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patrizio-t · 6 months
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La gente ride
Tu gli parli d'amore e lei ride.
Ma piange e si dispera guardando la soap opera in onda sul secondo canale.
Soffre sperando, illusa, mentre strofina un gratta e vinci al tabacchi sotto casa.
E poi ancora ride con le amiche giocando a burraco mentre dietro le spalle passano in tv le immagini dei bambini mutilati di Gaza.
Ma la gente è fatta così. Dimentica. Vuota. Ride.
Tu gli parli d'amore e lei ride.
Inutile cercare spiegazioni, umanità, sapienza.
Sono tutte maschere che coprono un nulla fatto di nulla.
Fuma nicotina, la gente, sapendo di morire e getta plastica nei boschi riconoscendo la propria estinzione anticipata e quella dei loro figli e nipoti e così sia.
E poi canta le canzoni del festival dei fiori, la gente, e corre vanitosa e profumata a convegni, mostre, vernissage.
Ma in fondo in fondo ride e poi piange, nella sua minuscola vita dalle ombre appena accennate nel tramonto di un esistere mai esistito.
Foglie pronte a cadere, alla prima folata di vento, all'avanzare improvviso dell'inverno,
alla perdita di quell'amore finto che gli spazzerà via il sorriso per sempre.
testo: PatrizioT. ❤🏴‍☠️
foto: Vivian Maier - New York 1954
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patrizio-t · 1 year
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E’ una vita che busso al tuo cuore
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E’ una vita che busso alla tua porta.
Mi senti?
Sono fermo da giorni sul pianerottolo.
Tanto che la vecchia del piano di sopra,
quando passa mi lascia una scatola di cibo per gatti.
Poi finalmente mi apri.
Con la tua solita espressione, di sfida:
come a dire - Cosa porti di buono? - 
Svuoto le mie tasche bucate: nulla.
Mi guardo dentro, fuori.
Ho solo un cuore. Grande ma non basta.
Che dovrei portare ancora? mi chiedo.
Cerco di guardarti negli occhi.
E vedo solo lo spioncino della porta.
Cerco una via di uscita, mi arrocco.
Complicata la vita, mi dico
complessi gli umani
per questo bacio che non regge il tempo che passa.
Smetto di bussare
e provo a rimettere il cuore nella sacca.
Che però non entra più.
E’ ingrossato dice il medico.
E’ innamorato dico io.
E’ follia, dice lui.
---
testo: PatrizioT © - foto: Aleksandra Kirievskaya
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patrizio-t · 1 year
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Il fantasma di te
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Se c’è un problema
non è nel fatto che sei andata via
è che, staccandoti da me, ti sei portata via un pezzo del mio cuore
del mio cervello e di tutto il resto
ed io ora sono qui che mi guardo monco nello specchio
.
Qualcuno si avvicina ogni tanto
ma io non riesco a parlare
e questi non capiscono, non sanno leggere le mie labbra
donne si accostano ma io non riesco a vederle
e se pur le vedo, non riesco ad amarle.
.
Cerco una cura e chiedo a voi
se esiste un rimedio a questo vuoto che sento
a questo rumore assordante negli orecchi
a questi sensi perduti che non sentono
a questo amore che non vuole amare 
.
Il tempo, qualcuno dice...
sempre questo maledetto tempo!
proprio la cosa che non ho, che mi sfugge di mano
come se lo spazio non contasse nulla
come se il passato non fosse un tempo passato
.
Guardo l’orologio e mi rendo conto che è tardi
tardi per dormire
tardi per svegliarsi
tardi per pensare e tardi per scrivere di te
che a quest’ora, dopo la mezzanotte, sei solo un fantasma.
E i fantasmi, si sa, non esistono.
.
testo: PatrizioT © - image: Georgiy Alexandrov
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patrizio-t · 1 year
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Paroxetina e zanzare
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La ragazzina dai capelli rossi che vive in mansarda ogni tanto mi chiama.
Io ci vado. Cosi tanto per fare qualcosa, per smuovermi un po da questo lungo inverno, dal mio divano letargo da alchimista inesperto, tanto cosa ho da perdere?
