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Fontana del Moro: l’arte monumentale a quattro mani

La Fontana del Moro E' una delle tre fontane monumentali della famosissima Piazza Navona. Se vuoi avere un quadro completo del trittico, ti consiglio la lettura del mio articolo sulla piazza, dove sono descritte molto bene le caratteristiche di ciascuna fontana. La Fontana del Moro è stata progettata nel 1576 ma fu completata solo a metà del 1600. Ti spiegherò in seguito come mai e qual è il motivo di questo balzo temporale di quasi un secolo tra l’idea e la sua messa in opera. Ti parlerò inoltre della storia dell’acquedotto “Aqua Virgo”, che è l’opera urbanistica alla quale sono dedicate tutte le fontane di Piazza Navona e anche quella spettacolare di Trevi. Passerò poi a fornirti la descrizione dettagliata di Fontana del Moro e dei suoi gruppi marmorei. Questo monumento non è opera di un solo grande scultore ma alla sua realizzazione hanno partecipato le più brillanti menti artistiche della metà del 1500 italiano. Anche nella celebre opera di Ariosto si parla di “un moro”. Mi riferisco all’”Orlando Furioso”, che certamente avrai studiato alle scuole medie o alle superiori. Guardando la statua della Fontana del Moro e osservando i lineamenti dell’uomo che rappresenta, viene subito in mente il famoso romanzo cavalleresco. Mirabile è anche l’espressività che il suo grande scultore è riuscito a conferire al suo “moro”. Dalle sue labbra sgorga lo zampillo d’acqua, che rimbalza sulla conchiglia prima di tuffarsi nella vasca sottostante. Ci soffermeremo tra poco sui particolari artistici della mostra. Vogliamo dedicarci alla Fontana del Moro di Roma e iniziare a raccontare la sua storia? Come ti dicevo, siamo nel 1500, epoca in cui per quanto riguarda l’arte si dava molto spazio alla maestosità, alla ricchezza, alla moltitudine di particolari. I monumenti costruiti secondo queste linee guida vengono annoverati tra i “barocchi”. L’arte barocca implica proprio la pomposità, la grandezza, a volte l’eccesso. La Fontana del Moro non fa eccezione e adesso scoprirai perché. Indice Fontana del Moro: la storia La descrizione Come raggiungere la Fontana in Piazza Navona
Fontana del Moro: la storia
Anche Fontana del Moro, come le altre due mostre monumentali site in Piazza Navona e Fontana di Trevi, sono sorte come omaggio ai lavori relativi all’acquedotto “Aqua Virgo”. Vuoi saperne di più su Fontana di Trevi, patrimonio dell’UNESCO? C’è un mio bell’articolo che ne parla, ti consiglio di leggerlo. L’antichissimo acquedotto fu costruito sotto il regno di Augusto. Molto più avanti nei secoli, il lavoro fu ripreso. Furono aggiunte delle ramificazioni che arrivavano fino a Piazza Navona. Papa Gregorio XIII, a metà del 1500, decise di onorare questo nuova opera di ingegneria idraulica e urbanistica. Quindi commissionò la realizzazione di mostre monumentali e bellissime da dislocare nei tre punti principali della piazza. È questo il motivo per il quale Piazza Navona vanta ben tre grandi e mirabili fontane, scolpite dai più illustri nomi del cinquecento italiano. Per quanto riguarda Fontana del Moro, il Papa assegnò il progetto a Giacomo Della Porta, che si occupò anche della vasca della Fontana del Nettuno. Quest'altra importante fontana è sita nella parte opposta della piazza. Il progetto di Della Porta prevedeva una vasca mistilinea in marmo, su due livelli a gradino, che concluse e portò a termine. I gruppi marmorei Per quanto riguarda le sculture che la ornano, Papa Gregorio XIII si vide quasi costretto a permettere che ne occupasse Gian Lorenzo Bernini. Questo perché Bernini, tramite attenzioni e omaggi, entrò nelle simpatie di Donna Olimpia Maidalchini, che fece pressione al Papa per favorire l’amico Gian Lorenzo. Il Bernini presentò a Gregorio XIII una decorazione per la Fontana del Moro. La scultura rappresentava una grande conchiglia e tre delfini, che il Pontefice bocciò perché non di suo gradimento. Infatti, quest’opera secondaria di Bernini fu spostata al Gianicolo, in una villa privata. Bernini presentò un secondo progetto che, questa volta, fu approvato senza troppe polemiche e tutt’oggi adorna la mostra della Fontana del Moro.

Fontana del Moro, sculture
La descrizione

Roma, Piazza Navona, Fontana del Moro Vediamo nel dettaglio come sono fatte queste statue del Bernini che, finalmente, piacquero anche a Papa Gregorio XIII. Al centro della mostra c’è il personaggio principale della marmorea scenografia. Si tratta di una figura metà umana metà marina che strangola un delfino tenendogli la testa tra le ginocchia. Dalla bocca del delfino sgorga uno zampillo d’acqua, che ricade nella vasca. Il volto della figura richiama quello di un uomo africano, un “moro”, appunto. Per questo motivo la fontana monumentale fu prima definita “Fontana dell’Etiope” e poi, più confidenzialmente, “del Moro”. C’è un’altra versione, però, che giustificherebbe la fisionomia della creazione del Bernini. Il Moro e Pasquino Secondo alcuni, il Moro somiglia alla statua parlante di Pasquino. Al collo di Pasquino i rivoluzionari usavano appendere dei biglietti con su scritti insulti, critiche, volgarità e cattiverie contro la classe dirigente e detentrice di potere, quindi anche contro la Chiesa. Questa statua era fonte di grande preoccupazione per il Papa, che la vedeva come una minaccia contro la sottomissione popolare al clero. Qualcuno sostiene che, per fare un dispetto a Gregorio XIII che non aveva apprezzato il suo precedente lavoro, Bernini avesse dato il volto il Pasquino alla sua successiva opera.
Come raggiungere la Fontana in Piazza Navona
Puoi raggiungere la bellissima Fontana del Moro di Piazza Navona a Roma in metropolitana o in autobus. Ti ricordo che leggendo il mio articolo su “Roma Pass” potrai scoprire come acquistare l’abbonamento da 48 o 72 ore che ti permette di viaggiare a prezzo ridotto e di visitare uno o due musei completamente gratis. Se vuoi andare a Piazza Navona a vedere la Fontana del Moro ecco quali sono le tue opzioni: linea A da Anagnina; B da Libia; metro linea C dal Policlinico Casilino; bus 492 da Anagnina; autobus n. 70 o 789 da Cecchignola; 87 da zona Libia; 313 o 87 dal Policlinico Casalino; bus 63 o 494 da Ojetti. Se vuoi viaggiare più agevolmente, evitando di perderti o sbagliare strada, leggi il mio articolo “Mappe di Roma” che ti aiuterà a orientarti più facilme Read the full article
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Intrattenimento a Roma: che fai stasera per divertirti?

Trovare intrattenimento a Roma è semplicissimo, perché la città offre una moltitudine di occasioni ludiche. Dal cinema alla danza, dalle manifestazioni agli incontri, dalle mostre al teatro senza dimenticare sport, concerti, musica, fiere e feste o sagre in piazza. Qualsiasi cosa ti piaccia fare per trascorrere serate speciali puoi star sicuro che a Roma lo troverai! Nel corso di quest’articolo ti darò molte dritte su come divertirti a Roma e cosa fare con gli amici o in coppia. Leggi anche il mio articolo “Come muoversi a Roma” così scoprirai come arrivare alla tua location nel modo migliore e più veloce. Se hai famiglia e bambini, e sei in vacanza a Roma, continua a seguirmi perché ti suggerirò tutti i parchi divertimenti più belli e attrattivi della zona. Roma come Broadway ogni sera uno spettacolo. Tra la nostra bella Capitale e il quartiere di Manhattan, dedicato ai teatri e agli spettacoli, non c’è poi tutta questa differenza. A Roma si organizzano tantissime occasioni d’incontro e divertimento, alle quali poter partecipare senza spendere un patrimonio. Puoi cambiare ogni sera e offrirti tutte le volte una serata indimenticabile. Che tu voglia uscire con la tua famiglia, con gli amici o in coppia, stai pur certo che avrai solo l’imbarazzo della scelta. Cominciamo la nostra panoramica dei divertimenti Stiliamo una lista di tutte le migliori attività da fare a Roma per divertirsi. Hai letto il mio articolo sulla mappa di Roma? Fallo subito! Inoltre, ti servirà per riuscire ad orientarti al meglio e spostarti per la città in modo agevole, pratico e semplice. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Indice
Cinema Danza Manifestazioni, eventi, mostre, incontri Sport Teatro Musica Parchi divertimenti a Roma Consigli per trovare intrattenimento a Roma
Roma Cinema

Cinema a Roma Se ami il cinema e trascorrere le tue serate guardando un bel film inedito, a Roma sei nel posto giusto. Ci sono tantissime sale cinematografiche dislocate per la città e non mancano moderni multisala, che propongono decine di titoli ogni giorno. Ecco l’elenco dei cinema più importanti e conosciuti di Roma: Cinemas di Porta Roma in Via delle Vigne Nuove; Multisala Lux, in Via Massacciuoli 31; Cinema dei Piccoli a Villa Borghese in Via della Pineta; Cinema Intrastevere in Vicolo Moroni; Stardust Village in Via Di Decima 72; The Space Cinema in Piazza Repubblica; Cinema Tibur in Via Degli Etruschi; Barberini Multisala in Piazza Barberini 26; Cinema Adriano in Piazza Cavour; Farnese in Piazza Campo de’ Fiori; Quattro Fontane in Via Quattro Fontane; Atlantic Cinema in Via Tuscolana 745; Eurcine in Via Liszt 52. Questi sono i cinema e le multisala più famosi e rinomati della città. Naturalmente, le programmazioni variano in base al palinsesto nazionale e ai titoli in uscita. Il prezzo medio di un biglietto del cinema a Roma è tra i 7 e i 12 euro.
Roma Danza (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});

Danza a Roma La stagione romana del balletto inizia a marzo e finisce a novembre. Nei più importanti teatri della città si può assistere a spettacoli incredibili, con artisti delle più note compagnie di danza del mondo. Qualche esempio: il prossimo settembre cominciano, al Teatro Argentina, lo spettacolo “il Circeo” e il “Galà” di Jerome Bel; sempre all’Argentina ci saranno in autunno i tour di “Kirina” e “Minaret”; al Teatro dell’Opera l’autunno porterà “La Bella Addormentata”; alle Terme di Caracalla, sempre in autunno, “Rome e Giulietta”. Non solo danza classica ma anche musical e ballo moderno. La stagione dei musical si conclude solitamente a maggio e quella del 2018 ha visto titoli di fama internazionale come “Aggiungi un posto a Tavola”, “Grease”, “Cinderella” e molti altri.
Roma: manifestazioni, eventi, mostre, incontri

Eventi e Manifestazioni a Roma: frecce tricolore A Roma c’è praticamente un evento al giorno! Vuoi sapere se in data odierna c’è qualcosa di divertente e insolito da fare? Prova a informarti presso il sito del turismo romano o consulta direttamente i punti turistici sparsi per la città. Ti invito a leggere il mio articolo su Roma Pass, dove ti spiego come puoi partecipare gratis a tantissime manifestazioni romane e incontri socio-culturali. Per darti un’idea del calendario ecco, per esempio, cosa c’è in agenda per agosto: lo spettacolo di Galopeira “Scanzonata Romana” al Molo di Terracina; sagra della fettucina ai porcini; candele in riva al mare; il concerto di Joan Baez a Caracalla; notte bianca con cena bianca a Santa Severa; Neverland; sagra dei cecapreti; fiori luminosi a Scalo Est; concerto di Alvaro Solair; (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); I calendari completi e aggiornati Si trovano sempre online ma immagino tu abbia ormai ben chiaro che, se vuoi divertirti a Roma, non devi far altro che uscire e passeggiare per le vie della città, che tra l’altro è un bel divertimento anche quello. Ricordiamo due manifestazioni annuali molto importanti: il Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni e la Festa della Repubblica del 2 giugno con il volo delle Frecce Tricolori, orgoglio italiano. Se non hai mai organizzato una gita a Roma per partecipare a questi eventi ti consiglio di farlo, almeno una volta nella vita!
Roma Sport

