Tumgik
sigisette-blog · 5 years
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La Top 10 (non richiesta) dei fumetti che ho letto fino ad ora
Wow, sono passati 3000 anni dall’ultimo post, ho una costanza formidabile proprio con questo blog. Abbiate pietà della mia anima.
Oggi ho deciso di trasformarmi nel Corrado Augias dei poveri e fare una top 10 dei fumetti che ho letto fino a questo momento. Non è stato semplice, lo ammetto ma era un’idea che avevo da un po’. 
Sono delle mini recensioni perchè non voglio spoilerare le storie complete, anzi voglio incuriosirvi a leggerli!
Premessa: non è che tutti gli altri che ho letto fanno schifo, semplicemente questi mi sono rimassi impressi di più e li rileggo con piacere. 
Let’s roll!
10. “DEATH” di Neil Gaiman 
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Questo fumetto è uno dei miei preferiti tra quelli di Neil Gaiman. Incoraggio sempre tutti a leggerlo perchè è un mostro della scrittura e “Sandman” (da cui è tratto questo personaggio) è un’opera pazzesca. 
La protagonista qui è Morte, e intendo proprio la morte con la M maiuscola. E’ rappresentata come una giovane ragazza goth che nessuno assocerebbe al Tristo Mietitore (siamo abituati allo scheletro con la falce e il mantello nero) e forse è giusto così. 
Questo volume è una raccolta delle storie in cui lei è il personaggio principale (di solito lo è suo fratello Sogno) e c’è una profonda riflessione sul concetto di Morte e su cosa comporta la sua presenza. 
Consiglio assolutamente di leggere e rileggere la prima storia, “Il Battito delle Sue Ali” perchè è una mazzata al cuore ma anche la realtà della morte stessa.
9. “LA GENERAZIONE” di Flavia Biondi
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Io ADORO Flavia Biondi. Adoro la sua scrittura e il suo tratto e ho letto quasi tutto quello che ha prodotto. 
Questo fumetto è quello che più mi è piaciuto e che riprendo spesso in mano.
La storia ruota attorno a Matteo, un ragazzo gay che si trova in crisi e decide di tornare nel suo paese natale dove abitano le sue zie e sua nonna. Matteo teme di trovare un ambiente che lo tratti male per via di chi è, invece trova un percorso che lo aiuta a crescere. 
Una delle mie scene preferite è sicuramente l’elaborazione della sessualità di Matteo da parte delle zie. E’ una scena semplice di per sè ma ha tantissimo significato.
I rapporti umani sono le fondamenta di questa storia e sono quei rapporti che ci troviamo anche noi nella realtà. Ci si allontana ma in qualche modo ci si riavvicina per sostenersi a vicenda nei momenti difficili. 
8. “MAUS” di Art Spiegelman
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(Spero che Tumblr non mi censuri sto post perchè c’è quel simbolo sulla copertina... se lo fa, smatto)
Beh, che dire? Un classico dei fumetti. Una storia che prende un’epoca che uno vorrebbe dimenticare per gli orrori che ci sono stati ma che invece dobbiamo ricordare, soprattutto alla luce degli ultimi tempi. 
E’ la biografia del padre di Art Spiegelman, Vladek Spiegelman, un ebreo polacco che ha subito le torture dell’Olocausto. Ovviamente il povero uomo si ritroverà in un campo di concentramento e cercherà di sopravvivere. 
Ora... Come si può trattare questo argomento con un fumetto senza essere banali? Spiegelman ci è riuscito utilizzando animali antropomorfi. Gli ebrei sono rappresentati come topi, i tedeschi come gatti, i polacchi come maiali (sottile critica per il loro aiuto ai nazisti) e così via... Sembra quasi un libro per bambini ma non lo è. Ci sono scene forti e d’impatto che fanno venire il magone.
La tematica può sembrare “banale” (e non dovrebbe esserlo MAI) ma il tutto è reso in una maniera che prende la lettura. Non sono riuscita a metterlo giù fino alla fine.
7. “RUGHE” di Paco Roca 
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Penso di aver perso tutte le mie lacrime su questo fumetto. Non sto esagerando.
La storia è ispirata alla vita dell’amico di Roca, Diego, e di suo padre Emilio che ha l’Alzheimer.
Il protagonista, Emilio, è un ex-impiegato di banca che in tarda età viene mandato dal figlio in casa di riposo perchè gli viene diagnosticato l’Alzheimer. La storia parte da questo momento e vediamo come Emilio si approccia all’ospizio e a chi vi abita ma vediamo anche il triste declino della sua salute.
