Tumgik
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Ognuno si uccide a modo suo.
-Charles Bukowski
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“A volte mi prende qualcosa che non so definire: non è angoscia, non è desiderio, è un ignoto tumulto interno che minaccia di lacerarmi il petto, che mi stringe la gola.”
��� J. W. Goethe, i dolori del giovane Werther.
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“A volte mi prende qualcosa che non so definire: non è angoscia, non è desiderio, è un ignoto tumulto interno che minaccia di lacerarmi il petto, che mi stringe la gola.”
— J. W. Goethe, i dolori del giovane Werther.
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“Forse la giovinezza è questo, seguire i sensi e non pentirsi”
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Puoi contarci
che incontrerai una persona
pronta a morire per te,
che ti affiancherà
nelle battaglie
e ti accompagnerà a casa
passando per tutte le notti
del sabato
puoi contarci
che incontrerai una persona
pronta a vivere per te,
che ti metterà davanti a tutto
anche quando non avrà niente
e che ti terrà un posto
anche quando il treno della vita
sarà tutto occupato
puoi contarci
che incontrerai una persona
che ti perdonerà ogni sbaglio
ogni errore
ogni sgrammaticatura
e non giudicherà quando il tuo cuore
metterà l'acca
laddove non ci vuole
e non giudicherà quando il tuo cuore
metterà l'accento
sopra gli uomini senza essere
puoi contarci
che incontrerai un persona
perfetta per te
chi ti affiancherà nei momenti di gioia
e che ti entrerà dentro
per darti più forza
nei momenti di buio
quella persona
sei tu,
incontrati.
Gio Evan
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Amarmi è complicato. È infilarsi nei miei sbalzi d'umore fino a sentir girare la testa.
Ilaria Sansò
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“Filofobia: Paura di innamorarsi e di diventare troppo legati a qualcuno.”
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“Non ne voleva sapere di dormire con le luci spente. Era abbastanza cresciuta, ma la paura del buio non aveva smesso di tormentare le sue notti. Suo padre, allora, decise di fare un esperimento, sicché era convinto che la paura del buio non esistesse. Si trattava di un insieme di paure che, secondo lui, si tramutavano in quella famosa parola che - da sempre - metaforizza i fenomeni scomodi: buio. “Sei pronta?” Domandò. La bambina annuì. Erano le 23:00 quando una stanzetta colorata si dipinse di nero. “Adesso entra” le disse “ti aspetto sull'uscio della porta…” Obbedì. “Papà, papà, ci sei sempre?” Fece con voce allarmata. Lui le si avvicinò. “Sono qui” rispose “va meglio?” “Sì” e la voce della piccola sembrò normalizzarsi. “Solitudine, bambina mia, ecco qual è la tua prima paura.” Poi le prese la mano. "Va meglio?“ Chiese. “Sì. Molto meglio” precisò, stringendogli fortissimo la mano. “Tatto. Hai paura di non sentire nulla al tatto. Come alla vista. Perché i colori al buio non si vedono.” “Non ti capisco, papà… ” L'uomo rimase zitto per qualche secondo, continuando a tenerle la mano. “Papà, perché non rispondi?” Non rispondeva perché intendeva capire se la paura del silenzio assoluto faceva parte della parola buio. “Dimmi qualcosa, non startene zitto, per favore…” la sua voce divenne quasi implorante. Grazie a una piccola torcia che si era procurato per l'esperimento, suo padre raggiunse la radio e l'accese. “Adesso come va?” Domandò ancora. “Bene, ora bene. Mi piace questa musica.” “E il silenzio?” “Un po’ meno…” Sì, c'era anche la paura del silenzio assoluto. “Cosa pensi ti possa succedere al buio?” “Non lo so, papà, ma il fatto che con gli occhi aperti non riesco a vedere mi fa venire da piangere…” “Vorresti tenere tutto sotto controllo, anche di notte, vero?” “Vero.” Spense la radio e accese la tv. “Meglio la radio o la tv?” “La tv” asserì la bambina, tirando un sospiro di sollievo. L'uomo uscì dalla camera, ma lei non disse una parola per attirarlo nuovamente a sé. C'erano i colori, c'erano le persone, c'erano i suoni, c'era la percezione di una luce e l'inganno che tutto intorno non fosse completamente buio, pur essendo al buio. C'era il controllo della sua percezione, poteva tenere tutto sotto controllo, pur essendo al buio. Poteva reagire agli impulsi provenienti dall'esterno, pur essendo al buio. Allora ditemi: cosa c'è di così diverso tra la paura del buio e la paura della morte?”
Sara Cassandra (via cassandrablogger)
oddio.
(via isuoiocchidentroilmare)
Fottuto genio.
(via dolcezzaamara)
Meraviglioso.
(via you-do-not-have-to-be-perfect)
Innamorandomi.😍
(via polsidicarta)
WAU…SENZA PAROLE… FANTASTICO
(via fragilecomevetroworld)
Grazie a tutti!!
(via cassandrablogger)
Io la amo💋
(via unsorrisoaltramonto)
Meraviglia.
(via lifescar)
grazie mille!
(via cassandrablogger)
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Instagram
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Dammi un bacio
che duri
una vita
intera.
Isabel Celima
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reblog if ur mom is smart and beautiful
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Hai un non so che,
che mi mette non so come,
ma che mi piace non sai quanto.
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Un mandarino era innamorato di una cortigiana.
«Sarò sua», disse lei, «quando avrete trascorso cento notti ad aspettarmi seduto su di uno sgabello, nel mio giardino, sotto alla mia finestra.»
Ma, il novantanovesimo giorno, il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio ed andò via.
Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
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That’s amore.
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Mi riempirò di spine
se questo servirà
per starti accanto.
Mi lascerò sanguinare
senza preoccuparmi
delle cicatrici
che si formeranno.
Le indosserò
come un gioiello,
le trasformerò
in un vanto.
Jazmin Lóng
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