Stadio Olimpico Roma Parliamo subito di calcio. Come ben saprai, le due squadre romane, nemiche nei due derby annuali, sono Roma e Lazio. Bandiera giallorossa per la prima e biancoazzurra per la seconda. Lo Stadio Olimpico di Roma è uno dei più importanti d’Italia, ubicato vicino al Foro Italico. È stato progettato da Enrico Del Debbio e inaugurato nel 1937. Originariamente vi si svolgevano i giochi fascisti. Attualmente può ospitare 70.634 persone. Naturalmente, le partite di calcio non sono gli unici eventi sportivi con cui ti puoi divertire a Roma. Inoltre, se ami essere tu a far sport in prima persona puoi affittare una bici e utilizzarla per muoverti più in fretta, oppure approfittare delle località di mare nell’hinterland, come Ostia, per il nuoto, il pedalò o la barca a vela.
Roma Teatro

Teatro a Roma La stagione teatrale romana vive il suo periodo d’oro tra marzo e maggio e tra settembre e gennaio. Protagonisti assoluti tre importanti teatri romani: il Teatro Argentina, il Teatro Sistina e il Teatro dell’Opera che ospitano tournée di grandissime compagnie internazionali sia per le rappresentazioni che per i musical che per il balletto. Tuttavia, non mancano spettacoli presso i teatri minori della città, ne citiamo alcuni: Brancaccio; Tor Bella Monica; India; Eliseo; Ambra Jovinelli; Parioli; Olimpico. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Tutti questi teatri, e gli altri meno conosciuti, sono aperti e funzionanti. Non è difficile quindi trovare qualche spettacolo comico, rappresentazione, concerto o tour di personaggi famosi dislocati tra i vari edifici teatrali romani. Non è possibile fare una stima del prezzo preciso dell’ingresso a teatro perché questo dipende dal cachet dell’artista, dal tipo di spettacolo e da molti altri elementi soggettivi.
Roma Musica

Concerti Roma Abbiamo già menzionato l’evento musicale più importante dell’anno romano, cioè il Concertone del Primo Maggio. Roma è comunque palcoscenico per i grandi artisti che fanno tutti tappa, durante i loro tour italiani o internazionali, nella Capitale. Soprattutto durante la bella stagione, le piazze romane diventano palchi a cielo aperto e molto spesso ospitano concerti di tutti i generi o, semplicemente, musica dal vivo con artisti di fama e talento. Come vedi, tante forme di intrattenimento a Roma, tutte diverse!
Parchi divertimenti a Roma

Zoomarine, delfini a Roma Hai bambini? Cerchi intrattenimento a Roma per loro? Sei un giovane che, con la sua comitiva di amici, vuole trascorrere una giornata all’insegna del vero divertimento più sfrenato? Opta per un parco divertimenti. Ecco quelli vicini a Roma, che puoi facilmente raggiungere con i mezzi o con la tua auto. Rainbow Magicland Si raggiunge in una ventina di minuti dal centro di Roma ed è un immenso parco giochi con attrazioni adrenaliniche e giostre dedicate ai più piccini. Inoltre, la programmazione del parco prevede spettacoli ed eventi per grandi e piccini. Zoomarine La casa del famosissimo Ulisse, il delfino curioso e goloso della pubblicità. Zoomarine è un parco a tema e un delfinario. Si può assistere al meraviglioso spettacolo dei delfini e visitare le diverse zone tematiche dedicate alle creature del mare. E non dimentichiamoci Zeus, il giovane delfino nato proprio all’interno del parco. Cinecittà Word Un parco divertimenti perfetto anche per gli adulti, grazie alle sue attrazioni in 3d e realtà virtuale. Infatti ci sono 30 attrazioni, spettacoli, zone ristoro con bar e ristoranti ed eventi speciali ogni giorno. Hydromania Fantastico e divertentissimo parco acquatico con attrazioni in acqua, piscine, zona idromassaggio, cascate e scivoli mozzafiato per i più coraggiosi. Inoltre, è perfetto per tutta la famiglia perché prevede sia aree ad alto tasso adrenalinico sia angoli rilassanti, adatti anche ai bimbi piccoli.
Consigli per trovare intrattenimento a Roma
Ecco stilato per te il Vademecum del perfetto turista in cerca di divertimento sfrenato e intrattenimento a Roma: frequenta i punti turistici dislocati sul territorio romano e informati sugli eventi in programma, le locandine sono gratuite e il personale sempre pronto a fornirti spiegazioni; munisciti di mappe, cartine o sfrutta le applicazioni di navigazione satellitare del tuo smartphone; valuta la possibilità di acquistare una Roma Pass per risparmiare sui trasporti; divertiti a più non posso, prova tutte le specialità locali presso osterie e piccoli ristoranti e beati della bellezza dei paesaggi notturni e diurni di Roma! (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Mappa di Roma: ecco come non perderti nella Capitale!

Vorresti dedicarti a un tour di Roma ma il solo pensiero di muoverti in una città così grande e caotica senza una mappa ti blocca? Niente paura, è molto più semplice di quanto non pensi. Se tutte le strade portano a Roma è anche vero che tutte le strade di Roma portano prima o poi al centro. Hai diverse opzioni per muoverti attraverso la Città Eterna in scioltezza e sicurezza. Nei paragrafi successivi ti forniremo una mappa descrittiva di Roma, così da aiutarti a farti una prima idea. Ricorda che avere in tasca una cartina è sempre una buona idea: scaricala qui in formato pdf in alta risoluzione, oppure opta per una piantina itinerante, che indichi i percorsi per muoversi tra quartieri o nei dintorni. Sei un cacciatore, o meglio un allenatore, di Pokémon? Allora sfrutta la tua applicazione di Pokémon Go per farti guidare per le strade di Roma. Sappi che nella Capitale se ne nascondono tantissimi, anche di quelli considerati rari e introvabili. Mentre controlli la situazione, catturi qualche soggetto prezioso per la tua collezione e ti rifornisci di pokeballs e booster ai Pokestop, puoi contemporaneamente visualizzare la mappa di Roma in tempo reale e raggiungere il luogo che desideri velocemente, semplicemente e soprattutto divertendoti. Siamo pronti a sfatare il mito che vuole dipingere Roma come una città impossibile da attraversare senza perdersi continuamente? Partiamo, allora. Durante questo giro virtuale ti renderai conto che basta prendere i giusti punti di riferimento per girare per la Capitale come in qualsiasi altra città d’Italia. Un solo avvertimento: niente macchina. Un giro turistico che si rispetti va fatto a piedi, avvalendosi dei mezzi pubblici e senza doversi preoccupare di dover parcheggiare tutte le volte che ci si vuole fermare ad ammirare qualcosa. Uno, due, tre…via! (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Indice
Mappa di Roma dal centro a est Roma dal centro a ovest Da Termini arrivi ovunque, basta il mezzo giusto Le regole d’oro del turista a Roma Roma dal centro a est
Mappa di Roma dal centro a est

Strade romane Il centro di Roma è un’area veramente molto vasta. Non è possibile delimitarlo perfettamente quindi prendiamo come punto di riferimento il Palazzo del Quirinale e stabiliamo che il nostro tour comincia da lì. La zona centrale di Roma è tutta quella adiacente al Quirinale: a nord troviamo il Municipio e Piazza Barberini. Tracciando una circonferenza a scendere in senso orario incontriamo: la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, il Rione Monti, la Domus Aurea, il Colosseo, il Palatino, il Circo Massimo, la famosa statua in pietra della Bocca della Verità, il Tempio Maggiore, il Foro Romano, la Fontana delle Tartarughe, il Pantheon, Piazza di Trevi con l’omonima fontana e nuovamente Piazza Barberini. Questo è pressappoco il centro storico romano Il cuore antico ma sempre pulsante e vivo della città. Se da questa zona ci si sposta verso nord est, si arriva dritti a Villa Borghese e in seguito al Parco di Villa Aida. Ad est si trovano, in ordine di adiacenza: Quartiere VXII Trieste, Pietralata, Tor Cervara e i Colli Aniene. Scendendo a sud e riavvicinandoci al centro incontriamo Quartiere Collantino, Centocelle, Prenestino Labicano e il Tuscolano. Risaliamo l’Appio Latino adiacente alla Garbatella, superiamo le Terme di Caracalla e siamo giunti nuovamente al Circo Massimo in zona centrale.
Roma dal centro a ovest

Passeggiare per Roma Partendo sempre dalla zona centrale romana e tracciando un semicerchio da nord-ovest a scendere, incontriamo Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Il Museo dei Bambini e il Flaminio. Scendendo, il Quartiere della Vittoria e l’adiacente Trionfale, il Rione Prati, l’Ospedale Bambin Gesù, Villa Farnesina, il Gianicolese, i Quartieri Portuense e Ostiense, l’Ardeatino. Risalendo, attraversiamo nuovamente la Garbatella e le Terme di Caracalla, dalle quali si ritorna in zona Colosseo e, poco dopo, Palazzo del Quirinale. Abbiamo tracciato un cerchio immaginario attorno al centro storico di Roma (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Abbiamo toccato molti siti di interesse che è possibile voler visitare, dopo aver scandagliato tutti quelli di interesse storico-culturale del centro. Per avere informazioni più dettagliate sui quartieri di Roma invito a leggere il mio articolo dedicato proprio a questo argomento. La Capitale però non è solo formata dalla zona centrale, anche se questa è la più frequentata a scopo turistico. Attorno al centro e alle sue adiacenze di sviluppa il resto della città. A nord c’è l’aeroporto Roma Urbe, a ovest il Vaticano con i suoi Musei, a sud la metropoli si estende fino alla circonvallazione e ad est fino in prossimità del fiume Aniene.
Da Termini arrivi ovunque, basta il mezzo giusto e una mappa
La comodità maggiore di Roma sta senza dubbio nella rete di mezzi pubblici coordinata con la Stazione Termini, che funziona molto bene. Se arrivi a Roma in treno puoi raggiungere qualsiasi punto della città velocemente, semplicemente scegliendo l’autobus o la linea corretta della metropolitana. Ti basterà seguire la nostra mappa. Eccoti qualche utile indicazione per raggiungere i principali punti d’attrazione della città da Termini. Da Termini al centro, cioè il Quirinale: bus 40 o metro linea A o B. Sono solo due fermate in qualsiasi caso, infatti la distanza da coprire dalla Stazione al centro di Roma è di soli 2 km. In ogni caso, in Stazione Termini passano tutti i bus e tutte le linee della metropolitana quindi è sufficiente controllare i percorsi per prendere il mezzo giusto e arrivare dove si desidera nel minor tempo possibile e senza possibilità di sbagliare o perdersi.
Le regole d’oro del turista a Roma
Se stai organizzando la tua giornata da turista a Roma e hai già deciso che ti muoverai a piedi o con i mezzi, eccoti qualche consiglio utile per evitare di sbagliare strada, perderti e trascorrere tempo prezioso alla ricerca dell’indirizzo giusto. Acquista una mappa o una cartina e scegline una grande, chiara, dove siano segnalate con esattezza tutte le vie e i siti di interesse principale. Utilizza il tuo smartphone, soprattutto se hai installate app tipo Pokémon Go! o se possiedi la funzione di navigazione satellitare. In caso di necessità, tieni conto che puoi sempre contare sullo spirito collaborativo e ospitale dei romani che, al bisogno, ti forniranno certamente tutte le indicazioni che ti servono per raggiungere il luogo che tanto ambisci a visitare. Buona gita! (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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La danza nella Città Eterna: Roma danzante, a teatro, a scuola, per svago

