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#streetart #dettibelli #finalmentesonofelice (presso Turin, Italy)
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Ogni volta..
Ogni volta che mi guardi muore un nazista, Ogni volta che mi baci muore un fascista, Ogni volta che mi tocchi capisco il significato della parola libertà.
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#boicotisrael #boicotisraelproduct #intifada #freepalestine è assolutamente allucinante rendersi conto che nei territori occupati, dove sorge lo Yiad Vashem, ovvero l'Ente nazionale della memoria della Shoah, fiorisca filo spinato a frotte per delimitare la zona che una volta era Palestina. Altra enorme incongruenza è la mancanza di contestualizzazione storica all'interno del museo. Come se, la responsabilità della sofferenza causata dai nazisti fosse l'ennesima prova che Dio ha lanciato sul popolo "eletto" . Non c'è un senso logico nemmeno alle parole di Benjamin Netanyahu. Arrivare a giustificare la pazzia nazista pur di accusare il Gran Mufti di Gerusalemme Amin al-Husseini per giustificare lo scempio perpetrato dal suo governo. Da parente di una vittima dello sterminio, sono stanca di sentir parlare degli ebrei come uniche e sole vittime innocenti, soprattutto perché non sono molto diversi dai loro persecutori... L'unica cosa che cambia è che sono finanziati meglio. Questo non fa di me un'anti semita... Mi rende solo anti Sionista. Rispetto tutti, non gli assassini.
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#lavallenonsiarresta #giúlemanidallavalsusa #notav e io vivo qui!!!! #Valsusa #forestoènotav! "E novizi iniziati con atti osceni: li si traveste da Val di Susa e in una stanza chiusa se ne abusa penetrandoli coi treni" #caparezza #lagrandeopera #saràdüra #resistere non è solo un so dovere ma anche una necessità (presso Foresto - Bussoleno)
#notav#valsusa#lagrandeopera#giúlemanidallavalsusa#lavallenonsiarresta#forestoènotav#caparezza#resistere#saràdüra
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#clochard #turin #povertà I perdenti sono le persone che più mi affascinano. Per me dietro ogni barbone si nasconde un eroe. #fabriziodeandré (presso Turin, Italy)
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LIBERTÁ E IL PROBLEMA DELL'UMANO Il problema di sapere ciò che significa essere uomo ha turbato l'umanità fin dal momento in cui ha lasciato tracce di pensiero razionale. (…) Oggi giorno, con i progressi della genetica, si può perfino affermare che l'identificazione dell'umano è un compito relativamente semplice, o almeno che è solo questione di tecnica. Se a ciò si aggiunge il fatto che l'uomo non si accoppia con i grandi primati, malgrado condivida con loro il 98% dei geni, si può dire che abbiamo dei buoni strumenti per determinare chi siamo. Stando così le cose perché non ci soddisfano tutte le risposte scientificamente dimostrate? (…) In primo luogo, sarebbe un crimine dimenticare che a molti individui capita di non trattare i loro simili maniera umana. Ciò che gli scienziati accettano con evidenza non è sempre accettato come tale dai non-scienziati (e talvolta neppure dagli scienziati stessi). Come sappiamo fin troppo bene, non molto tempo fa, gli ebrei erano sistematicamente definiti esseri non-umani. E la cosa avanti: la caratteristica comune ai massacri e ai genocidi, in Ruanda, Cambogia, Jugoslavia e altrove, è che sono sempre preceduti da un periodo di denigrazione e di disumanizzazione del nemico da sterminare. Il razzismo a oltranza, da qualsiasi parte provenga, con il suo rifiuto o divieto di riprodursi tra “razze”, è dello stesso ordine. Sembrerebbe una costante del male nell'uomo. Bisogna quindi stare molto in guardia, quando qualcuno comincia a parlare di altri uomini - che siano neri, immigrati, omosessuali, o semplicemente