sgregorious
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tutti santi giorni
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Greg
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sgregorious · 5 years ago
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FEAT @rvstico Non chiari ma certi, vivere i giorni infinito presente: invidiare le spalle dei muratori, domandare dov'è casa mia, la mia patria di amici dov'è. E che promessa c'era, nei pianerottoli imbiancati, nei sì per le vite degli altri, nei giorni a studiare il futuro semplice insieme. Cosa c'è più in là della mia testa, piena di insegne e di errori, di luci al neon verso casa dei nonni, oltre i pianti matrimoni e i battesimi ad agosto. C'è la grandine che batte su una marcia di soldati, la tovaglia floreale sul balcone, il mio ego e il filo d'erba che sei tu. C'è mio padre che sta indietro per guardare ancora meglio, una bimba con le cuffie che attraversa ed io che boh vorrei morire, vorrei dirle coraggio per sempre. Ci sono i giorni a vivere per te, la mia miss in tutti i sensi, il tuo viso controluce ogni mattina a una preghiera, ai sorrisi delle spose che mi guardano cantando. https://www.instagram.com/p/CDbUpPWDuhwadSeyUgPzfI2qJkrDckDAbryNWU0/?igshid=v8yj8c5vl7yi
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sgregorious · 5 years ago
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Assurdo che io e te non siamo sempre stati insieme, che tu non conosca i ragazzi di RN: né le storie dalla giungla, la prima volta felici a settembre, e le canzoni pedalate controvento. Contro l’ultimo esame forever, le case dipinte dei pescatori, e un lavoro che sai se lo merito. Un bisogno di vederti senza scuse a san Fidel, che davvero io ti conosco mascherina: ho anche sognato che eri tu la mia vicina, che sbucavi gelsomina e ridevi come mai. Come matto è il pensiero di esser povero davvero, finalmente io poveraccio, come le vongole di qui. Assurdo che io e te non siamo stati insieme mai: che tu non conosca la piazza che canta, e l’amore mio folle, ed ancora l'incontro con tutti. [⭐ @sebastianocolaluce] https://www.instagram.com/p/CA0q4KrjVmNq6Y9DsGE5f_ot5vh6Nbt5Tr6JF00/?igshid=iv4783zl1sm2
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sgregorious · 5 years ago
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La parola che dicevo più al campo di calcio era scusa. Ora invece è diverso, ora che lavo i piatti per calmarmi e comincia già la schiena a farmi male. Ora invece chiedo scusa a questa stanza, che non ha più pareti solo quando ci sei. Mi chiedo se c'è uno che attraversa le distanze, se davvero le cancella: ma forse per niente cancella, amore mio, solo abbraccia. Nel sole di maggio che sfida la mappa, nel passato remoto dei campi, nei mattini di amiche invincibili, sono io che ti bacio se anche non vuoi, se mi parli di un altro come niente. Perché senza averne l'aria chiedo anch'io la carità, e anch'io mi perdo d'animo, e ora che sto per appendermi al niente il telefono vibra. E mi attraversi ogni volta in costanza di segni, nei soldati che vanno cantando, nei fantasmi che lasciano traccia. Mi chiedi quanti palazzi in questa città, quante madonne a sorvegliarla: tu l'angelo e il custode ai miei lavori, l'alto a destra dello schermo, tu muso di cerva che mi porta nell'aurora. ⭐ @sebastianocolaluce https://www.instagram.com/p/CAa5ybnj19QGCTozXJZzi4By7udCh9kH0Lelrk0/?igshid=hhj3369adhd
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sgregorious · 5 years ago