Roma nella sua programmazione stagionale di teatro vanta molti spettacoli dedicati all’arte della danza. In questo articolo ti farò una rassegna dei più importanti, variando tra spettacoli di danza classica, spettacoli di balletto e di danza moderna. Inoltre, ti fornirò alcuni nomi di scuole di danza molto famose e valide. Hai un bimbo o una bimba che, secondo te, potrebbe diventare un futuro étoile o un asso della danza contemporanea? Iscrivilo quanto prima a un’ottima scuola e gli offrirai una meravigliosa occasione. Ti invito anche a leggere il mio articolo sui teatri di Roma, così riuscirai a capire al volo dove si tengono gli spettacoli di ballo che desideri vedere. �� La danza a Roma La danza è entrata prepotentemente a far parte della cultura di tutti noi anche grazie all’avvento dei talent show. Da quando Canale Cinque trasmette “Amici”, di Maria De Filippi, siamo tutti diventati un po’ esperti di quest’arte così affascinante ma di difficile comprensione. Soprattutto per quanto riguarda il ballo classico, dobbiamo ammettere che le ramanzine della Maestra Celentano son servite un po’ a tutti noi per imparare qualcosa sulla danza. Inoltre, le meravigliose coreografie di Maestri del calibro di Peparini, ci hanno insegnato che la danza, classica o moderna, deve necessariamente fondersi con la recitazione, il cinema e la scenografia spettacolare. Ci addentriamo nella stagione danzante di Roma? Direi di sì! Se sei un appassionato di danza di sicuro non vedrai l’ora di scoprire cosa ti offre la Capitale. Spettacoli, eventi, scuole e manifestazioni tutte a ritmo di musica, classica o moderna. Allora, a passo di danza, cominciamo la nostra rassegna tra teatri, piazze e sale prova. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
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Balletto a Roma: la prossima stagione Spettacoli ed eventi di danza moderna e contemporanea Le migliori scuole di danza di Roma Dove vado a ballare a Roma?
Balletto a Roma: la prossima stagione

Balletto Roma, stagione teatrale Quest’estate romana propone un grande appuntamento con la danza classica. Sto parlando del balletto “Romeo e Giulietta” di Giuliano Peparini, diretto da David Levi, che andrà in scena alle Terme di Caracalla per tutta l’estate. Al grande dramma della storia che tutti conosciamo, quella dei due innamorati costretti a stare lontani per colpa delle famiglie nemiche, si unisce la scenografia spettacolare e piena di colpi di scena ed effetti speciali di Peparini e il tocco dolce e delicati di Levi. Una spirale di emozioni in crescendo, in grado di stupire un attimo prima e commuovere fino alle lacrime subito dopo. Ricordiamo, anche se purtroppo la sua tournée si è conclusa, che nell’estate 2018 Roma ha ospitato due spettacoli del grande Roberto Bolle. La stagione entrante vede comunque un ricco cartellone di balletti importanti, interpretati da grandi compagnie internazionali e nazionali: “Don Chisciotte” al Costanzi, con i primi ballerini del Teatro l’Opera di Roma; “Lo Schiaccianoci” al Costanzi, con i primi ballerini dell’Opera di Roma e la partecipazione degli allievi; “La Bella Addormentata” al Costanzi, con gli étoile dell’Opera di Roma; “Manon” al Costanzi, con la partecipazione della grande étoile Eleonora Abbagnato; “Cenerentola” in programmazione a dicembre al Brancaccio; Questi sono gli appuntamenti più importanti dell’autunno-inverno 2018 per quanto riguarda il balletto a Roma. Aprirà poi la stagione 2019, con nuove date e nuovi spettacoli.
Spettacoli ed eventi di danza moderna e contemporanea

Danza contemporanea Una serie di date romane di spettacoli di danza moderna. Ecco l’elenco completo: Dal 19-22 settembre al Teatro Argentina “Kirina”, una storia che celebra la cultura africana; Il 18 ottobre, durante Romaeuropa Festival sarà presente Sara Sguotti, vincitrice del più celebre concorso per giovani coreografi; Il 21 settembre al Vascello lo spettacolo “ThekitchenTeory”. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Le migliori scuole di danza di Roma

Scuola di Danza Il tuo bimbo o la tua bimba promette di diventare un astro nascente della danza? Desideri iscriverlo a un istituto prestigioso, dove possa ottenere la formazione sia fisica che disciplinare corretta per poter, un domani, intraprendere un percorso professionale? A Roma ci sono delle ottime scuole di danza, dalle quali sono usciti ballerini e ballerine che oggi lavorano in tutto il mondo e sono riconosciuti come talenti assoluti. Eccoti un elenco di possibilità: Scuola di Danza Balletto di Roma, in Via S.G.B. De la Salle; Accademia Nazionale di Danza, in Largo Arrigo VII; Centro di Danza Balletto Nazionale, in Via Aurelia 477. Qui i tuoi bambini troveranno insegnanti competenti, di formazione professionale, ex étoile e professionisti ancora in attività. Un’opportunità per le stelle della danza del futuro, scelte tra le migliori scuole di ballo d’Italia.
Dove vado a ballare a Roma?
Non ti interessa il balletto o lo spettacolo ma vuoi ballare in prima persona? Cerchi dei locali dove divertirti con i tuoi amici? Perfetto, a Roma ne trovi quanti ne vuoi. Eccoti una piccola selezione, tra i più rinomati: “Piper Club”, un locale informale che ti dà la possibilità anche di consumare ottimi cocktail, con musica indie e techno; “Room 26”, perfetto per una serata in gruppo o in comitiva, allegro, informale, deliziosi cocktail e ottima musica; “Chalet nel Bosco”, una delle più famose discoteche di Roma, sempre piena di splendida gente; “Anima Club”, che ha il vantaggio di avere l’ingresso gratuito; “Qube” una discoteca in stile industriale che ogni venerdì propone la grande serata “Muccassassina”; “Jackie O’” che si dice fosse la discoteca preferita di Mastroianni. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Visto quante possibilità hai di divertirti a Roma ammirando la danza o ballando tu stesso? Scegli la soluzione più giusta per te e corri a divertirti, possibilmente a passo di danza! Se vai a ballare e non vuoi usare l’auto, ma affidarti prudentemente ai mezzi pubblici, non dimenticare di leggere il mio articolo su Roma Pass, per risparmiare sul biglietto della metro o del bus. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Cosa vedere a Roma: i luoghi imperdibili

Hai appena organizzato una breve vacanza a Roma e ti stai chiedendo cosa vedere a Roma in 2, 3 o 5 giorni? Effettivamente, la Capitale è talmente ricca di meravigliosi posti da visitare che non è semplice fare una cernita di quelli che meritano più di altri. Per questo abbiamo pensato di aiutarti a stilare una lista degli imperdibili, ossia quei siti romani che non puoi assolutamente permetterti di perdere. Nel corso di quest’articolo ti forniremo spunti interessanti e suggerimenti fuori dagli schemi, che ti permetteranno di ammirare Roma da una prospettiva insolita, originale e diversa da quella del classico itinerario turistico. Sei un giovane o ti trovi nella Città Eterna con la tua famiglia, con bimbi al seguito? Niente paura, abbiamo le idee molto chiare su cosa far vedere a Roma ai ragazzi, per coinvolgerli e interessarli. Munisciti di mappa e non ti servirà altro. A proposito, hai dato un’occhiata al nostro articolo sulla mappa di Roma? Potrebbe tornarti molto utile. “Cosa vedere a Roma?” E' una domanda retorica, un po’ come chiedere: “Cosa vedere a Londra?”. La risposta spontanea e genuina sarebbe: “Tutto!”. Le grandi metropoli cosmopolite, come Roma e Londra, pullulano letteralmente di monumenti importanti, edifici maestosi, zone moderne e tecnologiche, aree riservate allo shopping esclusivo e posticini caratteristici, ricchi di locali e ristoranti tra i quali è praticamente impossibile scegliere. Ovunque si posi lo sguardo c’è qualcosa di incredibilmente interessante e affascinante al quale rivolgere l’attenzione. Tuttavia, comprendiamo perfettamente che i giorni di ferie a disposizione sono sempre troppo pochi per potersi concedere il piacere di vedere tutto. Perciò abbiamo studiato una lista che ti permetterà di visitare i luoghi importanti di Roma anche se stai vivendo una vacanza in stile toccata e fuga. Hai preso carta e penna per prendere appunti? Stiamo per svelarti cosa vedere a Roma durante un breve soggiorno o un week end all’insegna dell’arte, del divertimento e della cultura. Ricorda che nella Capitale è preferibile sempre muoversi con i mezzi pubblici: è più comodo e più veloce. Leggi il nostro articolo su Roma Pass e scopri dove acquistare il biglietto unico, che ti permetterà di viaggiare a prezzi scontati su metro e bus e di entrare in alcuni musei gratuitamente. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
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Cosa vedere a Roma: cultura, storia, archeologia Cosa vedere a Roma: arte E un po’ di sano shopping romano? Consigli su come concludere la serata: cena e dopocena romano
Cosa vedere a Roma: cultura, storia, archeologia

Roma, Foro Una vacanza a Roma, per quanto breve, non può prescindere dalla visita ai monumenti più importanti e ai siti archeologici di più alto impatto storico. Nessuno dovrebbe andar via dalla Capitale aver visto almeno i poli culturali più rilevanti. Di seguito, ti suggeriamo una lista di cinque cose da vedere a Roma, da non perdersi per nessun motivo al mondo Colosseo, Foro Romano e Palatino Dire “Roma” e dire “Colosseo” è praticamente la stessa cosa. L’edificio ellittico nella cui arena di sfidavano i gladiatori, di cui abbiamo parlato nell’articolo dedicato all’Anfiteatro Flavio, è il simbolo stesso della Città Eterna. Visitare l’Anfiteatro è certamente una tappa obbligata durante un itinerario turistico di Roma ma non va dimenticata la zona adiacente, quella del Foro Romano e del Palatino. È il territorio che si estende dal Colosseo a Piazza Venezia ed è il luogo dov’è nata la Repubblica Italiana. Una volta l’area era completamente paludosa poi fu bonificata, grazie a una grande opera ricordata con il nome di Cloaca Maxima. Le terme di Caracalla Conservate perfettamente fino ai giorni nostri, sono l’esempio di come l’architettura e l’edilizia romana fosse geniale e competente fin dai tempi più remoti. Le terme di Caracalla furono fatte costruire dall’omonimo imperatore e risalgono al 212-216 d.C. Pantheon Un mausoleo monumentale che conserva le spoglie dell’imperatore Augusto, che aveva commissionato la costruzione del maestoso edificio a suo genero. Dall’oculo posto al centro della cupola filtra la luce naturale come unica fonte di illuminazione. Questo rende la rotonda del Pantheon palcoscenico di suggestioni emozionanti e intense. Via Appia Antica In origine fu costruita per collegare Roma a Brindisi e, per quei tempi, fu un’opera straordinaria di urbanistica. Ci vollero più di duecento anni per completarla e stiamo parlando dell’epoca Avanti Cristo. Oggi la Via Appia Antica è un percorso ricco di scorci e paesaggi affascinanti, che finisce nel Parco, che custodisce monumenti e strutture architettoniche di elevato interesse storico-culturale. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Il Circo Massimo Era sede di giochi e spettacoli, una struttura aperta al pubblico con funzione ludica e di intrattenimento. Fu inaugurato da Romolo, che per l’occasione dedicò l’evento alla divinità del grano. È la più grande struttura dedicata al gioco e allo sport mai costruita dall’uomo, infatti è lungo 600 metri e largo 140.
Cosa vedere a Roma: arte

Musei Vaticani Dopo aver elencato i cinque siti archeologici più importanti della Capitale è la volta di decidere cosa vedere a Roma per quanto riguarda il suo ricchissimo patrimonio artistico. Monumenti, musei e fontane che hanno reso grande la nostra Nazione, facendoci battezzare da tutto il mondo come “culla della cultura”. Musei Vaticani Si trovano sul territorio dello Stato Vaticano sono gli appartamenti appartenuti ai Papi, che conservano le più importanti opere artistiche del mondo tra le quali la Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo Buonarroti e altri talentuosi pittori dell’epoca, e diverse opere di Raffaello. I Musei Vaticani furono aperti nella seconda metà del 1700 per volere di Papa Clemente XVI. Piazza di Spagna e Fontana della Barcaccia Un capolavoro di Bernini su commissione di Barberini, un simbolo di Roma e un’opera monumentale di valore inestimabile. La Barcaccia sorge nella famosissima Piazza di Spagna, spesso palcoscenico per eventi mondani e sfilate di moda. La splendida fontana fu costruita in ricordo dell’edificazione dell’Acquedotto Vergine, una delle prime opere idriche della storia. Villa Borghese Al suo interno conserva sculture, monumenti e sculture di illustri artisti neoclassici e barocchi fino all’epoca eclettica. Il parco e i suoi Giardini Segreti sono un tripudio di natura e di patrimonio di fauna e flora. Un piccolo gioiello verde nel cuore di Roma, dove rigenerarsi e ammirare l’arte umana che si fonde con quella di Madre Natura. Castel Sant’Angelo Con le sue statue di angeli è uno dei più importanti mausolei del mondo, dedicato all’imperatore Adriano. Il museo all’interno del castello, strutturato su sette livelli, consente di fare un tuffo in epoca medievale. Abbiamo scritto un corposo articolo su Castel Sant’Angelo, se ti va di saperne di più. Basilica di San Pietro in Vaticano Famosissima perché è la Chiesa dove il Papa officia la messa, inserita nell’omonima piazza dalla quale il pontefice parla ai devoti ogni domenica mattina. San Pietro, nella sua magnificenza, è la più grande Chiesa del mondo, simbolo del Vaticano e del cattolicesimo in generale. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
E un po’ di sano shopping romano?