In qualche modo speri che non finisca male ma è inevitabile che succeda perchè non c’è cura per questo morbo. E’ davvero straziante.
E’ una storia che tocca tante persone, chi ha avuto o ha una persona cara malata, ha visto un suo nonno sparire davanti a sé e sa che non può fare nulla se non starci vicino. 
E’ davvero una storia che mi ha colpito da vicino, con un disegno “semplice” ma funzionale alla storia. 
Preparate i fazzoletti. 
6. “IL PORTO PROIBITO” di Teresa Radice e Stefano Turconi
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La bellezza di questo fumetto non è quantificabile, amo qualsiasi vignetta.
Questo volume è il prodotto della premiata ditta Radice-Turconi e la prima cosa che si vede è che è fatto tutto, interamente a matita! Già solo per questo va nella mia top 10, la matita è lo strumento che ha il tratto più bello per me. Rende tutto più sinuoso ed elegante.
La storia si concentra su Abel, un giovane naufrago che non ricorda nulla della sua vita; sale su una nave che lo porta a Plymouth dove incontrerà la prostituta Rebecca e i due hanno molto in comune.
Ci sono colpi di scena continui e non assolutamente la storia che ti aspetti. Ci sono tantissimi riferimenti alla letteratura inglese (Coleridge, Wordsworth, Blake...) e la cura nei dettagli è incredibile.
Fun fact: alla fine del libro gli autori ci hanno lasciato una playlist con le canzoni che hanno utilizzato nella realizzazione del fumetto e l’ho trovata una cosa geniale!
5. “PRESIDENTI MORTI” di Posehn, Duggan e Moore
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Dopo una carrellata di fumetti con storie tristi, è il momento della storia senza senso che ti fa ridere come un’idiota.
E’ l’unico fumetto Marvel che troverete in lista ed è qui perchè c’è uno dei miei personaggi preferiti, Deadpool. 
Il Mercenario Chiacchierone già normalmente fa ridere con le sue battute e il suo rivolgersi al lettore (unico personaggio che lo fa nell’universo Marvel e tutti lo prendono per pazzo) ma qui si supera.
Uno stregone, pensando di aiutare gli USA, decide di far tornare in vita (come zombie) tutti i vecchi presidenti americani ma la cosa gli sfugge di mano e questi cercano di distruggere il paese.
Ovviamente è compito di Deadpool, essendo lui immortale, quello di rispedirli indietro e si vengono a creare delle scene comiche che ti lasciano a ridere per ore. 
Se volete qualcosa di leggero e divertente, è il fumetto perfetto per voi!
4. “DIMENTICA IL MIO NOME” di Zerocalcare
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Vabbè dai tanto era ovvio che prima o poi Zerocalcare saltasse fuori. 
Ho letto tutto quello che c’è di Zerocalcare e adoro il fatto che sia capace di mischiare il comico con tragico, che ti coinvolga tantissimo nella sua storia.
Ero tentata di inserire “Kobane Calling” (che consiglio comunque) ma questo è quello che più ho sentito vicino a me.
Zerocalcare qui affronta la perdita della nonna a cui voleva molto bene. La storia tratta dell’elaborare il lutto ma soprattutto del vedere le persone, che di solito sono la tua roccia, cadere giù per la tristezza, per la perdita. 
C’è una componente comica e anche una “fantastica” nel racconto della vita della nonna, che fa sorridere ma anche piangere.
E’ una storia in cui un po’ tutti ci possiamo ritrovare: quando perdi qualcuno cerchi di farti forza ma anche di far forza a quelli attorno a te, a quelle persone che di solito sono sempre quelle che ti aiutano nei momenti difficili.
Grazie, Zero.
3. “RESIDENZA ARCADIA” di Daniel Cuello
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E siamo nella top 3! 
Questo libro l’ho preso a caso, lo ammetto. Non avevo assolutamente idea di chi fosse Daniel, quale fosse la storia... Ho guardato la copertina e ho pensato “Sembra carino”.
E’ BELLISSIMO!
L’avrò letto in 2 ore, penso. Divorato.
La storia sembra semplice a primo impatto: la vita in un condominio. Ma non è così. Già le prime pagine ti fanno dire “No... Aspetta... Cosa è successo???” e da lì in avanti è tutto un crescendo. 