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Ho imparato che si può vivere senza nulla, perciò anche senza paura. Ho imparato a far l'impasto, e l'attesa che si gonfi. Ho imparato che quello che accade è lo specchio del punto in cui sono, il tratto del cammino che devo ancora fare. Ho imparato che tutto sarebbe stupore tra noi, ma che senza di un noi sarebbe impossibile. Ho imparato, a spese dei compagni, che c’è bisogno di finestre sempre aperte. Ho imparato che ti amo solo quando mi concentro, e che non è vero, che non sono obbligato a rispondere subito a tutto. Ho imparato a leggere i giornali nella luce del mattino. E a chiedere scusa perché non mi controllo, perché non è mio questo corpo ricurvo, questo andarmene che non mi va. Ho imparato che quasi niente era mio, delle cose che credevo. Che era meglio non ci fosse il dolore nella storia, ma che i santi sono tanti e i pianeti allineati. Ho imparato ad osservare i bambini dai balconi, dalle case popolari, e la forza del tuo sguardo ogni giorno mendicante. Ho imparato queste cose, amore mio, ma credo che le scorderò: chiedo solo di essere con te, nel giorno di sole che questo accadrà. illustrazione di @rvstico compagno di culla https://www.instagram.com/p/B-10VycDCR2/?igshid=39w51eabu1q3
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sgregorious · 5 years ago
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non so niente delle banche ma ho studiato un po' la peste. non ho sonno certe notti, ma vorrei insegnare a scuola: scavalcare la tua nube di silenzi, di rimpianti e ragnatele, vorrei vivere le cose con un corpo un po' più intero, senza tagli sulla schiena. sale giusto nella pasta, la cravatta che ho imparato, lo scandaglio di progetti e matrimoni in primavera: che domani per davvero salperò senza di te, affidando ancora a un altro il mio futuro di spiantato, ogni giorno buono al vento. che credevo fossi tu, a ballare dai balconi e dai tramonti più italiani, ed invece sei già andata sola al porto ad aspettarmi. io obbedisco come al nonno, muovo piano il remo all'onda, all'istante che diventa il solo punto all'orizzonte, il granello della terra mentre tutto intorno è a fuoco. https://www.instagram.com/p/B916WZ-oVTI/?igshid=ywu55wtqqmxt
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sgregorious · 5 years ago
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sembra di essere in guerra, ma tra noi la bontà è una conquista di pace. di Francesco, delle donne e di Assisi, degli elfi e dei draghi, di ogni cosa trafitta per me. della voglia di dare per come si può, delle feste di laurea saltate, della vita sconvolta in un punto. e gli scorci di madonne come lampi sangueblu, e poi anche il vento, e barricate, l'amicizia a specchi e vele, muri bianchi di domande scalcinate. le chiese senza tetto, senza pose, senza nomi di peccati quotidiani. e come tutto sia a dipendere da me, i balconi mendicanti, il mio piano sopra il dorso di un cavallo mozzafiato. che ti giuro sarà come Notting Hill, ancor più bello di così: sgamberemo per amore, per ognuno che è qui e non doveva, sacrificio di starti lontano. di passare le notti su facebook, sulle vite degli altri sbandati, a pensare mio Dio chissà dove sarei. che sembra di essere in guerra, radunati a casa Weasley, alla radio come un fuoco che sospende ogni tuo gesto, ogni ipotesi futura. e il presente che si colma di una grazia sconosciuta. @sebastianocolaluce (presso New York, New York) https://www.instagram.com/p/B9j9G2FI36F/?igshid=11iua5og0ptvm
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sgregorious · 6 years ago
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perché sono poverissimo, ma poi tu ti sei curvato, sono stato visitato e cresco nell'infedeltà, nelle amiche che ho scordato. per rivivere e vedere se alla fine avrò ragione, se tette piccole e grande il cuore. e tutto che sarebbe allo sbaraglio, tu che dici tienimi vicino che ne voglio fare parte, voglio farmene investire. tu come una scusa sulla metropolitana, i saluti dei commessi, il rosario nella macchina di Nick e ogni doccia post-esame. come Tommi che si sente così amato che ha puntato la sua sveglia, e forse poi la spegnerà. e il mio amore che riaffiora, non saluta quando va, la tua scuola che sapeva di mattina, tu al telefono che ridi. che mi strapperei ogni cosa perché entri in ogni cosa, che poi non andrei mai via, che però non vedo l'ora. che ho guardato ogni cosa dal tuo posto, solamente per cercarti, io per diventare te. che mi ha messo te nel cuore, e non so dove porterà, che sarei troppo contento se ci fossi nel futuro, che però decidi tu. che la vita sia vederti, sia servirti e domandarti, che sia tutta la bontà che mi hai dato nella vita, da quand'ero poverissimo e poi tu ti sei curvato. @sebastianocolaluce ✈️ https://www.instagram.com/p/B7rOBU2o4qZ/?igshid=1orb6lbbkyhjv
