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Seminario Chiesa in uscita: la pastorale che nasce dal Carisma 15-17 febbraio 2017 Esperienza di Mario Spaki La missione frutto della comunione
Il Regionale Sul 2 della Conferenza Episcopale del Brasile è composto da 18 diocesi e due eparchie ucraine, 903 parrocchie e 9700 comunità e templi cattolici. Il territorio del Regionale corrisponde allo stato del Paraná con 199.315 km² e una popolazione di oltre 11 millioni di habitanti, tra cui 69,6% cattolici.
Alla luce dal Documento di Aparecida e attenta alla chiamata missionaria del Papa Francesco, di essere una chiesa in uscita, (diapositiva 1) la Chiesa Cattolica del Paraná ha aperto in 2013, nella Guinea Bissau, Diocesi di Bafatà, città di Quebo, al sud del paese, la missione cattolica dedicata al Beato Paolo VI.
**È arrivato il momento di dare, non solo ricevere – **Per oltre quattro secoli, la fede è annunciata in terre brasiliane. Molti missionari europei, messaggeri di pace, hanno percorso la regione del Paraná portando al loro cuori il desiderio di fare il bene e di evangelizzare. Il seme della Parola di Dio è stato seminato in gran numero: al giusto tempo, è nato, cresciuto e ha prodotto molti frutti di salvezza e ora ha una moltitudine di persone che hanno Dio al centro del loro cuore.
È questa Chiesa, fortificata dalla comunione, che si lancia in missione per restituire, almeno un pò, quanto ha ricevuto: la missione perciò, per noi, è una forma di gratitudine.
**Gli inizi della missione in Quebo – **Il punto di partenza è stato l’ invito del vescovo di Bafatà, Mons. Pedro Zilli, (diapositiva
brasiliano, ai membri del Consiglio Missionario della Chiesa del Paranà.
Alla fine di 2011, quattro laici, (diapositiva
membri del Consiglio Missionario, si recarono alla Guinea. Alla fine del loro soggiorno di due mesi sono rientrati in Brasile, colpiti della realtà di povertá e sofferenza e disposti a lanciarsi in missione ad gentes.
In questo momento sono stato eletto Segretario Esecutivo e cominciavo il lavoro alla Conferenza Episcopale (diapositiva 4).
Sospendo per un istante il racconto della missione per dirvi che non immaginavo cosa mi aspettava alla Conferenza Episcopale. Non immaginavo cosa mi aspettava. Ho trovavo una realtà difficile: debiti, processi giudiziali, la sede centrale molto necessitata di riforma, sfiducia dai vescovi, difficoltà di rapporti tra i collaboratori e molte altre sfide. Essendo un sacerdote focolarino, fin dal primo momento, mi sono buttato ad essere costruttore di comunione mettendo in pratica quanto ho imparato nell’Ideale.
La provvidenza ha fatto sÌ che si è creata di immediato una bella e profonda comunione con Mons. João Bosco e Mons. Raffaele, (diapositiva 5) rispettivamente, presidente e segretario dei vescovi. In pochi mesi abbiamo sciolto i più grossi problemi. Abbiamo fatto e deciso le cose in comunione. Spessissimo ci trovavamo alla sera per mangiare una pizza insieme, chiaccherare e siamo riusciti a fare, i tre, addirittura la correzione fraterna a mò d’ora della verità. Sono stati tre anni eccezionali, finchè ambedue sono stati promossi e trasferiti. Oggi Mons. João Bosco é il vescovo di una diocesi di quasi due millioni di abitanti e a cui appartiene la Mariapoli Ginetta.
Riprendo ora il discorso sulla missione. Dopo il ritorno dei laici che erano andati per fare un indagine riguardo la realtà della Guinea, abbiamo riunito il Consiglio Missionario e abbiamo steso un progetto, che è stato lavorato a diversi mani e presentato a vari livelli di Chiesa, ottenendo approvazione in tutti, inclusive della Conferenza dei Vescovi del Regionale Sul 2.