stranieri o diversi - come di non-umani. È il primo passo per poterli in seguito trattare, con buona coscienza, da “cose” o da “bestie”. In realtà sono inumani coloro che praticano la disumanizzazione o la demonizzazione degli altri, non il contrario. È fondamentale comunque ricordarsi che la pratica della disumanizzazione dimostra chiaramente che il fatto che siamo capaci di distinguere biologicamente un essere umano dagli altri esseri viventi non ha risolto, nel modo più assoluto, il morale dei rapporti tra i membri della specie Homo Sapiens sapiens. (L'elenco degli esempi è disperatamente lungo. Uno degli ultimi riguarda il linciaggio, avvenuto in India, di cinque fuori-casta, che avevano ucciso una vacca, perché morivano di fame. Durante il processo, i linciatori hanno esplicitamente argomentato che la vita di una vacca era più preziosa di quella dei fuori-casta). (…) Se continuiamo a porci la questione di sapere che cosa sia l'essere umani, è perché crediamo che implichi qualcosa di più che avere certi geni e certe proprietà fisiologiche. Essere umani, in questo senso, deve avere un rapporto con nozioni quali la coscienza di sé e degli altri, l'immaginazione, l'intelligenza, la conoscenza, il libero arbitrio, la creatività, il linguaggio, l'empatia, perfino l'umorismo.
Björn Larsson - Bisogno di libertà
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Erri De Luca e il sabotaggio necessario. Estratto di un mio commento. Da valsusina e No tav convinta, ritengo che una qualche forma di sabotaggio debba comunque essere perpetrata, e sia fortemente necessaria. È assurdo vedere come la macchinazione mediatica abbia messo in croce da sempre il movimento, Erri De Luca in testa. Non sono favorevole alla violenza fisica, ho manifestato in prima persona in molte di quelle "situazioni calde" 3 luglio, 8 dicembre e varie giornate a febbraio 2011. Mai una pietra ha sfiorato la mia mano, un lacrimogeno però mi ha quasi "sfiorato" la testa... Se però, avessi avuto modo di sabotare fisicamente un mezzo che deturpa il territorio che amo, forse, l'avrei fatto, pagandone di certo le conseguenze. Non credo che ci sia onore ne nel radere al suolo un sito archeologico visitato da molti bambini in età scolare... Eppure, sembra che la cultura sia meno importante del sedicente progresso. Da futura antropologa, sono disgustata dalla tendenza tutta italiana ad anteporre gli interessi economici al patrimonio culturale. Un'ultima precisazione: nonostante l'ideale che mi accomuna da sempre con il movimento no tav, non me ne sono mai sentita realmente parte. Molte "lotte", molte spinte, trovo che siano pilotate e mal gestite. Ultimamente poi, credo ci sia un'oligarchia al vertice di "comando" del movimento, spacciata per democrazia, cosa che purtroppo accade sempre più di frequente in ogni dove. Tuttavia, trovo doveroso, lecito e un diritto unirsi tutti sotto la stessa bandiera per urlare a gran voce che quell'opera è inutile, disastrosa e economicamente non conveniente. Concludo la filippica nel dire che la famosa galleria esplorativa della Clarea, i cui lavori hanno distrutto gran parte del museo e del sito archeologico circostante, è solo una "prova" dimostrativa per verificare la presenza di amianto ed uranio nella roccia. Tuttavia è costata (e costa) miliardi, dispiegamento di forze dell'ordine che non sanno nemmeno cosa stanno difendendo e perché (però marciscono di freddo, sono privati di divise e abbigliamento adatto), deturpazione del circostante territorio e del famoso sito di cui sopra. Se tutto ciò ha senso... Ps. Chi parla di tav forse non si rende conto che la valsusa, verrà paralizzata per oltre vent'anni se il progetto (attualmente semi abbozzato) partisse. Da San Didero a oltre Chiomonte sarebbe un cantiere unico... Questo è il progresso che realmente vogliamo?