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sgregorious · 6 years ago
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ma anche se non sembra, anche i piani intersecati, i nervi e i salti del futuro, è più vera la tua grazia di Tommaso così vivo, di un amore che funzioni, ma anche di me, di vedermi che funziono. delle cose importanti che dici in inglese, dei pezzi che alla fine sei triste per forza, di certi film, certi amici che ancora non sono tornati. di piccola città bastardo posto, di andare sempre ma mai via, cara grazia che mi perdo. di quel punto della strada che è da amare perché c'è, dei tuoi occhi diranno di no, nell'acqua che canta però. di tu che mi hai fatto e mi chiedi se puoi entrare, se ritorno per favore, dieci anni in ogni mia malinconia, nella nostra psicointer, dentro il tuo vestito bianco per l'orchestra e il cameriere. che sei entrato nello sbaglio a voler bene in altri modi, che eri Sara per sempre con te, Sara qualcuno che eccomi, che speravo che ci fossi. che anche se non sembra, anche se Dio o non so in me quale volpe mi porta come altrove, io ti mangerei quando ti vedo - anzi rivederti è un po' come tornare. alle pause fra di noi e agli stronzi che hanno smesso di fumare, a Bea d'Este e l'illusione di fissare il cambiamento, a sbagliare che è un attimo, a ogni comoda tristezza. a mia madre e quella luce che ha lasciato ancora accesa, ed io ancora che mi sento un po' Gesù con l'accappatoio addosso, e indovino cosa c'è nelle luci delle case, oltre i campi e le autostrade. tu Virginia Ifigenia, quanti i simboli a dir sempre addio, che ti sposi mentre insegno al tuo liceo, che ti cerco primitiva nelle forze genitori, nello sfregio delle pentole felici, e nei nomi i calendari a dare il volto amore ai giorni. tu lieta nella furia di capire il mio destino, lo stupore di essere portato, di arrischiare ogni chiamata, di come questa grazia poco c'entra con tutto ciò che nella vita ho combinato. grazie @sebastianocolaluce 📷 https://www.instagram.com/p/B4-WjlEIQl1MvGapC0fFS38_SUfT_b1JUogNbA0/?igshid=wycstqz69vn3
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sgregorious · 6 years ago
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che cos'ho nella testa, che cos'ho nelle scarpe a Jasna Gora, ho il marmo solcato dai ginocchi della gente, e nel mosaico Wojtyla uguale al nonno Albino, uguale la promessa. ho chi sei tu che mi strappi a ogni disegno, mi recuperi nel cosmo, tu una barba nuvolare, cara lampada che fisso sempre prima di dormire. e la nota che rimane nel mio infischio, la goccia di preludio che ha abitato le ferite, la mia donna tra le sbarre. dammi la mano intimorita, che non voglio andare via, che ora però vado ma staremo sempre insieme, starai sempre dentro me come un vero tatuaggio. come la riscossa dei tuoi segni, mattino valchirio, voglia di vivere senza uno specchio, terra dove Etty è come Sandra, occhi che non sono più nostri, e io e te l'uno per l'altro. e se ogni volta mi perdo com'è, com'è che ci si impara ad ogni svolta, com'è che guardarti è come pregare, che ogni cosa che non so la so sbagliare. tu le carezze di un lavavetri, e gli angeli agli angoli apposta per me, i segnalibri biglietti di treni, il tono che cambia mentre dico cose serie, il canto di eppure quel sì lo vorrei, vorrei Rose