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RESMI AL KAFAJI - IN ITINERE a cura di Ilaria Magni All’interno del palazzo di via Buozzi 18 il tema del dinamismo con l’artista iraqueno Resmi Al Kafaji è osservato attraverso la metafora del viaggio nella vita degli intellettuali nel mondo. Travelling book, ovvero “libro in viaggio” è un’opera video dove, all’interno di una composizione in bianco e nero, centinaia di immagini diverse si formanograzie alla vibrazione continua. La scritta in lingua araba è una poesia nostalgica che accompagna l’intellettuale nella sua odissea: infatti l’artista in questo modo ci mostra come le persone di cultura che vivono in paesi in cui manca la libertà di espressione si trovano costretti ad abbandonare la loro terra per mettersi in perenne viaggio… Resmi Al Kafaji è nato a Diywania, Iraq. Si è diplomato all’Istituto di Belle Arti di Bagdad e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Trasferitosi in Italia nel 1977, è un artista visivo raffinato ed elegante, di dichiarata fama a livello internazionale.
www.resmiarte.eu 
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ADRIANO VELDORALE - IN ITINERE a cura di Ilaria Magni All’interno del palazzo di via Buozzi 18 il tema del dinamismo con lo scultore pistoiese Adriano Veldorale è visto attraverso la metafora di un viaggio come percorso di vita, tra luci ed ombre. La Sposa è una scultura che raffigura la sagoma di una veste nuziale a grandezza naturale, composta da oltre 6000 triangoli in ferro saldati fra loro. L’opera rappresenta la maschera della società, una superfice perfetta senza macchie, ma scavando fra le sue pieghe si rivela in realtà un velo che cerca invano di nascondere i vuoti esistenziali dell’uomo moderno, che andando più a fondo diventano contorti ed oscuri fino a disgregarsi. Una realtà oscura che cela il vuoto al di la di limpide facciate, il dramma in quello che può essere definito il viaggio della vita, l’inizio di un percorso che si rivela sempre più tortuoso e complesso di quello che in superficie può apparire. Adriano Veldorale è nato a Pistoia nel 1976. Scultore autodidatta, sperimenta negli anni l’accostamento cromatico e semantico di materiali diversi. Nel periodo più recente la sua ricerca artistica si concentra el plasmare materiali rigidi per antonomasia, quale il ferro, per “frantumarli”, disgregandoli in triangoli (paradossalmente forma indeformabile) e poi ricomporli, traendone come risultato una stoffa malleabile e adatta a descrivere con efficace versatilità l’intimismo di un’emozione.
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Beatrice Bruni - #carodiario a cura di Bärbel Reinhard La pelle è uno dei punti deboli del mio organismo. Da mesi soffro di un insistente e fastidioso prurito che mi ha costretta a numerose visite mediche. Alcuni medici la chiamano genericamente orticaria, altri dermatite atopica, altri ancora ritengono si tratti di stress. Mi sono recata da dottori, in cliniche, in studi medici, in ospedali, e misono sottoposta a numerosi esami clinici, tuttora senza successo, cioè senza un epilogo di guarigione. Nel progetto, nato per esorcizzare la mia frustrazione, cerco di custodire la memoria di questi giorni, come su di un diario, raccontando i luoghi che visito e le sensazioni che provo in questo mio peregrinare, e tentando di lasciare traccia di ciò che sto vivendo. Beatrice Bruni è fotografa professionista e docente. Si è diplomata in Fotografa presso la Fondazione Studio Marangoni nel 2013, dove insegna fotografa creativa con dispositivi mobili per il secondo anno del Corso Triennale. Ha frequentato workshop con importanti fotografi internazionali. Ha partecipato a mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Tiene corsi di fotografia di base e avanzati, nonché di camera oscura e di linguaggio visivo, per privati, associazioni e scuole (anche per stranieri). Lavora dal 2013 come assistente per e-Pitti. Gestisce il blog di Fondazione Studio Marangoni e la pagina Facebook di m-mag, magazine on line dedicato alla fotografa contemporanea. Collabora con Photolux Festival Lucca. Si occupa di mobile photography, di toy cameras e fotografa istantanea. Persegue una ricerca fotografica personale, che si esplica attualmente in progetti a lungo termine. www.beatricebruni.com
