Tumgik
sfughe · 4 years
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la vita è un continuo via vai di stati d’animo
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sfughe · 4 years
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codipendenza
Alla fine è successo. Non pensavo saremmo arrivati a questo punto. Il punto in cui i ruoli si invertono. Il punto in cui posso finalmente permettermi di non essere forte. La codipendenza è.
Mi sento bene quando sono veramente io, debole a volte, indecisa sempre, innamorata.
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sfughe · 5 years
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Ti conosco così bene che ogni tua reazione l’ho prevista e poi l’ho vista fastidiosamente capitare.
Non sono felice.
Sono arrivata a questa consapevolezza. Non siamo felici insieme, ma non per un motivo in particolare, semplicemente non siamo ciò noi che cerchiamo. Non sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa, sei tu che mi fai stare meno bene e io che non ti do niente se non l’illusione di stare bene. 
Abbiamo provato a parlarne e la ragione sembra sempre muoversi nella mia direzione, ma a cosa serve aver ragione se questa ti fa solo sentire più indifesa e insicura?
Vorrei che tutto tornasse come prima ma più ci spero più mi convinco che non sarà possibile. Se il tuo viaggio in auto è piano di caselli e pedaggi non potresti comodamente prendere un aereo e sorvolare gli ostacoli arrivando a destinazione?
Vorrei che tu fossi un punto certo nelle mie insicurezze, vorrei che tu fossi forte tra le mie debolezze ma in realtà sei solo la causa del mio inspiegabile malessere. 
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sfughe · 5 years
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oggi no
A volte hai solo bisogno di staccare.
E’ tutto ciò che chiunque potrebbe mai desiderare, il sentirmi estranea ai desideri dei più mi fa sentire colpevole.
Oggi non volevo, non volevo abbracci, baci, carezze, mani che si sfiorano. Forse non ne ho voglia mai.
E’ come se qualcosa fosse cambiato in me da quando i miei giorni furono pieni di amorevoli attenzioni. Non ne ho più bisogno, ho bisogno di battute e scherzi, di insicurezze e leggerezze. 
Sono cambiata ma non con te, con te ho sempre cercato di essere sincera anche quando non era necessario. Forse dovrei solo continuare ad essere sincera con me stessa e con te. Cerco sempre di essere abbastanza forte per entrambi, abbastanza fredda, come se ci fosse sempre bisogno nella vita di qualcuno che ti dica (o che mi dica) di smettere, di finirla con le smancerie, con le illusioni e le non realistiche aspirazioni. Quel qualcuno sono sempre io.
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sfughe · 5 years
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C’è sempre qualcosa che mi sfugge in chi fugge e rifugge.  Sarà che è una vita in fuga, o una vita che fuggo. Vi rifuggo. Che (s)fuga la vita.
Paolo Panzacchi
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sfughe · 5 years
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la giostra
Una volta alla domanda perché scrivi sempre cose tristi? Luigi Tenco rispose perché quando sono felice esco.
In questo periodo della mia esistenza penso di essere felice. Non felice come quando un bambino scarta i regali di natale, nemmeno come quando tua mamma guarisce dal cancro. Forse felice non è la parola adatta, non che non lo sia, ma forse dovrei dire serena.
E’ successo. Sono stata sincera, sincera per entrambi. Ce lo meritavamo. Non è cambiato granché però è cambiato tutto.
All’inizio mi sentivo solo confusa, più confusa di quanto già non fossi. Non era stato come mi aspettavo, non aveva l’odore che pensavo e le sue mani sulla mia faccia mi facevano uno strano effetto. Non riesci a spiegarlo, sai solo che è strano.
Per fortuna ho potuto parlarne, e non con terzi che sostanzialmente niente sanno di quello che ti capita, ho potuto parlarne con te. In tutto questo tempo siamo stati bravi a tessere reti lunghe e resistenti da poterci salvare in caso di caduta improvvisa. E infatti la caduta è arrivata, non è stato uno di quei salti facili con cui cadi in piedi, non è stata nemmeno una caduta di testa con cui probabilmente muori, è stata una caduta di schiena: non vedi dove stai andando a finire ma riesci a salvarti andando di culo.
