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Gli Endless pubblicano il video di “Dark Secret” (Matthew Sweet cover)

La band degli Endless ha pubblicato il video di "Dark Secret", (Matthew Sweet COVER). Il brano verrà rilasciato a breve come singolo nei principali digital store e incluso nell'album di prossima pubblicazione per Ghost Record.
Questa la dichiarazione di Leonardo, voce e Frontman della band:
“Ascoltai un frammento del brano anni fa, guardando il film di Peter Filardi, "The Craft", e fui attratto subito dalla melodia. Scoprii che si trattava di un brano di Matthew Sweet, cantautore statunitense che non conoscevo fino a quel momento. Personalmente mi rivedo molto nel testo, così con gli Endless abbiamo voluto riadattarla nel nostro stile, in quanto la sua melodia malinconica ricorda quelle delle nostre canzoni.”
Crediti:
VideoMaker - Eva Ginevra Sambucci
Recorded at MStudio Center
Mixed by Fabrizio Migliorelli
Record Label - Ghost Record Label
Special Thanks to Alfonso Delicato
Guarda il video
youtube
Endless è una band Alternative/Gothic Metal formatasi nel 2021. Tra le esibizioni più degne di nota della band:
Nel 2022 hanno partecipato alla seconda edizione del Titans Of Metal Fest.
Nel 2023 sono stati headliner dell'"Overlake" Festival.
Nel 2024 si sono esibiti con i Deathless Legacy.
Nello stesso anno sono entrati a far parte del roster di Irukandji Booking Live Promotion e hanno iniziato a registrare il loro album di debutto "And Here Is the Darkness";
si sono inoltre esibiti allo "Slaughter Metal Meeting" di Milano con Strana Officina e altri, in seguito all'uscita del loro primo singolo "The Tears Rain On Tomb Of Love" con relativo videoclip, la cui promozione ha portato la band in tour fino a quando non hanno condiviso l'evento "Delirious Night" con Delirio and the Phantoms (Death SS). L'uscita del loro album completo è prevista per il 2025.
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Antonella Ridoni pubblica la raccolta di poesie “Gocce d’amore”
Un viaggio nei sentimenti tra amore, fede e vita quotidiana

Il libro di Antonella Ridoni, “Gocce d’amore”, è una raccolta di poesie in versi liberi che abbraccia i temi dell’amore familiare, della fede e delle emozioni quotidiane, racchiusi in uno stile semplice e diretto. Vincitore del primo premio al concorso letterario “Roma International” nel 2024, il libro ha segnato per l’autrice il debutto ufficiale con Pegasus Editore. Ogni poesia è un frammento d’anima, capace di evocare immagini immediate e autentiche nel lettore, restituendo tutta la profondità emotiva di eventi lieti e dolorosi. La raccolta, composta da testi scritti in epoche diverse e volutamente non ordinata in senso cronologico, trasmette un messaggio universale: l’amore è la radice comune di ogni esperienza umana. Le poesie contenute in “Gocce d’amore” sono nate spesso in silenzio, su fogli lasciati tra armadi e cassetti, ma oggi trovano finalmente spazio in un’opera matura e sentita.
Acquista la raccolta
Antonella Ridoni è nata a Roma l’8 ottobre 1963. Dopo aver lavorato per anni nel settore turistico, ha coltivato in parallelo la passione per la poesia, scoperta tra i banchi di scuola e mai più abbandonata. A 12 anni scrive la sua prima poesia e da allora non ha mai smesso di dare voce alle emozioni attraverso la scrittura. Negli anni ha partecipato a numerosi concorsi letterari, ottenendo premi e riconoscimenti: il secondo posto al premio letterario Città di Ladispoli (1997), il primo premio al concorso “Nativo del Pizzo”, il Premio speciale Maria Rosa Lancini Costantini,il premio della giuria al Concorso Nazionale di Poesia Religiosa San Pio X, ed è stata finalista in vari premi nazionali e internazionali. Nel 2024 pubblica il suo primo libro “Gocce d’amore”, seguito a novembre da “Gocce d’anima” (G.C.L. Editore), frutto di un secondo concorso vinto. Una sua poesia verrà tradotta in spagnolo e pubblicata nell’antologia dell’editore IRDI Destinazione arte, presentata a Madrid nel 2025. Essendosi classificata terza al concorso letterario “Marguerite Yourcenar”, quest’anno manderà alle stampe anche un suo quaderno di poesie. Oltre ai componimenti in versi, Ridoni ha iniziato a scrivere racconti brevi, anche questi premiati e in via di pubblicazione. La scrittura è per lei linfa vitale, uno spazio intimo dove verità e immaginazione si intrecciano per dare voce a ciò che non si può dire a parole.
Instagram: https://www.instagram.com/antonellaridoni?
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Giuseppe Cangiano: uno scrittore controverso

Giuseppe Cangiano nasce a Caserta il 2 marzo 1991, consegue la laurea magistrale in Scienze Storiche presso l’Università Federico II di Napoli, con una tesi sperimentale sul teatro di Carmelo Bene.
Scrittore, saggista, appassionato di cinema e giocatore di poker, esordisce nel 2021 con “Una strana chiacchierata sul cinema”, che ha lo scopo di raccontare le basi dell’arte del cinema e, allo stesso tempo, di fungere da vademecum. Quest’opera segna già la cifra stilistica di Cangiano, basata sul pensiero tagliente e il rifiuto delle convenzioni. Seguono “Vite da poker” e, nel 2024, l’acclamato “Anagogia di un esteta”, un romanzo esistenziale vincitore di numerosi premi letterari internazionali.
Nel 2025 pubblica “Apoftegma - Ere notturne”, definita dallo stesso autore “un’opera sperimentale e audace”. Si tratta della prima raccolta di versi liberi, prose, aforismi e pensieri, di matrice autobiografica. Il libro consolida la personalità anticonformista di Giuseppe all’interno della scena culturale e la sua portata culmina con l’assegnazione del Premio alla Carriera “Antonio Piromalli”, ricevuto nell’estate dello stesso anno, dopo un lungo tour nazionale di riconoscimenti.
L’autore è anche ideatore del brand letterario “Scrittura Violenta”: non solo un marchio, ma un credo artistico, una dichiarazione poetica, secondo cui la letteratura deve ferire, scuotere, infrangere i filtri del politically correct e della narrazione rassicurante.
“Io descrivo la realtà delle cose, la vita di uomini allo sbando, ai limiti della società e dell’etica”.
Volontariamente lontano dalle logiche editoriali tradizionali, Cangiano sceglie l’autopubblicazione come forma di resistenza e di libertà. Una “scrittura violenta” non solo nei contenuti, ma soprattutto nella volontà di rompere con la letteratura contemporanea, fatta di compromessi e inesorabili cliché.
Controverso è l’aggettivo che contraddistingue l’operato della penna di Giuseppe Cangiano, uno degli autori più intriganti della scena letteraria italiana, capace di generare reazioni forti, tra ammirazione e dissenso.
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Marco Pitteri pubblica il nuovo libro “Un bacio a forma di bacio”
Un’opera che sfida i generi e danza fra le suggestioni di Venezia

