nonamewhiteee

[nonamewhiteee]

esco a portare fuori il bidone della carta, in pantofole, pantaloncini, occhiaie, e maglietta di Spider-Man. una bimba mentre passeggia con la nonna mi indica e fa: "anche lui ha le ciabatte come mee, nonna!!". mi fa tenerezza quando mi rivolge "lo sai che anche a mio fratello piace tanto Spider-Man??". nemmeno da bambino ricordo di essere stato così spigliato, non so che cazzo già mi passasse per la testa. testa che come di consuetudine ormai è più simile ad un uovo dopo le passate di lama. il motivo esplicito è sempre lo stesso "non sopporto i capelli quando iniziano a crescere e in estate voglio essere fresco": un po' come quando entro negli androni dei palazzi in estate in una giornata in cui il sole arde vivi. vabbè

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quack

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è passata ormai una settimana da quel lunedì pomeriggio maledetto. sono notti che sogno solo ed esclusivamente l'impatto: l'ultima sterzata dopo il buio, il palo della luce, rumori, fischi nelle orecchie come nelle scene dei film disastrosi, puzza di bruciato, cecità, bruciore ed io con l'auto nel fosso. adrenalina, 118 rifiutato, mi alzo, pianti al telefono, presa di coscienza che ero troppo stanco nonostante l'orario per mettermi alla guida. in ospedale dopo la domanda su allergie e assunzione di farmaci quotidiani il medico mi guarda chiedendomi se la mattina 'avessi avuto idee strane'. ci scherzo dicendo che non avrei mai usato l'auto di mio padre per farmi fuori, forse non ha capito il mio umorismo. una notte in osservazione al ps sentendomi una merda, il ritorno al lavoro il giorno dopo, se rimanesse solo una cicatrice sul braccio riuscendo a dimenticare sarebbe meglio.

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nell'ultimo periodo mi sento al buio, ma sono tornato pelato e mi sono ficcato un coltello nel dito.🌻

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Come ti chiami?

ciao, mi chiamo Francesco 🌻

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il caldo, che palle. rivoli di sudore scorrono lungo lembi di pelle che vorrei ancora tenere sotto le mie felpe super larghe. mi accendo una sigaretta (ahimè a causa del lavoro sono più facili da fumare), mi apro con la solita mossa la solita Peroni mentre manifesto fumo denso attraverso un filtro carta a "M". il rumore del fiume e degli animali mi rasserena, le sedute con lo psicologo anche, andando già a toccare nodi non sciolti in gola. credo che mi raserò i capelli a breve, fa caldo, che palle.

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se ti rubano la bici chi chiami?

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the Duck(l)es🦆

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se sento un'altra volta la porta di coinquilino subumano sbattere o lui che rumoreggia come una cucina degna di un episodio cliché di un qualche reality show oggi esplodo. ok, non ho iniziato bene. a volte la collera è come un pugno nello stomaco, non per nulla era chiamata bile. durante il primo colloquio con il nuovo terapeuta ho affrontato la tematica emozioni, la mia incapacità spesso a distinguerle vivamente, ad esternarle, il mio bisogno e la tendenza ad isolarmi, il percorso che fanno a livello viscerale dentro me. mi rendo conto che potrei star per crollare a breve: la notte l'ansia ritorna a sormontare il mio petto come un demone del folklore della mia terra. forse un po' mi manca casa, o l'immagine di quella che vorrei che fosse. o che io fossi. in macchina di notte, un blister in gola, l'ultimo drummino.

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mal di gola e incontri ravvicinati con 🦆🦆 del terzo tipo.

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Piccola Chef sta fiorendo, a breve il mio nuovo omonimo terapeuta dovrebbe contattarmi e la cosa un po' mi spaventa. è strano gestire le cose "da grandi", ti accorgi che per alcuni versi ti hanno sempre fatto vivere in una bolla ma allo stesso tempo mi è stato difficile prendermi un giorno da lavoro perché sto male. in testa mi rivedevo piccolo con la febbre a scuola mentre risuonavano le parole "papà a lavoro ci va lo stesso". ultimamente mi capito spesso di parlare di Torino, della mia città giù dove le cose non sembrano voler prendere una piega migliore e tutto resta stantio. ho dei cazzo di martelletti che picchiano sulle tempie, un fuoco che brucia e squarcia il ventre, proprio dove si forma la costellazione di nei. vorrei fumarne una, l'ultima.

[nonamewhiteee]

benvenuta "Piccola Chef" 🌿

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doversi svegliare alle 4 mi mette ansia, fa crollare il peso dell'inadeguatezza che mi sento addosso: mi capita ancora di saltare pasti, buttare il caffè a terra, fare tardi perché non sento quella maledetta sveglia. continuano a cambiare situazioni, vivo con un matto che urla nel cuore nella notte facendomi imparanoiare che mi fossero entrati in 'sta casa di un condominio finto borghese. questa domenica mattina c'è stato il sole, le campagne venete avevano un colore meraviglioso. dovrei ricominciare ad annottare quello che sento e sogno, in attesa di trovare il terapista giusto. fumo meno però, ma lo dico mentre affogo il mozzicone di una lucky rossa. buonanotte.

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assurdo

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ho il phon sulla pancia per scacciare via quel dolore perenne e per abbracciarmi come quando da piccolo la mattina prima di scuola mi scaldavo con la scusa di dovermi aggiustare il "ciuffo". oscillo tra il sentirmi un vecchio pieno di acciacchi, malinconie e sogni persi ed un bambino che ancora non riesce a metabolizzare del tutto le prime grandi responsabilità. non sono in fondo così bravo a gestire la mia vita (ultimamente mi accorgo di mangiare poco e male, troppe sigarette, caffeina a stomaco vuoto, sonno che va e che viene come l'amore nelle canzoni di De André). non ho ancora trovato il modo di cominciare un percorso di terapia qui, la classe borghese maleducata mi fa uscire di senno, quella che cerca di nascondere i misfatti ma al primo sguardo svia, uno dei coinquilini ancora una volta non l'augurerei al peggiore dei miei nemici. l'altro giorno non molto velatamente mi è stato affibbiato un anacronistico, poco amichevole "terrone" ma come ogni cattiveria mi è scivolata giù. forse. forse la gentilezza non ripaga sempre.

[nonamewhiteee]

Minù vi giudica sempre😶‍🌫️

[nonamewhiteee]

ho imparato che mi piace quando di mattina mi sveglio e c'è la nebbia, nonostante i commenti più ricevuti siano stati "ma cosa sei venuto a fare qua in mezzo alla nebbia". tra circa due settimane sarà il mio venticinquesimo e scenderò giù dai miei genitori che non vedo da un po'. mi spiace averli lasciati soli, soprattutto perché sento come stiano invecchiando e nonostante gli scazzi passati e presenti vorrei abbracciarli tutte le sere. una vecchietta ha detto che tutte le sue amiche e suoi amici mi adorano perché sono gentile e caro e che devo rimanere così. adoro il freddo, starmene come adesso con la felpona e il cappuccio su. ho una peroni stappata col clipper e ne ho fatta su una di "legale". mi piace anche il sapore ma ahimè il cbd mi provoca solo una leggera diminuzione di peso della testa e gli occhi rossi come alcuni dei tramonti che si spengono dietro le montagne. la mia vita è nuovamente già cambiata tanto.