**Il pozzo artesiano – **Una volta ottenuta l’approvazione della missione, antecedendo l'invio dei primi missionari si faceva necessario la perforazione di un pozzo artesiano, perchè in Guinea-Bissau non piove otto mesi di seguito all’anno.
Così, in 2013 abbiamo lanciato l’Azione dei Pozzetti: piccoli pozzi in cartone (diapositiva 6) sono stati distribuiti ai bambini dell’Infanzia Missionaria con lo scopo di coinvolere loro e ricavare fondi per la perforazione del pozzo. In pochi mesi abbiamo raggiunto il montante necessario e in seguito è stato realizzato il pozzo, che oggi offre acqua per la missione e la comunità attorno.
**L’invio dei missionari – **Al Giubileo d’Oro del Regionale Sul 2, in ottobre di 2014, sono stati inviati solenemente i primi missionari alla Guinea-Bissau (diapositiva 7). Questi missionari hanno vissuto per 18 mesi in una casa affittata di un musulmano (diapositiva
e assieme alla comunità locale, hanno iniziato la costruzione di una casa centrale per la missione. Fin dal primo momento le persone locali sono state pertecipi dei lavori (diapositiva 9) e ciò ha aiutato a approfondire il rapporto con la comunità attorno.
**20 mila Bibbie per l’Africa – **Ormai la missione andava bene e i vescovi della Guinea vedendo la generosità del popolo del Paraná, hanno chiesto Bibbie per la crescita nella fede delle comunità cristiane e l'evangelizzazione di coloro che vogliono conoscere e aderire alla chiamata di Cristo.
Alla fine di 2015 abbiamo lanciato nella Chiesa del Paraná una Azione Missionaria intitolata: (diapositiva 10) Missione, Parola e Pane. Hanno partecipato a questa azione i bambini della catechesi, ragazzi, giovani, adulti e anziani; sono state coinvolte le diverse pastorale a livello regionale e anche i movimenti ecclesiali. Tutte le diocesi hanno accolto la proposta e miracolosamente quasi alla totalità delle parrocchie del Regionale hanno partecipato. La comunione creata è stata senza precedente (diapositiva 11).
Sono stati prodotti 200 mila depliant (diapositiva
con la spiegazione dell’Azione Missionaria, distribuiti tramite la ramificazione della struttura della Chiesa. Poi, durante l’anno non abbiamo fatto nessuna insistenza internamente alla Chiesa, ma ci siamo serviti ampiamente dei mezzi di comunicazione (diapositiva 13) per mantenere le comunità aggiornate su quanto avveniva. Siamo stati attenti all’interatività, di gran importanza in tempi di cultura digitale. Al sito apposito per la missione sono stati postati il nove mesi dell'azione 103 piccoli video: (www. http://cnbbs2.org.br/africa/ e https://www.facebook.com/CNBBRegionalSul2).
Il coinvolgimento è stato eccezionale! Molti gruppi di bambini, ragazzi e adulti ci hanno fatto arrivare il loro video, tra cui alcuni abbiamo postato al site e al facebook.
Ogni persona che riceveva il depliant nella sua comunità, pastorale o movimento era invitata ad assistere dei piccoli video sulla missione tramite le reti sociali e poi coinvolgere i suoi genitori, (diapositiva
amici e altri raccontandoli sulla missione e chiedendo che aiutassero con un “reale”, il più piccolo soldo brasiliano, per raggiungere l’importo di una Bibbia.
Abbiamo visto un entusiasmo crescente e contaggiante di tanti, su tutto il territorio del Paraná (diapositiva 15). Nel giro di pochi mesi l'importo ricavato, nonostante la crise economica vissuta in Brasile nello stesso periodo, ha raggiunto il necessario per acquistare 140 mila Bibbie (diapositiva 16), ben oltre la previsione. Comunque, oltre i soldi, è preziosa la coscienza missionaria che si è acresciuta nella Chiesa paranaense.