Mette su un vecchio vinile dei Doors, accendi il mio fuoco baby, e mi offre qualche grammo di Paroxetina purissima e zanzare invernali.
Io ingoio quel corpo di cristo bianco concetto immacolato. Amen.
Che bello, mi dico, ma dove sono, in paradiso? Tutto si quieta improvvisamente. Cessano i fischi nelle orecchie, le gambe si rilassano, la voce mi torna ad un tono quasi normale e non ho paura di guardare fuori dal terrazzo.
Vorrebbe fare sesso, anche.
Si avvicina mezza nuda. Si avvicina troppo e troppo in fretta.
No, no, quale sesso? Ma chi ti conosce rossa? Non se ne parla proprio.
Io ho conosciuto solo un paio di labbra in vita mia, che facevano il duetto con una lingua piccola e smaniosa.
Ma chi se le dimentica.
Sono forbici che ancora mi tagliano la mente in due, in quattro parti. Malinconie da canzoni consumate tra stanze fredde e rumori di macchine che sfrecciano a notte fonda sulla statale.
Dopo 5 anni sto ancora così. La vedo lì, che entra dalla porta, con quel musetto discolo, gli occhi da volpe appena uscita dalla tana, e che si guarda in giro per la paura fottuta di essere catturata da qualcosa.
Confusa era confusa. Cristo! Pazza totale.
E pazzo confuso ora sono anche io. O forse lo ero già. Per questo venimmo attratti come nel centro della Terra. Come due calamite, al massimo della forza di gravità. Attaccati per un solo unico istante ma infinito. Di quegli istanti che creano il big bang, la creazione di mondi lontanissimi, qualcosa di nuovo, di grande.
Anche se poi finisce. Anche se poi vorresti non finisse mai.
Come questa notte.
.............................
testo PatrizioT ◇ - immagine Web
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patrizio-t · 1 year
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Voltarsi indietro
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Mi volto indietro stasera
E vedo solo figure indistinte
Ombre di amori passati, disciolti
Nell'acido adolescente
Primi forti dolori allo stomaco
Che nessuno mi sapeva spiegare
Che non riuscivo a capire
Quel non essere amato
Mi consumava gli organi
Come una droga che non bastava mai
Chiedevo di più, sempre di più
Quell'Amore totalizzante
Che nessuno mai potrà darti
Ed io, sciocco, lo chiedevo a te
A te, che eri solo una bambina e mi guardavi incredula
Per il mio stare sveglio di notte
Per il mio scriverti dieci lettere al giorno
E continuare ogni giorno, per mesi, anni
Senza fermarmi mai.
Io posso anche uccidere, mi dicevo
Posso anche morire
Ma poi ritorno
E vengo a prendere Te
Perché io non ti lascio.
Io ti porto con Me
Quante volte te lo dicevo?
Io ti Amo, e non amerò mai nessuna come Te
E questo ti metteva paura
E scappavi e poi tornavi
E poi scappavi di nuovo
Ero già grande, lo so
Ero già un ragazzo terribile
Cresciuto troppo in fretta
Che andava troppo di fretta
E la fame d'amore già mi popolava il cuore
E tu, solo tu
Eri il solo oggetto dei miei desideri osceni.
E non sono cambiato.
testo: PatrizioT - foto vintage dal web
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patrizio-t · 1 year
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Il primo giorno della mia vita, un film di Paolo Genovese.
Consiglio a tutti di vederlo. Anche se la critica più snob ne ha parlato male. Io, invece, l'ho trovato un meraviglioso viaggio nella psiche umana. Che riesce a trattare il tema del "perché della nostra esistenza" senza mai cadere nel patetico o in certi scontati drammatismi. Per certi versi mi ha fatto ricordare il lontanissimo e bello "La vita è meravigliosa" ma attualizzato e con tanta introspezione in più. Un suicida a cui viene data una seconda possibilità. A cui viene spiegato che nella vita ci aspettano sempre delle prove dure e dolorose ma resta sempre un viaggio da vivere fino all'ultimo istante. Perché la vita è comunque bella e degna di essere vissuta. Perché a volte i miracoli esistono e quando tutto ti sembra crollare, arriva un angelo vestito da uomo, da donna, da bambino e ti salva...❤
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patrizio-t · 1 year
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Stelle cadenti di febbraio
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Ho visto stelle cadenti stasera
se lo raccontassi 
mi prenderebbero per pazzo
stelle cadenti in febbraio 
con una scia rosso sangue, sono così rare
che ho espresso un desiderio.
