lost-inthechaos

[lost-inthechaos]

tw // anger

my heart is beating so fast I’m full of anger and disgust and I can’t sleep like this I want to spit on his grave, to destroy it and idk I just want him to suffer because life was too easy for that shit

__________

un tweet in bozza, che alla fine di questo post deciderò di eliminare definitivamente come se non fosse mai stato partorito dall’user brokencameera. mettermi a nudo sull’app del cinguettìo è prassi ormai, almeno 140 followers di cui non conosco neanche il volto conoscono i miei interessi, opinioni, orientamenti. Sanno dei miei daddy issues, del BED, dei miei successi e fallimenti e sono aggiornati quasi in tempo reale sui miei attacchi di panico e mental breakdown eppure non ho mai realizzato quanto di me stessi condividendo e con chi lo stessi facendo. non che la cosa mi spaventi realmente, anzi il fatto di potermi sentire capita con un like o una risposta da qualcuno di totalmente esterno alla mia vita mi ha sempre dato quel conforto e sostegno disinteressato che ci si aspetta da altri ‘utenti”. sono i rimanenti 16 followers ad avermi bloccato dal pubblicare questo tipo di contenuto, le domande che mi avrebbero fatto o non detto, ciò che avrebbero potuto pensare. è qualcosa di cui mi vergogno terribilmente, un incubo che mi ha perseguitato per almeno 20 anni prima di avere quasi la certezza che non si trattava di una mia paura riflessa in un sogno, ma della realtà da cui il mio inconscio ha cercato di proteggermi. pur non avendone ancora la certezza, le parole di mia madre “mi sono successe cose che non ho mai detto a nessuno e mai lo farò per il bene di tutti e non so nemmeno io come ho fatto a superarle” sono state come un ceffone in faccia per me e la prima immagine che mi è apparsa è proprio quella della luce del bagno in contrasto col buio della mia casa, e ciò che ho visto dallo spiraglio della porta.

non ci riesco. non riesco a trasformare in parole ciò che ho visto senza provare nausea, a disegnarlo senza che mi tremi la mano. provo solo frustrazione, rabbia, disgusto, un mix di emozioni talmente forti e rancorose da non riconoscermi. e invece io sono anche questo. sono anche cattiva, crudele, spietata ma nessuno lo sa perché nella mia testa c’è una regola suprema “fai la brava”. non potrò mai dire a voce alta queste parole né riuscirò mai a denunciarle con un disegnetto, ma su questo caos di pensieri deserto nessuno mi vedrà né mi ascolterà. si perderà come tutti gli altri post ma almeno sarà esistito. la mia rabbia non sarà repressa, la mia cattiveria non sarà cancellata, i miei pensieri non saranno censurati.

È stato fin troppo semplice per te. Sei morto di una malattia che ti ha mantenuto col sorriso fino all’ultimo respiro, con la comprensione e il rispetto delle persone a cui tu non lo hai mai dato. Avrei voluto che soffrissi, che l’alzheimer ti rendesse solo un frustrato e rabbioso leone senza denti. E invece sorridevi come un bambino indifeso e io stessa mi sentivo in colpa a non provare affetto nei tuoi confronti. Disprezzo. Questo è quello che provavo per un uomo come te. Ora è rimasta solo amarezza per non averti mai potuto castrare. Ho una rabbia cieca, irrazionale che non ho intenzione di studiare. Voglio sentire la mia rabbia. Voglio essere cattiva e irrispettosa. Voglio sputare sulla tua tomba, darci un calcio, disonorarla in ogni maniera possibile così che tu possa sperimentare l’umiliazione che da vivo hai provocato agli altri. Vorrei che realizzassi quanto fragile e pietoso fosse il tuo machismo ma ormai sei un corpo putrefatto, non esisti più e probabilmente l’essere andato via prima di tutti noi è la punizione che ti spetta. ora che ho la certezza dello schifo che eri, sarò la nipote più ingrata e cattiva che esista ma lo saprà solo questo caos. non ti perdonerò mai. È stato fin troppo semplice per te.

