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ITINERARIO DI VIAGGIO
Clicca sul link per seguire il nostro itinerario Orient Express 2023!
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INFORMAZIONI GENERALI
La partenza è fissata per le ore 6.55am del 17 Luglio, il gruppo si incontrerà direttamente all'Aeroporto John Fitzgerald Kennedy International. Il volo avrà una durata di nove ore e cinquanta minuti, arriverà a Istanbul per le 11.45pm.
Il rientro è fissato per il 3 Agosto con partenza dall'Aeroporto di Londra-Heathrow alle ore 4.25pm con arrivo a New York alle ore 7.10pm. L'itinerario prevede le seguenti fermate
Istanbul, Turchia
Sofia, Bulgaria
Belgrado, Serbia
Vinkovci, Croazia
Zagabria, Croazia
Vienna, Austria
Innsbruck, Austria
Parigi, Francia
Londra, Regno Unito
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Tra champagne e caviale, niente era lasciato al caso a bordo dell’Orient Express, la linea ferroviaria di lusso diventata sinonimo di glamour e intrighi raccontati anche nei film.
Il 4 ottobre 1883 nella Gare de l’Est, famosa stazione ferroviaria di Parigi, si respirava un’aria carica di aspettative.
Poco più di una ventina di intrepidi passeggeri si stavano preparando per salire a bordo di un lussuoso treno che avrebbe allargato gli orizzonti dei viaggi. La destinazione del treno era Costantinopoli (oggi Istanbul) e il nome del treno era Orient Express, un servizio ferroviario intercontinentale che presto sarebbe diventato una leggenda in tutto il mondo grazie anche alle numerose rivisitazioni cinematografiche. L’idea di una ferrovia per collegare l’Europa da est a ovest era nata da un progetto guidato dall’ingegnere belga Georges Nagelmackers, e presto diventò il simbolo della belle époque, un’età d’oro per l’Europa che va dalla fine della guerra franco-prussiana nel 1871 fino alla Prima guerra mondiale nel 1914. In questo periodo la cultura artistica fiorì, si sviluppò il “turismo giramondo” e i ceti medi e alti approfittarono di una rinnovata prosperità e di uno spirito cosmopolita.
Alla fine del XIX secolo, la maggior parte dei Paesi europei era collegato tramite le ferrovie, eppure viaggiare in treno era ancora un’esperienza piuttosto spiacevole: i convogli erano scomodi e sporchi, inaffidabili e talvolta pericolosi, attraversare le frontiere era lungo e complicato. Sfortunatamente, non c’erano molti incentivi a migliorare la situazione: gli affari andavano a gonfie vele e i proprietari delle linee ferroviarie guardavano con sospetto alle innovazioni.
Tuttavia, nel decennio del 1860, mentre le linee ferroviarie si facevano largo nel continente, lungo le tratte cominciarono a fare la loro comparsa gli hotel di lusso. Ed è proprio lì che entrò in gioco Nagelmackers, rampollo di una nota famiglia di banchieri belgi. Durante una lunga vacanza negli Stati Uniti, Nagelmackers si lasciò rapire dal fascino delle famose carrozze letti Pullman (dette anche wagon-lit): carrozze passeggeri pulite, confortevoli, pensate per i lunghi viaggi.
Il primo viaggio ufficiale dell’Orient Express, nome che gli fu attribuito dalla stampa (nonostante il fatto che Costantinopoli, una città in equilibrio fra due continenti e diverse culture, non facesse davvero parte del cosiddetto “Oriente”) e in seguito accettato da Nagelmackers — fu un’esperienza straordinaria, a cui presero parte molti degli esponenti più influenti degli ambienti diplomatici, finanziari e dei circoli giornalistici di Parigi. Il treno era formato da tre carrozze, due vagoni letto, una carrozza ristorante e due vagoni per i bagagli. Ogni vagone, realizzato in legno di tek, riscaldato a vapore, illuminato da lampade a gas, era lungo circa 17 metri.
L’estate e l’autunno del 1883 furono un periodo politicamente irrequieto nei Balcani, che il treno doveva attraversare, così alcuni viaggiatori portarono a bordo delle pistole per autodifesa. Tra loro c’erano due personaggi le cui testimonianze furono fonti inestimabili per cogliere l’atmosfera che si respirava a bordo del treno: Edmond About, romanziere e corrispondente del quotidiano francese Le Figaro, e Henri Opper de Blowitz, corrispondente del Times of London.
Entrambi produssero ricche e dettagliate cronache che catturarono la magnificenza del treno. Blowitz si divertì a descrivere la carrozza ristorante con “le tovaglie e i tovaglioli di un bianco abbagliante, piegati in modo artistico ed elegante dai sommelier, i bicchieri scintillanti, i vini rosso rubino e bianco topazio, i decanter di cristallo per l’acqua e le capsule argentate delle bottiglie di champagne, che scintillano agli occhi del pubblico, all’interno così come all’esterno”. About invece rimase estasiato nello scoprire che “le lenzuola vengono cambiate ogni giorno, una sofisticatezza sconosciuta persino nelle dimore più eleganti”. Ogni scomparto, naturalmente, era dotato delle comodità più moderne dell’epoca: riscaldamento centralizzato, acqua calda e bagni privati.
L’arredamento dell’Orient Express era, senza dubbio, lussuoso e di classe. Ispirate ai migliori hotel del mondo, le carrozze sfoggiavano soffitti in pelle goffrata, tende in velluto, lenzuola di seta, mobili in mogano, posate in argento, bicchieri di cristallo, rifiniture in marmo e rubinetti in bronzo. Il treno era illuminato con lampade realizzate nella fabbrica del rinomato artista vetraio art nouveau Émile Gallé e le pareti erano decorate con arazzi della manifattura dei Gobelin, uno storico laboratorio di tessitura parigino, fornitore delle corti francesi fin dai tempi di re Luigi XIV.
Anche cenare sull’Orient Express era una grande attrazione. Sul costoso ed eccellente menu del primo viaggio ufficiale, la cena costava sei franchi, il pranzo quattro franchi e mezza bottiglia di champagne Moët & Chandon, sette franchi (il solo champagne costava all’incirca il corrispettivo di due giorni di paga di un minatore francese dell’epoca). Il menu, in francese e tedesco, era ricco di specialità: i migliori formaggi francesi, foie gras, roast beef, caviale e soufflé.
Inizialmente, il treno partiva due volte a settimana dalla Gare de l’Est di Parigi, attraversando Strasburgo, Monaco, Vienna, Budapest e Bucarest sulla strada per la città rumena di Giurgiu. A Giurgiu i passeggeri dovevano attraversare il fiume Danubio in traghetto fino alla vicina Ruse in Bulgaria e da lì un altro treno li avrebbe portati fino al porto bulgaro di Varna sul Mar Nero da dove, con un battello a vapore, avrebbero raggiunto Costantinopoli. I passeggeri del primo Orient Express impiegarono in totale 81,5 ore per attraversare l’Europa. Il primo viaggio si concluse con un sontuoso ricevimento al Palazzo di Topkapi, organizzato dal sultano ottomano Abdülhamid II. Il giorno successivo i viaggiatori ripartirono alla volta di Parigi, dove giunsero il 16 ottobre. About scrisse nel suo diario: “Fino a oggi, quando avevi qualche giorno libero e volevi viaggiare, andavi a Fontainebleau oppure ai porti sulla Manica. Oggi puoi raggiungere Costantinopoli”. E aveva ragione.
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