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pedagocicamente · 3 years ago
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l'anoressia come sintomo
Soprattutto al giorno d’oggi è possibile affermare che tutti, più o meno, sanno che cos’è l’anoressia e che cosa caratterizza la persona anoressica. Viene definito un disturbo del comportamento alimentare proprio perché molti dei sintomi si manifestano al suo livello.
Quando si sente parlare di anoressia, di solito si pensa a ragazze che controllano costantemente il loro peso perché terrorizzate dall'idea di ingrassare.
Perciò la conoscenza comune e superficiale di queste manifestazioni si sofferma sui sintomi relativi al comportamento e quindi osservabili.
Ciò che mi ha portato e mi porta a trattare spesso tale argomento complesso e alle volte anche controverso  è, oltre alla mia esperienza personale, anche il desiderio di tentare di andare oltre ad un visibile che spaventa e che spesso diviene erroneamente il protagonista assoluto tanto è forte l’impatto e lo sconcerto nel vedere persone, per lo più ragazze, che ci offrono un’immagine della loro negazione della vita.
In realtà al di là dell’alimentazione l’anoressia è portatrice di numerosi significati, per comprenderne almeno uno bisogna partire dal presupposto che essa prima ancora di essere indicativa di un alterato rapporto col cibo, si colloca come una forte difficoltà relazionale non solo con l’Altro ma anche con sé stessi.
Il quesito da cui parto è: che cosa c'è al di là della distorsione del rapporto con l’alimentazione.
Dato che  la personalità si forma in un processo evolutivo che parte dall’infanzia, sostengo allora che anche l'anoressia possa avere dei collegamenti con quanto accaduto nelle prime fasi della vita. Infatti, mentre in passato la prima diagnosi di anoressia si collocava fra i 15 e i 20 anni, al giorno d’oggi, l’osservazione clinica quasi impone di anticipare l’esordio di tale complessa sintomatologia a parecchio tempo prima.
Oltre che in adolescenza vi è in particolare un altro momento nella vita di ognuno in cui è più facile che l’anoressia si manifesti ovvero l’infanzia, che per definizione è il periodo che va dalla nascita all’adolescenza. Da ciò si può comprendere che è un frangente molto esteso sia dal punto di vista strettamente temporale sia dal punto di vista dell’esperienza soggettiva del bambino.
Quello che mi preme sottolineare è l’importanza delle dinamiche dell’infanzia nella costruzione della personalità e il valore delle prime esperienze relazionali all’interno della quali il bambino co-costruisce, in base anche alle risposte dell’ambiente, la sua realtà.
che ne pensate? volete saperne ancora?
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