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Dedicata a Laura e Pietro, e ai tanti "Antonio e Margherita" disseminati nel mondo... Affinché la pazzia possa smettere di far paura ed essere accettata come realtà umana qual'è. Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perché non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura (...) I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora (...) Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare. Testo di Simone Cristicchi - "Ti regalerò una Rosa".
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🔥And then she clearly understood, If he was #fire, oh then she must be #wood.🔥 e lei capí chiaramente che se lui era il #fuoco lei doveva essere il #legno #deandrè #giovannadarco #passione #passion #love #burn (presso San Giuliano, Piemonte, Italy)
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#klimt #giudittaeoloferne #arte #passione #passion #love #art Perché Giuditta uccise Oloferne? Perché glielo ordinò Dio? Per salvare il suo popolo? Prima lo sedusse, per poi tagliargli la testa... basta guardare la sua espressione per capire... Gli occhi suadenti, la sensualità delle labbra, il seno nudo, la mano ingioiellata che tiene salda la sua testa... Giuditta non uccise Oloferne per obbedire a Dio, lo uccise perché lo amava e non sarebbe potuto essere suo... (presso Foresto - Bussoleno)
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"La Buona Novella" Fabrizio De Andrè
Scrivevo la "Buona Novella"nel 1969, sarebbe poi uscita nel 1970. Dicevo, che alcuni compagni consideravano la "Buona Novella" anacronistica, perché non si erano accorti che la "Buona Novella" è in effetti un'allegoria, che si precisava, si rendeva chiara, nella mia zucca, attraverso il paragone tra le istanze più giuste del movimento sessantottino con altre istanze, lasciamo perdere il punto di vista spirituale, ma da un punto di vista etico-sociale, contro l'autorità, contro gli abusi delle autorità, contro i soprusi del potere, che erano state avanzate da un signore di 1969 anni prima che si chiamava Gesù di Nazareth e in nome di una fratellanza universale e un egualitarismo universale. (*aveva avanzato queste istanze *ndr). È un'allegoria, e ho voluto mantenere una posizione assolutamente laica, tante vero che mi sono ispirato, se così si può dire, agli evangelisti apocrifi. Apocrifo vuol dire falso, ma non è vero che fossero falsi, è che la Chiesa, per tanto tempo, adesso non più, tanto è vero che pubblica lei stessa i vangeli Apocrifi,non desiderava che parlassero della predicazione di Gesù persone che non fossero della stessa fede, della stessa confessione. Si tratta di pensatori, scrittori, di storici, arabi, armeni, bizantini, greci, che nell'accostarsi all'argomento, nel parlare della figura di Gesù di Nazareth, lo hanno fatto in modo esemplare, direi addirittura con deferenza, con grande rispetto. Tant'è vero che ancora oggi proprio il mondo dell'Islam considera, proprio subito dopo Maometto, Gesù di Nazareth il più grande profeta mai esistito, a differenza del mondo cattolico che considera Maometto poco più che un cialtrone. E direi che da questo punto di vista è un punto a favore del mondo islamico. E ricordiamoci che l'Islam, se voi leggete il Corano, si basa su cinque pilastri; e fra questi cinque pilastri, non esiste la Jihad, vale a dire la "guerra santa". Questa è esistita, dal momento in cui i primi crociati mezzi rotti, se ne sono tornati in Europa. Se vi leggete il Corano vi renderete conto che è un libro altamente spirituale. ... Va beh, andiamo avanti, io mi aspettavo un applauso... Ma cosa volete che vi dica?! Non mi riesce di far applaudire l'Islam, non ce la faccio, perché gli americani ci terrorizzano, perché a sentire loro il pericolo islamico… Non è vero! Sono delle balle che ci raccontano da mille anni. Fabrizio de Andrè
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M'innamoravo di tutto - Fabrizio De Andrè