[lost-inthechaos]

[lost-inthechaos]

[lost-inthechaos]

hidden in the chaos.

sono passati esattamente 9 mesi dall’ultima volta che ho deciso di lasciare un messaggio qui. una semplice frase lasciata nella speranza che venisse finalmente esorcizzata, eppure tutt’ora si ripete come mantra non appena inizio ad ascoltarmi, graffia ancora, lascia quel colore spento ma intriso di dolore al tatto, mi strozza e ammazza ogni mio tentativo di chiedere aiuto a me stessa. dove sono quando tutto ciò accade? mi sono davvero persa? vivo ormai da anni nel caos, quindi forse ‘perdersi’ è solo una scusa. ormai nel caos ci sguazzo, riconosco l’ordine apparentemente casuale dei suoi colori, a quando risale ogni coccio di specchio che indossa il sangue coagulato delle mie insicurezze, il suono dell’allarme antincendio difettoso che finisce per allagare lo spazio, la temperatura asfissiante dentro la cella frigorifera rotta, ogni volto deformato incorniciato alle pareti che si sciolgono come palline di gelato su un cono il 15 di Agosto. vorrei avere un taglierino per squarciare ogni tela, più e più volte, fino a rendere quei volti dei falsi mal riusciti di fontana.  questo posto lo conosco fin troppo bene da odiarlo, da avere l’impulso di rovinarlo ancora di più, voglio avere una scusa per perdermi ancora. voglio perdermi e fingere che sia la prima volta che succede. e invece la verità è che quando finisco di nuovo qui, mi sembra di aver trovato il mio posto, mi sono ambientata, abituata... sono calma.  e mi nascondo nel caos. ....c’è qualcuno che sta facendo la conta?

[lost-inthechaos]

i am good at nothing

[lost-inthechaos]

sono così ingrata e non riesco ad apprezzare più niente di questo mondo.

[lost-inthechaos]

non c’è niente che io voglia fare. non voglio ridere, non voglio scherzare, non voglio lavarmi, non voglio uscire. non voglio parlare con gli altri e voglio stare fottutamente sola. voglio smettere di dovermi sentire sbagliata ogni cazzo di volta perché non rispetto le aspettative altrui. perché sono egoista quindi non penso a come si sente l’altro, sono egocentrico perché penso che tutto giri intorno a me. ma allora dio santo perché nessuno mi lascia in pace. perché la gente viene da me, cosa si aspetta da me. ho così voglia di amma**armi che l’autocontrollo che penso di non avere si fa sentire tutto in questi momenti. voglio una ca**o di sigaretta ma non so dov’è il tabacco e non ho voglia id uscire a comprare un altro pacchetto. devo risparmiare perché ho tante spese ma chi ca**o me l’ha detto di fare sto corso di danza. ma chi prendo in giro che sono una ca**o di bonza che non fa altro che mangiare, lamentarsi e dormire. non ho passioni, non ho talenti. mi piace sapere tante cose ma a che pro. sono stanca di aiutare gli altri e sentirmi buttare in faccia le loro aspettative su come volevano che io rispondessi o mi comportassi. perché non vado bene come sono, non vado ben ea nessuno e questa cosa mi sta uccidendo perché è così difficile smettere di cercare l’approvazione altrui. sono una persona così vuota e senza senso. cosa voglio fare in questo mondo quando non sono niente. quando sono brutta, ignorante, stupida e incapace. sono così stanca e vorrei tanto che qualcuno spegnesse i miei pensieri in questo momento o che qualcuno mi abbracciasse e mi dicesse che vado bene come sono. ma siamo tutti soli e non ci accetteremo mai tra di noi completamente. è così inutile aggrapparsi a qualcuno quando tanto siamo soli. alla fine rimani tu con te stessa e quando la persona che odi di più al mondo è te stessa non c’è peggior incubo. come si controllano questi pensieri. non è così facile controllarli, perché la gente ci riesce e io no. perché forse non voglio spegnere i miei pensieri perché sono l’unica cosa buona che penso di avere anche se sono così negativi. 