“Un bacio a forma di bacio” è il nuovo romanzo di Marco Pitteri, che racconta il lutto, l’amore e la memoria con una voce delicata, poetica e profondamente umana. Scritto come una lettera d’amore postuma, ma anche come elogio funebre e diario esistenziale, questo libro tocca corde intime e profonde. Il protagonista Amedeo accompagna Eleonora, la donna che ha amato, nel suo ultimo viaggio, in un funerale sospeso tra simbolismo, ricordi e poesia urbana. Il romanzo si muove tra le strade e i canali di Venezia, nei luoghi quotidiani di una storia d’amore semplice e vera, restituendo al lettore la bellezza della fragilità, la forza del ricordo, e il coraggio di lasciar andare. Ogni gesto diventa parte di un rituale laico e personale per onorare la vita e il dolore.
“Quando muore una persona nel fiore degli anni tutto viene amplificato. La morte toglie il diritto di replica, ma non cancella la rabbia.”
“Un bacio a forma di bacio” è un libro che rimane addosso, ed è per chi ha perso qualcuno e cerca parole vere, per chi vuole immergersi in un racconto che fa piangere, ma che fa soprattutto ricordare che l’amore continua a parlare, anche dopo la fine.
Per concludere, è indispensabile menzionare una delle caratteristiche fondamentali del libro: la sua capacità di suscitare il riso.
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Marco Pitteri è nato a Venezia. Classe 1966, da sempre coltiva una profonda passione per l’arte e la scrittura creativa. È autore di romanzi e racconti in cui la città lagunare, con la sua bellezza sospesa e il suo mistero, diventa spesso protagonista e sfondo narrativo. Scrive di notte, come faceva Machiavelli nei suoi studi, dopo giornate passate tra le mani nella realtà. Si definisce con orgoglio «uno spazzino di giorno e uno scrittore di notte», perché nella concretezza ha trovato la forza per far volare l'immaginazione. Ha pubblicato: “Due Donne” (2013 – finalista al concorso nazionale Avv. Giuseppe La Franca), “Mai” (2015 – 3° premio al concorso internazionale Città di Cattolica), “Codice Canaletto” (Pav Edizioni, 2021 – menzione speciale al “Gran Giallo a Castel di Brando”, 1° premio assoluto al “Manerba in Giallo”), Filo Fucsia (Pav Edizioni, 2022 – selezionato dal concorso IoScrittore), Innesco incendiario (Pav Edizioni, 2023), “Un bacio a forma di bacio” (Pav Edizioni, 2024). I suoi romanzi, spesso ambientati nel mondo dell’arte, coniugano sensibilità emotiva, attenzione ai dettagli e una voce narrativa sempre personale e sincera. Oltre alle pubblicazioni, ha ottenuto premi e riconoscimenti in diversi concorsi letterari ed è autore di numerosi racconti brevi. Attualmente ha all’attivo dieci manoscritti inediti tra thriller, narrativa e storie d’amore. La scintilla della scrittura nacque ai tempi della scuola, durante una lezione di italiano in cui lesse per la prima volta la celebre lettera di Machiavelli a Francesco Vettori. Da allora, ha continuato a nutrirsi di parole, con letture onnivore e continue.
«Per anni ho vissuto, letto, lavorato. Poi, un giorno, ho letto di un concorso per un racconto ambientato a Venezia e mi sono detto: “Perché no?” E così ho iniziato.»
Website: https://www.marcopitteri.it
Facebook: https://www.facebook.com/marcopitteriscrittore/
Instagram: https://www.instagram.com/pitteri.marco?igsh=ZTI1ODhlNHo3c254
Ufficio Stampa Nazionale
BOOK Promotion
E-mail - [email protected]
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Leea Clem pubblica il brano “dentro un delay”
Il singolo anticipa la nuova identità sonora dell’artista e dà voce a chi si sente intrappolato nei propri pensieri