e un sorriso strapieno di errori. e poi il tonfo di un bicchiere che si sposti verso te, plena luna tu venuta a prendermi in cucina, e ogni cosa che davvero poteva andare via, il secondo in cui distolgo gli occhi spilli dal tuo viso, per evitare i guai, quarantasei al tuo matrimonio e a fianco i tuoi crinali, i pezzi che ti giro. tu qui dove non ho niente, mio fratello si j'oublie, dove sono tutto tuo e d'ogni cosa che mi togli, che ogni cosa la possiedo solamente in chi tu sei, solamente nel segreto delle scarpe a Jasna Gora. (presso Częstochowa - Jasna Góra) https://www.instagram.com/p/B2Ct6c8CA5f/?igshid=vcc8nlna2q6m
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sgregorious · 6 years ago
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ti era scritto nelle vene, ti era chiaro in ogni bar, in ogni souvenir appeso in frigo da mio padre. in ogni ritornello che mi stampi nella mente, ti era chiaro che alla carne mi affeziono, che se anche tu sei segno io non posso non soffrire. e per sempre mi saluti, tu la mano ma di un altro, e dici buona estate non amour, vorrei solo un modo grande per volerci un po' più bene, una lettera diamante, i sorrisi, i tentativi, e una stella che non smetta di riflettere e ballare: noi tre stesi nel silenzio a una festa tipo OC, che se fossimo lontani brillerebbe la tua storia, la luna di caffè delle occhiaie di Lucia, e ogni curva del futuro come un cinema all'aperto. e questa cosa che in vacanza noi ci andiamo per pregare, per ogni mia intenzione cancellata dalla notte, ninety-nine e il desiderio che sia grande tutto quanto, tutto solo da guardare: al mattino la mia testa ch'è una furia, questa soglia in cui mi fermi, ed il velo di distanza in ogni sguardo che sia vero. e perché dentro le cose ci sia sempre un sacrificio Dio mio questo non lo so, perché fai sempre così con gli amori più importanti. che per sempre ti saluto, io lo sguardo ma di un altro, strana belva che ha scavato fino al cuore del mio niente, dove tutto il nostro bene troverà una traiettoria, nella federa e le dita, dentro i buchi delle tasche. perch'è tutto in mano a te, tua la grazia, fantasia, ed il cerchio degli incontri, tutti i giorni da legare con le cose più preziose, i miei occhi su un vestito che non sai ancora indossare, e che poi volerà via. via da cosa non è Cate quando è triste e così bella, dalle volte che ubriaco le parole son fuggite, che di lacrime nel canto ho rigato la tua guancia. ed il bimbo che ogni notte grida in cima al terzo piano, vorrei correre da lui, scoprire chi sarà, vedere che rispondi sempre fuori da ogni trama, sempre a un volto che sconfina dove gli occhi non lo sanno. tu permasa per mesi lontana, speranza cocciuta di campi ed amici, di jet plane che porti il tuo nome, di ovunque ma solo con te: tu domanda a lui di me, del perché nostro destino è voler bene in altro modo, è ogni cosa vivere per dire sempre addio, per dire finalmente buona estate mon amour. https://www.instagram.com/p/B0rR6eDDZPl/?igshid=tbslr1po5ezj
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sgregorious · 6 years ago
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come è mia amica stanotte in mutande, quando ritorno ai puntini del giorno che tu mi domandi di unire, di amore improvviso da ladro di Zara, che passi e sorridi che qui non c'è niente - soltanto un balcone di estate italiana, zanzare di festa di Carlo ai tegami, e porte che sbattono fuori i nemici. e l'orsa minore coperta dal fiato di sette miliardi di bimbi, di vocazioni che fanno paura, di stronzi che chiamano poco la nonna. di te che se buchi gli esami io muoio, o trascino giù tutti i pianeti: che è per te che vorrei i soldi, il fisico di Cioci, che ti vedo e mi sento a casa d'altri, nel bene che vive tra i tuoi punti esclamativi - punti di quando mi chiami fratello, e dici che l'erba non cresce se ogni giorno sto fermo a guardarla. che