"Dicono che io non appartenga a nessun luogo, che non sono né indigena, né straniera, ne umana, né comprensibile. Cosa sei, allora? Le domando’ lui. "Io sono e basta." Rispose lei. (Isabel Allende)
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- Fare l’amore con te non mi fa bene...
- Scusa?!
- Hai capito bene.
- Sí. Cioè... ho capito il senso delle parole, ma non cosa intendi.
- Come no? Ma... mi vedi?!
- ?
- Mi rimani addosso. Hai capito: ADDOSSO. Poi non passa... non passi. Cioè... è come se non finisse quando abbiamo finito. S’infila da qualche parte. Non so se abbia a che fare con il profumo, con ‘sta roba delle tue mani che è come se lasciassero tatuaggi ovunque... Un incubo.
- Addirittura?
- Già. È spaventoso. Spaventosamente bello.
- Quindi fa bene, non male?!
- Dipende. Cioè... dopo tutto questo tempo “qualcosa” dovrebbe essere un po’ cambiato... Cioè... succede così... sai... nel tempo... passa... Dovrebbe passare... almeno un po’ ridursi: la passione, il desiderio...
- ... (sorride)
- Non ridere. Non fa ridere.
- Scusami... sei buffa. Fa sorridere che ti lamenti di una cosa bella.
- Non è bello perché se una cosa è così bella fai fatica a pensare che possa finire e io non voglio avere paura che prima o poi non sia più così. E poi... beh...
- E poi?
- E poi ogni volta che facciamo l’amore, subito dopo o il giorno dopo mi vengono respiri che sono sospiri... e... e ricomincerei da capo. Come adesso.
- Mi stai dicendo che hai voglia di fare l’amore con me?!
- Sto dicendo che non smetto mai di averne.
(Letizia Cherubino)
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Ho raccontato amori felici e amori infelici, ho raccontato storie fantastiche e squallidi retroscena, ho raccontato di grandi amicizie e dolorosi tradimenti. “C’era una volta..” e un’altra storia comincia, chi sarà l’eroe questa volta?, dove sarà il nemico da sconfiggere? Su quali labbra si poserà il bacio salvatore?...Prosegue la favola, prosegue quel viaggio a cui io, narratrice errante, affido il mio sogno. Non so se mai ci sarà un “e vissero tutti felici e contenti” ma voglio scoprirlo e se il punto metterò alla mia storia..”C’era una volta..” ricomincerò (Gilda)
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"La donna, se vuole, riesce a far stare:
Tanti mobili in una stanza minuscola,
Marmellate di tutti i colori in barattoli piccolissimi,
Il mare dentro un bicchiere d’acqua,
Una farmacia, una bigiotteria, le foto di famiglia dentro una borsa da polso...
Fa stare la notte dentro la sua anima,
Un ricordo nel suo vestito, i suoi singhiozzi dentro una canzone,
La lussuria in uno sguardo, la compassione in un tocco.
L’indifferenza nei suoi passi, l’irresistibilità nelle curve delle labbra, la memorabilità in un sorriso.
La sua mestizia in una sigaretta, i suoi segreti dentro un caffè, le sue grida in un silenzio.
Un uomo nel suo cuore e nel suo letto, un figlio nel grembo per tutta una vita.
La donna, se vuole, riesce a fare spazio a tutto.
Ma chissà perché non riesce a far spazio a se stessa.
Non riesce a farsi spazio in questo enorme mondo."
(Ferzan Ozpetek)
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Ci sono sere in cui fa freddo.
Ma non è solo il freddo delle mani ghiacciate, ma il freddo della fragilità e della paura.
Sono le sere in cui ti senti piccola, qualsiasi età tu abbia.
E vorresti solo essere rassicurata di qualcosa
che nemmeno sai, forse di tutto.
Sono le sere in cui sei stanca, anche di aver paura. Stanca di dover stare sempre in allerta o in difesa e di non poterti mai lasciare andare, rilassare.
Sono le sere in cui vorresti mollare tutto e smettere di fare la guerriera di una vita che poco concede alla resa.
Un po' di silenzio, per favore.
Un po' di pace.
Qualcuno che mi rimbocchi le coperte e mi chiuda gli occhi con un bacio.
Qualcuno che mi abbracci forte, concedendomi istanti di infanzia perduta.
Qualcuno che mi dica: "non ti preoccupare, mi occupo io di te."
Con un sorriso, con un gesto, con una parola.
Ci sono sere in cui vorrei la pace bambina, dove tutto è al suo posto e dormi sonni densi di sogni.
Quelle sere dove, se hai freddo, non ti devi abbracciare da sola.
(L.Cherubino)
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Fu nel parco di un manicomio che incontrai un giovane con il volto pallido e bello, colmo di stupore. E sedetti accanto a lui sulla panca e dissi:
"Perchè sei qui?" E lui mi rivolse uno sguardo attonito e disse:” È una domanda poco opportuna, comunque risponderò.
Mio padre voleva fare di me una copia di se stesso, e così mio zio.
Mia madre vedeva in me l'immagine del suo illustre genitore.