Shopping a Roma Solo itinerari storici, culturali e artistici tra le cose da vedere a Roma? Certo che no. Dopo aver visitati i poli attrattivi più importanti della città ci si può concedere anche un po’ di sano shopping. La Capitale offre una vasta scelta per quanto riguarda gli acquisti, ospitando i negozi e i brand più famosi d’Italia e del mondo. Ecco dove fare shopping a Roma. Via del Corso Una passeggiata di quasi due chilometri, una via costantemente affollata dove si susseguono, in un’elegante sfilata, le più prestigiose vetrine del mondo. Via del Pellegrino Una volta veniva chiamata Via degli Orafi, perché era la zona commerciale destinata alle botteghe artigiane più povere. Attualmente ospita negozi moderni che, tuttavia, ricordano per stile e stampo le antiche rigatterie di tempi ormai passati. Via Cola di Rienzo Situata in zona Prati, nei pressi del Vaticano, è un’altra importante via commerciale, lungo la quale è possibile trovare negozi di brand dal nome altisonante. Via Tuscolana Perfetta per chi desidera farsi un bel regalo ma ha un budget limitato. Infatti, in questa zona commerciale romana si raggruppano i negozi delle grandi catene, che tendono ad avere un target di prezzo contenuto e accessibile. Via Condotti L'abbiamo tenuta per ultima perché è sinonimo di lusso, conosciuta in tutta Italia se non nel mondo. Via Condotti è riservata a chi può permettersi uno shopping da carta di credito platinum. In ogni caso, rifarsi gli occhi guardando le sue incantevoli vetrine è un’emozione da concedersi. Non è raro incrociare, passeggiando per via Condotti, gente dello spettacolo o della moda. La zona vip di Roma, per intenderci.
Consigli su come concludere la serata: cena e dopocena romano
Dopo tanto scarpinare in lungo e in largo, tra archeologia, storia, arte e negozi scommettiamo che tu e i tuoi compagni d’avventura non vedete l’ora di rifocillarvi, magari gustando qualche tipica ricetta della tradizione culinaria romana. Carbonara, amatriciana, abbacchio scottadito e carciofi siano! Dove? Roma è ricca di ristoranti, tutti in grado di offrire ai turisti una cena preparata secondo tradizione e accompagnata da ottimo vino locale. Se si desidera una zona un po’ più particolare, vanno ricordati i Castelli, famosi per le trattorie e le osterie che da sempre sono considerate le migliori del Lazio. Non per niente i Castelli sono protagonisti di tantissimi stornelli romani che, cavalcando lo stereotipo, giocano e scherzano sull’amore dei romani per il buon cibo e il buon vino. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Roma: le Chiese e le Basiliche

Roma, in quanto città simbolo del cattolicesimo nel mondo grazie alla presenza sul suo territorio dello Stato Vaticano, è ricca di chiese e basiliche. Se non hai letto il mio articolo sul Vaticano ti consiglio di farlo subito. Di seguito ti elencherò tutte le più importanti chiese di Roma, sia quelle in stile romanico che quelle in stile gotico. Tracceremo insieme una mappa virtuale delle chiese e basiliche romane, in un tour di arte e storia religiosa veramente interessante, soprattutto se ami quest’argomento. A Roma non ci sono solo le chiese importanti, che di sicuro conoscerai già o avrai senz’altro sentito nominare, ma anche molte chiese nascoste di una bellezza emozionale disarmante. Tra poco le scopriremo insieme, così da fornirti un itinerario preciso su un eventuale percorso alla scoperta delle chiese e delle basiliche di Roma. Hai mai sentito nominare la Sagrada Familia? È la più importante chiesa spagnola. Potremmo paragonarla alla nostra San Pietro, per maestosità, ricchezza di dettagli artistici e importanza religiosa. San Pietro è infatti la Basilica di Città del Vaticano, quella dalla quale Papa Francesco parla ai suoi fedeli durante le sue omelie domenicali. Ho scritto un articolo molto interessante sul nostro Papa, ti invito a leggerlo, per conoscerlo meglio e per scoprire come mai è stato scelto per rappresentare la Chiesa Cattolica nel mondo. Cominciamo il nostro viaggio attraverso le strade di Roma, alla ricerca e alla scoperta delle più interessanti chiese e basiliche? Sei pronto a scoprire quali meraviglie celano queste strutture religiose così importanti per un paese fortemente cattolico come l’Italia? Allora non perdiamo altro tempo ed entriamo immediatamente nel vivo del discorso! (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Indice
Le Basiliche papali di Roma Le più belle Chiese romaniche di Roma Le Chiese gotiche più importanti di Roma Le Chiese di Roma nascoste e sconosciute
Le Basiliche papali di Roma

Parlando di basiliche romane, un trafiletto a parte lo merita certamente la Basilica di San Pietro, ubicata nella piazza principale di Città del Vaticano. San Pietro è la sede principale dell’operato del Papa. Nella sua cappella, la Cappella Sistina affrescata dal Buonarroti e riconosciuta come meraviglia imprescindibile e di valore inestimabile a livello mondiale, si svolgono le assemblee più importanti e i conclave per eleggere il Papa. Se sei a Roma in vacanza non puoi esimerti dal visitare San Pietro: è una delle più maestose, imponenti e belle basiliche di tutto il mondo. Non è la sola, però. Ecco l’elenco delle altre tre basiliche papali di Roma. Basilica di San Giovanni in Laterano o Arcibasilica Lateranense Il suo nome completo è “Arcibasilica papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano” ed è attualmente coordinata da Papa Francesco e dal Cardinale De Donatis. È la più antica basilica mai costruita in occidente ed è inserita in un contesto strutturale che composto dal Palazzo Pontificio, dall’Università Pontificia, dal Seminario e dai Palazzi della Canonica. È stata insignita del titolo “madre di tutte le chiese del mondo”. La basilica risale al IV secolo, sotto il regno di Nerone. Ai tempi era una mastodontica struttura molto semplice. Nel corso dei secoli è stata modificata e arricchita. Le fattezze odierne le prende in epoca barocca. La basilica è caratterizzata da una navata con ai lati dodici nicchie monumentali, in ognuna delle quali c’è una statua sacra di rara bellezza e prestigio. La facciata principale è opera di Galilei mentre quella a nord, preceduta da un ampio poggiolo a loggia, è del Fontana. Le quattro navate a cupola, si raggruppano attorno a quella principale, con soffitto a cassettoni. L’abside è dedicata a Papa Leone, che tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 lo fece ristrutturare. San Paolo Fuori le Mura o Basilica Ostiense Si trova appena fuori dalle mura aureliane, sul Lungotevere sinistro. Sul territorio dove oggi sorge San Paolo Fuori le Mura prima c’era un cimitero. I Santi Pietro e Paolo sarebbero morti in seguito a uno dei grandi incendi appiccati da Nerone e seppelliti a cielo aperto proprio in questo cimitero, sul quale oggi sorge la basilica papale. La ricostruzione e ristrutturazione dell’antica San Paolo Fuori le Mura si deve a Papa Leone XIII e avvenne nel primo trentennio del 1800. L’architetto che si è occupato del progetto è Luigi Poletti, che ha ripristinato il quadriportico. A fine 1800 furono completati i mosaici e sostituite le vetrate con lastre di finissimo alabastro. Questo in seguito allo scoppio della polveriera del Forte Portuense del 1891. Basilica di Santa Maria Maggiore o nome completo è “Papale Arcibasilica Maggiore Arcipretale Liberiana di Santa Maria Maggiore” ed è l’ultima delle quattro basiliche papali di Roma. Si trova nel rione Monti. Non sei molto ferrato sui quartieri e sui rioni della Capitale? Leggi il mio articolo a riguardo e ti sembrerà tutto molto più semplice. Santa Maria Maggiore ha conservato l’antica struttura architettonica paleocristiana, caratterizzata da linee squadrare, semplici e pulite. Si tratta di una basilica antichissima, sorta nel 360 d.C. per volere di Papa Libero e ristrutturata in seguito da Sisto III. La basilica ha tre navate e una delle sue caratteristiche più belle sono gli splendidi mosaici collocati sotto i finestroni. Risalgono all’epoca sistina e, per colori e sfumature, si collocano perfettamente in questo periodo artistico. Inoltre, nella basilica è custodito il grande organo, opera dei Mascioni. È stato commissionato da Papa Pio XII nel 1955.
Le più belle Chiese romaniche di Roma

Le tantissime chiese di Roma si suddividono principalmente in due stili architettonici: romaniche e gotiche. Di seguito ti parlerò delle chiese in stile romanico poi, nel paragrafo successivo, affronteremo quello gotico. “Sant’Angela dei Goti” Si trova nel rione Monti, ed è un esempio di chiesa romanica ristrutturata con dettagli barocchi. Si trova a ridosso di un Convento, di proprietà dei Frati Stimmatini. Vi si accede tramite un piccolo chiostro semi-nascosto e ci si trova avvolti da rosso e oro, i due colori sì clericali ma anche tipici dello stile barocco. Splendido l’organo a parete, incastonato in una nicchia tridimensionale a balconata candida, valorizzato da una cornice di colonnine auree. “San Nicola in Carcere” In via del Teatro di Marcello. Una chiesa medievale che infatti ha le fattezze tipiche del periodo, squadrate, dure, lineari. Anche l’interno si contestualizza nella stessa filosofia artistica, con la navata percorsa da grandi colonne equidistanti in pietra e panche in legno semplici e rudimentali. Bellissimo il soffitto a cassettoni, dai colori sgargianti che creano giochi di luce ed atmosfere molto particolari. “San Giorgio in Velabro” Situata in via Velabro 19. La chiesa risale al lontano 685 ed è un esempio classico di architettura paleocristiana. Molto semplice, caratterizzata da colonne. Molto bella la piccola cappella che sovrasta l’altare, affrescata in stile sistino. “San Giovanni a Porta Latina” Una chiesa romanica che si trova appunto in Via Porta Latina. Una piccola chiesa medievale, dagli esterni rudimentali e squadrati ma che sorprende per l’atmosfera romantica, luminosa e ricca di pathos che regala all’interno. Le grandi finestre ad arco che circondano la nicchia dell’altare fanno filtrare la luce che, rimbalzando sugli affreschio della cappella, creano giochi cromatici meravigliosi e suggestivi. “Santa Maria in Cappella” Sita in Vicolo di Santa Maria Cappella a Trastevere. Antichissima e molto semplice, sia nella facciata in muratura, senza alcun decoro di pregio o di spicco, sia negli interni rudimentali e quasi freddi. Visitarla è un’esperienza molto particolare perché vi si respira la vera essenza del cattolicesimo e dei valori cristiani di povertà, umiltà e poco sfarzo (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); “Santa Maria in Cosmedin” In Piazza Bocca della Verità. Si contraddistingue per la struttura tipicamente romanica, con l’ingresso a colonnato. La navata è valorizzata da archi a volta ripetuti, in una sequenza che la rende ordinata e logica, così come volevano i dettami dell’arte romanica pura. “Santa Balbina all’Aventino” In Piazza di Santa Balbina. Bellissima la strada in salita, moderna, che si deve percorrere a piedi per poter accedere alla basilica. Balbina, la Santa a cui è dedicata, è una martire italiana. Gli interni della chiesa sono stupendamente decorati con affreschi e dettagli aurei. “San Benedetto in Piscinula” In Piazza in Piscinula, piccola e semplicissima, racchiude nei suoi arredi poveri tutti i concetti basici della dottrina cattolica. I colonnati interni finiscono in volte in muratura e rappresentano un bellissimo esempio di arte romanica. “Basilica Santi Cosma e Damiano” In Via dei Fori Imperiali. Un esempio d’arte paleocristiana che si avvicina già all’epoca romanica. Ad esempio, la grande volta che separa l’altare dalla platea è un riferimento importantissimo alle regole architettoniche romaniche. Splendido l’affresco che avvolge il grande e ricco altare che, dopo la ristrutturazione, ha preso un aspetto molto barocco e sfarzoso, in netto contrasto con la struttura architettonica semplice e basilica. Splendidi esempi di arte religiosa romanica anche la “Basilica di Santa Francesca Romana”, conosciuta per un’antica leggenda che sostiene che le donne in cerca di una gravidanza debbano sedersi sullo scranno appartenuto alla Santa e la basilica di “Santa Maria in Domnica.”
Le Chiese gotiche più importanti di Roma

(adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Come promesso nel capitolo precedente, di seguito di riporto l’elenco delle più belle e importanti chiese gotiche romane. “Sacro Cuore del Suffragio” Nel quartiere Prati, inaugurata e consacrata nel 1917. È uno dei primi esempi di architettura gotica e infatti lo si nota dallo stile acerbo e non ancora perfettamente identificato nel genere. Splendida la facciata, ricca di punte e fiorate, un po’ semplicistico l’interno, con colonne colorate bianco-rame. “Santa Maria Sopra Minerva” In Piazza della Minerva. Meraviglioso esempio di gotico italiano, con soffittature affrescate nei colori tipici e sgargianti che uniscono il gotico classico a quello contemporaneo italico. Oro e rosso completano il quadro, così come le sedute semplici e l’altare rialzato. “Basilica e Monastero Agostiniano Santi Quattro Coronati” In Via dei Santi Quattro, con uno splendido altare inserito in grandi volte affrescate con colori luminosi e chiari. L’esterno è semplice e rudimentale, quasi spettrale ma gli interni sono uno sfavillio di luminosità e tinte pastello. Ti ricordo poi che a Roma molte chiese sono in stile barocco-rinascimentale, più moderne rispetto a quelle medievali, paleocristiane, gotiche. Tuttavia, tutte le strutture riprendono i tratti fondamentali delle architetture più antiche. Le barocche sono più sfarzose e vistose, con rossi, porpora, turchesi e ori, mentre nel Rinascimento si puntava su una ricchezza caratterizzata da colori più tenui come l’azzurro, il rosa, il celeste, il giallo.
Le Chiese di Roma nascoste e sconosciute
Voglio svelarti alcuni nomi di chiese poco conosciute, ma non per questo meno belle e scenografiche, della Capitale. Nel tuo itinerario tra chiese e basiliche romane non dovresti perderti queste piccole perle d’arte religiosa. “Santo Stefano Rotondo” Nascosta nel quartiere Celio, tra case, strutture, ospedali e cedri secolari. Splendidi, anche se molto crudi, gli affreschi del Pomarancio che rappresentano i modi in cui venivano martirizzati i traditori nei tempi in cui il martirio era pratica comune contro i sovversivi alla dottrina, o ritenuti tali. “San Girolamo” In Via Monserrato. La sua bellezza sta nei marmi policromi che ne decorano le pareti principali e quelle attorno all’altare. Belli e quasi moderni, seppur realizzati secoli fa. “Santa Maria della Pace” Nei pressi di Piazza Navona. Questa chiesa, poco conosciuta, custodisce delle importantissime opere di Raffaello: le Sibille. Da non perdere. “Sant’Ivo alla Sapienza” E' una chiesa che non puoi assolutamente perdere se ami l’architettura. Borromini ha fatto miracoli nella costruzione degli interni di questa chiesa. I pieni e i vuoti si sovrappongono in un gioco geometrico in grado di far perdere il senso dell’orientamento. “Santa Maria degli Angeli” In zona Piazza della Repubblica. Favolosa la statua dell’annunciazione. La Madonna e l’Angelo sono così ben dettagliati e raffigurati, fin nei minimi particolari, che i loro abiti marmorei sembrano svolazzare nel vento. Sei pronto a partire alla volta del tuo tour romano tra chiese, basiliche, arte gotica, rinascimentale e barocca? Antico e moderno si fondono, come spesso accade di dire quando si parla di Roma. Una città che, in quanto ad arte, è imbattibile a livello mondiale. Se sei fortunato, e capiti a Roma in una domenica in cui il Papa parla ai fedeli da San Pietro, potresti persino vivere l’emozione di ascoltare una sua omelia dal vivo. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Villa d’Este a Tivoli: barocco residenziale

Come ti racconteremo in questo articolo, è ricca di valori positivi. Ad esempio la gratitudine e l’amore per le cose belle e lussuose. Grazie alla maestria di un grande architetto italiano, tutti noi possiamo oggi ammirare questa splendida villa che è diventata il simbolo stesso di Tivoli (a pochi km da Roma). Villa d’Este, soprattutto nella bella stagione, è ambita meta di gite, tanto che accoglie circa 450.000 visitatori ogni anno. Una tradizione tipica dei romani è quella di scegliere Villa d’Este come location per la scampagnata di Pasquetta. Tivoli è infatti ricca di ristoranti. Come rinunciare a un delizioso piatto di ghiozzi o ad una pizza cresciuta preparata e servita a regola d’arte? Non dimentichiamo il vino, con il quale accompagnare un pasto degno di un Re! L’esterno di Villa Tivoli ospita una moltitudine di fontane monumentali. Giochi d’acqua scenografici, zampilli e gorgoglii, in un trionfo di lusso e bellezza degno dell’Hotel Bellagio di Las Vegas. Una passeggiata nel giardino di Villa d’Este è in grado di regalare un’escalation di emozioni in crescendo, diverse tra loro ma tutte intense e di grande impatto. Scorci romantici si sovrappongono a improvvise impennate di sfarzo, per poi tornare a paesaggi quieti che infondono pace e serenità. La sensazione dominante è comunque quella della grandezza, della bellezza, della magnificenza tipica dell’arte rinascimentale barocca. Come vedremo in seguito, ogni fontana, ogni statua, ogni centimetro della facciata della Villa è cesellato con arte e pazienza, in un tripudio di dettagli decorativi. Scopriamo insieme chi l’ha costruita, perché e chi l’ha abitata. Capiamo come raggiungerla, come procurarsi i biglietti per visitarla e quali sono i periodi migliori per organizzarvi un’indimenticabile gita. A questo proposito ti ricordo di leggere il nostro articolo che suggerisce cosa vedere a Roma, dove troverai sicuramente anche Villa d’Este nell’elenco dei poli attrattivi da non perdersi per nulla al mondo. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
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Villa d’Este di Tivoli: la storia Villa d’Este: architettura I giardini di Villa d’Este Le fontane di Villa d’Este Consigli utili per i turisti
Villa d’Este di Tivoli: la storia

Lo splendore rinascimentale-barocco di Villa d’Este l’ha portata ad essere insignita dell’onorificenza del titolo di patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO. Villa d’Este è il simbolo di Tivoli, nata per essere la residenza lussuosa e confortevole del Cardinale entrante in carica, Ippolito d’Este. Papa Giulio III gli volle fare questo magnifico regalo per ringraziarlo del suo contributo per la sua elezione. Il Cardinale, quando arrivò a Tivoli da Ferrara per espletare le sue funzioni, scoprì che la residenza a lui assegnata consisteva in una stanza allocata presso un convento dismesso e decisamente poco confortevole. Nonostante questo, non fece mistero di essersi innamorato del clima mite di Tivoli e dei paesaggi circostanti. Il Papa incaricò Pirro Logorio e la sua numerosa squadra di artisti e artigiani di erigere una residenza degna del Cardinale. Tuttavia, il purpureo non riuscì a goderne, in quanto morì pochi mesi dopo l’inaugurazione, avvenuta nel settembre del 1572 alla presenza di Papa Gregorio XIII. Villa d’Este andò in eredità ai suoi successori, Luigi e poi Alessandro. In particolare, quest’ultimo dedicò tempo e investimenti alla villa, commissionando migliorie e realizzazione di opere monumentali. Tra queste la fontana del Bicchierone, capolavoro del Bernini. Successivamente, la Villa di Tivoli passò agli Asburgo e l’ultimo proprietario è stato l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-d’Este. Dopo la guerra Villa d’Este diventò proprietà della Stato Italiano e tutt’oggi è sotto la soprintendenza del Ministero delle Belle Arti
Villa d'Este: l'architettura

Villa d’Este è strutturata in due zone, o appartamenti, distinti. Il più ampio e spazioso è chiamato “nobile” mentre l’altro “inferiore”. Volendo traslare questi termini tipici dell’architettura del 1500 in moderni, potremmo ribattezzarli: “padronale” e “di servizio”. Gli interni della villa ricalcano perfettamente la ricchezza e il lusso sfarzoso dello stile barocco, sia nelle scelte artistiche che in quelle cromatiche. L’appartamento nobile è stato decorato, interamente ad affreschi, da diversi artisti sotto la supervisione di Livio Agresti da Forlì. Agresti fu uno dei più grandi esponenti della corrente artistica del manierismo. Interessante l’affresco che ricopre l’intero soffitto del salone nel quale, come il quelli che decorano le pareti, spiccano il giallo e il rosso. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Colori accesi che all’epoca avevano un significato molto particolare. Il giallo rappresentava l’oro quindi la ricchezza mentre il rosso gli abiti cardinalizi e perciò il potere. Nell’appartamento inferiore, più piccolo ma ugualmente ricco di particolari e dettagli preziosi, si può ammirare il disegno originale del progetto della villa. Fu perfezionato nel 1568, poco prima che iniziassero i lavori per l’edificazione della residenza. La facciata, ad archi e volte, si contraddistingue per la splendida scalinata progettata da Pirro Ligorio, che le dona un’aura fiabesca, ricordando l’icona della casa principesca dell’immaginario collettivo. All’ingresso della villa si estende il Vialone, delimitato a sinistra dalla Gran Loggia . Alla fine di questi inizia l’immenso e incantevole giardino, che ospita le numerose fontane monumentali, impreziosite da giochi d’acqua suggestivi ed emozionanti.
I giardini di Villa d’Este

Percorrendo tutto il Vialone si ha accesso all’immenso parco della villa, chiamato “I giardini di Villa d’Este”. La prima cosa che s’incontra durante la passeggiata è la Grotta di Diana. È una nicchia dedicata alla Dea della Caccia. Sulle sue pareti è possibile ammirare mirabili affreschi, che rappresentano scene importanti della mitologia greco-romana. Ad esempio, vi è rappresentata la fuga di Dafne da Apollo, che pagò questa suo diniego venendo trasformata in alloro. Inoltre, si possono ammirare il dipinto della liberazione di Andromeda, la metamorfosi di Atteone e la trasformazione in Orsa di Callisto. In fondo al giardino di Villa d’Este, invece, si trova una piccola piazza di forma esaedro-circolare. E' contornata da cipressi secolari. Si dice che furono quelli che ispirarono il grande Gabriele d’Annunzio a inserire un riferimento a questi alberi nel suo celebre “Notturno”.
Le fontane di Villa d’Este