Il punto di forza sono i personaggi. Sono tutti anziani (tranne due) che vivono da tempo in questo condominio e ognuno ha la propria caratteristica: chi è acido, chi è curioso, chi è ligio al dovere, chi è diffidente... Sono vecchi che vediamo tutti i giorni.
Ma alcuni nascondono delle storie, anche molti tristi, che fanno comprendere il perchè siano così. 
Vivono in un microcosmo tutto loro che però li aiuta a sopravvivere al macrocosmo pericoloso fuori dal condominio. 
Il finale non è scontato, anzi, tutto l’opposto!
2. “BLACKSAD” di Diaz Canales e Guarnido
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Mi strappo i capelli per la bellezza di questo libro.
Avete presente quando vedete un bel quadro e dite “cavolo, lo vorrei nel mio salotto”? Ecco, io vorrei nel mio salotto ogni tavola prodotta da Guarnido.
“Blacksad” è un Zootropolis noir per adulti, diciamo. I personaggi sono tutti animali antropomorfi che abitano il nostro mondo. Il protagonista è John Blacksad, un gatto nero (tranne il muso) che fa l’investigatore privato. 
Le avventure di John non sono semplici gialli, trattano anche di tematiche importanti come il razzismo, la droga, il pericolo dell’atomica e così via. 
A livello visivo è una BOMBA. Ogni pagina è un’opera d’arte che guardi per 15 minuti, trovando ogni volta un dettaglio nuovo. Guarnido fa quello che vuole con il pennello e tu non puoi che inginocchiarti al suo cospetto.
Le storie di Canales poi non sono banali, ti lasciano con il fiato sospeso e c’è sempre un colpo di scena che ti fa saltare sulla sedia.
Se non lo leggete, siete brutte persone.
1. “LA SAGA DI PAPERON DE’ PAPERONI” di Don Rosa
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“Che noiosa, hai messo un roba della Disney al primo posto”
Ebbene sì e non me ne pento. 
Paperone è un personaggio che in qualche modo ho sempre amato. E’ vero che è uno scorbutico taccagno e un avido uomo d’affari... Ma lo è sempre stato?
Questa saga racconta l’immensa storia di Paperone, da quando era piccolo e viveva in povertà in Scozia fino a quando non è diventato il papero più ricco del mondo. E’ l’esempio dell’immigrato che lascia la sua famiglia per andare a guadagnare altrove e aiutare così i suoi parenti (se ci pensiamo è una storia estremamente attuale). 
Così vediamo come Paperone arriva negli USA durante la febbre dell’oro e qui incontra una marea di personaggi famosi realmente esistiti che lo aiutano nelle sue avventure.
Ma non è tutta rose e fiori. Ci sono anche momenti di grande tristezza per Paperone, lutti nella famiglia che non può affrontare perchè deve lavorare ma quando riesce a tornare a casa, l’immagine è davvero straziante (è una cosa molto anomala nel fumetti Disney vedere la morte).
Scopriamo anche che Paperone ha avuto un grande amore (pure lui rimorchiava) che però ha messo da parte per continuare la sua scalata al successo... Tuttavia non ha mai dimenticato la papera che lo ha stregato. 
Questa saga fa rivalutare tantissimo l’immagine burbera di Paperone perchè bisogna sempre chiedersi del perchè qualcuno è quello che è, c’è sempre una storia dietro.
La mia top 10 finisce qui, spero vi sia stata utile e vi invogli a leggere alcuni di questi fumetti bellissimi!
Peace out
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sigisette-blog · 5 years
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AVENGERS: END MY SOUL
E’ giunto il momento. E’ giunto IL film. Quello che racchiude tutto l’universo della Marvel cinematografica (o quasi)
Come ne sono uscita? Malino. Malone. Malaccio.
Tutti i film visti finora convergono in questo enorme progetto che rende omaggio a quel mondo creato da Stan Lee.
Mi sembra ovvio che una piccola recensione ci stia. Ho aspettato qualche giorno perchè se l’avessi fatta a caldo sarebbe stato solo un continuo “FIGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAATAAAAAAAAA HO URLATOOOOOOOOOOOOOOOO MARONNAAAAAAAAAAAAAAA”. Invece ci ho rimuginato sopra.
Benchè la mia visione sia stata messa a dura prova alla mia sinistra da commentatori 50enni che non sapevano assolutamente chi fosse chi e alla mia destra da un avido consumatore di patatine all’aglio, posso buttare giù un po’ di cose che mi sono piaciute e cosa no.
