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“Se per un qualche motivo vuoi vedere una persona che non ti vuol vedere più e poi scompare, allora di colpo ti senti massacrato di botte dal niente. C’erano state tante sparizioni anche più importanti e più gravi, ma meno dolorose. Perché il non esserci più di quel che c’è stato è sempre doloroso, veramente doloroso - pensavo - ma il non esserci più di quel che non c’è stato è veramente micidiale, una cosa proprio annichilente. Per me è sempre stato meglio il dolore che l’annichilimento. Come fa - mi sono chiesto tante volte - una cosa che non c’è stata a non esserci più. Non c’è più qualcosa, ma è un qualcosa che non essendoci neanche stato, alla fine non sai neanche che cos’è, però sai benissimo che non c’è più perché almeno una volta l’hai sfiorato. Hai sfiorato qualcosa che pur non essendoci più, per un po’ era sfiorabile. Questi buchi fatti nel niente, di questo sfiorabile, che forse per un periodo avresti potuto anche abbracciarlo, sono qualcosa che mi ha sempre ammazzato. Per un bel po’ andrai avanti segato in due, ma del resto di essere intero non me ne frega più niente - ho pensato spesso. Per un bel po’ di tempo certi posti in cui sei stato con qualcuno, e mentre ci stavi sognavi chissà cosa e ti sembrava che fosse tutto di una bellezza inusitata, a un certo punto, dopo la catastrofe invisibile, questi posti diventano posti che se ci devi per forza ripassare, già soltanto all’idea, ti viene quasi paura. Ti creano una specie di strapiombamento tra il diaframma e i polmoni. Succede così a tutti almeno due o tre volte nella vita.”
— Ugo Cornia - Quasi amore (sempre lui… fino a… oltranza…!)
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Tutte le mie relazione mi fanno pensare che il mio ineluttabile destino è quello di divenire santa. Oppure darmi al sociale.
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Anche quando riesco a tenere la situazione in pugno, quando mi sento così tranquilla in modo naturale da non riconoscermi, riesco comunque a fare danni. Danni perché non capisco i messaggi di wa e sono troppo impaurita dalla fregatura che non riesco più a leggere bene le cose e vedo in tutto la stessa cosa che cerco. insomma, il ruolo della conquistatrice non fa per me neanche quando mi ci trovo dentro. Speriamo di non aver buttato via mesi di duro lavoro psicologico su entrambi, ché siamo dei pasticci belli e buoni tutti e due.
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Che stupida che sono a fare sempre lo stesso errore
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Vorrei la sfera di cristallo che mi dice: tranqui la tua vita sarà una vita normale. Non dico bella, non dico felice, ma normale.
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Ho trovato un messaggio dell'estate del 2016 in cui già parlavo di te. Che sia già stato tutto dentro fin da quel momento?
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Chi ci avrà visto dalle finestre di quelle case, in cui non basta una tenda una porta a coprire
Bisogna fare ordine ed elencare, bisogna interpretare: è stata la sola cosa inutile
di tutti i segni che abbiamo lasciato
Neanche uno significa qualcosa ridotto alla tazzina del caffè, mentre tiri lo sciacquone io sento il tuo corpo come uno di quei segni che non significa qualcosa.
Non si è guastato il tempo la caldaia, neanche lo scorrere si guasta mai: trovarne
Il filo conduttore è roba per il plombier che chiamiamo in una lingua diversa, per 60 euro l'ora la settimana in una lingua che si dice la nostra
Nella matassa di segni da tradurre
Non è mai troppo tardi, quando ci accorgiamo del vuoto che non si copre.
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Come fate a farvi passare la paranoia che vi stiano sempre prendendo per il culo?
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Non voglio ritornare ad avere gli alti e bassi per cazzate e cazzoni. E devo ricordarmi sempre di proteggere me stessa: prima dei rapporti ci sono sempre le persone. E devo ricordarmi di quello che ho provato con d. prima, che è così difficile da replicare, che non devo vivere le cose come se dall'altra parte ci fosse sempre lui. Poi mi devo anche ricordarmi di tutti quei film stupidi sull'amore e di farmi i cazzi miei alla grande.
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