Gli elementi più importanti e caratteristici di Villa d’Este sono, senza dubbio, le sue innumerevoli fontane. Nella Rotonda dei Cipressi, ad esempio, ce ne sono quattro posizionate in circolo. Vediamo nel dettaglio quali sono le altre, tutte opere di immortali artisti dell’epoca rinascimentale italiana. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Fontane del Biccherone, di Pegaso e d'Europa Del Bicchierone: realizzata dal Bernini, rappresenta due grandi bicchieri sovrapposti, sorretti da una conchiglia. Di Pegaso: maestosa e imponente rappresentazione del mitologico cavallo alato, incastonata tra rocce e vegetazione, a vasca circolare. Fontana d'Europa: purtroppo la vasca è stata perduta ma resta il gruppo marmoreo delle sculture. Si trova nel Vialone, contrapposta alla Loggia. Fontane dell'Ovato, Cento e Rometta Fontana dell’Ovato: una delle più importanti fontane ospitate dai giardini di Villa d’Este, opera di Maccarone. Rappresenta i Colli Tiburtini, lungo i quali scendono i fiumi Albuneo, Erculaneo e Aniene. Un inno alla vita, rappresentata dall’abbondanza d’acqua che dal monte scende a valle. Cento Fontane: frutto del genio di Pirro Logorio, riprende il concetto dei tre fiumi tiburtini che portano la vita da monte a valle. La Rometta: realizzata da Maccarone su progetto di Logorio e Ippolito, rappresenta Roma in trono. Dalle acque dell’immensa vasca, maestosa e imponente, si erge una figura maschile imperiosa e dall’aria combattiva, che rappresenta lo spirito della città. Fontane dei Draghi, di Proserpina e Civetta Fontana dei Draghi: i giochi d’acqua di quest’opera monumentale le hanno conferito il soprannome di “girandola”. È opera di Longorio, realizzata come omaggio a Papa Gregorio XIII. Fontana di Proserpina: decorata interamente in stucco dal ferrarese Galvani, rappresenta la sala da pranzo di Proserpina e ospita la rappresentazione del rapimento di Persefone. Fontana della Civetta: i suoi incredibili meccanismi idraulici facevano sì che le statuette in bronzo raffiguranti degli uccellini comparissero e sparissero durante la discesa della cascata d’acqua. È opera di Raffaello Sangallo. Fontane dell'Organo, di Nettuno, Natura Fontana dell’Organo: caratterizzata dalla maestosa edicola centrale, voluta da Alessandro d’Este dopo il completamento dell’opera, avvenuto nel 1611. Fontana di Nettuno: realizzata da Attilio Rossi è probabilmente la più monumentale e imponente tra tutte le fontane di Villa d’Este. Naturalmente la statua che la decora rappresenta il busto di Nettuno, dio del mare. In successione a questa fontana si trovano le Peschiere, mirabili vasche in marmo che ricevono acqua da Nettuno, in uno scenografico gioco di zampilli. Fontana della Natura: espone una copia della Diana di Efeso che, come vuole la mitologia, viene rappresentata con tante mammelle. Si pensa che il riferimento sia quello alla Madre Terra, che può nutrire molti figli.Fontana di Arianna: una volta era sormontata dalla statua di Arianna dormiente, oggi purtroppo persa. Fontana di Mete Fontana delle Mete: un connubio di opera umana e naturale, in quanto è composta da massi ricoperti di muschio, dai quali sgorgano rigagnoli e getti d’acqua cristallina.
Consigli utili per i turisti
Immagino tu sia rimasto incantato dalle immagini e dalle descrizioni delle meraviglie della Villa di Tivoli. Non ti resta che organizzare al più presto una visita a Villa d’Este! Così potrai ammirare tutto questo con i tuoi occhi. Il periodo migliore dell’anno è certamente quello che va da aprile a fine giugno e quello dei primi mesi d’autunno, In questo periodo la natura è rigogliosa ma il caldo non asfissiante. Per raggiungere Tivoli ti basta prendere il bus 649 o la metro linea A o C dalla Stazione Termini. La villa è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 8.30. La chiusura dipende dall’ora del tramonto del mese e della stagione. Per ottenere tutte le informazioni, prenotare visite guidate e acquistare i biglietti in promozione puoi usufruire del call center chiamando al numero: 199.766.166. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Roma e il cinema: coppia da Oscar

Roma e il Cinema sono legati a doppio filo, fin dalla più antica storia cinematografica. In questo articolo ti racconterò degli episodi molto interessanti, che vedono protagonisti attori famosi e registi di gran calibro, che hanno scelto la Capitale come set per i loro capolavori. Non mancheremo di citare e parlare di Cinecittà, cuore pulsante della cinematografia italiana. Vuoi conoscere tutti i nomi e gli indirizzi dei cinema romani? Ti rimando al mio articolo su come divertirsi a Roma. Leggilo subito e trova il cinema Madison, Barberini, Adriano, Lux, Eden, The Space, tutti i cinema del centro di Roma e i contatti per scoprirne orari, programmazioni e modalità di prenotazione. Conosci il celebre quartiere americano, patria dei più grandi film internazionali mai girati in tutto il mondo, vero? Chi non ha mai sognato di andarci, almeno una volta, per ammirare la grande scritta che troneggia sulle colline. O, ancora meglio, incontrare qualche attore. Il parallelismo con Cinecittà è d’obbligo perché, di fatto, anche la cittadella romana del cinema funziona con le stesse regole e dinamiche ed è il sogno di tantissimi giovani con l’ambizione della recitazione. Tra l’altro, anche in Italia si va spesso in locali e ristoranti ubicati in zona Cinecittà esclusivamente perché si ha la speranza di imbattersi in qualche personaggio famoso. Parliamo un po’ di grande cinema girato a Roma? Continua la lettura e ti renderai conto di quanto questa città abbia dato alla cinematografia italiana e internazionale in termini di location, grandi nomi e titoli che hanno conquistato i più ambiti premi del mondo. Non dimentichiamoci poi del Festival del Cinema. Ti parlerò anche di quello. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
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Roma come un grande set cinematografico Cinecittà, la cittadella del cinema a Roma Il Festival del Cinema di Roma I grandi nomi che hanno scelto Roma La commedia all’italiana
Roma come un grande set cinematografico
Siamo nel 1945 e il cinema è per gli italiani molto importante. Considera che è appena finita la seconda guerra mondiale, la popolazione è turbata, il Paese devastato, l’atmosfera è densa di felicità per la liberazione ma anche provata, stanca. Tutti sono sottoposti a un gran lavoro per risollevare le sorti della Nazione e la sua economia. Il cinema rappresenta, in una situazione del genere, uno svago, un hobby, un momento durante il quale dimenticare le preoccupazioni per il futuro e sognare. Risale proprio al ’45 il grande “Roma Città Aperta” di Roberto Rossellini che, mettendo in scena una giovanissima e stupenda Anna Magnani racconta un periodo storico difficile e tormentato, ossia quello post-fascista. Il film di Rossellini ha portato alla ribalta la divina Anna ma, contestualmente, ha raccontato una Roma vera, quotidiana, senza filtri e senza ricami. Ha esportato in tutto il mondo l’immagine della Capitale come una città forte, combattiva, dignitosa anche nella sofferenza. Visto il successo strepitoso del film, anche grazie alla location incantevole, dopo qualche anno un famoso regista internazionale ha preso esempio da Rossellini. Sto parlando di William Wyler che ha fatto recitare Audray Hepburn e Gregory Pack tra Via Margutta, Trinità dei Monti e Piazza Barberini nel suo “Vacanze Romane”. Da lì in poi Roma è diventata un vero e proprio set a cielo aperto, scelta per le più grandi pellicole di tutti i tempi. Ti cito “Un Americano a Roma” di Sordi, “Angeli e Demoni” tratto dall’omonimo giallo di Dan Brawn e, naturalmente, “La Dolce Vita” del 1969 con Mastroianni e “La Grande Bellezza” di Sorrentino, premio Oscar 2014.

Il cinema a Roma
Cinecittà, la cittadella del cinema a Roma
Cinecittà è un complesso di studi cinematografici, che insieme formano un vero e proprio paese del cinema nel cuore della città di Roma. Si trova nel Quartiere Don Bosco e, proprio come racconta il grandissimo Verdone in “Troppo Bello”, è la meta più ambita per chiunque sogni di fare cinema nella vita o di lavorare su un set cinematografico. A proposito di quartieri, ti invito alla lettura del mio articolo sui quartieri e rioni di Roma, così potrai avere un’idea più chiara dell’ubicazione esatta della Città del Cinema. Originariamente, attorno al 1930, il Direttore del Cinema Freddi progettò l’apertura di una studio cinematografico per proiettare video e film di propaganda fascista. All’epoca vennero investiti quattro milioni di vecchie lire per mettere in piedi il progetto e lo studio cinematografico copriva circa 600.000 metri quadri di territorio romano. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); La svolta di Cinecittà La svolta arrivò solo nel ’39, quando la legge Alfieri approvò un grosso contributo economico per lo sviluppo dell’arte, del talento e del cinema italiano. Da quel momento in poi la produzione di pellicole in Cinecittà subì un’impennata vertiginosa e iniziarono a fioccare i grandi titoli, tutt’oggi patrimonio del nostro bagaglio culturale in Italia e nel mondo. Durante la guerra, Cinecittà divenne un luogo di ritrovo per i bisognosi e per le persone che dovevano rifugiarsi o nascondersi. La vera ripresa economica iniziò ’49 e il primo film girato nella Cinecittà del dopoguerra fu la quarta versione di “Quo Vadis?” di Mervyn LeRoy. Nel tempo, Cinecittà è stata frequentata da nomi altisonanti del cinema italiano: Vittorio De Sica, Mastroianni, Anna Magnani, i Laurentiis. Oggi è un polo cinematografico paragonabile a Hollywood.

Audrey Hepburne
Il Festival del Cinema di Roma
Il Festival del Cinema di Roma è la versione tutta italiana della Notte degli Oscar. La manifestazione è sostenuta dalla Fondazione Cinema per Roma, diretta da Laura Delli Colli. Con la partecipazione e la collaborazione del Comune, della Regione Lazio e della Camera di Commercio, ogni anno si tiene presso l’Auditorium della Musica una competizione tra film suddivisi per categorie. Le nominations sono per: Galà, cioè pellicole commerciali ma simpatiche, divertenti, leggere e originali, che hanno colpito il pubblico positivamente e ottenuto buoni riscontri; Cinema d’Oggi, che dà la possibilità ai giovani esordienti di presentare al pubblico i loro lavori; Mondo Genere, che raccoglie titoli di varia natura; Prospettive Italia, che premia il film più rappresentativo dello spaccato italiano attuale; Alice nella Città, che propone film e lungometraggi dedicati ai giovanissimi. Il Festival del Cinema di Roma E' l’evento più importante dell’anno per registi, sceneggiatori, attori e tutti gli esordienti che vogliono tentare la strada del successo. Di contro, è un palcoscenico importantissimo anche per gli artisti affermati, che vogliono consolidare la propria posizione di eccellenza. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
I grandi nomi che hanno scelto Roma
Qualcuno te l’ho già svelato nel corso di quest’articolo ma l’elenco dei grandi che hanno utilizzato e scelto Roma come set per i loro più grandi capolavori non è così breve. Si parte da Rossellini che ha lanciato Anna Magnani con “Roma Città Aperta” e si passa da Alberto Sordi e Audrey Hepburn. Ma non dimentichiamo che all’EUR è stato girato un episodio di 007, con protagonisti nientepopodimenoche Daniel Craig e Monica Bellucci. Da menzionare assolutamente l’indimenticabile bacio nella fontana di Trevi tra Mastroianni e la Ekberg, diretto da Fellini. Infine, un capolavoro di Nanni Moretti alla Garbatella, “Un giro in Vespa in Solitaria”, che ha vinto il Festival di Cannes nel 1994. Roma come Hollywood? Forse meglio!
La commedia all’italiana
Roma è la patria del cinepanettone. Chi di noi non è cresciuto con Boldi e De Sica nell’eterna diatriba del milanese contro il romano? Film che ogni anno sbancano ai botteghini, nonostante siano molto criticati. La verità è che il cinepanettone rappresenta l’italianità, la comicità leggera e spiritosa, la battuta semplice e alla mano, che identifica lo stereotipo dell’italiano medio. Quindi, nonostante i film natalizi Made in Italy siano spesso al centro di polemiche e critiche, restano comunque espressione del nostro popolo e vendono. Un’altra medaglia alla cinematografia nostrana, anche nel genere della commedia all’italiana leggera e di puro intrattenimento. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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La Barcaccia: la fontana ferita di Roma