La cantautrice e performer Leea Clem presenta il singolo “dentro un delay” sotto l’etichetta Dmb Management, distribuita da Altafonte Italia. Disponibile dal 4 luglio su tutte le piattaforme digitali, il brano non fa parte del suo prossimo EP ma funge da ponte simbolico, tracciando la linea tra ciò che è stato e ciò che sta per arrivare. La produzione è stata curata da Alessandro Pepe, Daniele Diana, Claudio Chiarantoni e Robbikek. Con un sound che affonda nel dark pop e si contamina con influenze R&B, “dentro un delay” affronta temi come l’insicurezza, l’ansia e la difficoltà a lasciarsi alle spalle il passato. Il titolo è una metafora potente: come l’effetto delay in musica, alcuni pensieri e vissuti tornano nel tempo, anche se più ovattati, continuando a condizionare il presente. Il brano è una ricerca di libertà emotiva, una confessione sincera che si muove tra atmosfere eteree e incursioni più scure e incisive, a testimonianza di una nuova direzione sonora fortemente personale.
Ascolta il brano
Leea Clem, all’anagrafe Giulia Clemente, è un’artista e songwriter classe 2005, originaria di Bari. Inizia a studiare canto a 13 anni, affiancando alla formazione vocale una forte attitudine alla scrittura sia in italiano che in inglese. La sua musica unisce il dark pop all’R&B, in un mix che crea un sound originale, profondo e riconoscibile. Nel 2021 pubblica il suo primo singolo “A Universe Apart”, seguito da una serie di brani che culminano, nel 2023, nell’album “moving on”, distribuito da Sony con il patrocinio di Puglia Sounds, grazie al quale si esibisce anche al Medimex Showcase. Performer completa, Leea Clem alterna set intimi chitarra e voce a performance più dinamiche e teatrali, portando sul palco tutta la sua versatilità. Con “dentro un delay”, Leea Clem apre un nuovo capitolo che parla di autenticità, cambiamento e crescita personale.
Instagram: https://www.instagram.com/leeaclem?
YouTube: https://youtube.com/@leeaclem?si=0eAMqqPf8swA9qCw
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@leeaclem?
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Giacomo De Rosa pubblica il romanzo “Non c’è nero nell’arcobaleno”
Un romanzo intenso sulla caduta, la redenzione e la riscoperta della luce attraverso il buio

“Non c’è nero nell’arcobaleno”è il nuovo romanzo di Giacomo De Rosa, una potente parabola umana e spirituale che racconta la caduta e la rinascita di un uomo abituato al potere e all’eccesso. Una storia di trasformazione interiore, in cui l’oscurità lascia lentamente spazio alla luce dei sentimenti più autentici. Giona Cohen è un imprenditore ricco e arrogante, abituato ad avere tutto. Ma un errore fatale, causato dall’abuso di alcol, cocaina e dalla sua presunzione, lo trascina verso un baratro inaspettato. Accusato di bancarotta fraudolenta, viene arrestato e condannato ai lavori socialmente utili. È qui, tra mani sporche di terra e rapporti sinceri, che scoprirà un’altra vita: più vera, più silenziosa, più umana. Là dove prima c’erano egoismo, denaro e controllo, ora prendono spazio gentilezza, rispetto e amore. E sarà proprio quest’ultimo, l’amore, l’elemento di svolta in un’esistenza che sembrava irrimediabilmente perduta.
“Nel buio più profondo si nasconde la possibilità di un nuovo inizio. E l’arcobaleno non esclude mai la luce.”
Acquista il romanzo
Giacomo De Rosa ha 54 anni e vive in un piccolo borgo ligure a 700 metri d’altezza, immerso nella natura. Buyer per un gruppo di farmacie, ha scelto di vivere in campagna, dove alleva asini e cavalli, trovando nelle relazioni con gli animali e con la terra una connessione profonda con l’universo. Separato da quattro anni, vive con sua figlia Matilde, con cui condivide quotidianamente gioie, sfide e silenzi. Con “Non c’è nero nell’arcobaleno”, il suo terzo romanzo, De Rosa dà voce a un racconto di speranza che nasce dal dolore, dove la letteratura diventa spazio per la cura e il cambiamento. Tra le altre opere, “Il Sussurro di Dio”, edito da Albatros, e “Le mie orecchie hanno visto”, edito da Booksprint.
Instagram: https://www.instagram.com/gi.acomo39?
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Zelda Mab pubblica il nuovo singolo “Del vento e del mare”
Un manifesto che anticipa l’uscita dell’omonimo EP, dedicato a Dio e alle ragazze del Quarto Piano

Il singolo “Del vento e del mare” e l’omonimo EP della cantautrice Zelda Mab, pseudonimo di Gloria Abbondi, sono disponibili dal 4 luglio 2025 sui principali stores digitali. Il brano “Del vento e del mare” è un dialogo profondo con il proprio bambino interiore, un abbraccio che attraversa il tempo e restituisce la forza nei momenti di incertezza. Ispirato ai ricordi d’infanzia sulle coste pugliesi di Specchiolla, la Zelda adulta osserva la sé bambina giocare spensierata tra le onde, in un’estate luminosa e semplice. Composto in un inverno di riflessione, in una piccola stanza, il brano unisce orchestrazioni dense di pathos, come timpani, violoncelli e percussioni sinfoniche, a sonorità rock ed elettroniche. Il risultato è un sound personale, che Gloria Abbondi definisce Electro Epic Rock, dove si incontrano energia, introspezione e immaginazione.
Ascolta il brano:
Il nuovo EP “Del vento e del mare” racchiude cinque tracce ed è frutto di un processo di scrittura lungo e accurato. Le canzoni scelte formano un corpus coeso ma variegato, in cui ogni pezzo è un’emozione distinta, un frammento di visione. Dagli abissi interiori di “Blu Cobalto” all’ironia simbolica di “G33”, passando per le sonorità desertiche e ipnotiche di “Duna Surf”, l’EP si muove tra generi e suggestioni senza perdere mai la propria coerenza. I testi sono essenziali, carichi di significato.
Track by Track
1. Del vento e del mare
Una ballata che esplora il dialogo guaritore con il proprio bambino interiore. Un invito a riconnettersi con la parte più pura e resiliente di sé.
2. Blu Cobalto
Un viaggio simbolico negli abissi interiori. Un punto di svolta, una riflessione su destino, consapevolezza e il senso di appartenenza al proprio presente.
3. Segreti di miele
Una canzone d’amore intensa, che parla di verità rivelate, maschere che cadono e solitudini silenziose ma profonde.
4. G33
Un brano visionario e provocatorio. Si dice sia tornato il nuovo Messia: tra rivoluzione, ironia e manifestazione creativa, G33 è un atto di potere simbolico.
5. Duna Surf
Ipnotica, senza ritornello, costruita su beat arabeggianti e suggestioni desertiche. Un’esperienza sonora onirica, romantica e fuori da ogni schema.
Ascolta l’EP:
Zelda Mab è il nome d’arte diGloria Abbondi, cantautrice, compositrice e visual artist. Nata a Bolzano, ha sempre sentito un forte legame con l’intera Italia: le sue radici, infatti, spaziano dalla Lombardia all’Alto Adige, dalla Puglia alla Sicilia. Inoltre, ha vissuto per molto tempo sia a Pordenone che a Roma. Con un background che unisce scrittura, arti visive e musica, Gloria ha costruito un linguaggio espressivo trasversale e immediatamente riconoscibile. Il progetto Zelda Mab nasce dalla necessità di esplorare l’identità, l’immaginazione e la libertà creativa attraverso canzoni che sono spesso visioni sonore. Dopo l’esordio con l’EP “Elettricità”, Zelda Mab ha continuato a sviluppare una cifra stilistica che mescola elementi pop, rock, elettronici e orchestrali, con uno sguardo sempre rivolto alla sincerità emotiva e alla potenza evocativa della musica. Con “Del vento e del mare”, Gloria Abbondi conferma la sua voce unica nel panorama indipendente italiano, offrendo un lavoro che è insieme confessione intima e gesto universale, pronto a toccare chiunque abbia attraversato un cambiamento, una tempesta, o semplicemente il desiderio di ritrovarsi.
Instagram: https://www.instagram.com/zelda_mab/
Facebook: https://www.facebook.com/zelda.mab/reels/
YouTube: https://www.youtube.com/@ZeldaMab
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@zelda_mab
Sito: WWW.ZELDAMAB.COM
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Rinaldo Cirillo pubblica il nuovo romanzo “La divina futura”
Un viaggio che intreccia il reale e la dimensione spirituale