Non chiedermi nulla, non posso dirtelo.
Lo sai come funziona
Tradirei me stesso.
Poi mi tradiresti tu.
Infine si tradirebbe tutto il mondo stasera.
Ed è tutto così raro per me
che ho espresso un desiderio.
Ma non chiedermi Nulla
ed io farò lo stesso
Facciamo finta che tutto va bene,
almeno per stasera.
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testo PatrizioT © - immagine: Giuseppe Gradella ph. ©
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patrizio-t · 1 year
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Cerco di amarmi
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Qualche volta la notte ancora mi capita di dormire
crollo sugli amori finiti
mi piego su me stesso
e cerco di amarmi (almeno io).
Poi un rumore, qualcosa mi sveglia
e mi siedo sul letto.
E lì esce fuori veramente di tutto
la mia strana follia, la mia umana fragilità
e mi chiedo chi sono.
Forse quel vento forte che sento urlare là fuori
oppure questa dolce pillola che ingoio velocemente.
Sono entrambi, mi dico.
Sorrido, poi piango, poi sorrido di nuovo.
La notte passerà.
Deve passare.
...
testo PatrizioT © - foto Miliafabrizia ©
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patrizio-t · 1 year
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Fine
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E che mi resta di te stanotte? 
Guardo nella tua busta cosa rimane lì, in fondo a tutto
così profondo e buio che non si vede nulla
Si, qualche frase da Groucho, pagliacci, risate, cazzeggi
occhi da bambina impaurita, labbra che si mordono
le tue scarpe maculate, il tuo cervello maculato
il tuo andare scellerato per il tuo piccolo mondo
senza sapere dove, senza sapere cosa.
Fatemi il favore, non chiamatemi stasera
non chiamatela stasera
e non dite che questo è bello
non è poesia, sono parole da dimenticare in fretta
come qui è tutto da dimenticare, da cancellare
da lavare per bene
che ho le mani insanguinate stanotte
come nella stanza di un delitto.
Che nessuno veda, che nessuno sappia.
Quante volte si può uccidere con poche parole sbagliate 
dette al momento giusto.
Stasera non ci sono per nessuno
mangerò qualcosa, un pezzo di pane,
qualche bicchiere di vino
che devo festeggiare 
la stronza che sei, la bambina che sei
e quella mia amica che mi ripete
“devi capirla, devi accettare...”
Ma accettare un cazzo di diavolo di cosa?
Ma tu hai mai amato?
Tu, povera sciocca, hai mai amato?
Tu che tanto piangi milioni di lacrime
tanto da bagnarti tutto il vestitino nuovo della comunione
Tu, dico a te, hai mai amato tanto da perdere tutto?
Tu hai sempre barato nei giochetti coi tuoi amici di scuola.
Lasciandoti sempre l’asso nella manica. 
Che ci sono macchine e pullman là fuori che urlano come idioti nella notte
a cui potrei dare fuoco nel buio della loro ottusità
tanto nessuno li piangerebbe
tanto per dire che sono capace di uccidere anche io
- così come fai tu questa notte - 
che potrei prendere un aereo anche io per chissà dove stanotte
e sparire tra le dune di un qualsiasi deserto salato
-così come scappi tu - 
Che potrei bere tanto da ballare tutta la notte
e giocare e ridere da farmi male alla pancia
- così come ridi tu - 
Che non ti ho mai amata, che anzi ti ho odiata sempre
puntualmente, per ogni cazzata che hai fatto
- come non hai mai amato tu - 
Ma sai che c’è ?