ogni cosa che ho fatto l'ho fatta a metà, e non lo sapevo, ma aspettavo che arrivassi - io falena tu abat-jour, e qualcosa tra di noi che è guastato un po' per sempre, e che è un po' giusto così, che le cose solo in te verranno in chiaro: i miei ultimi tre esami e la scelta di Tommaso, le total 90 grigioblu, i sorrisi di Troisi e l'ultima marlboro di mio nonno, il parco dei pirati e degli anni di via Acuto, gli infiniti sguardi agli incroci in motorino, gli stipendi a singhiozzo e la prima data al Velvet. il tuo cuore 883, la Polonia e le chiuse in semitoni, il "guarda" all'inizio di ogni frase, oggi al mare i cruciverba con mia madre, e un po' per volta lei trasfigurata, ogni pezzo scritto in treno, ogni notte che ho pensato non andrei mai via da qui - ogni notte amica mia, che m'importa che ci sei, non m'importa di cambiare: che mi importa unire i punti, non che tutto venga in chiaro. https://www.instagram.com/p/BzJZptWIFZG/?igshid=14i2j0j3grsvi
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sgregorious · 6 years ago
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mi dici buonanotte, e non ti misurare, che c'è chi non lo ha fatto per venirti ad incontrare. che io ti voglio bene anche quando poi m'incurvo, e sento come pesa questo volto argilla e cera, queste punte di abbandono, queste aureole di fantasmi. che ogni cosa ancora è per me simbolo e dolore, è arco e relazione, la serpe del disprezzo per quei due di fianco in treno. che mi chiedo ci sarà un bene grande che mi affronti, che m'insulti e mi respinga, che mi accordi e m'innamori. che riesca a traversare i difetti miserere, e le antiche posizioni, il buco di promesse inchiodatomi alla gola. e valigie e pianoforti preparati per me solo, ci saranno per le spille del mio cuore intermittente, ci sarà una traiettoria dell'abisso che mi chiama, della festa e di ogni svolta che mi ha spinto dietro a un'altra. che anche le più super tette non valevano un secondo ora sospeso ai due cerbiatti, agli amanti di liceo che lei ha sotto le ciglia. che mi manchi ovunque tocchi, un po' come la carezza un po' prima di dormire: una al nonno e a don Miguel, una a vecchie sconosciute che per te m'hanno raccolto, una a chi mi fa pregare che sia grande anche il dolore, che sia puro questo salto. che mi ami prima ancora che io cambi, e non sia più un dio guernica, dei riverberi e dei sogni, ma il padrone delle cene, dei silenzi delle madri, e dell'ultima canzone ai matrimoni degli amici. tu il mio solo dejavu di una zingara esistenza, di ogni mio momento speso prima d'incontrarti. tu che senza è strategia questo tempo di presenza, è una caccia a perdifiato al sì di lei che è ancora là - a dire buoni giorni, e non ti misurare, che c'è chi non lo ha fatto per venirmi ad incontrare. https://www.instagram.com/p/ByQy6zXIk1S/?igshid=pide35a6y7o5
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sgregorious · 6 years ago
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ogni santo giorno è appeso a un tuo messaggio, tu che manchi e vivi in tutto. tu la barba mai perfetta e la piega dei calzoni, tu che sei dentro i limoni e nel bosco fisher-price, nella notte in cui riguardo il profilo di un amico ora e sempre in monastero. tu domenica coi miei, la paura e la certezza della tua più fantasia, il germoglio dell'affetto tra le sciure e i pakistani, i tuoi canti come abbracci secolari. e tu lune di pozzanghere, promesse in discoteca, e più ancora che vederti sapere che vorresti, cercarti nel riflesso, donna schermo dei casini. tu mia icona di madonna bolscevica, padrona delle tempie, tu corona di re santo ed io per te sempre di corsa, sempre in volo sull'A4. e la mortificazione, il pianeta silenzioso, non riuscire a cancellare venti anni di smisura, tu che scendi dalla metro e se è il caso ti saluto, solo se non è il destino. che eri dentro ogni video di mtv, ogni mio mattino stronzo, tu