Lo scrittore Rinaldo Cirillo pubblica il nuovo romanzo “La divina futura”, un fantasy psicologico che trae ispirazione dal capolavoro del sommo poeta Dante Alighieri. In questo libro, due storie apparentemente separate si intrecciano in un viaggio che esplora i confini tra la realtà e il surreale. I protagonisti, catapultati in un'esperienza al limite del possibile, si trovano a vivere prove iniziatiche e visioni mistiche, dove antichi miti e figure storiche tornano a parlare, guidati dalla presenza luminosa degli arcangeli. Mentre i loro corpi giacciono in coma nella dimensione terrena, le loro anime affrontano una guerra cosmica tra il bene e il male: la battaglia finale tra il nostro Signore e le forze oscure di Satana e degli angeli neri. Solo affrontando le proprie paure, i ricordi perduti e la verità celata nel profondo, potranno vincere: non solo per sé stessi, ma per l'intera umanità. Si tratta di un vero e proprio viaggio simbolico e spirituale, che racconta la lotta interiore e collettiva per ritrovare ciò che sembrava perduto: la pace, la fede e la serenità della vita reale.
Acquista il romanzo
Rinaldo Cirillo nasce a Viareggio il 6 ottobre 1975. Poeta e scrittore, esordisce nel panorama letterario nel 2020 con la raccolta “Sensibilità e follia”, segnando l’inizio di un percorso intenso e prolifico che lo porterà a ottenere numerosi riconoscimenti in ambito letterario. Nel 2022 pubblica “Memorie vissute”, una raccolta di prose che esplora con delicatezza il rapporto tra memoria e identità, seguita nel 2023 da “Fotopensieri”, una serie di poesie ispirate al linguaggio visivo e fotografico. Il 2024 rappresenta un punto di svolta con l’esordio narrativo in ambito romanzesco: “Mistico”, un giallo psicologico, segna l’inizio di una nuova fase creativa, proseguita nel 2025 con “La metamorfosi di un assassino”, romanzo cruento e disturbante che scava nella psiche criminale. La sua opera più recente è “La divina futura”, un fantasy psicologico in cui immaginazione e introspezione si fondono in una narrazione intensa e visionaria. Attraverso generi e stili diversi, Rinaldo Cirillo si conferma autore dalla voce originale, capace di attraversare con coerenza e profondità i territori della poesia, della prosa e della narrativa contemporanea.
Instagram: https://www.instagram.com/cimabue475?
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YouTube: https://www.youtube.com/@rinaldocirillo
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@rinaldo.cirillo?
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Para torna con il nuovo singolo “La Galleria del Gruppo”: un inno alla memoria condivisa
Un brano pop tra nostalgia, storytelling e amicizia: fuori ora su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 4 luglio

C’è un momento preciso in cui i ricordi ci raggiungono all’improvviso, spesso senza chiedere il permesso. “La Galleria del Gruppo”, il nuovo singolo di Para disponibile dal 24 giugno su tutte le piattaforme digitali e in promozione radiofonica nazionale dal 4 luglio, nasce proprio da uno di quei momenti. Una sera d’inverno, una pioggia battente fuori dalla finestra e una chat di gruppo che custodisce emozioni e frammenti di vita.
«Mi capita spesso di aprire la galleria del telefono e rivedere le foto con gli amici. È un gesto semplice, ma che riesce ogni volta a restituirmi felicità», racconta l’artista. Il brano si sviluppa come un flusso di coscienza: parte dalla consapevolezza della distanza che il tempo crea, ma approda a una verità dolce e potente, quella dei legami autentici che resistono. E lo fa con un sound pop che alterna dolcezza acustica a una chiusura rock, intensa e catartica.
Ascolta il brano
Para, nome d’arte di Tommaso Ballabio, classe 2001, originario della Brianza, ha sempre utilizzato la scrittura come strumento per esprimere se stesso. Dopo un periodo di sperimentazioni, nel 2025 decide di dare una nuova forma al proprio percorso, pubblicando brani come “Pioveva sopra l’auto” e proprio “La Galleria del Gruppo”, che segnano una svolta artistica matura e consapevole.
«Non è la prima volta che riguardo quelle foto, quei video, ma ogni volta sento che qualcosa dentro si muove. È come se quei ricordi non mi appartenessero solo, ma fossero un ponte con chi li ha vissuti insieme a me». Para
“La Galleria del Gruppo” è una dedica sincera all’amicizia, alle serate spensierate, ai momenti che tornano quando meno ce lo aspettiamo. Una narrazione sonora che commuove e scalda. Come una coperta in una sera fredda, ma con dentro il sole di mille estati.
Instagram: https://www.instagram.com/tommi.para
TikTok: https://www.tiktok.com/@tommipara?_t=ZN-8xdctmAFfMs&_r=1
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The Indiependent Drummer pubblica il singolo “Marnie”
Un brano che segna la nascita di un nuovo percorso solista e creativo