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ASPETTI POSITIVI
1) Il finale per Iron Man e Capitan America
Una fine arriva per tutti, ahimè, ed è arrivata anche per questi due eroi che per anni ci hanno aspettato al cinema. Se sia stata fatta bene, le opinioni sono discordanti ma vabbè il mondo è bello perchè è vario.
La scelta di far morire Tony l’ho trovata sensata, RDJ non sarebbe più apparso e lasciare Tony nell’universo senza che apparisse più era abbastanza irrealistico. Tuttavia questa scelta non cambia il fatto che il mio piccolo cuore di pietra sia stato fatto in mille pezzi, ingerito dal mostro della tristezza e poi vomitato.
We love you 3000, Tony.
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Sul finale per Cap, beh io l’ho trovato anche questo giusto. Si aggancia ai fumetti, quando il siero del supersoldato di Steve smette di funzionare e lui improvvisamente diventa vecchio, decidendo così di far diventare Sam/Falcon il nuovo Capitan America.
So che molti avrebbero preferito che Steve stesse con Bucky nel presente, ma parliamo di un uomo che continuava a portare la foto della donna che amava ovunque e la guardava. Steve in qualche modo ha sempre voluto avere una possibilità di “vita normale” con Peggy e ha preso una decisione egoistica (se proprio vogliamo chiamarla così) per la prima volta in vita sua. Un soldato che si è sempre sacrificato per gli altri ha voluto regalarsi un lieto fine. 
2) Rimandi ai vecchi film
Avengers:Endgame è il film per eccellenza per i fan. Per tutti quelli che si sono visti e rivisti tutti i film della Marvel, che sanno dire le battute a memoria... Un bel modo per ringraziarli è stato quello di fare molte citazioni ai film precedenti, con battute iconiche, personaggi e anche attraverso la scelta di viaggiare nel tempo. Passi il tempo a dire “Oddio ma sta frase è da...!” “Ah sì, questo è quel personaggio che è apparso in...!” 
3) Battaglia finale e Girl Power
La battaglia finale a livello visivo è una BOMBA. Sembrava di essere in una pagina di fumetto, vedere tutti quei personaggi assieme. Delle immagini che dieci anni fa mica si pensavano possibili da vedere al cinema.
Il momento top per me è stato la scena con tutte (o quasi *sigh*) supereroine che circondato Spiderman e prendono il Guanto dell’infinito. Rendiamoci conto che una roba del genere una volta se la chiedevi ti ridevano in faccia e invece, nel 2019, vedi Captain Marvel e Gamora nella stessa scena pronte a fare il culo a strisce a Thanos. 
I LOVE THIS
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Adesso però tocca anche alle cose UGH...
ASPETTI NEGATIVI
1) Caratterizzazione e uso di Captain Marvel
Allora...
Mettiamo in chiaro che era UN ANNO, da quando è finito Infinity War, che aspettavo Carol Danvers. Un personaggio importante e potente che finalmente interagisce con l’universo cinematografico. 
Il suo film  mi è piaciuto, è stato bello e mostra come Carol aiuti i più deboli, che chiede aiuto, che sfrutti il suo immenso potere con umiltà per combattere per chi non può, come Steve.
Poi è arrivato Endgame...
E tutto è STATO BUTTATO NEL CESSO!
Caratterizzazione insistente, arriva dal nulla, dice “Oh sfigati! Se c’ero io sto casino non succedeva, siete pippe” e già questo non è lei.
Poi diventa Uber e dà un passaggio a Tony, prende a calci Thanos inutilmente E SPARISCE! VA LETTERALMENTE IN ERASMUS IN CULONIA PER TUTTO IL FILM!
Torna per 10 minuti o anche meno alla fine, si tira testate con Thanos, con un pugno viene sbatutta lontano e addio. A D D I O. Ma scherziamo??????????
Mi dite che lei deve essere il futuro del MCU e non la fai interagire con gli Avengers originali???? Una battuta sola con Tony????? MA MI PRENDETE PER IL CULO?
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Capisco che sia stato girato prima del suo film e Brie non conoscesse ancora il personaggio, ma a sto punto non metterla o gira prima il film stand-alone per poi usare la sceneggiatura nel film corale! CI ARRIVO IO CHE SONO SCEMA!
Delusissima per questa cosa.