"(...) solitudine dovuta ad emarginazione, emarginazione a sua volta dovuta a comportamenti da parte di singole persone o di gruppi di persone difformi dai comportamenti della maggioranza, o per singoli casi del destino o per scherzi della natura, come quello che fa nascere un essere umano maschio ma gli dà uno spirito, un animo assolutamente femminili. Questo essere umano viene iscritto all'anagrafe come maschio, e da lì cominciano una slavina di tormenti, di difficoltà di vivere, di incomprensioni, di sensi di colpa, una slavina di dolori. È il caso di Princesa, e di tutte le Princese con cui conviviamo. O emarginazioni dovute ad eredità culturali molto antiche come per esempio quella del popolo Rom, che a star a sentire Erodoto gira per il mondo, per la terra, dal 300 AC, quindi da più di duemila anni, e girano senza armi; quindi se si dovesse dare un giorno un premio per la pace ad un popolo, si dovrebbe darlo ai Rom. Sì, lo so che dicono che rubano, lo so che rubano... Hanno rubato anche in casa mia, ve ne accorgete se sono loro a rubare se vi rimane l'argento, perché loro l'argento non lo portano via; perché siccome lascia il nero, loro pensano che porti male, e allora vi rubano l'oro e il grano, ecco... Se voi vi accorgete che l'argento è rimasto al suo posto vuol dire che sono stati gli "zingari". (...) dicevo che sì, anche loro hanno i loro difetti, del resto non possono sottrarsi a quello che è uno degli impulsi primari che fanno parte del DNA dell'uomo che è l'impulso al saccheggio, ne abbiamo avuta ampia dimostrazione nelle ultime amministrative, però devo aggiungere, che non ho mai sentito dire, non ho mai visto, non ho mai visto neanche scritto che uno zingaro abbia rubato tramite banca. (...) Quindi hanno anche loro un codice morale preciso che rispettano. (...) Queste persone o questi gruppi di persone, difendendo il loro modo di vivere, non facendo del male a nessuno, difendendo il diritto di rassomigliare a sé stessi, non fanno altro che difendere la loro libertà. (...) Una libertà conquistata attraverso il disagio della solitudine; e sulla solitudine si può aprire un altro capitolo. Io non credo che la solitudine consista nell'essere fisicamente soli, a parte il caso di bambini piccoli o di malati. Io credo che la solitudine consista nell' essere soli ma nel non riuscire a tenersi compagnia e chi non riesce a tenere compagnia a sé stesso, difficilmente poi riesce a tenere compagni anche agli altri. Queste persone sono preoccupate anche dal silenzio, ne so qualcosa anche io che un po' solitario lo sono sempre stato e mi sono sempre sentito. Il silenzio viene spesso paragonato ad un parente stretto della solitudine, ma basta abbandonarsi in una notte di stelle in campagna e mettere orecchio agli infiniti suoni che ci arrivano dall'universo, per renderci conto che il silenzio non esiste; E allora se noi consideriamo la natura non abitata soltanto da esseri umani, dobbiamo concludere che non esiste neanche la solitudine." Fabrizio De Andrè - concerto "M'innamoravo di tutto" 1997-1998
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Solo un pensiero
Ieri sera la data dei Modena era sold out. Canzone dopo canzone mi è venuto da chiedermi... Quante di queste persone qui presenti, che alzano pugni al cielo, inneggiano su bella ciao, cantano i cento passi... Quanti di loro credono in questi ideali? Quanti veramente tremano davanti alla storia di Giuseppe Impastato? Quanti sanno chi sia stato e cos'ha sacrificato? Io non lo so. E non voglio giudicare o pensar male. Anzi vorrei essere ottimista e pensare che chi non conosceva adesso conosce, che chi non credeva adesso crede. Non si tratta di comunismo o fascismo, non si tratta di bianco o nero. Si tratta di tremare difronte all'ingiustizia profonda, che sia quella di un "padrone" nei confronti dei suoi operai, quella dello Stato nei confronti del suo popolo, quella della polizia nei confronti di chi manifesta pacificamente, quella di