laperformance - Tumblr blog

laperformance · 3 years

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sono un po’ stanca di essere sola. al contempo mi rendo conto che non sono in grado di condividere. la condivisione non è un valore che mi appartiene e d’altronde necessario per il buon vivere. spesso non mi va di condividere i miei pensieri o molto più semplicemente di condividere la mia pigrizia, che è mia, mi appartiene e non vuole essere guardata con giudizio. però, la sera, immagino che qualcuno mi accarezzi il braccio. la mattina immagino che ci sia qualcuno con cui parlare accanto al mio cuscino. mi rendo conto, se analizzo con la dovuta serietà, che queste sono frivolezze. frivolezze che però diventeranno macigni nel momento in cui perderò i miei genitori. lì non sarò nè accarezzata come ora nè tantomeno sarò un pensiero di qualcuno. sarò semplicemente un verme che tenta di strisciare per prendere il suo cibo e poi ritornare nella sua buca. non ho mai guardato con invidia le mie amiche fidanzate. non mi interessano e nemmeno mi interessa avere quello che hanno loro. mi annoia quello che hanno loro. smancerie, vocine infantili (SIGNORE MIO SCAMPAMENE), battibecchi su chi decide quale pizza prendere e sul perchè c’è questa necessità di dettare legge su tutto. io voglio solo essere accarezzata da qualcuno, chiacchierare la mattina, magari prendere un caffè e poi una bella uscita fuori porta che è l’unica cosa che invidio alle mie amiche. la solitudine la amo, la bramo, la cerco, la trovo. ma il pensiero che duri per sempre mi culla da un lato e mi risucchia dall’altro. sono tante le persone che mi amano e che tengono a me ma nessuno sarà la quotidianità fatta di vicinanza e di pensiero.

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laperformance · 3 years

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divertente questa roba che scrivo qui sopra poi sparisco e ci ritorno dopo mesi o anni. apro il profilo e mi dico ma quando l’ho scritta sta roba? e mi stupisco di me stessa. stessa sensazione di quando metto le mani nella tasca del cappotto e mi ritrovo biglietti del pullman non usati. quella si chiama fortuna ma anche regalo. leggere i post scritti qualche mese è stato un mini regalo. mi sono anche riletta più volte, come bojack horseman che si faceva le seghine riguardando stralci di horsing around. vabbè se torno qui è perchè i tempi sono bui. ormai si sa. bui perchè poi non si sa. ho deciso che devo stare male. innanzitutto però ora che ci penso (lo dico per la silvia del futuro) dagli ultimi post l a situa è un po’ cambiata. ho scelto io. ho sempre scelto io. sono andata dove volevo, ho vissuto ho lavorato. mi sono stancata e sempre perchè ho scelto io ho chiuso i battenti al lavoro perchè ho la scusa che devo scrivere la tesi. eh vabbè lo sappiamo che la moralità e l’etica quando scelgo io vanno un po’ dove cazzo gli pare. sono libera? no. c’è tanto su cui lavorare. poi in questi mesi comincio anche ad essere un po’ rosicona eh. sensazione nuova. sto cercando anche di mettere fine al day dreaming perchè ho superato il ridicolo. non ci sto riuscendo. anche se ho capito che la persona su cui faccio il day dreaming è una maleducata spocchiosa che mi percula e che vive la sua vita. passo avanti? non so, erano cose che sotto sotto sapevo ma la mia mente negava. ho realizzato inoltre che finirò sicuramente nel girone dell’accidia. che la persona a cui piaccio meno, anzi a cui non piaccio proprio è mia madre. ci piagnucolo sopra ma devo dire che ha proprio ragione io manco la vorrei una figlia come me. poi ho capito che sono SATURA. la gente mi usa come cestino della monnezza. si sfoga per le cose peggiori e io devo stare là a sentirmele tutte. NO. MO BASTA. la gente deve essere in grado di raccontare anche le cose belle. qui non si lavora h24, anzi non si lavora proprio sempre per il fatto dell’accidia. poi ho capito, questa volta con fierezza, che io non vado sbandierando le mie emozioni. queen dell’algidità (si dice?). sono sicura che ne usciremo anche da questo e me lo confermerà la silvia del futuro che ci legge ciao bella come butta? sempre più in forma eh. AH ECCO. TI RICORDI QUANDO ANNI FA DICEVI CHE VOLEVI DIVENTARE SCRITTRICE? BUTTA TUTTO NON E’ VERO NIENTE TU VUOI DIVENTARE STAND UP COMEDIAN. PAZZESCA. il problema è che non c’è nulla di intellettualmente raffinato in me però vabbè sarà una passione solita tua lascia sta. parlo un po’ in prima un po’ in seconda qua comando proprio io. ah ultimamente sei un cesso che più cesso non si può e ho realizzato che sola per sempre. m’ha fatto male scriverlo sai? una mezza fitta al petto. è così però. non sarà cambiato niente quando ci risentiremo. così e basta bisogna accettarlo.va bene, ti saluto. andrà meglio, ciao.