fotografa digitale, stampa inkjet su carta cotone fne art, 26,46x20cm / 13,20x10cm, cornice vintage
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Mario Carnicelli - C'era Togliatti a cura di Bärbel Reinhard "Mai ho visto una partecipazione così intensa ed estremamente emotiva per un avvenimento come il funerale di Togliatti nel 1964." La notizia della morte, avvenuta sul mar nero a Jalta, e l'attesa per il ritorno della salma a Roma, aveva provocato una emozione così profonda nel popolo italiano che una umanità intera si riversò a Roma per il funerale. Operai, contadini, impiegati, emigrati italiani giunti da tutta Europa, donne e uomini di tutti i ceti hanno formato questo documento unico ed irripetibile. Queste immagini sono rimaste per 50 anni nell'archivio, per tornare alla luce nel 2014 nella mostra C'era Togliatti al Palazzo Fabroni di Pistoia, dove fanno anche parte della collezione permanente. Sono state tra l'altro esposte al Festival di Fotografa di Roma e al Montecitorio. Mario Carnicelli è nato ad Atri e vive a Pistoia. Ha lavorato come fotogiornalista freelance ed inviato speciale collaborando con varie riviste e quotidiani, tra i quali Popular Photography, Espresso, Panorama, Corriere della Sera, Il Giorno. Tra l'altro ha collaborato con l'Istituto di etnologia dell'Università di Perugia. Accanto ai lavori di fotografa documentaria porta avanti progetti artistici personali. Ha esposto in varie mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti e pubblicato il libro C'era Togliatti con Danilo Montanari Editore. Attualmente è coinvolto in vari progetti a livello internazionali con lavori d'archivio e nuove produzioni. www.mariocarnicelli.com
Fotografia analogica digitalizzata, stampa inkjet su carta fne art, 100x100cm / 50x50cm
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STARTDROP a cura di Filippo Basetti Il concetto di dinamicità è insito nell’idea del lavoro. Un mondo del lavoro che, oggi, ci vuole sempre sempre più flessibili, adattabili e dinamici, con contratti a tempo, con peculiartità sempre meno smart: Specific (Specifico) Measurable (Misurabile) Achievable (Raggiungibile) Realistic (Realistico) Time-constrained (Con una data limite); pone delle riflessioni sul ruolo dell'uomo in questa società. Questo lavoro “artistico”, presentato con il nome STARTDROP è il nome "di un’ azienda" che si occupa di training e formazione del capitale umano. Il video, che è una sorta di spot, all’interno di uno stand pubblicitario è il primo step di una riflessione e sviluppo più ampio sul tema del lavoro, della comunicazione e dell'uomo. Si fa riferimento al dinamismo delle persone, e a come le persone stesse, con la loro dinamicità, con la loro forza e con il loro essere “persone”, possono essere sfruttate a fini economici (pubblicitari, di comunicazione, etc.) STARTDROP, proprio per questo motivo, diventa sia opera che autore.
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LUCIA PINZAUTI - VORTEX a cura di Ilaria Magni All’interno di Corte Tricomi incontriamo Lucia Pinzauti, giovane artista visiva, pittrice scultrice, che qui indaga il dinamismo attraverso il senso del movimento interiore, del turbamento, come un vortice (Vortex) un turbine impetuoso nel quale ciascuno, a proprio modo, rischia di essere risucchiato. L’installazione site specific Remember to love el’opera a parete Vortex ci trasportano direttamente all’interno del vortice della vita, dove la massa dei turbamenti interiori genera un movimento che diviene materia fisica tangibile. L’artista lancia però un’ancora di salvataggio in questo mare in tempesta, attraverso un invito: la sedia collegata al vortice e posta davanti al cuore ci ricorda di mettere al primo posto l’amore. Lucia Pinzauti è una poliedrica artista visiva, pittrice, scultrice, illustratrice, diplomatata presso l’Istituto d’Arte di Pistoia Policarpo Petrocchi con indirizzo “arte nel tessuto” e specializzatasi successivamente presso l’Istituto Professionale di Stato della Grafica e Pubblicità Datini di Prato. Negli ultimi anni si concentra sulla poetica dell’interiorità dell’essere umano.