un uomo su un animale, o nei confronti della natura quella di una persona su un disabile, un omosessuale, un transgender, un homeless, una prostituta, uno straniero, un rom, un clandestino, un malato terminale, un malato psichiatrico... Anche nei confronti di un carcerato. Qualunque tipo di ingiustizia è deprecabile ed è bene combatterla. Ho avuto la fortuna di avere un grande esempio nella mia vita che ha fatto di tutto perché introiettassi in me questi ideali... Il mio pugno al cielo non è un gesto iconico. È la rabbia di una ragazza di 24 quasi 25 anni che vive in un mondo che qualcuno ha cercato di cambiare senza riuscirci. È bastata una generazione per riportarci indietro e perdere in parte quegli ideali e quella forza di lottare che ha caratterizzato la generazione dei miei nonni. Non si può cambiare il mondo. Ma si può fare quotidianamente qualcosa per migliorare noi stessi, agendo secondo questi principi. Non mi è mai interessata la fama, il successo, o fare un lavoro super retribuito. Mi sono sempre importate le persone. Gli ultimi, gli sfigati. I vecchietti vedovi che stanno mezz'ora davanti al banco dell'ortofrutta al supermercato perché non sanno da dove cominciare a far la spesa e non riescono ad infilarsi il guanto di plastica... Scegliere di fare l'Oss mi è sembrata la scelta più ovvia. Chi più di questa figura professionale sta a contatto con gli ultimi? Se "pulire un culo" serve a far star bene una persona e ripristinarne la sua integrità ridandole dignità, ho trovato il lavoro della mia vita.
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Riflessione sulla pazzia
Pazzia, malattia mentale, psicosi, schizofrenia... È allucinante rendersi conto di quanto il "mondo dei sani" necessiti di incasellare le persone che considera "diverse"... Cosa ci rende diversi? Cosa ci rende pazzi? Cosa da il diritto a qualcuno di stabilire chi è sano e chi no? Se è vero e tangibile che tutto ciò che esperiamo è di fatto manipolato dal nostro vissuto e che una realtà oggettiva non esiste... Cosa ci rende così onnipotenti da poter stabilire la sanità mentale di qualcuno? Alda Merini scriveva: "Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini." Amo Alda Merini... Una donna che non ha avuto paura di essere se stessa, e che ha trovato la forza di superare il ricovero andando oltre alle apparenze e ai giudizi degli altri. Viviamo in un mondo di connessioni, un mondo veloce, privo di respiro... Siamo tutti in contatto con tutti ma di fatto siamo tutti molto soli. Che cos'è questo se non un mondo di pazzi? Dove accettiamo che un ex primo ministro se la canti e se la suoni, che faccia quello che vuole e anche difronte ad una sentenza questo trova il modo per farsi assolvere in cassazione e in secondo grado... Politica a parte Abbiamo perso la capacità introspettiva, e la capacità di critica costruttiva... Abbiamo preso la capacità di guardare qualcun'altro e dire con il cuore in mano... "Ti vedo"... "Ti capisco"... Ti sento... Le connessioni superficiali stanno distruggendo quel poco che resta del nostro spazio vitale e delle nostre relazioni umane... È difficile ora mai poter respirare, in un attimo di tranquillità, senza che il mondo sia già informato su tutto ciò che hai pensato di fare. Viviamo in un grande fratello continuo, un incubo ancora peggiore di quello ipotizzato da Orwell... Perché di fatto tutti sanno di essere controllati costantemente ma di fatto tutti hanno la libertà di fare tutto... Le regole fondamentali per vivere sono la velocità e la superficialità. O sei "in" o sei "out". Non c'è più la via di mezzo... Non c'è più la "zona grigia" in questa sede non intesa come Levi, quella zona interiore che rende tutti noi carnefici e tutti noi vittime, ma quella zona intermedia di persone che vorrebbero avere la possibilità di essere più che apparire... In un mondo del genere non riesco a percepire la pazzia come negativa... È solo un modo diverso di percepire il mondo... Tanto