Faccio collezione di cose che non saranno mai. Leggi su controversi.net
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Tiziano Terzani è uno degli scrittori che più mi rasserena. Può parlare di morte, di guerra, di malattia… non importa.
Dev’essere il suo atteggiamento nei confronti di tutto quello che accade a rendermelo così importante. Vorrei che potesse scrivere ancora.
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Giochetti è una collezione di punti di contatto tra videogiochi e altre forme d’arte.
E oggi inizia la seconda stagione! 😊

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Per le generazioni precedenti il Doré era il nostro Zerocalcare e a mio nonno si illuminavano gli occhi quando ne parlava.

Potevo quindi dimenticarmi del Doré parlando di #arte e #videogiochi? No. Infatti lo trovate in questo episodio di Giochetti.
https://giochetti.substack.com/p/spiritfarer-e-la-divina-commedia
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H. R. Giger è conosciuto come "quello degli alieni di Alien". Ma la sua produzione artistica ha influenzato tantissime altre opere e tra queste poteva mancare almeno un videogioco? Ovvio che no.

https://giochetti.substack.com/p/scorn-giger
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Si potrebbe pensare che Dieci piccoli indiani (capolavoro di Agatha Christie) e un piccolo gioco per cellulari ambientato su un’astronave in viaggio nello spazio non abbiano nulla da spartire.
E invece…

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Alessandro Manzoni e Albert Camus giocano con i videogiochi? Di sicuro “A Plague Tale: Innocence” gioca con loro.
Nella nuova uscita di Giochetti a unire #letteratura e #videogiochi c’è la peste (e tanti tanti topi 🐭)
A plague tale, Albert Camus e i promessi sposi
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Cos’hanno in comune un videogioco del 2022 e un manoscritto del XV secolo?
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Meno intelligenti rispetto a quelli di Adams e meno furiosi (ma non troppo) se confrontati con quelli di Herbert, i topi di Speranza vivono un’epopea dai toni tribali ed epici. Forse va così anche nel mondo? Stiamo dando poca attenzione ai ratti? Cosa sanno loro che noi non sappiamo? Se qualche ratto vuole dirci la verità siamo in ascolto. https://www.instagram.com/p/CoqRcHBoGUG/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Le assenze non sono immateriali, sono fatte di forme e di spazi, di vuoti nello stomaco e di lacrime. https://www.instagram.com/p/Comdu8pMjiU/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Ci sono case nascoste tra gli alberi in cui non entra nessuno per gran parte dell’anno. Sono posti accoglienti che diventano freddi e gelidi, nascondono oggetti nel buio e a volte vorrebbero che le loro porte non venissero più aperte. Se vedete una di queste case salutatela. Basta un cenno con la mano. La solitudine appartiene anche alle cose. #oggetti #case #solitudine https://www.instagram.com/p/CoPis9NsQGg/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Ho inviato negli anni tanti messaggi in bottiglia che sono andati perduti, o meglio, sono andati dove volevano loro. Ora mi è venuta voglia di sapere dove sono finiti, quanta strada hanno fatto e se qualcuno di loro ha avuto fortuna. Così mi sono imbottigliato anch’io. Per ora il viaggio procede tranquillo, niente mal di bottiglia, ma è un po’ noioso. Forse dovevo portarmi qualcosa da leggere. https://www.instagram.com/p/Cny2mTnMZZ0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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La vista dalla rotatoria segreta (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/Cmwa4IWIqxR/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Matheson ha una maniera familiare di scrivere l’apocalisse, come se raccontasse la spesa al supermercato o la giornata di un operaio in fabbrica. Allo stesso modo il tema più importante scorre sotto traccia, sempre presente ma mai sfacciato, tanto che potrebbe sfuggire tra le righe. L’ostinazione con cui il protagonista porta avanti la sua vita senza arrendersi alla sconfitta è il perfetto esempio dell’uomo che non si arrende di fronte alle avversità: è una medaglia che siamo così abituati a metterci al petto da non accorgerci della sua carica violenta, dei suoi lati neri, dei problemi che un atteggiamento del genere crea agli altri. Non ci accorgiamo di tutto questo perché è l’atteggiamento di chi vince. O almeno ce lo raccontiamo quasi sempre così. Matheson ci mostra il protagonista nel mezzo di questa lotta. Siamo noi. E per questo non possiamo che stare dalla sua parte. Ma guardando meglio ci accorgiamo di stare dalla parte di chi non vuole accettare il cambiamento, di chi rimane fermo sulle sue posizioni anche quando non resta nulla su cui poggiare i piedi. Soprattutto: è il modo in cui giustifichiamo l’odio verso chi non è (o non è più) come noi. Se tutti gli altri sono diversi, chi è il diverso? https://www.instagram.com/p/CmjlHcGIvfH/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Ogni tanto nei musei si trovano dei bozzetti. Quando mi capita di incontrarli stento a credere che siano soltanto prove. E a volte, come in questo caso, le opere non sono state più realizzate. Questo è la “Caduta degli angeli ribelli” di Andrea Commodi, è dell’inizio del 1600 e sarebbe dovuto diventare un affresco per la cappella nel palazzo di papa Paolo V Borghese. E invece niente. (presso Gallerie degli Uffizi) https://www.instagram.com/p/CmJfUT9sX2S/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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