2) La morte di Natasha
Questa morte non me l’aspettavo. Pensavo morisse Cap o Thor e invece perdiamo Vedova Nera. Mi è spiaciuto molto perchè a mio parere è un personaggio che è stato tanto bistrattato, non ha avuto film da sola prima di morire quando gli altri ne hanno avuti tre. Nat è molto molto interessante, è avvolta da tanti misteri che non hanno mai approfondito. 
La sua morte, come quella di Tony, è un sacrificio per aiutare tutti. E okay. Il problema è che SI DIMENTICANO DI LEI! La piangono cinque secondi, poi vabbè ci sono altre questioni ma alla fine non viene manco più menzionata se appena appena da Clint. Un funerale???? Una commemorazione????
Una degli Avengers più importanti trattata come se fosse la cugina del panettiere morto in Iron Man 3. 
Allibita.
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(ps. Ma la Gemma dell’Anima non si acquisiva sacrificando la persona che si ama di più? Adesso basta una semplice anima? Qualcuno lo dica a quella poveraccia di Gamora...)
3) Thor versione Grande Lebowski ma peggio
Thor viene mostrato come quello che ha un sacco di sensi di colpa perchè “doveva mirare alla testa”. Quindi, poverino, è particolarmente depresso e si allontana. Ritroviamo. dopo 5 anni, lui e i pochi asgardiani rimasti in Norvegia a lavorare per la Findus, presumo.
Lo ritroviamo in una versione sovrappeso e alcolizzata, che non vuole parlare di Thanos e se ne sta con le chiappe sul divano. Ci poteva stare questa cosa ma viene usata MALISSIMO. Da perfetto marchio Disney, diventa la macchietta ridicola su cui fare battute sull’obesità e i rutti, non ci viene mostrata un’elaborazione della depressione, non parla di Loki e delle perdite che ha subito (c’è la scena con la madre ma è poca roba perchè subito resa comica). E’ solo lì per fare battute sceme ed essere deriso (un po’ come Bruce che in Infinity War non riesce a trasformarsi in Hulk e ha queste scene un po’ ridicole)
Spiace perchè sarebbe stato interessante vedere approfondito il suo personaggio in questo film. 
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4) Il viaggio nel tempo
Non c’ho capito una mazza. Sorridevo e annuivo ma era davvero un macello stare dietro a tutte le teorie. Solo questo ma è probabile che sia perchè sono limitata io.
5) Nessun avvio per i Nuovi Avengers
Chiaramente non riavremo gli Avengers originali perchè due son morti, uno sta in casa di riposo, l’altro va in gita nello spazio, l’altro ancora fa il babbo in famiglia e rimane solo Hulk.
Quindi? Quindi nulla perchè non c’è nessuna scena, anche piccola, che possa dare l’avvio ad una nuova squadra.
Captain Marvel, Spiderman, Bucky, Sam... Tutti per cavoli loro.
Ci saranno altre minacce, Nick Fury lo sa... Eppure non ci viene mostrato niente e mi è spiaciuto perchè sarebbe stato bello vederlo selezionare i nuovi supereroi per la squadra, così da darci un senso di continuità nel punto fermo che è statp questo film.
Un’occasione persa, a mio parere.
Dopo tutto questo pippone (ehi, complimenti se sei arrivato/a fino a qui) posso dire che il film nel complesso mi è piaciuto ma ha dei problemi che comunque vengono a galla e che mi hanno lasciato un po’ con l’amaro in bocca.
Voto: 8-
Peace out. 
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sigisette-blog · 6 years
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Attack On Titans (ma quello della DC)
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Prima di iniziare con un discorso vagamente serio, datemi un attimo per dire: AVEVO RAGIONEEEEEEEEEEEEE GODOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Perchè questo sfogo? Perchè fin da quando uscì il trailer di Titans dicevo “Sembra interessante e fatto bene” mentre attorno a me si scatenavano i troll di Internet urlanti. Ebbene, tanti di loro si sono ricreduti. 
Finalmente la DC ha deciso di fare le cose per bene (lo ha già fatto con Gotham, ma qua è anche meglio). Siamo lontani anni luce dai telefilm trash come Arrow, Flash e co. (nulla contro gli attori ma oggettivamente sono BLAH). Il livello è decisamente più alto e non può che andare a vantaggio della DC per il futuro. 
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Il target a cui è rivolto è un quello di un pubblico adulto, ci sono parolacce, tette che vengono uscite e violenza molto grafica. 
