Metti un giorno qualsiasi, sali in macchina, prendi l'autostrada, arriva al mare, compra un gelato, cerca uno scoglio, siediti e aspetta che si faccia sera, non avere fretta di tornare.
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Mia madre
Mia madre non ha mai avuto un carattere facile.
Sempre incazzata con il mondo, sempre con quell’aria di chi è stata defraudata di qualcosa. Effettivamente la vita non è stata gentile con lei: una madre dispotica, un matrimonio iniziato con un incidente grave di mio padre, incidente che ha condizionato la loro non lunga vita matrimoniale, la perdita del marito e dopo anni la perdita di un figlio.
Tutte cose che ti segnano, ti segnano profondamente e che acuiscono il tuo già non facile carattere. E più passano gli anni e più peggiora: sempre sul chi va là, sempre addosso ai figli e ai nipoti (io sono il suo bersaglio migliore), sempre critica su tutto e su tutti, affettuosa come un riccio (molto affettuosa ma così irta di spine da ferirti), possessiva allo spasmo, mai generosa di complimenti, sempre pronta a far propri i guai che affliggono gli altri, perché pure lei ce li ha, anzi ancor di più e nessuno la capisce, Il senso di colpa fatto persona (se non ce l’hai trova sempre il modo di fartelo venire).
Ci sono giorni che non la reggo, ci sono giorni che mi dico di non diventare mai come lei, ci sono giorni che non vedo l’ora di uscire da quella casa e diradare ancor più la mia presenza, ci sono giorni che vorrei urlare (e alla fine urlo)…
E mi arrabbio
E mi arrabbio ancor di più, quando poi, fermandomi a riflettere, scopro che ho fatto miei alcuni suoi comportamenti, che pur combattendoli e criticandoli allo spasmo, mi ritrovo pari pari ad essere come lei.
E la odio… e mi odio.
E mi domando se tutto questo avrà mai una fine. Perché, anche quando non ci sarà più (e lo so che mi mancherà, e come mi mancherà) mi guarderò allo specchio e rivedrò lei, come se oltre a un DNA fisico esistesse anche un DNA morale, trasmettibile di madre in figlio.
(ed infatti la cosa che odio di più è quando mia figlia esclama “sei come tua madre”, non sapendo - o sapendo benissimo - che è la cosa peggiore che possa dirmi, per ferirmi a morte)
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La pandemia mi ha tolto un piccolo piacere. Mi manca la disapprovazione della gente. Ora la mia asocialità è un comportamento responsabile. Questo fatto mi mette a disagio. Mi fa sentire integrato. Nel 2021 spero di essere considerato di nuovo uno stronzo.
— L’Ideota
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“I sogni che sto facendo in quarantena. Freud, mi senti?”
— (via mdma-mao)
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Thomas Hoepker. Cinema in the outskirts of Naples, Italy, 1956
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❤️ best serie ever
What makes you a normal person?
FLEABAG | S02E02
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«Quando si diventa forti?» domandò.
La strega, con un sorriso, rispose:
«Quando si impara a non danneggiare nessuno.»
A. Jodorowsky
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