reale quanto questo, in alcuni caso forse anche di più... Credo che qualunque pensiero anticonformista, qualunque spinta propulsiva che punti al cambiamento e all'azione sia considerabile positiva... Anche se fondamentalmente destabilizzante e strana... La stranezza è il pane quotidiano di cui voglio nutrirmi. Nelle primissime battute di "Patch Adams" "Per tutti la vita è come un ritorno a casa: commessi viaggiatori, segretari, minatori, agricoltori, mangiatori di spade, per tutti... tutti i cuori irrequieti del mondo cercano tutti la strada di casa. È difficile descrivere cosa provassi allora... immaginatevi di camminare in un turbine di neve senza neppure accorgervi di camminare in tondo: la pesantezza delle gambe nei cumuli, le vostre grida che scompaiono nel vento con la sensazione di essere piccoli... e immensamente lontani da casa. Casa, il dizionario la definisce sia come un luogo di origine sia come uno scopo o una destinazione... e la bufera, la bufera era tutta nella mia mente... O come d Dice dice Dante il divino poeta "nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita" alla fine l'ho ritrovata la diritta via... Ma nel posto più improbabile" La mia bussola dice che solo attraverso un grande dolore si potrà vedere la luce ed essere felici... Ed è per questo che voglio vivere appieno la vita per ciò che mi ha dato, mi dà, e mi darà e per quello che mi ha tolto e mi toglierà. Se questo percorso nella pazzia avrà successo non potrò far altro che ringraziare queste meravigliose persone che con il loro modo di fare mi arricchiranno la vita di nuovi stimoli e nuovi colori... Mi sento pronta per queste due settimane... "Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura .... I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?"
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Bisogno di libertà
Ed eccomi qui, di nuovo a scrivere, di fronte al museo diffuso della resistenza, seduta su quel che rimane di un pozzo di ventilazione di un vecchio rifugio antiaereo, con la musica nelle orecchie e un caldo da morire. Ricordo quando venivo qui a rifugiarmi nei miei pensieri, sentendomi più che mai a casa… Di tempo ne è trascorso davvero tanto… Nonno era ancora vivo… E tutto quello che facevo, era in qualche modo rivolto a renderlo fiero di me… Mi manca moltissimo… Bella ciao… Ma chi è quella scema che canta bella ciao con i vigili urbani a mezzo metro?? Io!! Sarà che mi faccio trasportare dalla musica o forse dall'attitudine di disobbedire quotidianamente ai dettami delle forze dell'ordine… E pensare che una delle persone più importanti di questo momento nella mia vita è una poliziotta! Non commento… Bella ciao… Nonno… Noi che la cantavamo a squarciagola davanti ai banchetti leghisti in piazza a Giaveno!! Lui faceva da palo e io cercavo di svitare i cartelli propagandistici… Che spettacolo!!! Se sono venuta su così da qualcuno dovrò pur aver preso no?? Riflettevo su quanto mi sia costato in termini di tranquillità emotiva l'aver conosciuto troppo presto l'effetto della crudeltà umana nei confronti di altri uomini… E mi chiedo se questo non sia però stato un qualcosa che abbia in fondo favorito il legame con nonno e l'accrescere in me del desiderio di fare la differenza anche solo per qualcuno. Per i più deboli… Cosa rende debole qualcuno?? Secondo me la dipendenza. Anche quella che può scaturire dalla relazione di aiuto… Se io mi sostituissi a qualcuno ed agissi per lui, anche in attività semplici… Lo renderei dipendente da me… E ciò va contro il mio bisogno di libertà… Dio che bello questo posto!!! Ho l'aria tra i capelli e alzando lo sguardo noto un lenzuolo rosso sventolare al vento… Vorrei essere quel lenzuolo in questo momento… Mi sto interrogando sulla possibilità di entrare al museo o proseguire per via Garibaldi in attesa di incontrare Step… E se andassi al cimitero? Sarei da capo… Mi fermerei all'ingresso piangerei e rimarrei a fissare la porta, consapevole che se la oltrepassassi non cambierebbe nulla rispetto a tutte le altre volte… Ma affrontare la sua morte farebbe morire me un po’… Preferisco ricordare le nostre avventure, le frenate all'ultimo e le bastonate in testa ai ciclisti… Sono felice di essere qui… Sono felice di essere a “casa”… Sono felice di aver cominciato a ributtare giù i miei pensieri… Mi sento libera…
