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É passato un anno…
Un anno di vita dopo anni a sopravvivere, toccare il fondo ha fatto male,tanto, rialzarsi é stato faticoso, molte volte mi è sembrato di annegare o di venire spinta di nuovo in basso. Ma pian piano vedo sempre più luce e ci sono anche stati giorni felici, risate e pianti di gioia.
É passato un anno e io sono ancora qui a vivere.
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C’è il vuoto in ogni secondo della giornata ora che tu non ci sei più…vorrei scriverti ma a che pro? Ormai siamo solo due estranei. Il prossimo fine settimana ho programmato una vacanza e se invece prendessi un treno e mi presentassi da te? Rimarrei solo delusa come sempre è stato tra noi
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Oggi è un giorno importante per te, farai una biopsia per verificare che tu abbia o no un tumore e io non sarò lì con te. A tenerti la mano ci sarà lei , la tua ragazza, mentre io non faccio altro che pensare a cosa avevamo e che lei l’ha spazzato via e tu lo hai permesso.
Ho un cratere al posto del petto che cresce ogni minuto che passa. Mi sento male e non posso far niente per stare meglio.
Vorrei cancellare il tuo numero, non sentirti più, dimenticare tutto quello che c’è stato perché forse farebbe meno male che continuare in questo modo
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Oggi sono due anni, due anni dal primo ricovero in SPDC, due anni che ho perso le mie coinquiline, la seconda famiglia che avevo scelto.
Le cicatrici di quei giorni ormai non si vedono quasi più ma il dolore è rimasto.
E oggi proprio come un anno fa in questo giorno sto male, sento un vuoto dentro più grande rispetto ai giorni normali.
E come due anni fa mi sento sola.
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Ho sentito il mio cuore rompersi in mille pezzi dopo aver letto quel messaggio…. È in stazione, la va a prendere, oggi si conosceranno… sono straziata da ciò ci conosciamo da un anno e non mi ha mai detto di andare a trovarlo.
Ho un vuoto in mezzo al petto, bombe nello stomaco.
E mi rendo conto di amarlo davvero quando mi dico che l’importante è che lui sia felice indipendentemente dal fatto che non lo sia con me
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Mi chiedi come sto, cosa posso dirti? Che vedo tutto nero? Che non mi fido del nuovo psichiatra? Che mi manca la mia vecchia psicologa? Che mi da fastidio che la vita vada avanti anche se io volevo morire? Che penso agli esami universitari e a quanto io sia un fallimento?
No non ti dirò nulla di tutto questo, ti dirò che sono un po’ stanca e triste perché piove.
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Ripenso a quel 31 marzo e a cosa ne sarebbe di me se quel giorno tutto fosse andato per il verso giusto, se il mio cuore avesse smesso di battere, se i miei polmoni non si fossero più riempiti d’aria se le mie mani fossero diventate fredde per sempre. Ora sarei in pace?
Perchè allo stato attuale delle cose se ne avessi il modo ci riproverei ma sta volta non commetterei gli stessi errori mi accerterei di andarmene per sempre. Sarebbe un scelta egoista lo so ma in fondo in 23 anni di vita nessuno ha mai pensato a me e forse è giunto il momento che lo faccia io.
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Sto cercando di andare avanti dopo che tu mi hai salvato la vita, vita che non volevo più vivere. Non so se dirti grazie o essere arrabbiata con te .
Sto cercando di andare avanti, mi sto sentendo con un ragazzo che mi piace molto ma tu sei sempre lì nei miei pensieri e sapere che ti piace un’altra persona è una lama dritta al cuore.
Vorrei spingere un pulsante e non provare più amore per te sarebbe più semplice dopotutto sei tu che non accetti i tuoi sentimenti per me per via del mio peso
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Tra due settimane circa dovrò compiere 23 anni ma se le cose non cambieranno metterò un punto prima
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"In questi giorni ho ricominciato a sentire quella voglia, quel bisogno.... perché quel dolore che pensavo fosse sparito per sempre, si era solo addormentato e ora, con solo un piccolo incidente, si è risvegliato e non sembra tornerà a dormire presto"
-LaLupaBianca(20/1/2024)
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È un problema quando ti tagli e piangi. È un enorme problema quando invece ti tagli, e tiri un sospiro di sollievo.
Tinxanax
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Non conosco altra via
se non la sofferenza
conosco però la rabbia,
le lacrime e le urla,
il dolore che ti lacera.
Conosco la fame,
gli svenimenti e le cadute
so cosa vuol dire
essere nutriti di forza,
persino,
essere idratata di forza.
Conosco la morte
l'ho quasi toccata
l'ho vista in faccia.
Conosco la depressione
che ti attanaglia
ti mangia la pelle
ti brucia le viscere.
Conosco il non essere vista
l'essere invisibile
l'essere superflua.
Conosco il sangue caldo
che ti scorre sulle braccia
e ti da sollievo
e che poi però ti fa mangiare
dai sensi di colpa.
Conosco il desiderio ardente
di non essere viva
di aprirmi la pancia in due
e svuotarla da ogni
organo vitale, per poi
mangiarmi il cuore
in un sol boccone.
Conosco l'incertezza,
il vuoto in petto,
i pianti a singhiozzi.
Il voler essere morta.
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