Don't wanna be here? Send us removal request.
Text
Leggo ovunque che un padre è l'unico uomo che non ti tradirà mai, ed io mi sento così sola e spaesata, lontana da tutte le ragazze che ne hanno uno. E mi sento tanto triste, perché neanche lui mi è restato accanto.
233 notes
·
View notes
Text
Mentre non c'eri
ho imparato l'alfabeto
e le sottrazioni,
ho imparato ad andare in bici,
sono stata premiata per il mio modo di scrivere
ho vinto sette partite di pallacanestro
ho avuto amici nuovi
e sono diventata signorina.
Mentre non c'eri
ho dato il mio primo bacio
mi sono ubriacata per la prima volta
ho iniziato a fumare
sono stata delusa tante volte
e ho deluso a mia volta.
Mentre non c'eri
ho visto l'alba
i miei occhi brillare,
ho imparato a nuotare,
ho avuto attacchi di panico
che mi facevano indebolire i capelli
ho guardato il cielo stellato
della notte di San Lorenzo,
ho pensato di non farcela
e invece non era vero niente.
Mentre non c'eri
ho brindato,
ho cavalcato l'onda,
ho viaggiato da sola,
ho tatuato il tuo nome,
mi sono ritrivata spesso in situazioni più grandi di me
che ho dovuto battere da sola.
Mentre non c'eri
ti ho dedicato tutte le mie vittorie,
il mio scopo nella vita,
ho sofferto tanto,
mi sono fatta male
e ho cicatrici che continuano a sanguinare.
Mentre non c'eri
ti ho pensato in silenzio
ho implorato il tuo ritorno
di notte
mentre nessuno poteva vedermi crollare.
Ma la cosa che faceva più male
era voltarmi
e accorgermi ogni volta
che tu non eri lì.
4K notes
·
View notes
Text
“Senza l'amore di un padre, un figlio è incompleto..”
—
1K notes
·
View notes
Text
“Raga, seriamente… non piangete per un San. Valentino passato da sole/i… Io passo la festa del papà da sola. L'amore si trova, un papà a me non me lo ridà indietro nessuno.”
—
618 notes
·
View notes
Text
Voglio solo che tu capisca quanto riesca a far male il fatto che la tua assenza mi ha spezzata in due e il mio cuore è nella metà che hai portato via con te
1K notes
·
View notes
Text
“Mi mandavi a comprarti le sigarette, sembrerà stupido ma ne ero felice.. perché un giorno sopra il pacchetto ho letto che il fumo ti uccide.”
—
Cit. pioggia-di-parole
ⓟⓓⓟ
2K notes
·
View notes
Text
Le prime decorazioni, le lucine, il vischio e a volte qualche pupazzo con la barba bianca vestito di rosso si iniziano a vedere nelle case, nei negozi, nelle strade. È il segno che anche quest’anno sta arrivando il Natale. La festa che tutti i bambini aspettano con ansia, per i regali, per cantare le canzoni a scuola, per mangiare tante schifezze, per festeggiare e divertirsi con tutti i cugini alle cene di famiglia. Quella festa che crescendo, si aspetta con un po’ di riguardo, perché non si sa mai quanti pezzi mancheranno alla cena del 24 o al pranzo del 25. Se ci saranno tutti, se qualcuno ci avrà lasciato o se alcuni non verranno più. Crescendo, ti accorgi di quanto facile fosse la vita prima, quando le litigate tra gli adulti non le notavi, quando i regali erano sempre i più belli e i biglietti con i soldi all’interno erano poco interessanti, oppure quando al mattino ti svegliavi sapendo che lì, sotto quell’albero ad aspettarti c’era esattamente ciò che volevi: quella macchinina telecomandata oppure il cicciobello tutto da curare. Eppure, ogni anno questa festa diventa sempre più triste. Inizi a crescere, inizi a notare le litigate, le persone che prendono e se ne vanno, coppie che si sgretolano, genitori che si lasciano, nonni che ci abbandonano, regali che scarseggiano, rapporti che peggiorano, cene che annoiano. La festa del Natale è quella che unisce le famiglie. Però spesso le famiglie non possono riunirsi e questa festa finisce per rovinare tutto. Sedersi a tavola, guardarsi intorno e accorgersi che i posti a tavola si sono quasi dimezzati, non è una delle sensazioni migliori. Natali senza un padre, una madre, Natali dove manca anche solo una persona, non sono Natali. Sono torture. Svegliarsi e trovare un biglietto con un centone dentro, si, bello qualche soldino in più, ma non abbastanza quando dentro quel biglietto avresti voluto trovarci un “Sono ancora qui, non me ne sono andato” di un nonno oppure un “Ci siamo rimessi insieme” dei tuoi genitori. Ma non succede mai, e quindi mi chiedo, vi chiedo: ma che Natale è se non c’è piú nessuno?