L’atmosfera è dark, à la Batman, e tutta la serie ruota attorno al tema dell’oscurità (se c’è Batman o qualche suo affiliato, è sicuro che si finisce in quell’argomento). Questa non viene affrontata semplicemente sotto forma di “villains” ma anche di all’interno di loro stessi. I 4 protagonisti sono Dick Grayson (ex-Robin e futuro Nightwing), Kory (Starfire), Rachel (Raven) e Garfield (Beast Boy). Attorno a loro girano altri personaggi che in futuro franno parte dei Titans: Donna Troy (Wonder Girl), Hawk e Dove. 
Il fulcro della prima stagione è Rachel, che si trova braccata dal padre. Quest’ultimo è un’entità oscura che le ha trasmesso dei poteri devastanti che però lei non riesce a controllare. E’ un personaggio davvero interessante e che mi è piaciuto subito (volevo già adottarla dopo 5 minuti). 
A proteggerla ci saranno Dick (che prende il ruolo di fratello maggiore), Kory (che non sa bene quale sia la loro connessione perchè ha un’amnesia) e Gar (che sente una profonda connessione con lei). 
Il rapporto tra questi 4 personaggi è davvero bello e ben scritto. Passano dall’essere diffidenti ad essere una famiglia che si aiuta. 
Nella serie, inoltre, viene presentato un altro gruppo di eroi: la Doom Patrol. E’ formata (inizialmente) da 3 componenti: Robotman, Negative Man ed Elasti-Woman. Anche loro avranno il loro spazio in un telefilm incentrato su questo gruppo, con altri personaggi in aggiunta. Nella puntata in cui appaiono, comunque, vengono ben delineati e ci si affeziona in fretta. 
Dei personaggi iconici che tutti conosciamo, quello che appare/non appare è Bruce Wayne aka Batman. Lo si vede nei flashback, lo sentiamo parlare, lo vediamo di schiena ma mai in viso perchè il punto focale di questi momenti è Dick. Vengono comunque nominati anche Wonder Woman, Superman e molti altri. Mi è piaciuta questa scelta perchè negli altri telefilm della DC ci giravano attorno senza nominarli ed era abbastanza ridicolo. 
L’ultimo episodio è davvero una bomba perchè si passa dal non capire cosa succede a scoprire un plot twist gigante per poi urlare alla fine DATEMI LA SECONDA STAGIONE!
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Il mio voto finale è decisamente positivo. Gli attori sono bravi (un abbraccio ad Anna Diop che è stata attaccata in maniera vergognosa dai troll di Internet, ha lavorato davvero bene), la sceneggiatura è buona e anche la fotografia è interessante. 
Unica mia preoccupazione è che si sono accumulati davvero tanti personaggi e spero li sappiano gestire nella seconda stagione, che li facciano interagire bene senza dimenticarsi qualcuno per strada. 
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IMPORTANTISSIMO: se arrivate all’ultima puntata, aspettate la fine dei titoli di coda perchè c’è una scena post-credit con una sorpresona!
Potete trovare tutte le puntate su Netflix (approfittatene visto che tanto adesso tutti i telefilm della Marvel spariranno, purtroppo)!
Peace out.
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sigisette-blog · 6 years
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SKAM ITALIA e la conquista dell’Europa
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Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost’ 
Ebbene sì, con SKAM Italia rifondiamo l’Impero Romano e ci riprendiamo l’Europa. Perchè? Perchè questa web serie E’ PIACIUTA UN SACCO ALL’ESTERO. E anche alla sottoscritta, insieme a tanti altri italiani. 
Ma andiamo con ordine. Che cos’è SKAM Italia? Lo spiego a chi ancora non lo sa: SKAM è una web series norvegese che ha raccolto un gran successo su Internet. La storia ruota ad un gruppo di liceali che affrontano i problemi dell’età, come l’amore, la sessualità, la propria identità e via dicendo. Un’aspetto poi particolare è che si possono vedere i protagonisti interagire tra di loro sui social, leggere i loro messaggi proprio come se fossimo lì con loro.
Dopo questo successo, vari paesi (europei e non) decidono di fare i propri remake. L’Italia è tra questi paesi. 
Ora...
Conoscendo il livello di certe fiction italiane che parlano di ragazzi adolescenti (sceneggiature oscene e attori abbastanza imbarazzanti) ero sicurissima che sarebbe uscita una porcheria trash... E il primissimo trailer sembrava confermare la mia opinione. 
SBAM! SBAGLIATO!
Ebbene sì, lo ammetto. 
