Quando finisce un amore ci si sente come se tutto ad un tratto si fermasse il tempo. Tutto sembra perdere ogni logica e inizi a credere di aver vissuto in una grande illusione dove tutti i problemi erano scomparsi, ma di colpo iniziano pian piano a ritornare e ti sembra di perdere il contatto con la realtà. Hai una voglia matta di piangere, urlare e di tornare indietro e ti chiedi mille volte come sia potuto succedere e soprattutto cosa fosse successo se le cose sarebbero andate diversamente. Ti senti così male che pensi di non riuscire a superare questa perdita e per un po’ ti spegni anche tu pensando di non riuscire a stare più così bene come con quella persona perché era l’unica tra le tante che ti capiva davvero. Quando finisce un amore sai che perdi una parte di te e senti il tuo cuore chiudersi, sale una grande paura di affezionarsi a qualcuno e pensi che nessuno sarà in grado di sostituirlo/a. Continui a pensare a quella persona giorno e notte e ti chiedi se anche lei fa lo stesso, se ha mangiato e se sta bene. Ti chiedi se potete darvi un’altra occasione, ma a volte sembra essere il momento sbagliato e stai per scrivere un messaggio e poi lo cancelli perché pensi che non vorrà risponderti oppure magari avrá in testa qualcun altro. Non riesci ad ascoltare più le canzoni che ascoltavi prima perché ti ricordano lui/lei e se le senti le tue emozioni esplodono e capisci che non vuoi stare così male. Ogni cosa che ti circonda e ogni conversazione che hai con qualcuno ti ricorda lui/lei e ti chiedi come avrebbe reagito al tuo posto in una determinata situazione. Quando finisce un amore ti sembra tutto perso perché senti spegnersi un fuoco che era stato acceso dopo tanto tempo e ora ti è rimasta la cenere e non sai che fartene, inizi a diventare più intollerante o distaccata/o verso gli altri perché non credi che valga la pena fare nulla sè quella persona non c’è, ma poi impazzisci perché ti rendi conto che ti ha resa dipendente e vuoi liberarti da questo, perciò dopo un po’ provi a rialzarti e a cercare altre persone mentre cerchi di mettere insieme i pezzi di te che si sono sparsi ovunque e non sai come raccoglierli se non partendo dalle piccole cose. Quando finisce un amore inizi a farti così tante domande da diventare paranoico/a e inizi a riflettere sulla tua vita in maniera diversa e capisci che forse dovevi arrivare fino a questo punto, perciò sempre dopo un po’ trovi la forza di rialzarti proprio quando credevi di non farcela e capisci che non sei ancora da buttare nonostante tutto. Vuoi assolutamente salvare te stessa/o e guarire da tutto ciò che ti ha fatto male, fai di tutto per dimenticare quella persona ma poi ti arrabbi il triplo perché capisci che non riesci nemmeno ad odiarla e allora ti arrendi capendo che nonostante tutto ha lasciato un segno indelebile dentro di te. Quando finisce un amore capisci davvero che sei qui non per stare con una persona ma per conoscere te stesso/a e torni a prendere quel baricentro da cui ti eri allontanato/a per dare spazio a quella persona e torni a vivere la tua vita come se non l’avessi mai incontrata anche se senti un grande vuoto che certe sere è difficile da sopportare, ma poi capisci che devi andare avanti soprattutto perché tutti i tuoi amici o persone care ti dicono così e che forse infondo hanno ragione perché ‘non era destino’, ma dentro di te non vorrai ascoltare nessuno di loro perché saprai che avrai bisogno ancora di tanto tempo, così smetti di parlarne e diventa il tuo piccolo segreto. Quando ti chiederanno di lui/lei dirai che non ci pensi più ma saprai dentro di te che non è così. Quando finisce un amore capisci che l’amore non è più una sola persona perché la tua vita continua ad andare avanti anche senza di lei e forse non lo vuoi accettare, ma quando lo capisci realizzi che l’amore intorno a te c’è sempre stato e arriva un momento in cui apri gli occhi e vuoi solo vivere.
Volevo dirti che alla fine avevi ragione tu. All'inizio ti sembrerà di non riuscire a respirare e lo stomaco ti si contorcerà impedendoti di mandare giù anche un solo boccone. Ma poi passa. Giorno dopo giorno senti il macigno sul petto venire sempre un po' meno fino a scomparire. Smetti di chiederti che cosa stia facendo l'altra persona nonostante tu conosca le sue abitudini a memoria. Così anche tu sei diventato un ricordo. Il più bello e doloroso della mia vita. Ed è strana, sai. Questa cosa dei giorni che passano e delle persone che diventano ricordi. Volevo dirti che ho ricominciato a studiare nonostante le pareti di casa minacciavano d'inghiottirmi e scappavo in biblioteca per salvarmi da quello che siamo stati. In questi caldi pomeriggi d'aprile ho ripreso a camminare da sola, come mi hai suggerito di fare tu. Forse dovevo solo ricordarmi come si facesse dopo che mi hai tenuta per mano per anni. E il girasole che mi hai regalato...E' appena germogliato. L'ho annaffiato con cura, sai, la stessa che non abbiamo avuto per tenerci stretti. Spesso mi sono sentita un po' come quel girasole, non te l'ho mai detto. Non ci siamo più detti tante cose. Giravo attorno a te, alla tua luce, e lo sapevo che prima o poi mi avresti bruciata. Avevo ustioni dappertutto. Ma non ti ho fermato e non lo rifarei neanche ora che non sei più la persona che conoscevo tempo fa, ora che non sei più la mia persona.
Ultimamente mi sto rendendo conto di quanto passare l'adolescenza da sola mi abbia reso incapace di stare con gli altri. Come se mi sentissi costantemente fuori posto. Come se non fossi capace di stabilire un qualunque legame di qualsiasi tipo.