[lost-inthechaos]

mi sono accorta che quando ho la possibilità di scegliere un posto su un mezzo, questo non è mai verso rivolto verso l’autista, ma sempre all’opposto, come se ciò che volessi vedere fuori dal finestrino non è il tragitto verso la destinazione o la destinazione stessa in lontananza, bensì ciò che mi lascio indietro per qualche ora, qualche giorno, per un tempo indefinito. È come se in qualche modo sentissi la necessità di rimanere legata al punto di partenza, da dove sono partita e avessi quasi paura a lasciarmelo indietro. non so spiegare perché. forse vivo troppo nel passato, forse sono semplicemente quel tipo di persona che ha sempre bisogno di fare ciò che non è conforme e pure in queste forme così banali devo farmi riconoscere. dicono tutti che quando hai un obiettivo, non è importante solo il risultato ma anche il tragitto che fai per ottenerlo, ma se in quel tragitto la tua mente fosse rimasta indietro alla partenza e non avesse le forze di andare avanti? E se fosse tutta una grossa scusa e la verità fosse che non avendo una destinazione, un obiettivo, l’unica destinazione a cui posso aspirare fosse la morte e per questo me ne nego la visione? non so nemmeno io quanto senso abbia. quanto senso abbia tutto ciò che vivo, cosa sia veramente importante e se esista qualcosa che valga la pena vivere più della morte.

[lost-inthechaos]

i’m so broken. i’m not a broken flower, i’m not a broken glass. i’m more like a broken camera. no matter how much you can try to fix me, it can’t be like or better than before. you can try to not give up, but not too late you will be tired to take care of a broken camera because it can’t do good pics as you wish. i feel like a broken camera because people have expectation towards cameras. they expect a lot after a shot but if you are broken, you can only disappoint others

[lost-inthechaos]

where i can find that positivity again?

[lost-inthechaos]

i want to stay alone but i feel lonely.

[lost-inthechaos]

in this period I re-start to have all necrotic behaviors. it’s like I always fall down and I don’t understand why... what can I do to be stable emotionally and physically.... I don’t have to expect anything from anyone but why I start to hope again? why I’m so masochist. Why I am good at nothing. I’m incapable to do nothing and it’s so frustrating. I started to eat bad and insomnia don’t let me go... I feel bad again.

[lost-inthechaos]

I need someone who can make me company at this hour.

[lost-inthechaos]

when I go to a new house the thing I like the most to watch is the library.

[lost-inthechaos]

Ehi, are you afraid of the death?

Actually no, I mean. It’s something I can’t escape from, so I will accept as it is.

And what about the no-existence fear?

I don’t know. I mean, you know, to me ‘die’ it’s like the end but when I think I can’t see the beauty in this world one day, I think it’s such a pity.

[lost-inthechaos]

I have a problem. I mean, I’ve lot of problems in my head... I’ve just realized one of them. I don’t show myself. I listen, I understand people, I try to get along well if I like to talk to that person but I can’t show myself because I’m afraid to be hurt. Idk where this insicurity come from, but I care too much about what others think about me and it’s frustrating because I leave everything bc of my fears. I wanna punch myself so many times.

[lost-inthechaos]

,, I saw my life branching out before me like the green fig tree in the story. From the tip of every branch, like a fat purple fig, a wonderful future beckoned and winked. One fig was a husband and a happy home and children, and another fig was a famous poet and another fig was a brilliant professor, and another fig was Ee Gee, the amazing editor, and another fig was Europe and Africa and South America, and another fig was Constantin and Socrates and Attila and a pack of other lovers with queer names and offbeat professions, and another fig was an Olympic lady crew champion, and beyond and above these figs were many more figs I couldn't quite make out. I saw myself sitting in the crotch of this fig tree, starving to death, just because I couldn't make up my mind which of the figs I would choose. I wanted each and every one of them, but choosing one meant losing all the rest, and, as I sat there, unable to decide, the figs began to wrinkle and go black, and, one by one, they plopped to the ground at my feet.“ — Sylvia Plath, The Bell Jar