The Indiependent Drummer, pseudonimo di Alessandro Nardis, apre un nuovo capitolo artistico con “Marnie”, un brano intenso, che affronta con delicatezza e forza il tema dell’evoluzione: cosa succede quando una relazione smette di crescere? La risposta, in musica, è una spinta verso il cambiamento, senza rotture violente, ma con la consapevolezza che il movimento è necessario per non restare prigionieri della staticità. Caratterizzato da un sound pop-rock dal respiro maturo e coinvolgente, il brano si muove tra atmosfere avvolgenti e un’interpretazione vocale potente ed emotiva, firmata dalla cantautrice Cristina Velardita, che ha contribuito anche alla stesura del testo. La produzione, curata interamente da Alessandro Nardis, fonde precisione ritmica e sensibilità melodica, confermando la sua capacità di guidare ogni fase del processo creativo, dalla scrittura all’arrangiamento.
“Marnie” si estende anche al mondo narrativo: a breve uscirà l’omonimo romanzo, ispirato al brano, che racconta la storia di una band nata tra due mondi apparentemente opposti: la periferia romana del Serpentone e l’ambiente borghese di Monteverde. Nel libro verranno affrontate le tensioni che attraversano i diversi ambienti.
Il progetto The Indiependent Drummer si presenta così come un’esperienza a più livelli, capace di unire musica, parola e visione in un’unica, potente voce. Al fianco di Alessandro Nardis, ci sono anche Cristiano Vairello al basso e Claudio Morganti alle magiche tastiere e synth.
Ascolta il brano
The Indiependent Drummer è il nome scelto da Alessandro Nardis, musicista poliedrico attivo nella scena indipendente sin dai primi anni 2000. Dopo le esperienze con band come Almega, Grant, e collaborazioni come turnista, Nardis ha deciso di non essere più solo “il batterista di qualcun altro”. Il progetto solista è un atto di affermazione: un luogo dove ritmo, scrittura e visione artistica si incontrano. Il nome stesso, tra indie rock e provocazione, richiama la volontà di ribaltare il ruolo marginale spesso attribuito ai batteristi nella cultura pop.
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“Haribo” è il nuovo singolo di Oissela
Dal 4 luglio su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica

Esce il 4 luglio su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “Haribo”, il nuovo singolo firmato Oissela per Lift Records. Dopo il successo di “Baby”, il primo brano che ha segnato il debutto ufficiale dell’artista riscuotendo un ottimo riscontro tra pubblico e critica, Oissela torna con una traccia ancora più matura, intensa e personale.
“Haribo” è un viaggio emotivo in cui leggerezza e verità convivono in perfetto equilibrio. L’artista racconta senza filtri la propria visione di una relazione complessa, in cui rabbia e dolcezza si alternano con sincerità disarmante. “Non ho mai avuto paura di dire le cose come stanno, e in questo pezzo ho voluto farlo fino in fondo”, racconta Oissela. Il beat pop fa da sfondo a un testo diretto, ironico, ma allo stesso tempo profondo, capace di raccontare con energia una presa di coscienza che riguarda l’identità e l’immagine di sé. Nel brano, Oissela si mette completamente a nudo. “A volte mi sono sentito come una caramella scartata troppo in fretta”, dice, giocando con il titolo del singolo, ma rivelando al tempo stesso una vulnerabilità autentica. “Haribo” diventa così una metafora dolceamara di un legame che si evolve, che cambia, che mostra i suoi limiti ma anche le sue possibilità.
Ascolta l’artista
Classe 2003, originario di Vasto (CH), Oissela, all’anagrafe Alessio Salvatorelli, ha scoperto fin da piccolo nella musica la sua vera vocazione. Cresciuto tra le influenze di The Notorious B.I.G., 50 Cent, Eminem e i grandi del rap italiano, ha fatto della scrittura una forma di affermazione personale. “Scrivere è sempre stato il mio modo per capire chi sono davvero”, afferma. Nonostante non provenga da contesti difficili, ha saputo raccontare con autenticità le complessità del suo mondo, dando voce a emozioni universali.
Oggi Oissela è pronto a un nuovo passo, mantenendo intatta la propria visione: quella di un artista determinato, lucido, capace di costruire un percorso originale. “Haribo” non è solo una canzone: è una dichiarazione d’intenti. È il suono di chi ha scelto di esserci, davvero, senza maschere!
Instagram: https://www.instagram.com/theoissela/
TikTok: https://www.tiktok.com/@theoissela?_t=ZN-8xhGG8jO7KI&_r=1
YouTube: https://www.youtube.com/@oissela422
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Greta Viola pubblica il romanzo “Shine”
Un urban fantasy ambientato nella Los Angeles degli anni ‘90