208 notes
·
View notes
Text
“Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell'infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.”
— Freud.
610 notes
·
View notes
Text
Caro papà, ti scrivo per dirti che sono cresciuta. So che adesso penserai “è normale che tu sia cresciuta”, ma io ti parlo del crescere senza di te. Quindi ricomincio: caro papà, volevo dirti che sono cresciuta, anche senza di te. Crescere senza di te non è crescere come crescono gli altri, crescere senza te vuol dire sudore, vuol dire guardare un tramonto ed essere triste, vuol dire sentirsi stupidi perché di notte parli da solo, perché speri che qualcuno ti senta. Il mio qualcuno sei tu, ma sperare fa troppo male quando t'imploro di tornare. Crescere senza di te vuol dire amare diverso, vuol dire amare sbagliato. Si papà, proprio così. L'assenza del tuo amore nella mia vita mi ha trasformato il cuore in un macigno. E non lo sto dicendo tanto per fare effetto. Non riesco ad amare da quando ti ho perso, perché vederti andar via è stato talmente doloroso che non ho più il coraggio di lasciarmi andare. Io non lo voglio rivivere un dolore così. Volevo dirti che sono cresciuta, ma che volevo vedermi crescere con te. E tu? Mi hai pensata qualche volta? Hai avuto voglia di baciarmi la fronte? Di toccarmi le mani? Di sederti a tavola la domenica? Dovresti assaggiare il pollo alla cacciatora che fa la mamma… È davvero speciale. Ce ne mangiamo tantissimo e poi facciamo a gara a chi finisce prima, così ci prendiamo quello che resta. Litighiamo spesso per questo e sapessi poi quanto ci ridiamo sù. Magari se ci fossi tu non resterebbe ancora del pollo in padella, forse i piatti sarebbero giusti […] Volevo dirti che sono cresciuta, anche senza di te. E vorrei farti vedere quanto è cambiato il mio volto. Ti somiglio molto, la mascella quadrata, il sorriso enorme e i denti dritti. E poi mi piace il vino, come te. Sono cresciuta ma io non riesco ancora a raccontare di noi, non riesco ad ammettere che so quello che mi manca. Non riesco a dirlo ad alta voce. L'altro giorno io e la mamma litigammo, disse che non mi apro con lei, che non mi fido perché non piango mai. Disse “parlami, dimmelo che ti fa ancora troppo male.” Ma io non le risposi. Non ebbi nemmeno la forza di guardarla, ma mi sentii i suoi occhi spenti addosso. “Mi dispiace che ci siete capitati voi.” E pianse. Davanti a noi cerca sempre di resistere, ma puntualmente piange tanto. Lei davvero non ce la fa. Lei non ha paura di piangere, lei non ha vergogna di farsi vedere. Sei stato il suo grande amore, e il suo dolore grande. E adesso se sorride, sorride diverso. Questo a Dio non lo perdonerò mai. …Tu via non ci dovevi proprio andare.
3K notes
·
View notes
Text
“Mia madre delle volte mi fa ridere. Non so perché se ne è uscita con questa domanda: “ci pensi mai a tuo padre?”. Ma che razza di domanda è? Perché lui ci pensa mai a me? Dato che non mi ha fatto nemmeno gli auguri di compleanno, direi di no. Mi dice di fargli una sorpresa il giorno della festa del papà. Eh certo e cosa dovrei dire a mio padre? Grazie papà di non esserci mai stato, grazie di non avermi dato mai un abbraccio o qualsiasi gesto d'affetto. Grazie per non essermi stato affianco in tutti questi anni di merda che ho passato. Lui non sa niente di me, niente. E nemmeno gli interessa dato che non mi ha mai chiesto un cazzo. Eppure a quella domanda io avrei risposto: “sì, ci penso, tutti i giorni”. Ci penso dalla mattina alla sera. Ci penso a scuola quando qualche compagna parla del suo meraviglioso padre, che la tratta come una principessa. Ci penso quando vedo quelle classiche famiglie che sembrano perfette, quando vedo quei padri così affettuosi con le loro figlie. E non potrete mai capire l'invidia che provo in quei momenti. Quindi sì mamma, ci penso ogni tanto a mio padre; quasi sempre.”