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(Ci tengo a sottolineare che non sono stata l’unica, così almeno attenuo la mia figura demmerd-)
SKAM Italia è davvero un buon prodotto. Non mi spingo a dire “capolavoro assoluto, oddio Oscar adesso, tutti gli altri fan pena”, ma è un ottimo punto di partenza per le serie che parlano di giovani. 
Gli attori sono bravi e convincenti (almeno l���85% di loro, qualcuno ha ancora qualcosa su cui lavorare). Di nuovo, non dico che siano Meryl Streep o Marlon Brando, ma per certi standard bassi che ci sono sulle reti nazionali è un miglioramento. 
La sceneggiatura è ben scritta, ci sono stati degli studi per trattare certi argomenti. Molto molto bella anche la fotografia, soprattutto nella seconda stagione. 
Ma le due cose che sono piaciute davvero tanto in SKAM (e sono, a mio parere, anche il motivo del suo successo) sono il REALISMO dei personaggi e le TEMATICHE (che sono le stesse della versione originale, precisiamo).
La s1 ha come protagonista principale Eva, una liceale che si trova in una scuola nuova insieme al suo ragazzo. Le sue vecchie amiche l’hanno abbandondata per un fatto avvenuto in passato ed Eva si ritrova sola o sempre con il suo ragazzo. La coppia è in un momento di crisi, in cui ci sono sospetti di tradimento e i tipici drammi adolescenziali. 
In tutto questo Eva riesce ad unirsi ad un gruppo di amiche. Le nuove ragazze sono Eleonora, Silvia, Federica e Sana, una mussulmana (certi personaggi urlerebbero allo scandalo, come se nelle scuole italiane non esistessero le ragazze con il velo).
Tutte assieme aiuteranno Eva a superare un periodo di crisi, litigheranno ma faranno pace per sostenersi a vicenda. Viva la solidarietà femminile!
Il tema di questa stagione è sicuramente quella del mettere sè stessi prima di tutto, di non scomparire in una relazione che rischia di rovinarci. Eva lo capisce, capisce che deve venire prima Lei. E’ una cosa che mi è piaciuta moltissimo, non è la classica storia “lui/lei si amano, si mollano, si mettono assieme, si mollano e alla fine vissero felici e contenti”. Altri argomenti importanti toccati sono sicuramente lo slut shaming e l’aborto (non proprio una passeggiata, soprattutto in Italia)
La mia gioia immensa è venuta poi dal realismo dei dialoghi perchè parlavano effettivamente come adolescenti, le battute non sembravano scritte da un 50enne che finge di essere figo. I dialoghi di certe ficition con giovani protagonisti mi perseguitano ancora adesso di notte. 
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La seconda stagione è sicuramente quella che ha fatto il botto maggiore, soprattutto sui social. 
Si concentra su Martino, amico di Eva, e la scoperta della sua omosessualità. Eh già, il tema è quello dell’omosessualità.
In Italia di serie che ne parlano ce ne sono praticamente tante quante le mie possibilità di diventare Presidente degli Stati Uniti d’America. Perchè sia mai parlare dei ghei in tv. 
Invece SKAM lo fa (non in tv perchè tanto sarebbe stato impossibile, ma sul web). 
Tutto il percorso di Martino è davvero bellissimo da guardare, emoziona. Già il semplice inizio della stagione, con le testimonianze di ragazzi vittime di omofobia, fa capire che è una serie che affronta la questione in maniera seria. Non ci sono gli stereotipi idioti della tv (uomo gay=si veste come una drag queen), non ci si ride sopra come se si fosse a Zelig. 
Pensate che in Cina questa stagione è stata vista da tantissime persone ed è finita nelle tendenze sui social cinesi! 
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La parte forse più bella per me è il rapporto tra Martino e i suoi amici, quel tipo di amicizia che vorremmo tutti. Il sapere di aver sempre qualcuno al tuo fianco, che ti vuole bene per quello che sei dentro.
Altra tematica importantissima è quella delle malattie mentali (altro argomento che in Italia difficilmente si trova perchè “son tutte cavolate”). Molto sottile la critica sull’assenza (o comunque il numero basso) di psicologi nelle scuole, quando forse invece dovrebbero essercene di più quando si è in un’età difficile come l’adolescenza. 
Tra tutti i remake, SKAM Italia è quello che ha conquistato un audience maggiore, sarà per come è girato, per gli attori... Chissà, però è piaciuto davvero molto, su Youtube ci sono vari ragazzi e ragazze che fanno video reaction alle puntate.