L’autrice Greta Viola pubblica “Shine”, un urban fantasy autoconclusivo, che intreccia elementi paranormali e sentimenti intensi. Ambientato in una Los Angeles dai toni cinematografici, il romanzo racconta l’incontro tra Camille Williams, giovane aspirante agente di polizia, e Shine James, un uomo dai poteri straordinari che lotta contro il proprio passato e la propria natura.Una festa in discoteca segna per sempre il destino di Cami: Shine la salva da una violenza imminente, per poi sparire dopo averle alterato i ricordi. Dieci anni dopo i due si ritrovano, entrambi nelle forze dell’ordine, e tra indagini oscure, omicidi inspiegabili e legami sempre più profondi, riaffiorano emozioni mai sopite. Quando una forza misteriosa inizia a mietere vittime, Camille, Shine e il loro superiore Dave Parrish si trovano coinvolti in una spirale di eventi che metterà alla prova le loro convinzioni, i sentimenti… e la loro sopravvivenza. “Shine” è un romanzo che affronta la vulnerabilità emotiva come punto di forza e l’amore come forza trasformatrice, in un intreccio che non rinuncia né alla suspense né alla profondità psicologica.
Acquista il libro
Greta Viola, originaria di Roma e classe '94, è diplomata al Liceo delle Scienze Umane e ha sempre coltivato la passione per la scrittura e le arti. “Shine” è il suo romanzo d’esordio, nato dal desiderio di raccontare storie intense, dove la magia si mescola alla realtà e i sentimenti non hanno paura di mostrarsi nella loro autenticità. Attualmente, sta lavorando a nuovi progetti narrativi, restando fedele alla sua passione per i personaggi complessi e le trame avvolgenti.
Instagram: https://www.instagram.com/gretaviola_autrice
Facebook: https://www.facebook.com/share/12EzQWV5DrC/
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@greta_viola94
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"Tu Canción" – Il Nuovo Singolo di Romina Lettieri

Un inno alla rinascita, tra luce, ritmo e speranza
Fuori ufficialmente “Tu Canción”, il nuovo singolo di Romina Lettieri, cantautrice italo-uruguaiana che con la sua voce calda e intensa regala al pubblico una canzone dal forte valore emotivo. Scritto dalla stessa Lettieri e prodotto da Lorenzo Iuracà per la label i per i Recording Label e Orangle, il brano è un viaggio musicale che profuma d’estate, rinascita e libertà.
“Tu Canción” nasce come un abbraccio sonoro dopo un periodo di oscurità, ed è proprio questa l’essenza che Romina ha voluto trasmettere: la capacità di guarire e rifiorire, anche dopo le ferite più profonde. Con immagini che evocano la natura – il sole, la luna, i fiori e la primavera – la canzone diventa una carezza per l’anima e un invito a rimettersi in piedi con leggerezza, dolcezza e coraggio. «È una canzone che rappresenta la fine di un percorso interiore – racconta Romina – ma anche l’inizio di una nuova luce. Dopo aver attraversato ombre e malinconie, adesso è il momento di danzare e sorridere di nuovo, e la musica mi ha accompagnata in questo ritorno alla vita.»
Il singolo chiude simbolicamente l’EP “Cuando haya tiempo”, fungendo da capitolo finale di una narrazione emotiva che parte dall’attesa e arriva alla rinascita. In questo brano, infatti, il cuore torna a battere con fiducia e si lascia andare alla bellezza delle piccole cose. Il tutto è sostenuto da una produzione che alterna ritmo e delicatezza, in un perfetto equilibrio tra pop, soul e sonorità latine.
Romina Lettieri, nata a Montevideo nel 1991, ha un’anima artistica cosmopolita. Cresciuta tra Uruguay e Italia, fin da bambina è stata rapita dalla magia della musica: a soli 8 anni scrive la sua prima canzone e inizia a coltivare una passione che la porterà a studiare canto e pianoforte, fino a laurearsi in Informazione e Comunicazione. Ma è la musica a chiamarla con più forza, spingendola a trasferirsi in Italia per inseguire il suo sogno artistico. Oggi Romina è una cantautrice matura, consapevole, capace di fondere le influenze latine con le sonorità italiane, creando un’identità musicale autentica. Collabora attivamente con progetti solistici e live, e continua a scrivere canzoni che raccontano storie universali con una voce che emoziona e accarezza.
“Tu Canción” è disponibile su tutte le piattaforme digitali, tra cui Spotify e Apple Music. Seguite Romina Lettieri anche su Instagram per restare aggiornati sui suoi progetti e prossimi live.
LINK SPOTIFY: Romina Lettieri | Spotify LINK APPLEMUSIC: Romina Lettieri - Apple Music INSTAGRAM: Instagram
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Giordano pubblica il nuovo singolo “M1”
Un brano che unisce emotività personale, sonorità pinkfloydiane e un videoclip crudo sulla guerra e le dipendenze