— memoriesstillhere
5K notes
·
View notes
Text
“Un brindisi a mio padre che è stato in assoluto il primo uomo che ha spezzato il mio cuore.”
—
716 notes
·
View notes
Text
“Ho stretto tra le braccia perché in lacrime colei che mi ha fatto tanto male. Colei che mi ha abbandonata, insultata e maltrattata. Colei che in ogni occasione cerca sempre di scappare via, di abbandonare tutte le responsabilità e pensare a se stessa. Ho stretto tra le braccia mia madre e come mi capita a volte, non ho provato affetto. Nulla. E questa cosa fa male, davvero tanto.”
— meinyourarmsnow
413 notes
·
View notes
Text
“Cara famiglia, vorrei ringraziarvi per numerose cose. Grazie per avermi fatto crescere in una famiglia unita, in cui ci si vuole bene e la parola violenza non esiste. Grazie per essere stati sempre molto attenti alla mia vita, per esservi interessati alla mia istruzione costantemente. Per avermi fatta sentire amata, per avermi dato un abbraccio almeno una volta al giorno. Cazzate. Tutte cazzate. A causa vostra sono diversa da tutte le ragazze della mia età. A causa vostra, ho conosciuto la violenza, le notti insonni, gli assistenti sociali, le costanti denunce, gli avvocati. Ho sofferto così tanto da fare del male al mio corpo per soffocare quel che provavo dentro, nel più profondo. A causa vostra, ho un costante bisogno d'affetto e la sensazione di solitudine non mi abbandona mai. A causa vostra o meglio, grazie a voi, sono diventata la persona di merda che mi ripetete di essere ogni fottuto giorno. Quindi che dire? Grazie brutte merde.”
— meinyourarmsnow
1K notes
·
View notes
Text
Cosa ti ha reso per un attimo felice?
La musica,perché non mi faceva sentire le urla dei miei genitori che litigavano,che si separavano.
1K notes
·
View notes
Text
“Tanto sarai esclusa anche in questa nuova classe per colpa del tuo carattere e dei tuoi atteggiamenti.” Grazie mamma ti voglio bene anch'io.
115 notes
·
View notes
Text
Cari mamma e papà, vi scrivo questa lettera che probabilmente non leggerete mai, unico posto dove vi vedo assieme, per dirvi che ci ho provato, ci ho provato anche senza sentirmi dire che sono la "principessa di papà" o la "gnoccola di mamma", ci ho provato ad essere perfetta, anche senza abbracci, anche senza carezze, ci ho provato ad andare bene a scuola, a non fumare più, a mettermi la testa a post, avevo pure creato degli obiettivi, avevo dei sogni... ci ho provato anche con voi che continuate a tagliarmi le gambe dicendo no a tutto, sgridandomi e dicendomi che sono una disgrazia per la vostra vita.... quante volte ho detto di potercela fare anche senza dei genitori? Sempre, ma credo che arrivati a questo punto sia praticamente impossibile.. ora.. cari mamma e papà che fate qualche volta, magari a turno, vi andrebbe di sedervi a chiacchierare con me? O magari anche di farmi una carezza sul viso? E di chiedermi com'è andata la giornata?... perché che sono un errore lo so.. ma a farmi siete stati voi, quindi perché addossarmi le colpe?.... grazie mille... Un bacio -il vostro errore
0 notes
Text
Io quelli che vivono nonostante tutto i loro problemi con un sorriso, ponendosi sempre un obiettivo ed avendo sempre un sogno in mente, non li chiamo positivi... li chiamo coraggiosi! Perché ci vuole coraggio ad essere sempre così e non buttarsi mai giù.
0 notes