**Alcune caratteristiche della missione in Guinea-Bissau **
- Viviamo in atto la realtà di una Chiesa in uscita;
- La comunione: è la Chiesa come corpo che ha accolto la spinta missionaria: nessuna diocesi, pastorale e movimento è rimasto al di fuori;
- I laici sono soggetti, protagonisti. Al momento abbiamo 54 laici che hanno inizziato il percorso per partire in missione ad gentes;
- Coinvolge i bambini e i ragazzi e non esclude i poveri; nella Guinea conta con la collaborazione delle persone locali: l’uomo bianco lavora insieme e non semplicemente comanda;
- Le singole persone e le comunità seguono lo sviluppo della missione tramite le reti sociali e hanno la possibilità di stabilire l'interatività;
- Mette in moto il desiderio del Papa Francesco di essere una Chiesa in uscita, rivolta alle periferie del mondo, ai più poveri (Guinea-Bissau é uno dei paesi tra i più poveri del mondo);
- Oltre alla dimensione evangelizzatrice, la missione avrà cura dell’educazione e salute della popolazione di Quebo e Regione. In questo senso realizza la dimensione caritativa della Chiesa;
- La missione é donare e ricevere e avviene in ambedue luoghi: nella Guinea e nella Chiesa del Paraná, dove abbiamo visto crescere la concienza missionaria del popolo. Stiamo vedendo avvenire un processo di conversione personale e comunitario.
Dovuto al sucesso dell’azione per le Bibbie, ora sta in cantiere un’altra attività come Chiesa-corpo. In prevvisione del Sinodo di 2018, sarà presentato ai vescovi, durante la loro assemblea in marzo, una nuova proposta: lanciare a tutta la Chiesa del Paraná e chissà di tutto il Brasile, la spinta a vivere insieme la frase del Vangelo: “Pregate il Padrone della messe…”. Anche qui intendiamo adoperare ampiamente delle reti sociali. (Diapositiva 17).
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Seminario Chiesa in uscita: la pastorale che nasce dal Carisma 15-17 febbraio 2017 Esperienza di Mario Spaki La missione frutto della comunione
Il Regionale Sul 2 della Conferenza Episcopale del Brasile è composto da 18 diocesi e due eparchie ucraine, 903 parrocchie e 9700 comunità e templi cattolici. Il territorio del Regionale corrisponde allo stato del Paraná con 199.315 km² e una popolazione di oltre 11 millioni di habitanti, tra cui 69,6% cattolici.
Alla luce dal Documento di Aparecida e attenta alla chiamata missionaria del Papa Francesco, di essere una chiesa in uscita, (diapositiva 1) la Chiesa Cattolica del Paraná ha aperto in 2013, nella Guinea Bissau, Diocesi di Bafatà, città di Quebo, al sud del paese, la missione cattolica dedicata al Beato Paolo VI.
**È arrivato il momento di dare, non solo ricevere – **Per oltre quattro secoli, la fede è annunciata in terre brasiliane. Molti missionari europei, messaggeri di pace, hanno percorso la regione del Paraná portando al loro cuori il desiderio di fare il bene e di evangelizzare. Il seme della Parola di Dio è stato seminato in gran numero: al giusto tempo, è nato, cresciuto e ha prodotto molti frutti di salvezza e ora ha una moltitudine di persone che hanno Dio al centro del loro cuore.
È questa Chiesa, fortificata dalla comunione, che si lancia in missione per restituire, almeno un pò, quanto ha ricevuto: la missione perciò, per noi, è una forma di gratitudine.
**Gli inizi della missione in Quebo – **Il punto di partenza è stato l’ invito del vescovo di Bafatà, Mons. Pedro Zilli, (diapositiva
brasiliano, ai membri del Consiglio Missionario della Chiesa del Paranà.