Io non sono come te 
Io ti ho amata perdutamente - per sempre 
Io ti ho adorata profondamente - per sempre
Io ti ho scelta non casualmente - per sempre
E mi uccido volutamente - per sempre -  ma non per te, 
lo faccio per me, perché amo troppo la vita
e quindi annego in questo bicchiere, stanotte
mi lascio scivolare giù, senza respirare
quasi fosse mare
quasi fosse fiume
quasi fosse amore.
...
testo: PatrizioT © - foto Lucien Clergue
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patrizio-t · 1 year
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A mia nonna
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E mia nonna Rosa lo ripeteva spesso,
sorridendomi con aria sorniona: 
- se non hai coraggio, non ti sposerai mai - 
Ma nonna, vedi, oggi il coraggio non ce l’ho.
Che devo fare?  Dove si compera?
Ci fossi almeno tu ad indicarmi la strada.
Perché io oggi coraggio non ne ho.
E non ho sorrisi. Non ho parole. 
Ne pensieri che somigliano a pensieri.
E non ho più lacrime bagnate.
Tristezza quanta ne vuoi, da vendere.
Che potrei farci un business per quelli che ridono troppo
e che forse - guarda caso -  somigliano a Lei.
Che strana la vita, è davvero un cerchio
dove tutto ritorna.
Credi di aver trovato quello che aspettavi da sempre
ne sei così sicuro
che punti tutto sul 10, nero
impossibile perdere - ti dici -
impossibile!
Ed invece stasera non solo perdo Lei
ma perdo anche me.
Perché io mi perdo nonna
altro che coraggio
non basterebbero mille lupi
qui ci vorrebbe tutto l’arsenale americano
l’atomica
per far scomparire, disintegrare, in pochi attimi
anche il più piccolo ricordo di Lei.
E dimenticare.
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testo PatrizioT © - foto Basil Langton (New Mexico 1971)
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patrizio-t · 1 year
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Non sono nessuno ma
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Ridi bambino, ridi
tirando calci a tutto quello che incontri
ridi, finché non arriverà il conto da pagare
Io chi sono...non sono nessuno
posso dirti però: seduto al tavolo della Vita
gioca a carte scoperte
sai quelle partite ambigue che si fanno spesso, con una lei ed un lui
e lei che fa segni e sorrisi a qualcuno seduto ad un altro tavolo.
Ti sembra divertente il peggiore dei tuoi giochi?
Vai avanti così, affronti storie senza fare pulizia 
e poi ti disperi di non trovare amore
di non capire cosa sia.
Io chi sono...non sono nessuno
posso dirti però: non giocare con gli occhi di chi ama
perché quella che ti sembra pelle in realtà affonda radici nell’anima
anche per chi non crede 
e porta dolore e lascia segni e ferite
che sanguinano per anni.
Non essere leggero nel calpestare i fiori
solo perchè ti senti male
non sono semplici fiori, nulla è mai solo Semplice 
Non ci sono dei sulla terra, nessuno è perfetto
e usare cavalli di Troia per distruggere le mie braccia
non ti farà avere medaglie al merito.
Ci sono occhi che piangono anche senza lacrime
ci sono gesti e parole che non puoi capire
ci sono corpi che hanno già vissuto 100 vite
e il solo fatto che non vedi cicatrici
non ti rilascia diritti di vita e di morte.
E credi di sapere, ed al sole ti senti già grande, 
mentre la notte - ti ho visto - tremi di paura
e pensi di essere arrivato sulla vetta
ma se guardi bene, negli specchi che ami
vedrai un mondo che è sopra di te.
Dove vivono persone silenziose e alberi che continueranno a perdere foglie ed a fiorire
anno dopo anno
anche senza di Te.
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testo PatrizioT © - foto di Cristina Garcia Rodero ©
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patrizio-t · 1 year
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Le cose facili
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Non ho mai amato le cose facili
sono per tutti - mi dicevo
la felicità, ad esempio, l’amore
ho incontrato donne ricche
piacenti, anche, ma senza amore
sai che ci faccio?
La birra, dicono al mio paese.
E tu, proprio tu
a cui ho donato il mio sangue
Se ancora non riesci a vedere in me - in questa notte
quello che gli altri non vedono
sei una stolta, un cuore di cristallo senza occhi.