La Barcaccia è una delle più importanti fontane di Roma e si trova in Piazza di Spagna, ai piedi della scala di Trinità dei Monti. Oggi come oggi viene chiamata “la fontana ferita” a causa di un incidente avvenuto nel 2007, si cui ti parlerò nel corso dell’articolo, che le ha provocato seri danneggiamenti. Se non hai ancora avuto occasione di farlo, dai un’occhiata anche al mio articolo sullo sport romano, dove dedico un intero paragrafo a questo brutto episodio. Sulla Barcaccia c’è molto da dire. Continua a leggere e scoprirai la sua storia, chi l’ha scolpita e i commenti degli esperti d’arte e di scultura dell’epoca su quest’opera alquanto originale. Conosci la storia del Titanic, vero? La grande nave che affondò dopo un gravissimo scontro con un iceberg. A tratti, la Barcaccia ricorda alcune scene del celebre colossal, perché rappresenta appunto una barca che lotta con le onde per non immergersi completamente. Ricordiamo che “Titanic” è sì un grande film, con protagonisti del rango di Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, ma è soprattutto una storia vera. Scopriamo di più su questa bellissima fontana che, seppur ferita, resta comunque uno dei simboli storici della città di Roma e campeggia ai vertici della classifica delle più belle fontane d’Italia. Tutto cominciò nel 1626. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Indice
Storia della Barcaccia Descrizione della Barcaccia L’episodio del danneggiamento Come arrivare alla Barcaccia
Storia della Barcaccia

Nel 1626, il Papa Umberto VIII chiese a Bernini padre di realizzare una fontana a compimento dell’ampliamento del grande acquedotto dell’Acqua Vergine, terminato nel 1570. Alla fine di questa immensa opera idrica era presente una vasca grezza, oggi completamente distrutta e scomparsa, che urtava il senso estetico del Pontefice. Pietro Bernini accettò l’incarico e iniziò a lavorare al progetto. Nonostante Bernini fosse un fine e talentuoso scultore, già esperto nella realizzazione di fontane, incontrò non poche difficoltà nel soddisfare la richiesta di Urbano VIII. La scarsa pressione dell’acqua che arrivava alla fontana gli impediva di creare zampilli e giochi d’acqua, ai quali Pietro Bernini teneva molto e che erano sempre stati una delle sue peculiarità distintive. Il genio del grande artista trovò però la soluzione al problema: costruì la fontana a forma di barca, con bordi più bassi ai lati. Questo favorì il deflusso dell’acqua disponibile e gli permise di creare un’opera degna del suo immenso nome. Alla realizzazione della Barcaccia partecipò anche Bernini figlio, Gian Lorenzo, che ultimò i lavori dopo la morte del padre. La Barcaccia è così chiamata perché rappresenta una vecchia barca in difficoltà tra i flussi, che è in procinto di affondare. Qualche antagonista del Bernini definì quest’opera “un capriccio con il benestare papale” perché, per l’epoca, era molto azzardata sia come soggetto che come stile. Ti consiglio la lettura del mio articolo su tutte le fontane monumentali di Roma, così potrai scoprire quali sono le altre e dove recarti per poterle ammirare da vicino. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Descrizione della Barcaccia

La Barcaccia è composta da una vasca ovale costruita leggermente sotto il livello stradale, sulla quale s’innalza la scultura della barca, con prua e poppa molto alte e arcuate. Al centro è concava. L’acqua che riempie la barca tracima dai bordi bassi laterali, ricadendo nella vasca sottostante. Al centro della barca si erge un’alzatina in travertino, con un rubinetto zampillante a completare l’opera. Su poppa e prua spiccano due soli decorativi, in rilievo. I soli hanno volto umano e lasciano sgorgare acqua dalla bocca. Su poppa e prua troneggiano gli stemmi papali. La Barcaccia ha quattro fori simmetrici tra loro, due a poppa e due a prua, dai quali fuoriescono ulteriori zampilli, che vanno a rifocillare il bacino posto sotto la scultura monumentale. Un’opera geniale, di raffinata ingegneria idraulica quella progettata e messa a punto da Pietro Bernini, che ha trasmesso la sua passione, il suo talento e le sue competenze al figlio Gian Lorenzo che tutti noi, oggi, conosciamo semplicemente come il Bernini. Quando ci si riferisce a un artista chiamandolo solo per cognome è segno di indiscutibile maestria e immortalità, sia sua come professionista che delle sue opere come patrimonio culturale di inestimabile valore,
L’episodio del danneggiamento

La Barcaccia sembra proprio essere un monumento tanto bello quanto sfortunato. Più di una volta, infatti, si è attentato alla sua magnificenza. Nel 2007 fu scalfita da un grosso cacciavite da quattro teppisti. I carabinieri accorsero tempestivamente sul luogo e ne seguì un’aggressione reciproca. Gli uomini delle forze armate ebbero comunque la meglio e i quattro vandali furono tratti in arresto. Ben più grave è invece l’episodio avvenuto il 15 maggio del 2014, dopo una partita di Champions League tra Roma e Feeyenord. Al termine dell’incontro calcistico, un gruppo di hooligans olandesi invasero Piazza di Spagna, portando scompiglio e sporcando ovunque. Durante la manifestazione, ben poco pacifica, presero di mira la splendida fontana, arrecandole gravi danni. Tra questi si annovera la caduta di un pezzo lungo oltre 10 cm. di travertino e diverse scalfiture provocate dal lancio di bottiglie di vetro e altri oggetti contundenti. Contro gli hooligans si è tenuto un lungo processo che, alla fine, li ha scagionati. I danni alla bella Barcaccia, invece, restano, come un segno indelebile di una violenza gratuita e che non ha ricevuto la dovuta giustizia. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Come arrivare alla Barcaccia
Scommetto che adesso non vedi l’ora di poter ammirare la Barcaccia da vicino. Arrivare alla Barcaccia non è difficile. Se ancora non l’hai fatto leggi il mio articolo sulla mappa di Roma, dove troverai tanti utili suggerimenti per orientarti nella Capitale. La fontana della Barcaccia si trova a Piazza di Spagna, precisamente ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti. Ecco le varie opzioni che hai per raggiungerla agevolmente. Metropolitana: la linea A porta dritta a Piazza di Spagna e la fermata si chiama proprio così; se arrivi da una metro linea B vi basterà scendere alla prima fermata e prendere una metro di linea A da qualsiasi parte di Roma. A piedi: percorri Via del Corso fino all’altezza di Via Frattina. A quel punto imboccala e prosegui dritto finché vedrai davanti a te Trinità dei Monti. Non puoi raggiungere Piazza di Spagna con l’auto perché la zona è chiusa al traffico. Per ulteriori informazioni sui mezzi pubblici romani ti rimando alla lettura del mio articolo “come muoversi a Roma”. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Castel Sant’Angelo: da mausoleo a museo

Castel Sant’Angelo, detto anche Mausoleo di Adriano, è uno dei poli attrattivi più importanti di Roma, infatti lo abbiamo annoverato tra i musei da visitare assolutamente nel nostro articolo “Cosa vedere a Roma”. Per chi ama la storia, una visita a Castel Sant’Angelo è obbligatoria, perché in questo antico mausoleo si intersecano tra loro una moltitudine di concetti culturali fondamentali. Come ti spiegheremo in seguito, Castel Sant’Angelo era una tomba monumentale, che poi ha cambiato funzione nel corso dei millenni. Di fatto, oggi è considerato uno dei poli turistici più importanti del mondo, tant’è che si è posizionato quinto nella classifica dei musei più visitati. Per quanto riguarda gli orari e il prezzo del biglietto per poterlo visitare, ti rimandiamo alla fine di quest’articolo, dove troverai tutte le informazioni utili in questo senso. I mausolei sono tombe pregiate, che era uso comune edificare in tempi antichi per onorare persone famose e personalità illustri. Basti pensare alla tomba di Tutankhamon, il faraone fanciullo. Il luogo dove sono conservate le sue spoglie è un’opera di inestimabile valore, forse una delle più preziose testimonianze dell’antichità per tutta l’umanità. Il culto dei morti è un comune denominatore di molte religioni, inclusa quella cattolica. Ricordarli dedicando loro tombe spettacolari e maestose era considerato, in tempi antichi, un gesto di rispetto e di devozione, nonché di buon augurio per la vita eterna nell’aldilà. Stiamo per raccontarti l’affascinante storia di Castel Sant’Angelo e di tutto ciò che è successo tra le sue mura dal 125 d.C. ai giorni nostri. Sei pronto a ripercorrere oltre duemila anni di storia e di farti travolgere dal fascino di questo importantissimo monumento italiano? Allora cominciamo dalle origini, iniziando a scoprire chi era Adriano e perché gli è stata costruita una tomba così sfarzosa, maestosa e imponente. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Indice
Castel Sant’Angelo: il Mausoleo di Adriano Castel Sant’Angelo dal 125 ad oggi: la storia Il museo di Castel Sant’Angelo e i suoi sette livelli Biglietti, prezzi e orari: informazioni utili per una visita a Sant’Angelo
Castel Sant’Angelo: il Mausoleo di Adriano

Castel Sant’Angelo si chiamava, in origine, Mole Adriana o Mausoleo di Adriano. Adriano fu un importante imperatore romano e decise di edificare un monumento funebre per poter conservare, a tempo debito, le sue spoglie e quelle dei suoi familiari. I lavori per la costruzione dell’imponente mausoleo cominciarono nel 125 d.C. e per il progetto Adriano si ispirò a una tomba altrettanto nobile, ossia quella di Augusto. Non a caso, la Mole Adriana sorge di fronte a Campo Marzio, territorio sul quale è ubicato il mausoleo augusteo. La costruzione fu terminata solo nel 139 d.C. per mano di Antonino Pio. Il Mausoleo di Adriano era, originariamente, una struttura cubica interamente rivestita in travertino, una roccia calcarea che rappresentava una delle materie prime più utilizzate per l’edilizia di quell’epoca. La tomba era decorata con una grande statua in bronzo che rappresentava Adriano alla guida di un cocchio trainato da quattro cavalli. Secondo alcuni appassionati di mitologia, questa scelta sarebbe un parallelismo tra l’imperatore Adriano e il Dio Apollo, divinità del sole. L’interno della Mole Adriana comprendeva alcuni pozzi di luce che riflettevano sul marmo e sulla pietra della costruzione, creando giochi cromatici ed effetti naturali particolarmente suggestivi e spettacolari. L’imperatore Adriano fu sepolto nel suo mausoleo, insieme alla moglie Vibia Sabina ma Castel Sant’Angelo accoglie i resti di altri personaggi storici altrettanto importanti: l’imperatore Antonino Pio e la moglie Faustina con i tre figli, Commodo, Marco Aurelio, Settimio Saverio con la moglie Giulia, Geta e Caracalla.
Castel Sant’Angelo dal 125 ad oggi: la storia

Nel Medioevo, cioè attorno all’anno ‘400, Castel Sant’Angelo perse la sua unica funzione di mausoleo e diventò un fortino edilizio. Tutt’attorno alla struttura furono costruite delle mura di protezione, per volere di Marco Aurelio che infatti le battezzò “mura aureliane”. Questa scelta strategica non fu fatta senza cognizione di causa. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); L’eccezionale posizione della Mole Adriana, collegata alla terraferma grazie a un ponte costruito sul Tevere, rendeva difficoltoso e poco agibile l’attacco da parte dei nemici. Da questo momento in poi l’edificio smise di chiamarsi “mausoleo” e prese il nome di “castellum”. Quando i soldati avversari correvano lungo il ponte, con l’intenzione di assaltare la proprietà, i castellani scagliavano loro contro qualsiasi oggetto avessero a portata di mano, incluse statue preziose. Il ritrovamento di una meravigliosa opera d’arte raffigurante un angelo nel fiume sottostante diede il nome a Castel Sant’Angelo. Sempre perché l’edificio era ben isolato grazie al ponte e alle mura, nel ‘500 Teodorico lo adibì a prigione. Nessun carcerato sarebbe infatti riuscito a scappare eludendo la vigilanza delle guardie: il percorso, sia in entrata che in uscita, era difficoltoso e impervio. A metà del 1900 Castel Sant’Angelo diventò di proprietà dei Crescenzi che poi lo regalarono alla Chiesa. Alla fine del 1300 la struttura di Castel Sant’Angelo subì gravi e ingenti danni durante le lotte popolari contro i francesi. I secoli successivi servirono a ristrutturarlo e a rimetterlo in sesto, cercando di preservarne le caratteristiche architettoniche principali e il contenuto. Dopo l’Unita d’Italia, diventata nuovamente una struttura solida e sicura, Castel Sant’Angelo fu utilizzato come caserma per l’addestramento dei soldati e infine come museo conservativo ed espositivo, funzione che mantiene tutt’oggi.
Il museo di Castel Sant’Angelo e i suoi sette livelli