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DYNAT - ARTIS TEMPORA a cura di Ilaria Magni Un collettivo di giovani artisti anonimi, DYNAT, anima il cortile del trecentesco palazzo del Balì, l'unico esempio rimasto di palazzo privato medioevale a Pistoia. Qui il tema del dinamismo è indagato attraverso il movimento nel tempo e l’immediatezza della comunicazione contemporanea. Il tempo dell’arte (Artist Tempore) è il tempo della vita. Un gruppo di tre sculture, The time for a kiss, Me and You together, Missing You, rappresentano le immagini che nell’era dei social media aiutano ad esprimere i sentimenti con maggior immediatezza rispetto alle parole, come gli emoticons utilizzati nei messaggi. I cerchi rappresentano degli archi temporali della vita, della giornata, oppure della durata di un bacio. Inside my heart è una scultura installativa interattiva che si anima grazie al suono che si dilata investendo lo spazio. La sagoma dell’essere umano con una scatola posta all’altezza del cuore con un foro al centro invita all’interazione, nel tentativo di scoprire cosa si nasconde dentro il cuore delle persone. Dynat (Dynamic Nature) è uno pseudonimo sotto il quale ci cela un gruppo di giovani artisti che restano volutamente anonimi, nell’intento di far emergere e valorizzare l’identità del loro messaggio e della loro poetica.
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CRISTINA CORRADI - LUDICA a cura di Ilaria Magni All’interno dell’antico palazzo di via del Can Bianco 28 Cristina Corradi indaga il senso del dinamismo attraverso la dimensione del gioco (Ludica). L’installazione Ludica trae orgine da una serie di disegni e ceramiche nate su ispirazione di Giochi di bambini, un dipinto a olio del 1560 di Pieter Bruegel il Vecchio, raffigurante, in una brulicante piazza, circa ottanta giochi di bambini, un soggetto preso a prestito della miniatura medievale e per la prima volta rappresentato dal pittore olandese. Se nel dipinto di Bruegel l’intento era quello di alludere alla farsa della vita umana, Cristina Corradi prende liberamente spunto della composizione per realizzare una serie di immagini che sintetizzano con segno grafico veloce la vivacità delle azioni e dunque il ruolo basilare del gioco, che rappresenta l’incontro con l’altro, lo sforzo di uscire dal proprio piccolo mondo per superare l’egoismo ed il pregiudizio, cosa che per un bambino è un gesto del tutto naturale e spontaneo… Cristina Corradi Mello, brasiliana di Itaúna, trapiantata in Italia, è un’artista a tutto tondo che assume nella propria arte le tensioni del suo tempo, riuscendo a governarle con un sereno senso armonico che esorcizza le inquietudini interiori del contemporaneo.
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Paola Ressa - Plesaci Mora a cura di Bärbel Reinhard Il progetto nasce da un viaggio estivo in Croazia, dove la mia attenzione si è focalizzata sui movimenti del corpo nel mare. Guardandoli sospesi nel vuoto ho notato quanto fossero simili a danzatori, quella stessa danza che, come nel quadro di Matisse, è vista come allegoria della vita umana, fatta di movimento continuo, in quello spazio precario tra l’essere e il non essere. Paola Ressa nasce a Taranto nel 1989. Dopo la laurea in DAMS (Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo) a Firenze, studia presso la “Fondazione Studio Marangoni” diplomandosi alla triennale di fotografa. Al momento lavora come fotografa freelance fra Prato e Firenze, dove vive e collabora con e-commerce di moda e still life. Fa parte dell’associazione culturale “Sedici” nata a Prato, che opera nell'ambito della fotografa e delle arti visive.