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laperformance · 4 years

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che fatica essere l’eterna indecisa e che fatica prendere decisioni importanti essendo un’eterna indecisa. mi viene proprio difficile: senti quella campana, poi l’altra, poi ah no quella non l’ho ancora sentita vediamo un po’ che dice. ed eccoci qui sballottati tra le campane che suonano a festa con mille opzioni, mille pareri, mille giudizi. e io che faccio? qua suona tutto non capisco più niente. l’alternativa sarebbe vivere nel silenzio e ascoltare sè stessi ma in quel caso il silenzio diventerebbe troppo assordante. allora che si fa: eh. io faccio così: sento tutte le campane, mi stordisco, penso, mi deprimo e poi lascio che sia il caso a decidere. non ve lo dico nemmeno in quante situazioni tortuose mi sono ritrovata. almeno domani vado dal parrucchiere e una cosa mi è certa.

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laperformance · 4 years

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eccoci qua. 5 anni. 5 anni fa scrivevo qui sopra. mamma mia è proprio vero che il tempo passa e ti porta al rimpianto. niente da rimpiangere a 5 anni fa. sono stati anni devastanti. sono stati anni di scoperta però. passioni amplificate per coprire dolori e dal dolore scorgere pezzi di verità. chi sono io? l’ho scoperto soffrendo. è come se nella serenità non fossi nessuno. sapete, da quei 5 anni non è cambiato molto. non mi dico migliore, non mi dico peggiore. si sogna sempre in grande ma alcuni di noi non sono portati per le cose in grande. alcuni di noi nascono e muoiono mediocri. io sono mediocre. beh ecco per esempio per fare questa esternazione 5 anni fa avrebbero dovuto tagliarmi tutte le dita dei piedi. oggi come 5 anni fa mi ritrovo davanti al cambiamento. non drastico, non doloroso, ma che va contro la mia volontà, la mia voglia di essere libera. essere libera per me significa prepararmi da mangiare, odiare le mie coinquiline, uscire, prendere un caffè al bar, guardare spuntare il cielo tra i mattoni color sabbia. vorrà dire che quest’anno mi toccherà provare ad essere indipendente qui. non lo sarò. non mi piacerà. mi lamenterò. ma non ne farò un dramma. ho conosciuto persone. non mi hanno cambiato la vita ma mi hanno aiutato a trascorrere le giornate in compagnia. è tanto per una che aveva totalmente perso il senso del sociale. col tempo però ho perso la passione e la curiosità. l’ho già detto, sono mediocre, non riesco a fare più cose insieme. so già che fallirò ancora e che non mi farà male. vorrei solo smettere di sognare. sapete immagino tanto da 5 anni a questa parte. focalizzo i miei pensieri su una persona e immagino. diventa ossessione ma non è dolorosa. è divertente. ucita da questa ossessione però non imparo nulla. mi annoio, ci voglio tornare dentro. per farlo mi serve musica di sottofondo. un po’ pop un po’ merda dai. e si ricomincia. cosa è cambiato da 5 anni a questa parte? il dolore ha portato ad un evoluzione ma vivo meno. dovrei vivermi di più. dovrei vivere la realtà. è noiosa però. dovrei appassionarmi di nuovo. ecco sì. forse dovrei ascoltare di più damon albarn. scusa damon, dal pop nasce immaginazione da te nasce evoluzione. rimedierò. lo prometto a te e spero di riuscire a prometterlo anche a me, nonostante il cambiamento noioso di questi 5 anni dopo.

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laperformance · 6 years

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