La meraviglia e lo stupore di fronte a Castel Sant’Angelo s’impadronisce del visitatore prima ancora che questi entri nel museo. Percorrendo il ponte che porta all’ingresso si possono ammirare le statue angeliche, una più bella e maestosa dell’altra. La processione degli angeli termina con la statua che si erge sul tetto del castello. Una volta era una rappresentazione in legno ma il tempo l’ha consumata e distrutta. Oggi, sopra Castel Sant’Angelo campeggia un superbo angelo in bronzo del 1753, opera dello scultore Peter Anton Von Verschaffelt. Il museo di Castel Sant’Angelo si struttura su sette livelli, ognuno dei quali rappresentativo di una circoscritta epoca storica dell’edificio. I primi tre ambienti sono dedicati al mausoleo vero e proprio. Attraversandoli si arriva alla sala delle urne. Il terzo livello permette di ammirare il castello e di immaginarne la sua funzione protettiva medievale. È possibile passeggiare lungo il camminamento di ronda, che altro non era che il ponte sul quale si appostavano le vedette per controllare continuamente, giorno e notte, che non si avvicinassero nemici al proprio forte. Il quarto livello è il Cortile dell’Angelo, dove ci sono il pozzo e la stufetta. Il quinto livello è quello cosiddetto residenziale, caratterizzato da ambienti sfarzosi ricchi di dipinti, manufatti preziosi e colori sgargianti tipici dell’arte rinascimentale. Al sesto livello si trova la Biblioteca e all’ultimo l’Archivio. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Biglietti, prezzi e orari: informazioni utili per una visita a Sant’Angelo
Ti abbiamo fatto venire voglia di precipitarti a visitare Castel Sant’Angelo, vero? Eccoti alcune informazioni utili per organizzare la tua visita al museo del Mausoleo Adriano in maniera pratica e veloce: orari di apertura al pubblico: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00; giorni di chiusura: 1 maggio, 25 dicembre, 1 gennaio; l’ingresso per i minorenni è sempre gratuito; i giovani europei di età compresa tra i 18 e i 25 anni pagano il biglietto ridotto, che costa 7,00 euro; il prezzo del biglietto intero è di 14,00 euro; esistono convenzioni e ingressi gratuiti per gli studenti universitari delle facoltà letterarie e artistiche e per i docenti delle stesse materie; si possono ottenere sconti per gruppi e gite scolastiche; tutte le informazioni aggiuntive si ottengono semplicemente chiamando il numero dedicato +39 06-32810. Se sei in possesso di una Roma Pass, controlla sul nostro articolo se Castel Sant’Angelo è un museo convenzionato e prenota subito la tua visita gratuita. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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Il Colosseo: il monumento più visitato del mondo

Sicuramente, ai tempi della scuola, hai fatto almeno una ricerca sul Colosseo, quindi sai perfettamente di cosa stiamo parlando. Un anfiteatro a struttura ellittica, un’opera d’arte antichissima, che si è conservata perfettamente fino ai giorni nostri. La storia del Colosseo affonda le sue radici nei primi anni dopo Cristo ed è incredibile come questo monumento importante di Roma si sia conservato, praticamente intatto, per oltre duemila anni. Il Colosseo di Roma è, senza alcun dubbio, il più importante monumento italiano. Non solo: si è anche inserito nella classifica dei più visitati del mondo. Ogni anno accoglie oltre cinque milioni di visitatori. Secondo gli ultimi dati raccolti dal Ministero dei Beni Culturali, tra il 2016 e il 2017 il numero dei turisti accorsi ad ammirare il Colosseo ha registrato una forte crescita: ormai siamo a un passo dal superare la popolarità della Tour Eiffel di Parigi, che vanta sette milioni di visitatori l’anno. Niente male, vero? Di seguito troverai molte informazioni interessanti sull’Anfiteatro Flavio, dalla descrizione della sua possente struttura fino al modo migliore di procurarti i biglietti per visitarlo a buon prezzo. Hai voglia di scoprire tutto sull’Amphitheatrum Flavium, meglio conosciuto come Colosseo? Allora tuffiamoci nella storia e partiamo dalle origini! (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
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La storia del Colosseo Gladiatori e Mitologia: tutti a teatro al Colosseo I gladiatori: non mito ma realtà Visitare il Colosseo: biglietti, orari, percorsi
La storia del Colosseo

Il nome originario del Colosseo è Amphitheatrum Flavium, cioè Anfiteatro Flavio. Questo perché questa imponente struttura fu edificata proprio per essere adibita a palcoscenico per spettacoli, gare, competizioni e manifestazioni cittadine. All’interno dell’Amphitheatrum infatti si svolgevano, tra le altre manifestazioni, le lotte dei gladiatori, di cui parleremo approfonditamente più avanti. Il Colosseo poteva accogliere fino a 75.000 persone ed è sicuramente l’edificio più grande mai costruito prima di allora, considerando anche gli scarsi mezzi che si avevano a disposizione a quell’epoca. È plausibile l’ipotesi che il lavoro sia stato eseguito dagli schiavi, così come era uso e costume dei tempi. Il progetto iniziò attorno al 72 d.C. per volontà di Vespasiano. Tuttavia, il Colosseo fu inaugurato solo nell’80 d.C. da Tito. L’Anfiteatro Flavio è caratterizzato da una struttura ovale, o ellittica, che si snoda su 527 metri di perimetro. L’arena interna, che veniva utilizzata per ospitare gli spettacoli e i giochi, ha una superficie di 3.357 metri quadri. L’altezza massima delle mura, che delimitano gli spalti e i posti a sedere, è attualmente di 48 metri ma si stima che in passato superasse ampiamente i 50. Nel corso dei secoli è possibile che il Colosseo abbia subito degli interventi di ristrutturazione e modernizzazione, anche se non così importanti da modificarne l’architettura originaria. Le mura che delimitano l’anfiteatro sono chiara espressione dell’arte imperiale, formate da una sequenza perfetta di archi e volte. L’effetto finale è di imponenza e maestosità. La sensazione che si prova nell’osservare il Colosseo romano è quella di essere catapultati in epoche antiche, tra Cavalieri e Principesse. Fiaba, leggenda e storia si intersecano tra loro, creando suggestioni ricche di pathos. Il Colosseo di Roma è considerato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO ed è stato annoverato tra le nuove sette meraviglie del mondo dalla “New Order World Corporation”.
Gladiatori e Mitologia: tutti a teatro al Colosseo

Il Colosseo nacque come luogo di aggregazione e divertimento cittadino. Lo si può paragonare, per funzionalità, a un teatro moderno: una struttura pubblica ludica, dove si esibivano artisti e gladiatori in rappresentazioni, gare, giochi sportivi e manifestazioni. Al Colosseo si inscenavano spettacoli teatrali sulla mitologia, con attori e scenografie che ricordavano i poemi di Omero e le leggende sugli Dei dell’Olimpo, ovviamente in versione latina e non greca. Inoltre, veniva utilizzato dalle alte cariche di Roma per fare discorsi ai cittadini, per diffondere proclami, nuove leggi o informazioni importanti per la comunità. Naturalmente, l’argomento più affascinante circoscritto all’Anfiteatro Flavio è quello dei gladiatori. Su questo c’è da fare una distinzione tra le competizioni tra i gladiatori e le venationes. Le prime erano duelli tra coppie di uomini, che utilizzavano dei corti spadini come armi. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Le seconde erano combattimenti tra uomini e belve feroci, spesso tigri. La lotta tra gladiatori non è, come molti pensano, di origine romana bensì etrusca. Infatti, in Etruria i gladiatori esistevano e combattevano fin dal 264 a.C., mentre la prima competizione svoltasi a Roma è datata 105 d.C. e fu approvata da Gaio Mario.
I gladiatori: non mito ma realtà

La leggenda secondo cui il Colosseo fu il luogo dove venivano torturati, uccisi e dati in pasto alle belve i cristiani non trova sufficienti prove storiche per essere definita attendibile. Gli studiosi non escludono che possa essere vero ma non c’è certezza che ciò avvenisse. È realtà inconfutabile, invece, che l’arena del Colosseo ospitasse sovente le lotte tra gladiatori. I gladiatori romani erano giovani uomini, scelti accuratamente dai lanisti e dai magister, che altro non erano che abili lottatori sopravvissuti. I ragazzi venivano selezionati principalmente per il loro fisico che doveva essere snello, scolpito, forte e muscoloso. Non a caso, i gladiatori erano amati e desiderati dalle donne che, da spettatrici sugli spalti, piangevano tutte le loro lacrime ad ogni morte. Infatti, le competizioni tra gladiatori finivano sempre con l’uccisione di almeno due uomini. Tant’è che il saluto ufficiale dei combattenti romani, al loro ingresso nell’arena del Colosseo, era: “Ave Cesare, morituri te salutant” che significa “Salve Cesare, noi che stiamo per morire ti porgiamo il nostro saluto”. I gladiatori vivevano in celle ed erano costretti a seguire una dieta ferrea e ad allenarsi duramente ogni giorno. La gara consisteva nella lotta tra due coppie di giovani uomini e terminava quando entrambi i componenti di una squadra cadevano al suolo, privi di vita. Le venationes, invece, erano un altro tipo di spettacolo. In questo caso, la lotta era tra un uomo e un feroce felino: un leone, una tigre o una pantera. Nelle lotte contro le fiere il gladiatore aveva qualche possibilità in più di sopravvivere, nonostante spesso restasse vittima della belva. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({});
Visitare il Colosseo: biglietti, orari, percorsi
Visitare il Colosseo è obbligatorio per chiunque si trovi in vacanza o in gita a Roma o in zone limitrofe. Come abbiamo detto, ogni anno arrivano turisti da ogni parte del mondo per riempirsi gli occhi con cotanta magnificenza, quindi sarebbe imperdonabile, da italiani, non vederlo almeno una volta nella vita. I biglietti per l’ingresso al Colosseo sono a pagamento. Per chi lo desidera, è possibile prenotare o acquistare una visita guidata, così da avere a disposizione un esperto in grado di spiegare tutti i segreti di questo famoso monumento romano. Spesso, sia in biglietteria che online, si trovano offerte vantaggiose, soprattutto per i gruppi o per i giovani. La visita completa all’Anfiteatro Flavio dura circa tre ore. Gli orari di apertura al pubblico sono: dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio: 8.30-16.30; dal 16 febbraio al 15 marzo: 8.30-17.00; dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo: 8.30-17.30; dall’ultima domenica di marzo fino al 31 agosto: 8.30-19.15; per tutto il mese di settembre: 8.30-19.00; dal 1° ottobre fino all’ultimo sabato di ottobre: 8.30-18.30. L’ingresso ai visitatori è sempre consentito entro un’ora dalla chiusura. L’Anfiteatro Flavio si trova in Piazza del Colosseo a Roma. Per raggiungerlo ci sono diverse opzioni. Molte scorciatoie puoi trovarle leggendo la nostra guida sulle mappe di Roma. Ecco come raggiungere l’Antifeatro Flavio in bus: il 51 da Piazza del Freddo o da Piazza dei Re di Roma; il 75 da Piramide Cestia o da Fiumicino; l’81 o l’87 da Piazza del Risorgimento. L’alternativa è la metro. Le linee A o B portano in zona Colosseo se prese da Piazza del Freddo, da Piazza dei Re di Roma o da Piazza del Risorgimento. Per chi si trova a Piramide Cestia la linea metropolitana di riferimento è la B. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || ).push({}); Read the full article
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