Alla fine di 2011, quattro laici, (diapositiva
membri del Consiglio Missionario, si recarono alla Guinea. Alla fine del loro soggiorno di due mesi sono rientrati in Brasile, colpiti della realtà di povertá e sofferenza e disposti a lanciarsi in missione ad gentes.
In questo momento sono stato eletto Segretario Esecutivo e cominciavo il lavoro alla Conferenza Episcopale (diapositiva 4).
Sospendo per un istante il racconto della missione per dirvi che non immaginavo cosa mi aspettava alla Conferenza Episcopale. Non immaginavo cosa mi aspettava. Ho trovavo una realtà difficile: debiti, processi giudiziali, la sede centrale molto necessitata di riforma, sfiducia dai vescovi, difficoltà di rapporti tra i collaboratori e molte altre sfide. Essendo un sacerdote focolarino, fin dal primo momento, mi sono buttato ad essere costruttore di comunione mettendo in pratica quanto ho imparato nell’Ideale.
La provvidenza ha fatto sÌ che si è creata di immediato una bella e profonda comunione con Mons. João Bosco e Mons. Raffaele, (diapositiva 5) rispettivamente, presidente e segretario dei vescovi. In pochi mesi abbiamo sciolto i più grossi problemi. Abbiamo fatto e deciso le cose in comunione. Spessissimo ci trovavamo alla sera per mangiare una pizza insieme, chiaccherare e siamo riusciti a fare, i tre, addirittura la correzione fraterna a mò d’ora della verità. Sono stati tre anni eccezionali, finchè ambedue sono stati promossi e trasferiti. Oggi Mons. João Bosco é il vescovo di una diocesi di quasi due millioni di abitanti e a cui appartiene la Mariapoli Ginetta.
Riprendo ora il discorso sulla missione. Dopo il ritorno dei laici che erano andati per fare un indagine riguardo la realtà della Guinea, abbiamo riunito il Consiglio Missionario e abbiamo steso un progetto, che è stato lavorato a diversi mani e presentato a vari livelli di Chiesa, ottenendo approvazione in tutti, inclusive della Conferenza dei Vescovi del Regionale Sul 2.
**Il pozzo artesiano – **Una volta ottenuta l’approvazione della missione, antecedendo l'invio dei primi missionari si faceva necessario la perforazione di un pozzo artesiano, perchè in Guinea-Bissau non piove otto mesi di seguito all’anno.
Così, in 2013 abbiamo lanciato l’Azione dei Pozzetti: piccoli pozzi in cartone (diapositiva 6) sono stati distribuiti ai bambini dell’Infanzia Missionaria con lo scopo di coinvolere loro e ricavare fondi per la perforazione del pozzo. In pochi mesi abbiamo raggiunto il montante necessario e in seguito è stato realizzato il pozzo, che oggi offre acqua per la missione e la comunità attorno.
**L’invio dei missionari – **Al Giubileo d’Oro del Regionale Sul 2, in ottobre di 2014, sono stati inviati solenemente i primi missionari alla Guinea-Bissau (diapositiva 7). Questi missionari hanno vissuto per 18 mesi in una casa affittata di un musulmano (diapositiva
e assieme alla comunità locale, hanno iniziato la costruzione di una casa centrale per la missione. Fin dal primo momento le persone locali sono state pertecipi dei lavori (diapositiva 9) e ciò ha aiutato a approfondire il rapporto con la comunità attorno.
**20 mila Bibbie per l’Africa – **Ormai la missione andava bene e i vescovi della Guinea vedendo la generosità del popolo del Paraná, hanno chiesto Bibbie per la crescita nella fede delle comunità cristiane e l'evangelizzazione di coloro che vogliono conoscere e aderire alla chiamata di Cristo.
Alla fine di 2015 abbiamo lanciato nella Chiesa del Paraná una Azione Missionaria intitolata: (diapositiva 10) Missione, Parola e Pane. Hanno partecipato a questa azione i bambini della catechesi, ragazzi, giovani, adulti e anziani; sono state coinvolte le diverse pastorale a livello regionale e anche i movimenti ecclesiali. Tutte le diocesi hanno accolto la proposta e miracolosamente quasi alla totalità delle parrocchie del Regionale hanno partecipato. La comunione creata è stata senza precedente (diapositiva 11).