Man mano le reti ci hanno fatto riemergere e hanno iniziato a molleggiare portandoci in un continuo di alti e bassi. E’ divertente, non so se presto o tardi avrò voglia di scendere e il non sapere quando finisce il mio turno sulla giostra mi spinge a non volermi distrarre dalla spensieratezza del momento.
Tu giochi con me o resti giù a pagare il conto?
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sfughe · 5 years
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spellare
Ogni tanto non sei più tu, e ogni tanto non sono più io. 
La mia mente ti pensa anche quando il mio cervello non si impegna per farlo. Quando è buio. Perché se lui lo ha accettato io non riesco a farmene una ragione?
Quante cose avrei da dirti, quanti segreti avrei da rivelarti e quanti se ho conservato per molto tempo. Quando prendo consapevolezza tu ti frantumi in innumerevoli forse.
Spesso si critica il poco coraggio che le persone cercano di proteggere indossando maschere, ma pochi capiscono quanto è difficile strapparsele via quando queste sono diventate la tua seconda pelle. Come quando vai al mare e il tuo corpo sente il bisogno di rigenerarsi chiedendoti di tirare via lo sporco, il sole, il bruciato, per lasciare spazio ad un tessuto nuovo, bianco, illeso.
Una nuova me, un nuovo modo di vedere le cose, sembra allettante ed eccitante. Poter mostrare quello che non sono stata fino ad ora. Accettare il rischio di non essere compresa e fregarsene altamente. Far valere le proprie idee, le proprie volontà, le volontà più timide ed insicure.
Lasciamo tutto al caso alla fine, mi affliggo per decisioni altrui non prese quando la predica nasce chiaramente da chi dovrebbe semplicemente tacere. Non parlare, le cose che non diciamo, le cose che non pensiamo, le cose che non riusciamo a capire, noi che non riusciamo a capire, non riusciamo a capirci.
Ti rincorro in discorsi che non facciamo e cerco sempre di aver ragione anche quando questa non mi lascia dormire in pace.
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sfughe · 5 years
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messaggi vocali
Ho riascoltato vecchie parole, ho ritrovato vecchi pensieri che ormai credevo immersi nella polvere. Non credevo mi sarei ritrovata mai sulla stessa strada che ho percorso mesi fa. Ho detto di te un milione di volte, un milione di cose, in milioni di modi ma ho mai pensato quello che gli altri sentivano?                              Ho parlato a te un milione di volte, di un milione di cose, in milioni di modi e hai sempre capito quello che sentivi. 
Colleziono cemento e mattoni bordeaux da impilare uno sull’altro anche quando non dovrei, anche quando non vorrei.
Essere sincera significherebbe raccontare la vergogna che ho, la vergogna che sono. 
Non me lo merito ogni tuo sguardo e ogni tua attenzione, non te le meriti tutte le mie indecisioni che si celano dietro impenetrabili convinzioni. Prendi la mia faccia tra le mani e fammi chiudere gli occhi, non parlarmi, non chiedermi, le cose che devono succedere accadono e basta. 
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sfughe · 5 years
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La luce è soffusa e alimenta la mia emicrania
non ha un buon odore nemmeno l’aria che viziata assume vari colori.
Sono da sola questa volta, 
aspetto che entri dalla porta mentre non ti aspetto.
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sfughe · 5 years
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Ci ricasco sempre.
Torno sempre su conversazioni che sono al cinquanta percento piacevoli e al cinquanta percento laceranti. Non sono solita rivelare le mie velleità ma poi quando l’alcol inizia a circolare nel mio sangue mi rendo conto di voler condividere le mie idee e i miei modi di pensare con chi è interessato a capirmi.
Se non stesse succedendo a me avrei le risposte chiare e pronte. Avrei consigli da dispensare come stessi facendo volantinaggio su una strada a scorrimento veloce. Avrei una mente lucida e un cuore di pietra e senza giri di parole saprei che è il momento di dire basta. 