fotografa digitale subacquea, stampa inkjet su carta fne art, 60x90cm / 20x30cm / 30x40cm
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12 - 13 - 14 MAGGIO 2017 15.30 - 19.30 CENTRO STORICO DI PISTOIA Pistoia 9 maggio 2017 - Inaugura venerdì 12 maggio alle ore 15.00 "Pistoia Contemporary Arts Week End 2017 - Palazzi d'arte", evento organizzato da STUDIO 38 Contemporary Art Gallery, a cura di Ilaria Magni, Bärbel Reinhard e Filippo Basetti, con il patrocinio del Comune di Pistoia e del Comitato promotore del Club per L'UNESCO di Pistoia. Giunto alla sua terza edizione, "Pistoia Contemporary Arts Week End 2017 - Palazzi d'arte" si inserisce nella programmazione di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 come evento interamente dedicato all'arte contemporanea, che per tre giorni animerà il cuore della città, proponendo una nuova esperienza culturale e un nuovo approccio alle arti visive. Dieci artisti selezionati dai curatori andranno ad esporre le loro opere in sei palazzi del centro storico di Pistoia: Palazzo Via Buozzi 18: Resmi Al Kafaji, Adriano Veldorale; Palazzo Rossi Cassigoli Via Cavour 32: Beatrice Bruni, Mario Carnicelli, STARTDROP; Corte Tricomi Via Crispi 3: Lucia Pinzauti; Palazzo del Balì Via Cavour 35: Dynat; Palazzo Via del Can Bianco 28: Cristina Corradi; Palazzo Billi Corso G. Amendola 40: Paola Ressa, Paolo Cagnacci. Al centro della scena il dinamismo, ovvero Dynamis (dal greco antico “forza che genera movimento”), è questo il concetto cardine che lega tra loro le varie situazioni espositive create in occasione della terza edizione della rassegna Pistoia Contemporary Arts Week End – Palazzi d’Arte. L’intero arco temporale delle vicende umane è un flusso solcato dalle trame della storia: infatti è possibile riconoscere un filo dinamico che, attraverso determinati codici di comunicazione, lega idealmente i graffiti rupestri alla videoarte. Nell’era dei social le tracce di questo millenario legame affiorano nel senso di appartenenza alla civitas, ma anche nella cultura materiale, nel tessuto urbano e nell’architettura, tra classicismo, modernismo, decadenza e pluralismo etnico-culturale, propri della città contemporanea, dove l’arte è ancora un’energia in movimento, una tensione in divenire alla ricerca di un imperscrutabile altro(ve). Con Dynamis, ispirandosi liberamente al Manifesto della danza futurista, del quale quest’anno ricorre il centenario (1917- 2017), si è preso spunto dalla definizione ivi contenuta, teorizzata da Filippo Tommaso Marinetti, riguardo al concetto di “danza” (“disarmonica sgarbata antigraziosa asimmetrica sintetica dinamica parolibera”), per ripartire dall’etimologia di questa parola, che originariamente indica l’azione di “stendere”, “tirare” e quindi, in senso lato, affine al concetto di tensione e movimento. L’intento di questo iter espositivo attraverso il dinamismo è quello di interrogarsi su quella forza motrice che spinge sempre oltre, da ravvisare nel tempo, nella bellezza, nella natura, nella cultura, nella civiltà, nell���educazione, nell’incontro con l’altro, nell’amore, nell’emozione, ma anche nell’armonia delle contrapposizioni, nella paura, nel vuoto, nella solitudine, nell’indecifrabile sibillino enigma dell’esistenza, e nella forza interiore che vive dentro ciascun essere umano e in virtù della quale tutte le strade sono percorribili, tra macrocosmo e microcosmo, ripartendo dal cuore pulsante della città, dall’intimità secolare dei cortili e degli androni dei palazzi privati, dai loro ampi e massicci portoni, che oggi si aprono a chi giunge dal vivace coacervo delle vie del centro storico. "Pistoia Contemporary Arts Week End" è una rassegna annuale volta a promuovere e valorizzare il dialogo che nasce fra l'arte contemporanea e il contesto architettonico antico di Pistoia. Un percorso che genera nuovi spunti di riflessione, rispondendo all'esigenza di conoscenza e valorizzazione di linguaggi artistici contemporanei in stretto rapporto con il profilo architettonico della città, dando la possibilità di entrare nel cuore dei palazzi del centro storico e fruire della bellezza dei luoghi abitati dai cittadini. Un'occasione di rigenerazione urbana in cui si può effettuare un insolito percorso turistico esplorando suggestivi luoghi che costituiscono l'anima dell'identità storica della città.
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Pistoia Contemporary Arts Week End 2017 - Palazzi d’arte
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Pistoia Contemporary Arts Week End 2017 - Palazzi d’arte
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Carlo Colli
Andrea Lunardi
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Pistoia Contemporary Arts Week End, 15-16-17 aprile 2016
Live performance
Emanuele Becheri
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