Mia sorella mi esibiva il marito marinaio come il perfetto esempio da seguire.
Mio fratello riteneva che dovessi essere identico a lui: un bravissimo atleta.
"E anche i miei insegnanti, il dottore in filosofia e il maestro di musica e il logico, erano ben decisi: ognuno di loro, voleva che io fossi il riflesso del suo volto in uno specchio. "Per questo sono venuto qui.
Trovo l'ambiente più sano. Qui almeno posso essere me stesso".
E di scatto si volse verso me e chiese:
"Anche tu sei qui a causa dei buoni consigli?"
Ed io risposi:" No, sono qui in visita". E lui disse:" Ah, ho capito. Vieni dal manicomio dall'altra parte del muro".
(K.Gibran)
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“Uno pensa di essere qualcosa di unico e meraviglioso al centro dell'universo, quando nei fatti è solo una momentanea interruzione nella marcia perdurante dell'entropia.”
(Aldous Huxley)
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Istanti indivisibili, eternità di attimi sublimi, malinconici, felici, si susseguono come spirali di vento in un unico attimo… Qui e ora. (Donatella Artosi)
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C’è una vita che mi è stata cucita addosso, ma la disillusione, il dolore, le ferite, sono mie. Come mia è la pelle incisa da una storia che non era la mia. Ma da lì, dalla carne logora e segnata, io mi reinvento. Da lì rinasco. Da lì respiro. E vivo. (Elisabetta Barbara De Sanctis)
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E allora tu respira.
Sì, respira.
Respira quando sentirai mancarti l'aria, quando le pieghe delle ore peseranno come macerie di una vita in frantumi.
Respira quando il pianto ripulirà i tuoi occhi, restituendo nuova luce ai tuoi sguardi sul mondo.
Respira quando la rabbia brucerà le mani e i pensieri, quando sentirai che è inutile, quando penserai di non farcela.
Respira quando la paura bloccherà le gambe e i gesti, e quando gli angoli di nuovi orizzonti si affacceranno ai tuoi sensi.
Non aver paura, è solo vita che scorre. E tu respira.
Lì, in quel movimento ritmico e costante, è racchiuso il centro del tuo Esserci.
Qui, ancora e sempre.
Fu un respiro a concepirti.
Fu un respiro a spingerti alla luce.
Fu un respiro a dar vita a quel pianto che, appena nata, spezzò un legame e ti restituì al tuo essere Persona.
Respira, sei viva.
E nient'altro conta.
(©Oscar Travino da Heartquake)
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“Forse non ce la farai a fuggire dal tempo, nemmeno arrivando ai confini del mondo. Ma anche se il tuo sforzo è destinato a fallire devi spingerti fin laggiú. Perché ci sono cose che non si possono fare senza arrivare ai confini del mondo.”
(Haruki Murakami)
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E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. È una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. È il tuo sangue, e anche sangue di altri. Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.
(Haruki Murakami , Kafka sulla spiaggia)
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A volte penso di essere un sogno che qualcuno si è dimenticato di fare, il sogno nel cassetto aperto nel momento sbagliato.(Aldo Busi)
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Amore è che l’amore esiste.
Non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato, perché rimangono sempre con noi;
qualcosa le lega a noi in modo indissolubile,
anche se non ci sono più.
Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e non sono stati.
Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l’incendio che un cuore d’inverno.
Ho imparato, e in questo ha ragione mia madre, che è possibile amare due persone contemporaneamente.
A volte succede: ed è inutile resistere, negare, o combattere.
Ho imparato che l’amore non è solo sesso: è molto, molto di più.
Ho imparato che l’amore non sa né leggere né scrivere.
Che nei sentimenti siamo guidati da leggi misteriose, forse il destino o forse un miraggio, comunque qualcosa di imperscrutabile e inspiegabile.
Perché, in fondo, non esiste mai un motivo per cui ti innamori. Succede e basta.
È un entrare nel mistero: bisogna superare il confine, varcare la soglia.
E cercare di rimanerci, in questo mistero, il più a lungo possibile.
(Ferzan Ozpetek)
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Sarà come non fossimo mai stati
Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve, così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi?
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme?
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso?
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno. E sarà
come se non fossimo mai stati.
(Pablo Neruda)
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Smettere di sognare è smettere di essere
(Gilda)
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Non sono mai stata brava a proteggermi io.
Le cose le faccio d'impulso, mi ci butto dentro. Tutta intera, poi non so mai come uscirne.
Mi sono bruciata e sbucciata l'anima tante volte. Non imparo nessuna lezione.
Non conto fino a dieci, nemmeno fino a cinque, non conto proprio.
Soprattutto nelle cose che contano.
Mi confondo. Mi mescolo. Mi sporco le mani.
Sono strana, dicono.
Da sempre, lo sono.
Ci ho provato a cambiare,
ma se nasci scombinata, ci resti.
Nel cuore, nella testa, nelle viscere.
Una come me o si ama o si odia.
Ma io non voglio più amore e nemmeno odio.
Voglio solo la libertà di essere me stessa.
(web - Ph Io)
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