Spesso in disaccordo con ciò che penso, rimugino sulle mie intenzioni, sulle mie volontà e sulle mie scelte che sembrano sempre essere le meno adatte. Penso che se avessi una vita diversa le mie opinioni lo sarebbero altrettanto, il mio coraggio non andrebbe a nascondersi in un armadio e le mie preoccupazioni sarebbero in vacanza in qualche posto esotico.
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, se ora Newton sapesse che sto usando una sua frase per un misero problema sentimentale verrebbe qui e mi rinchiuderebbe viva nella sua tomba probabilmente, però la sapeva lunga sicuramente.
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sfughe · 5 years
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àncora
Sei la prima persona che penso quando mi sveglio
la prima a cui penso di voler far vedere il mio sorriso dopo la pulizia dei denti,
la prima a cui penso quando mi regalano una spa,
quando sono felice,
quando sono triste,
quando ho voglia di uscire
quando ho voglia di fare schifo, a casa, mentre guardo una serie tv con i capelli sporchi,
sei la prima persona che penso quando penso all’amore.
Ma non ti amo.
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sfughe · 5 years
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Poesia sul mare.
Il mare è spensieratezza
che ti consuma e ti esalta come quando sei in stato di ebrezza,
come un fruscio che ha un inizio ma non ha una fine, 
eterno è il suo canto,
può liberarti dalle pene vicine
o scatenarti il pianto.
Si conserva in una fresca brezza,
invade il tuo animo,
un’onda che ti travolge, ti spoglia, ti accarezza.
L’acqua brucia le tue ferite,
il sole si spegne in lei,
di ritornare si stanca mai
nonostante le passioni finite.
Le orme sulla sabbia svaniscono
in fretta.
Settembre, nostalgia maledetta.
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sfughe · 5 years
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9919
Che senso hanno le canzoni, le risate e i baci se basta un’ora per non conoscersi più?
Perché avere il vuoto nello stomaco solo quando la fame non può essere saziata?
Cosa significa prendere una decisione quando è solo col caos che è tutto in ordine? 
Parliamo senza mai raccontarci abbastanza, due parole sono bastate per trovarci d’accordo, complici leali nel gioco delle menzogne. 
Vorrei volerti di più, vorrei mi volessi di più, vorrei volessi ti volessi di più.
Il destino decide che nessuno ti somiglia come te. Continuo a cercare qualcuno disposto a correre.
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sfughe · 5 years
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ancòra
Inesorabilmente la vita continua proseguendo verso direzioni che non avresti potuto programmare, direzioni che forse erano più prevedibili di quanto ci si potesse aspettare. 
Non cambia niente quasi mai, quando qualcosa decide di andare in un altro verso lo fa in un modo così rapido che il passaggio di stato in stato ti sembra effimero o inevitabile, magari fin troppo logico.
A questo punto mi pare logico sentire quello che sento, pensare quello che penso, o meglio, mi sembra normale, naturale. Nonostante non abbia ancora capito cosa davvero penso credo di pensarlo.
Mi ero posta un limite temporale, domani io e le mie valigie saremo non qui, non molto lontano, ma almeno non qui. Ultimamente ho realizzato la veridicità di alcuni cliché. Fenomeni come la scintilla che scatta, amor ch’ ha nullo amato amar perdona, in vino veritas, separazioni necessarie si sono rivelati fondati su basi solide e serie.
Pensare a te mi fa venire le vertigini, non quelle che ti lasciano l’adrenalina, quelle che ti fanno venir voglia di scendere, di arrendersi, di smetterla di opporsi. L’unica persona con cui sto lottando sono io però.
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sfughe · 5 years
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Costretta in una coesistenza non desiderata con il caos, non si esce.
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sfughe · 5 years
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If u have an idea at 3.15 pm it’s not the good one
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sfughe · 5 years
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Un vento soffia nella mia testa senza una vera e propria corrente.
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