa. Sa che niente ritornerà mai come prima. Che si guarderà al mondo e alle persone con estremo sospetto e sfiducia, che non ci si lascerà più andare al cento per cento con nessuno, perché nessuno può assicurarci che non soffriremo di nuovo. Vivremo sempre un po’ troppo sull’attenti, sulla difensiva. Attaccheremo ancora prima di ascoltare. E al minimo errore ci sentiremo nuovamente persi. In questo tempo ho imparato qualcosa che non è mai stata nella mia natura: il disincanto. E mi capita spesso di parlare con persone che considerano tutto questo una specie di vanto. Come se nel dolore e nella disillusione ci fosse realmente qualcosa di poetico. Non è così. Il dolore è dolore, punto. E farei di tutto per tornare a guardare il mondo e le persone con quell’impazienza e quella fiducia che avevo da bambina.
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lacrimedi-primavera · 7 years
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lacrimedi-primavera · 7 years
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E sarà bellissimo quando guarderai il mondo con gli stessi occhi attraverso cui guardi il mare.
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lacrimedi-primavera · 7 years
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A volte, quando ci capita qualcosa che aspettiamo da sempre, abbiamo talmente paura di rimanerne delusi da distruggerla da soli ancora prima che cominci davvero.
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lacrimedi-primavera · 7 years
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Somehow I find myself sitting here again, waiting for Something I don’t yet know, feeling drawn to a place I’m not sure exists. The urge to go is so strong, but where? If I knew, this porch would never see me again. But I don’t, so I sit here still, waiting, hoping the light evening breeze blows destiny my way.
Mt // on Leaving (part i)
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lacrimedi-primavera · 7 years
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Questa è una lettera per me. Per ricordare chi ero, chi sono e chi mi piacerebbe diventare. Tanto è cambiato nella mia vita, mentre altro è rimasto lo stesso di sempre. Quando inizio a scrivere non so mai cosa aspettarmi davvero, cosa ne verrà fuori. Quest’ultimo anno e mezzo mi ha scombussolata in un modo indicibile. Mi ha rivoltata come un calzino e ancora non so esattamente in che modo ne sia uscita. Sicuramente non indenne. Sento ancora tutto. Il dolore, la sofferenza, la rabbia, l’odio e anche l’amore. Mi sono ripetuta tante volte di essere forte, di tenere duro, di andare avanti e non guardare mai indietro e di continuare a fare quello che dovevo, perché nella vita non conta tanto quello che vogliamo, ma piuttosto quello che “dobbiamo”. Oggi so che mi sbagliavo. Quello che vogliamo conta più di qualsiasi altra cosa; è proprio perché esistono dei doveri imprescindibili che i nostri desideri più profondi vanno difesi con le unghie e con i denti. Quest’anno mi sono stancata di tutto. Perfino di chi credevo non mi avrebbe stufato mai. Quest’anno ho capito cosa significa realmente essere esausti, non poter più tenere duro e sperare che le cose si sistemino. Ho imparato ad accettare che quando qualcosa si spezza non si potrà mai realmente riparare, al massimo si potrà provare a sostituire con nuova volontà e nuovi ricordi. Le persone deludono. Credo che in qualche modo ci deludano sempre. Forse è una delle condizioni naturali degli esseri umani: deludersi a vicenda. Io, almeno, la penso così; e non perché sono cinica, né tanto meno perché ho perso fiducia nelle persone… Forse bisogna semplicemente trovare qualcuno per cui valga la pena tutto questo. Non lo so nemmeno io. Mi sento più forte. Sembra una cazzata immensa, ma non c’è verità più grande del fatto che il dolore fortifichi. Quando qualcuno ti fa tanto male all’inizio ti senti di una fragilità e vulnerabilità estrema, ti chiedi dove hai sbagliato, perché non valessi abbastanza da meritare ciò che tu stessa eri in grado di dare. E poi arriva un momento in cui non ce la fai più e tutte le paranoie e le insicurezze lasciano spazio all’accettazione. Devi ricordarti che TU vali, sempre, e vali ancora di più quando qualcuno non si accorge di che persona sei e ti dà per scontata o non ti rispetta come meriti. Sono cambiata. Vivo tutto in maniera più fredda e distaccata, non mi faccio più viaggi mentali, né tanto meno castelli in aria. Se devo sognare qualcosa lo sogno per ME e per nessun altro perché ho imparato che l’amore più grande lo devo solamente a me stessa. Punto.
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lacrimedi-primavera · 7 years
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E’ una vita intera che cerco le parole giuste. E probabilmente per quanto io mi sforzi non le troverò mai perché si sa, scrivere resta sempre e comunque un dono.  Non mi capitava da un tempo infinito di sentirmi nel modo in cui mi sono sentita stanotte.  Il cuore che scoppia nel petto e non riuscire più a respirare. Avere la nausea dalle troppe lacrime.  Mi chiedo se riuscirò mai a dimenticare e a mettermi tutto alle spalle. Se riuscirò a conquistarmi quella reale felicità che so per certo di meritarmi.  Normalmente parlerei di tutto questo con te, ma oggi sento di dover fare un passo indietro. Di prendere le distanze e ritrovare me stessa. 
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lacrimedi-primavera · 7 years
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lacrimedi-primavera · 7 years
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Before you assume, learn. Before you judge, understand. Before you hurt, feel. Before you say, think
Unknown (via ohteenscanrelate)
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lacrimedi-primavera · 7 years
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lacrimedi-primavera · 8 years
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San Francisco, 2016. 
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