il ritorno di Tomb Raider e comunque bella in tuta. tu di piste e di sospiri dentro i riconoscimenti, le lentiggini di tango, Jasna Góra, il sopravvento - e nel pungolo il disastro, l'imbarazzo e una misura che non è ancora la mia. tu occhi rossi per il sonno, per l'istinto di volere la bellezza in ogni cosa, anche nel tuo viso stanco. anche essermi più amica, che se sei libera a pranzo potrei perdere la testa, che i tuoi pacchi in questi anni li ho raccolti con amore, con gli amici di una vita. e la vita mia somiglia ad un duomo non compiuto, a tutti i giorni santi appesi a un tuo messaggio. https://www.instagram.com/p/Bx72ffZIC4N/?igshid=12a1wd1izmyck
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sgregorious · 6 years ago
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ci sei tu, che non rispondi, e parole che somigliano a cavalli in un pantano. c'è la rabbia quando bevo perché ho perso la memoria, la freccia di una colpa e un vento amico di richiamo. c'è uno stronzo che è più bravo a farti ridere di me, e i legami da accordare a nuovi battiti di pace, di difetti e pochi soldi. ci sei tu, comunione che salvi il pensiero, e mille tuoi fanali che m'investono - tu in sordina tra le pagine ogni giorno, in ogni cosa tu coda dell'occhio. luna storta mon amour, ci sono tanti punti che non so ancora guardare, c'è Milano e il mio futuro, i terrazzi come rose di coscienza, spasmi finalmente di gargoyle senza paura. ci siamo noi due-mila e per sempre, strane connessioni di signore abbronzatissime, di tuo padre che ogni volta sotto casa mi saluta, di che tutto non finisca nella voglia di atti impuri. delle stelle di emicrania, dei peccati che ho compiuto per accelerare il cuore, poi per rallentarlo un po', per potermi addormentare. c’è che un giorno arriverò e saprò volerti bene, ma poi c'è che ti tradisco, ma ti amo nello strappo - e scopro com'è poco questo fiato nella fuga, scopro il male che ti faccio a non chiederti mai niente. che ogni volta tu ci sei, padre delle circostanze, che se io mai ti perdessi non potrei perderti mai https://www.instagram.com/p/BxVL5zOAY5T/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1r2a3362krs96
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sgregorious · 6 years ago
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come per vederti meglio, ho fatto luce sul soffitto e si è stagliato tutto il bianco, mosaico di serrande e di mitraglia. e dentro il bianco come in video tutto corre, l'indurirsi di talloni e di risate, preghiere di ginocchia tese a chi ci ha messo insieme, a chi non ha avuto schifo, a chi mi fa la corte dal duemila. a te, che mi cambi anche il vestire. e ogni gruppo che si è sciolto, i miei poster, le armature, la strada meschina e quel che era il mio sapere - io vorrei lo immaginassi: è così stupido se no -, il respiro delle cose larghe ed amiche, tu che dici lui vorrei conoscerlo, e tua figlia miracolo vivente. vieni tu pioggia sottile, vieni cattiveria, vieni specchio della ruga che mi piace, la palestra e le tue gambe mozzafiato, il tempo che non ho e le nubi tuoi pensieri. di matrimoni, di cenni del mistero e di un amore che non voglio, che vuoi tu. tutte le persone che ho incontrato su un enorme lungomare. e poi Milano, pianeta per me, il sugo della nonna come fossi ritornato, le soglie di nervoso, la potenza di un addio e di lei la dura scorza. la mia testa spaccata dal sole, dalle foto di tutto come andrà, Tommy che richiama dopo anni come niente: il pensiero la mia cura è una presenza, è il legame con qualcosa che rimane mentre tutto va https://www.instagram.com/p/Bw2hexfgSoL/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=17jfcuvhgdvw
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sgregorious · 6 years ago
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sgregorious · 6 years ago
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