Il musicista e performer Giordano presenta “M1”, il suo nuovo singolo disponibile dal 27 giugno sulle piattaforme digitali e, dal 4 luglio, nelle radio in promozione nazionale. Il brano nasce dall’esperienza di isolamento e riflessione vissuta a Berlino dallo stesso Giordano, e si sviluppa come un atto di denuncia sociale attraverso il potere evocativo del suono e delle immagini. Il titolo, “M1”, è dedicato a una figura femminile centrale per l’artista, il cui nome inizia per M; durante la registrazione della chitarra, avvenuta quasi in diretta, in due take, il pensiero di Rocco era costantemente rivolto a lei. L’esperienza berlinese, vissuta con la sola compagnia della chitarra, ha rappresentato per l’artista un momento chiave. Infatti, in un contesto in cui le parole non avevano più spazio, la musica è diventata il suo unico mezzo di espressione e comunicazione. Il brano è fortemente ispirato alle sonorità dei Pink Floyd e, in particolare, alla chitarra di David Gilmour, riferimento fondamentale per Giordano come musicista. Non a caso, durante la produzione, il brano è stato ribattezzato dallo stesso arrangiatore Massimo Morici con il titolo provvisorio di “Rocco Floyd”. Accanto a Rocco, nella fase di registrazione, sono state presenti due figure importanti, Paolo Sciamanna, responsabile delle riprese audio, e Matteo Dellabella, amico fraterno e fotografo, che ha lanciato all’artista la sfida di registrare senza l’uso di alcuna sostanza. Questo gesto ha permesso a Giordano di indirizzare lucidamente il messaggio all’amore passato.
Il videoclip, diretto da Nicolò Piccioni, affronta in modo esplicito e disturbante i temi della dipendenza da eroina e della guerra, accostati per sottolinearne la brutalità condivisa. La narrazione parte con l’immagine di un ragazzo che si inietta una dose, e si apre poi in un incubo visivo dove il dolore personale si fonde con l’orrore collettivo: un montaggio di volti, luoghi e simboli di potere che incarnano i conflitti e la disperazione del nostro tempo. La scelta di associare l’uso di droghe alla guerra nasce da una riflessione personale dell’artista, che ha vissuto un periodo difficile e ha intuito un parallelismo tra il viaggio distruttivo delle sostanze e quello, ancora più spaventoso, della realtà che ci circonda. Il videoclip, ancora in lavorazione, è realizzato con un tool di IA che reinterpreta in modo creativo e visionario le immagini fornite in input. Si tratta di un lavoro di selezione visiva e denuncia mirata, con l’obiettivo di condensare il malessere globale in una rappresentazione tanto allucinata quanto concreta, come se fosse il frutto della mente di un tossicodipendente sotto effetto di eroina.
Nicolò Piccioni è un collaboratore di lunga data di Rocco, conosciuto a Roma anni fa. Diplomato in documentario presso la Scuola di Cinema Luchino Visconti, Piccioni ha già firmato videoclip e reportage insieme all’artista. Dopo una pausa di qualche anno, i due tornano a lavorare fianco a fianco con una visione condivisa e una forte urgenza espressiva.
«Per entrambi questo video è diventato una missione di denuncia. E credo che questo emergerà chiaramente nel risultato finale» - Rocco Giordano.
“M1” è, in definitiva, un’opera intensa, viscerale, che intreccia biografia personale, impegno politico ed estetica visionaria. Un invito a fermarsi, a guardare, a non voltarsi dall’altra parte: la musica può ancora scuotere le coscienze.
Ascolta il brano
Giordano: l’artista parla di sé
Ho iniziato a suonare la chitarra a 15 anni, dopo aver provato con la batteria, a quel tempo era il boom della musica metal e ho avuto una formazione adolescenziale da metallaro, anche se gli amici di famiglia mi avevano fatto scoprire e amare la musica degli anni ‘70.
Come chitarrista, nonostante questo, l'influenza più grande di quel periodo è stata quella di David Gilmour: poche note e suonate col cuore. Poi, crescendo e con un po’ di nostalgia dei tempi passati, ho cominciato a studiare lo Zakk Wilde dei primi anni, mentre adesso mi sto appassionando a John Mayer. Il mio stile musicale, che definisco all’interno del rock, risente molto dell'influenza di David Gilmour, dell'uso del bending, delle sonorità dolci che però fanno emergere il chitarrista mancino che è in me che, da buon hendrixiano, durante il live, non disdegna mai di suonare la chitarra con i denti, dietro le spalle, e in tutti i modi possibili (manca solo che dia loro fuoco, ma ho poche chitarre a cui tengo troppo, nonostante le maltratti per farle suonare sempre meglio). Ho pubblicato numerosi EP, il primo a poco più di vent’anni di età si intitolava “Rocco e i suoi fratelli”. Con quel nastro sono riuscito a consolidare il corteggiamento di Lella, alla quale chiedevo la mano da sette mesi. Poi c’è stato un periodo di sporadiche registrazioni, perché nel frattempo cresceva la passione per la fonia, poi il mio lavoro come tecnico backliner con Agorà Service per Cocciante, Pausini, Tozzi e Ruggeri, le serate con la mia band “Alta Tensione”, gli studi a Roma con Gianfranco Diletti, Marco Manusso, Maurizio Boini, il guitar cap e le prime esperienze per strada, poi ancora una lunga pausa di riflessione e quindi gli EP “Virgole”, “Lockdown”, lo strumentale “Ale”, e finalmente la raccolta “Mary Poppins”, realizzata mentre al Pigneto mi esibivo tutti i giorni sul ponticello del quartiere e da cui nasce l'EP “Chitarre di strada”, un lavoro grezzo, pieno di errori, registrato dentro la reception di un albergo e mixato dall'amico Carlo Melodia. Carlo ha avuto anche un ruolo di spicco nell'interpretare la sofferenza che si cela nell'EP “Io non sono re”, rendendo al massimo ciò che volevo trasmettere. Amo la musica e amo suonare. Di recente ho scoperto John Mayer e adoro il suo pensiero musicale, spesso mi definisco più un artigiano che un artista perché vivo la musica in tutta la sua umiltà. È anche vero che i sentimenti si vivono ma si trasmettono, e attraverso la musica io vorrei trasmettere emozioni al pubblico, vorrei che il pubblico si emozionasse, si innamorasse, che vivesse, soffrisse, amasse e reagisse insieme a me. La cosa più bella del suonare per strada è lo sguardo di una bella ragazza che, mentre si abbassa per donarti una moneta, ti sorride dolcemente: è lì che capisci che stai facendo la cosa giusta. D’altra parte, è anche vero che nel momento in cui non sei davvero presente a te stesso diventi in un certo senso trasparente. Ma una cosa non cambia mai: quando scendi dal piedistallo di artista e torni essere umano il pubblico lo sente e a volte nasce un amore.
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La band Grimace of the White Fly pubblica l’EP “Inconcrete”
Un sogno lucido fra quiete e tensione