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Flusso di coscienza
Sono le 11.:16 del 3/03/2015… Ho un bisogno viscerale di scrivere di getto i miei pensieri… È un secolo che non mi concedo un secondo d’introspezione… Non ne ho mai abbastanza eppure non me ne concedo quasi mai… Sono circondata da un sacco di gente e l’unica cosa che riesco a percepire è il rumore dei miei pensieri che a pioggia invadono il cervello creando un ingorgo sinaptico degno del grande raccordo anulare di Roma… Ho bisogno di evasione, di respiro… Vorrei scappare da questa prigione e arrampicarmi sul primo masso erratico che trovo… A costo di non scendere più… L’aspetto meraviglioso di vivere in un paese di montagna è senza dubbio il paesaggio…. Sono circondata da montagne e a guardar bene su alcune di esse dove la vegetazione è più rada si notano vecchie baite e vecchie feritoie in uso nella seconda guerra mondiale… Ripercorrendo a mente il sentiero che da casa porta all’orrido mi vengono in mente almeno tre di questi rifugi… Entrarci dentro dopo tutti questi anni è strano… Se potessero parlare quelle pietre… Pensare che il sacrificio di tutti questi uomini sia servito ad arricchire questi quattro banfoni in parlamento mi fa arrabbiare terribilmente… Immagino la rabbia del popolo greco, di quello spagnolo e mi guardo intorno… Deserto totale.. Gli italiani si bevono tutto… L’unica cosa che mi da gioia è la forza comune del popolo no tav… Siamo fantastici.. Un cuore unico che batte per legalizzare e dissuadere un governo corrotto e mafioso… Mille colori, mille idee ma un unico obiettivo… Marce, scarponi, sudore… Forse sarò strana ma mi sento un pesce fuor d’acqua in questo posto… Ho sempre un grande timore a socializzare… La gente riesce ad essere davvero crudele… Eppure al contrario ci sono certe persone che ti danno tranquillità e serenità al primo sguardo… Ripenso a Molly Bloom e al suo monologo interiore… Joyce è stato un genio a dar voce ad un meccanismo che, almeno nel mio caso, è così spontaneo… L’associazione libera sia nella scrittura sia nel pensiero è qualcosa che mi affascina molto… Non riesco a tollerare le definizioni che continuano a profilare come se il genere umano fosse etichettabile o peggio automatizzabile… Cosa rende una persona normale e cosa la rende pazza, disabile o demente??? Qualunque analisi venga effettuata, qualunque sia la diagnosi è comunque assoggettata da un giudizio umano di qualcuno che a posteriori potrebbe essere dequalificato come il più cretino dei cretini… La psicologa è un campo affascinante ma è assolutamente interpretabile.. Freud, Jung, Byon, chiunque di loro avrebbe interpretato in maniera assolutamente opinabile un qualunque comportamento umano determinandone l’attuazione in base al filtro di giudizio da lui impiegato… Basti pensare all’epilessia… In alcune epoche l’epilessia era una manifestazione del contatto terreno tra dio e l’uomo… Non si può giudicare un comportamento in modo obiettivo… Si dovrebbe insegnare l’arte del rispetto dell’altro… E forse le cose andrebbero meglio… Tanto la psicologa è interpretabile tanto l’antropologia è una scienza esatta…studia e interpreta (purtroppo) su basi scientifiche ed oggettive la cultura umana… La cultura compone l’uomo… È ciò in cui nasciamo e ci forgiamo… È ciò che ci porta ad agire… Essere e pensare come agiamo,siamo e pensiamo… L’uomo è anche fatto di psiche ma fondamentalmente è plasmato nella sua cultura, che determina tutto, e la storia di ciascuno di noi si sviluppa attorno alla cultura alla quale apparteniamo.
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