Inutile chiedere la mano a chi serra i pugni
prima o poi, una sera di dicembre,
tornerai e troverai il letto freddo e vuoto.
................................................................
Non ho mai amato le strade facili
scelgo sempre i sentieri poco battuti
quelli con molti sassi che ti bucano i piedi
quelli che nessuno fa per paura di cadere
scomodi per molti di voi abituati alle pantofole calde
meglio la tranquillità di un uomo idiota
che il brillare delle bombe che ho nel mio cuore.
Spaventa l’Amore, quello vero, forte
che ti sveglia di notte, che ti chiede, che ti fa tremare.
Ti spaventa, più di un’arma puntata contro, più di una guerra
e allora soccombi sciocca
rinnega la tua stessa vita e fuggi a nasconderti.
Perchè tra un po’ sorgerà di nuovo il sole
ed il vento tornerà a soffiare ed il mare ad alzarsi.
Ed io a Vivere.
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testo PatrizioT © - foto dal web
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patrizio-t · 1 year
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Mi volto l'ultima volta indietro
stasera, prima di partire 
 Guardo le finestre accese.
Mi chiedo cosa porto con me
di voi.
Dei vostri amori senza fine
è rimasto così poco
da entrare in un bagaglio a mano.
Nulla da dichiarare - mi dico - alla dogana dei cattivi sentimenti
quello che dovevo dire l'ho detto
quello che dovevo tacere è stato taciuto
senza mai nascondere, piuttosto evitare.
Sento che qui e ora non posso fare di più
quindi vado
è ora che vada, esco di scena
quasi in punta di piedi
Che il pubblico in sala
non si accorga che l'attore ha fatto la valigia.
Lo faccio per me
Lo faccio per voi
Che vi resti più facile dimenticare
un amore di seconda mano
storia senza arte ne parte.
Ci sarà un ritorno da ricostruire
ma intanto riparto da qui
Torno da me.
testo di PatrizioT - image: autore sconosciuto
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patrizio-t · 1 year
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Mi chiedevo quanto costa un Amore.
Mille, duemila, un milione?
E per cosa siamo disposti a darlo via?
Per alleviare sofferenze?
Per sentirci più "liberi" (da cosa?)
Per guadagnare di più...
Lo trattiamo alla borsa di Amsterdam
Come il gas russo.
Sale, scende, vendere, comprare.
Eppure ci riempiamo la bocca di questo amore, nelle canzoni, nelle poesie, nei discorsi alla nazione. Piangiamo anche, fiumi di lacrime. Che si fermano lì, come davanti ad una gigantesca diga. Impauriti che possa davvero travolgere, sconvolgere, far morire (d'Amore) le nostre minuscole stupide certezze. Perché l'Amore questo deve fare. Travolgere, scardinare, rompere gli stupidi argini delle nostre piccole menti meschine e riprendere quello che è suo per diritto divino : il cuore di uomini e donne di spirito.
E tra i tanti profeti che ne parlano, che ne scrivono, nessuno che si avvicini neanche lontanamente al suo contenuto impalpabile, profondo quanto l'oceano, al punto che nulla può essere detto sull'amore. La verità è che non c'è nulla più rivoluzionario dell'Amore.
Perché l'amore è qualcosa che si fa, che si dà, che si mangia.
Con il quale non si gioca. Con il quale ci si brucia.
Al cui confronto, la fissione dell'atomo, risulta essere un banale esercizio di fisica di scuola media.
Non provate a spiegarlo, l'Amore.
Lo avreste già perso. Non accetta parole l'Amore. Teorie, ipotesi, frasi da baci Perugina.
Piuttosto osservatelo, nelle sue migliaia sfaccettature. Imparate ad amarlo e fatelo vostro. Rubatelo. Impossessatevene senza vergogna, senza pietà. Abbiate il coraggio di osare. Perché l'Amore è di tutti quelli che ci credono senza risparmiarsi, ciecamente, rischiando, come in guerra, di saltare in aria ogni giorno sul campo minato dell'ovvietà, della superficialità.