La band Grimace of the White Fly pubblica il nuovo EP “Inconcrete”, un’opera dalle suggestioni frammentarie, che lascia spazio all’identificazione personale e alla riflessione degli ascoltatori. Interamente autoprodotto, “Inconcrete” è frutto di un approccio diretto e quasi ascetico. Un esempio emblematico è la registrazione della batteria, realizzata in presa diretta senza l’uso di tracce separate e mixata “a orecchio” tramite i soli fader del mixer. Una scelta radicale che restituisce autenticità, calore e imperfezione organica al suono complessivo. L’EP intreccia sonorità post-rock, ambient e minimalismo analogico, con venature stoner che ne amplificano l’intensità fisica e tattile. Una combinazione che segna un nuovo capitolo nella continua evoluzione del linguaggio musicale della band, sempre protesa verso territori espressivi non convenzionali. “Inconcrete” non cerca risposte, ma apre varchi: invita a perdersi per ritrovarsi diversi.
Ascolta l’EP
Track by Track
Aleatory
Brano sperimentale nato dall'unione tra musica generativa e sintetizzatori modulari, arricchito da strumenti tradizionali come chitarra, basso e batteria, che esprime il fascino e la tensione creativa dell'aleatorietà.
Crowded Silence
Un silenzio affollato, una riflessione sulla sensazione di isolamento anche quando si è circondati dal tutto.
Restless Analogue
La difficoltà di connettersi autenticamente in un mondo dominato da interazioni superficiali e prettamente digitali.
Lost in the Grip
Smarrimento ed emozioni che sfuggono al controllo, la lucidità si incrina sotto il peso di una presa invisibile.
Grimace of the White Fly è un trio alternative rock formato dai fratelli Mario e Giovanni Moscotto e da Diego Vermiglio. Uniti dalla passione per la musica e dal lavoro fianco a fianco come facchini, i tre hanno consolidato un forte legame di amicizia. Nell’estate del 2024, decidono di dar vita a un progetto originale: Grimace of the White Fly nasce per unire le composizioni di Mario alle loro esperienze musicali, frutto di anni di sperimentazioni e collaborazioni parallele. Tra lo scorso novembre e dicembre sono usciti il singolo “Restless Analogue” e l’EP “Inconcrete” completamente autoprodotti, e ora disponibili su tutte le piattaforme.
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Nikimena pubblica il romanzo “I tre re”
Un libro che esplora i mondi dell’anima

“I Tre Re” è il nuovo libro di Nikimena, nato dopo i cinquant’anni, come una dichiarazione d’amore per la vita, la musica e la profondità dei sentimenti umani. È un romanzo che non si legge soltanto, ma si vive, si sente e si attraversa con il cuore aperto. Scritto ascoltando musica, in uno stato di abbandono quasi inconscio, il libro trasporta il lettore in un mondo parallelo, in cui i personaggi riflettono le molteplici sfaccettature dell’autrice. Jora, uno dei protagonisti principali, è ispirato e dedicato al cantante greco Kostas Martakis, che ne ha incarnato perfettamente l’aspetto e i modi. Al centro del racconto vi sono tre giovani destinati a diventare Re. Non sono fratelli di sangue, ma hanno un vincolo indissolubile che li unisce: vivranno esperienze profonde tra amore, dolore, coraggio e trasformazione. Al loro fianco, sono presenti tre Regine unite come sorelle. Insieme sfideranno le regole di un mondo imperfetto, fatto di etichette e obblighi, ma anche capace di contenere emozioni autentiche. Le cascate sono un simbolo ricorrente nel libro: rappresentano il fluire del tempo, l’energia travolgente della vita e la forza inarrestabile del destino.
Acquista il libro:
Donna eclettica e complessa, Nikimena è una lettrice dell’animo umano, capace di cogliere sfumature emotive che spesso sfuggono agli altri. Laureata in Economia, vanta una lunga esperienza nel settore dei finanziamenti, della ristrutturazione aziendale, del business planning e della consulenza strategica. È stata docente in Economia e ha saputo fondere le sue competenze tecniche con una visione umana e sensibile. Appassionata di poesia sin da bambina, ha sempre scritto, pubblicando racconti e componimenti. Osservatrice curiosa, amante dei viaggi e della scoperta dell’altro, guarda il mondo da una prospettiva diversa, più profonda.
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Lorenzo Iuracà lancia “Gli Occhi di Cleopatra”
Un viaggio sonoro tra sensualità e misticismo egizio
Dal 21 giugno 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo del cantautore livornese, tra pop, R&B e suggestioni d’oriente. Il 21 giugno 2025 segna l’uscita di “Gli Occhi di Cleopatra”, il nuovo singolo di Lorenzo Iuracà, artista e polistrumentista livornese. Prodotto da Onda Dischi e distribuito da Jumaat, il brano rappresenta una tappa fondamentale nel percorso musicale dell’artista, che fonde influenze pop e R&B con atmosfere orientali dense di simbolismo e mistero. Il titolo evoca immediatamente un immaginario potente: la figura mitica di Cleopatra, simbolo di fascino e potere, diventa metafora di una presenza che guida e trasforma. Con una scrittura intensa e suggestiva, Lorenzo Iuracà racconta il desiderio di connessione autentica, il bisogno umano di un punto fermo che, come la regina egizia, incanta e accompagna verso una versione migliore di s��. “Tu sei il perfetto allineamento in ogni cosa, come le stelle e le piramidi di Giza”, recita uno dei versi più emblematici del brano. La produzione musicale, firmata dallo stesso Iuracà, si distingue per eleganza e cura del dettaglio. Le chitarre elettriche di Nicola Barontini e il basso di Simone Velotto si intrecciano a un sound raffinato, arricchito da sfumature calde e avvolgenti. Il mix e master a cura di Andrea Benassai valorizzano ogni elemento sonoro, creando un’atmosfera sospesa tra sensualità e introspezione. Ad accompagnare l’uscita del singolo un videoclip ufficiale, diretto e realizzato da Lorenzo Iuracà. Il video è ambientato in uno scenario simbolico e misterioso, perfettamente in linea con il concept visivo e sonoro del brano: uno spazio “altro” dove arte e immaginazione si incontrano.
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Con “Gli Occhi di Cleopatra”, Lorenzo Iuracà conferma la sua capacità di unire generi e suggestioni diverse, dando vita a un progetto musicale coerente, evocativo e personale. Il singolo sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 21 giugno 2025. Classe 1991, Lorenzo Iuracà è un cantautore e polistrumentista livornese. Inizia il suo percorso musicale dietro la batteria a soli 7 anni, per poi approfondire lo studio di pianoforte, chitarra, basso e voce. Fondatore e presidente dell’associazione Polo Artistico Vinile, con cui dà vita anche all’etichetta i per i Recording Label e alla testata La Redazione Online, ha partecipato a X Factor 7 nella squadra di Morgan, ricevendo numerosi riconoscimenti tra cui il Primo Premio AFI Emergenti. Dopo i successi di brani come L’Asso e Manicomio Generale, nel 2023 torna alla musica live con un setup originale che lo vede cantante e batterista. Nel 2024 pubblica l’album concept La parte peggiore.
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