Sono stati prodotti 200 mila depliant (diapositiva
con la spiegazione dell’Azione Missionaria, distribuiti tramite la ramificazione della struttura della Chiesa. Poi, durante l’anno non abbiamo fatto nessuna insistenza internamente alla Chiesa, ma ci siamo serviti ampiamente dei mezzi di comunicazione (diapositiva 13) per mantenere le comunità aggiornate su quanto avveniva. Siamo stati attenti all’interatività, di gran importanza in tempi di cultura digitale. Al sito apposito per la missione sono stati postati il nove mesi dell'azione 103 piccoli video: (www. http://cnbbs2.org.br/africa/ e https://www.facebook.com/CNBBRegionalSul2).
Il coinvolgimento è stato eccezionale! Molti gruppi di bambini, ragazzi e adulti ci hanno fatto arrivare il loro video, tra cui alcuni abbiamo postato al site e al facebook.
Ogni persona che riceveva il depliant nella sua comunità, pastorale o movimento era invitata ad assistere dei piccoli video sulla missione tramite le reti sociali e poi coinvolgere i suoi genitori, (diapositiva
amici e altri raccontandoli sulla missione e chiedendo che aiutassero con un “reale”, il più piccolo soldo brasiliano, per raggiungere l’importo di una Bibbia.
Abbiamo visto un entusiasmo crescente e contaggiante di tanti, su tutto il territorio del Paraná (diapositiva 15). Nel giro di pochi mesi l'importo ricavato, nonostante la crise economica vissuta in Brasile nello stesso periodo, ha raggiunto il necessario per acquistare 140 mila Bibbie (diapositiva 16), ben oltre la previsione. Comunque, oltre i soldi, è preziosa la coscienza missionaria che si è acresciuta nella Chiesa paranaense.
**Alcune caratteristiche della missione in Guinea-Bissau **
- Viviamo in atto la realtà di una Chiesa in uscita;
- La comunione: è la Chiesa come corpo che ha accolto la spinta missionaria: nessuna diocesi, pastorale e movimento è rimasto al di fuori;
- I laici sono soggetti, protagonisti. Al momento abbiamo 54 laici che hanno inizziato il percorso per partire in missione ad gentes;
- Coinvolge i bambini e i ragazzi e non esclude i poveri; nella Guinea conta con la collaborazione delle persone locali: l’uomo bianco lavora insieme e non semplicemente comanda;
- Le singole persone e le comunità seguono lo sviluppo della missione tramite le reti sociali e hanno la possibilità di stabilire l'interatività;
- Mette in moto il desiderio del Papa Francesco di essere una Chiesa in uscita, rivolta alle periferie del mondo, ai più poveri (Guinea-Bissau é uno dei paesi tra i più poveri del mondo);
- Oltre alla dimensione evangelizzatrice, la missione avrà cura dell’educazione e salute della popolazione di Quebo e Regione. In questo senso realizza la dimensione caritativa della Chiesa;
- La missione é donare e ricevere e avviene in ambedue luoghi: nella Guinea e nella Chiesa del Paraná, dove abbiamo visto crescere la concienza missionaria del popolo. Stiamo vedendo avvenire un processo di conversione personale e comunitario.
Dovuto al sucesso dell’azione per le Bibbie, ora sta in cantiere un’altra attività come Chiesa-corpo. In prevvisione del Sinodo di 2018, sarà presentato ai vescovi, durante la loro assemblea in marzo, una nuova proposta: lanciare a tutta la Chiesa del Paraná e chissà di tutto il Brasile, la spinta a vivere insieme la frase del Vangelo: “Pregate il Padrone della messe...”. Anche qui intendiamo adoperare ampiamente delle reti sociali. (Diapositiva 17).
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