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In campagna all’imbrunire.

Sono profondamente innamorato dei luoghi di campagna, delle incredibile storie che sussurrano a chi le sa ascoltare. Della magia, del senso di familiarità che trasmettono. 

Parlano di amori timidi, consumati o mai sbocciati, di avventure che restano impresse negli occhi di quanti oggi sono anziani ma un tempo furono giovani. 

Storie da raccontare e da ascoltare passeggiando su viottoli campagnoli in un fresco pomeriggio d’autunno.

Non so ben descrivere le sensazioni che tutto ciò mi provoca: un senso di calore che sta pian piano scomparendo a causa dell’incessante avanzare della modernità, che lascia sempre meno spazio a queste realtà che, invece, tanto avrebbero da offrire in quanto a ricchezza umana. 

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Resalio.

Cielo..credo che se il Dottor Pietro Trabucchi leggesse questo post mi andrebbe. La mia esperienza londinese è iniziata da poco ma si sa, sono i primi giorni ad essere i più duri. Resilienza è la parola chiave. 

Dal latino "resalio", espressione che indicava l'atto di risalire sulla barca capovolta. Ad oggi la resilienza è la capacità di affrontare frustrazioni e momenti difficoltà e qui a Londra cene vuole tanta. Davvero.

Si perché ci vuole resilienza per sopportare le frustrazioni della quotidianità di un giovane italiano espatriati in cerca di lavoro, per supportare i tanti no che ne lastricano il cammino è le tante volte in cui proprio non riesce a capire cosa gli sia stato detto in una lingua non sua.

Posso garantirvi le frustrazioni non mancano, a mancare è la voglia di mollare.

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Pensavo

Non c’è cattiveria più grande di un buono che diventa cattivo..

Forse non c’è bontà più grande di un cattivo che diventa buono.

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Sempre possa essere con te.

Sempre possa essere con te la fiducia in te stesso.

Sempre possa essere con te, in ogni dove, la consapevolezza che i traguardi si raggiungono con costanza, dedizione, sacrificio e duro lavoro.

Possiamo andare dove vogliamo, ma queste verità possano essere incise sempre nella tua mente per indicarti la retta vita. Quella della soddisfazione e dei valori che rendono una vita degna di essere vissuta davvero.

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Presto sarò uno di loro.

Presto apparterrò alla schiera dei ragazzi italiani che hanno fatto le valigie e sono partiti alla volta di Londra ed alla ancora più ampia schiera di persone d’ogni età che hanno deciso di intraprendere una nuova vita lavorativa all’estero.

Sono consapevole che non sarà facile, lasciare il focolare domestico non è semplice e tanto meno privo di sofferenze di sorte. Ci sarà da soffrire, sopratutto all’inizio ma ne varrà la pena. 

La versione di me che troverò lì sarà una persona più matura, cresciuta, responsabilizzata dai tanti doveri che comporta l’autogestirsi, economicamente e non. 

Non posseggo titoli di studio altisonanti ma una conoscenza buona e fluente della lingua inglese. Ascolto i consigli di chi c’è stato prima di me riservandomi il diritto di voler vivere la mia esperienza e di vederla coi miei occhi, consapevole del fatto che la nostra storia personale influisce, e non poco, sul modo in cui viviamo ogni avventura. 

Chi mi conosce bene sa quanto ami il mio paese, quanto sarebbe stato importante per me indossare una divisa che trasmettesse valori di amor patrio, ma la consapevolezza di vivere in un paese per cui, forse, non ne vale la pena ha soverchiato ogni spirito combattivo in tal senso. 

Per cui, la necessità mi impone di sbarcare presso nuovi lidi per continuare a costruire il muro della persona che sarò, con la consapevolezza che, in fondo, nulla è definitivo. 

Ad maiora. See you in London. 

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Mai dimenticare l’importanza di far sentire le persone apprezzate, valide, sicure, meritevoli di fiducia.

È su questo spirito che si erge la leadership efficace, quella che porta il leader ad essere amato e seguito, che ispira e che unisce sotto il vessillo della mission.

La foto è tratta dalla pagina “House of Leaders”, una delle più belle del web.

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Un vincente vuole sempre la palla, quando la partita è sul filo.

Le Riserve. Un film che ho visto quasi per caso, di ottimo intrattenimento ed a tratti profondo. È da lì che traggo questa frase affissa in ogni parete del mio cervello.

“Un vincente vuole sempre la palla quando la partita è sul filo” è il senso dello sport, della mentalità vincente e dell’essere campioni.

Un vincente vuole sempre la palla quando la partita è sul filo perché sa bene di avere le carte in regola per deciderla in qualsiasi momento, perché ha piena fiducia in sé, perché ha quella mentalità, detta mentalità “vincente” che rende decisivi, che rende campioni e quindi, dei vincenti.

Coach Jimmy McGinty, ipse dixit.

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Questo ragazzofuoriblog ha il suo primo post, è ancora disadorno ma ci lavorerò su. 

Salve a tutti, sono Carlo. Il mio motto è “ho ancora tanto da imparare ma già qualcosa da insegnarvi”. Passatemi la sicumera.

Un abbraccio a tutti. Enjoy. :)