È fratello del Sole e come il sole ci dà la vita.
È capace di guarire, di miracoli, di far innalzare il povero animo umano, becero egoista distruttivo, ad un livello energetico senza pari. È in grado di creare la vita l'Amore. Come un vero dio.
Se mai vi capitasse di incontrarlo, quindi, abbiatene cura, perché nel mondo, proprio come l'acqua, è gia da tanto che inizia a scarseggiare.
Non lo abbandonate, non lo ferite, non datelo per scontato.
È il vostro dio che vi è venuto ad abbracciare per ricordarvi che non avrete altre possibilità per parlare con l'Amore, per lasciarvi andare senza condizioni alle sue leggi, che non seguono leggi umane.
Per salvarvi dalla Morte dell'anima e per darvi una vita senza Morte ❤
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Testo e immagine : PatrizioT. (12 dicembre 2022) Image : salita a Monte Circello attraverso la "Pietraia" - San Felice Circeo 11 dic 2022
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patrizio-t · 1 year
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L’amore consuma l’amore
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E che l’amore si consuma
te lo dicono o te ne accorgi troppo tardi
quando ormai non ci sono più rimedi
se non stare li a guardare dalla finestra
quell’amore sciocco che se ne va
senza nemmeno voltarsi l’ultima volta.
Sarà un caso ti dici
sai, una di quelle fregature che ti capitano 
almeno una volta nella vita.
Quindi alla centesima volta sei esperto penserai
illuso
i fuochi d’artificio di capodanno
ora li fanno esplodere tutti i giorni.
Che sembra festa
invece è enorme malinconia
che ti resta attaccata ai vestiti
e puzza anche, odorosa
come la linfa degli alberi
che non se ne va più.
testo: PatrizioT - immagine: “Melting in each other”  © Artwork by Senior coconut
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patrizio-t · 2 years
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Io e la sirena
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Mi gettai nel mare quella notte
c’era quella musica irresistibile che arrivava proprio dall’isola.
Cosa poteva essere se non Amore? - Mi chiesi
Nuotai per giorni e notti e poi ancora giorni
in un mare in tempesta, nella bonaccia
Nuotai verso quella melodia
Che mi faceva sentire vivo, il cuore che batteva ancora.
Un Nuovo Mondo, proprio come un esploratore.
Questo cercavo. Questo mi aspettavo.
Qualcosa di diverso, di mai ascoltato prima.
Parole che ti trapassano e ti arrivano nel profondo.
Ma più nuotavo e più l’isola si allontanava.
Oramai era solo un punto che galleggiava all’orizzonte.
Poi d’improvviso due artigli mi presero 
ed ogni ricordo, del dopo che fù, l’ho cancellato
per non dannarmi nell’eternità.
Ma le sirene non sono belle come nei film
sono come iene che ti portano giù negli abissi
e poi ti divorano il cuore.
Lasciandoti sulla spiaggia, con un buco sul petto
che non rimargina.
testo: PatrizioT © - immagine: 
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patrizio-t · 2 years
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La (ra)gazza ladra
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E sei venuta a trovarmi
come un ladro nella notte
mi hai portato via i sogni e qualche spicciolo.
Sei una che si accontenta di poco
me lo avevi sempre detto
ma sai come sono
uno che non crede più così facilmente.
Ed ora ho solo una sedia dentro casa
indeciso se metterla in salone o nel bagno
tiro in aria l’ultima moneta rimasta
(tornerai o non tornerai - testa o croce?)
tanto è uguale
tanto c’è troppo spazio stanotte
per i miei pensieri ingombranti
comunque non basterebbe tutta la città sotto la pioggia
a contenerli, a farli bastare.
E sei venuta a trovarmi stanotte
lasciandomi lacrime di mascara sul cuscino
ti è facile rubare con le chiavi della mia città
nascondi gioielli ed ansie sotto il tappeto
e poi siedi al tavolo del bar
come nulla fosse.
Te ne stai lì, nonostante l’uragano
nonostante qui stia venendo giù tutto
finalmente Libera di andare.
testo: PatrizioT © - immagine: autore sconosciuto
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