E’ una serie che consiglio tantissimo! In questo 2019, dove ci troveremo più tv spazzatura del solito, guardatevi questo bellissimo lavoro di Ludovico Bessegato!
Qui trovate la s1 e la s2 -> http://skamitalia.timvision.it/ 
La s3, se non sbaglio, sarà online poi in primavera. 
Buon 2019 a tutti!
Peace out
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sigisette-blog · 6 years
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Animali Fantastici e Come Incasinarli
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Non ce la facevo più.
Dovevo sfogarmi. E 280 caratteri su Twitter non sono abbastanza. 
Quindi eccoci qua. 
Animali Fantastici. Che dire... Boh.
Il primo film mi era piaciuto molto, era stato una piacevole sorpresa e speravo che continuasse ad essere così. Devo smetterla di sperare perchè porto solo sfiga. 
Se volete un’analisi/recensione più seria di quella che andrete a leggere vi consiglio questa, è fatta da persone più competenti di me: https://allthatcinema.wordpress.com/
Ma procediamo con ordine. Da qua sotto ci saranno solo SPOILER!
ASPETTI POSITIVI
Innanzitutto premetto che non tutto ha fatto schifo. Ci sono state cose che mi sono piaciute e che mi hanno fatto sorridere.
1) Hogwarts
Beh, inutile nascondere che vedere quel castello con La Musica è sempre un’esperienza da brividi, perchè ti fa tornare bambina a quando in quel dicembre del 2001 entravi per la prima volta al cinema a vedere Harry combattere contro Voldemort. 
2) Leta Lestrange
L’ho trovato un personaggio davvero interessante ed intrigante... E ovviamente è morta. Zoe Kravitz è stata davvero brava e mi spiace che non la vedremo più (forse? Magari torna? Chi lo sa...). La sua storia è molto triste e c’è anche un rimando al razzismo/violenza, con il padre di Leta (un uomo bianco) che ruba letteralmente la moglie ad un uomo di colore con la maledizione Imperius, tenendola soggiogata a sè fino alla sua morte.
3) Gli Snasi
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SE NON VI SIETE INNAMORATI DEGLI SNASI SIETE DEGLI ZOZZONI SENZA CUORE. 
4) Effetti Speciali
Un sacco di complimenti (come sempre) a tutta la crew che si occupa degli effetti speciali. So quanto ci vuole, è un lavoraccio ma il risultato finale è S P E T T A C O L A R E, dagli ambienti agli animali. 
E adesso arriva la parte brutta. 
ASPETTI NEGATIVI
1) La McGranitt
Io c’ho perso i capelli su questa cosa. Non riporterò qui la miriade di calcoli che ho fatto per cercare di capire come fosse possibile che Minerva McGranitt (che, come riportato su Pottermore, nasce ad inizio 1900) fosse già ad Hogwarts quando Newt Scamander era studente lì. La risposta alla fine è stata semplice: NON E’ POSSIBILE. Non so se JKR si sia mai fatta una linea temporale, ma se non l’ha fatto male male. 
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2) Plot twist Finale 
Su questo non c’ho perso i capelli. La reazione è stata semplice: NO. NO. NO.
E’ una cosa che non ha un senso, non è fisicamente possibile e se poi si rivelasse vero (potrebbe essere un trucco di Grindelwald, cosa che spero vivamente), riderò istericamente in sala. Capisco creare un colpo di scena ma qui stiamo a Carramba che Sorpresa. Avrei trovato più plausibile che Credence fosse il fratello segreto di Meredith Grey. 
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3) Queenie
Questo personaggio nel primo film era caruccio.
Ecco, qui di caruccio non c’è molto. C’è un’accozzaglia di cose che fa e che lascia interdetti. Ad incominciare dall’apparizione a casa di Newt con un Jacob drogato fino all’unirsi con Grindelwald (mago che sa benissimo essere un assassino pericoloso) e diventare quasi il suo braccio destro nella scena finale (mancava solo che gli si strusciasse addosso)
In tutto questo non vediamo neanche la reazione di Porpentina a tutto questo. La sorella si è unita agli pseudonazisti ma yolo. 
4) Scene all’Avengers
La scena al cimitero di Père-LaChaise è stata una scena di un cringe incredibile. Sembrava che dovessero fare chissà che magia per fermare la distruzione di Parigi... E poi era un Finite Incantatem. Un’incantesimo di una banalità assurda. Hanno fatto un teatrino che manco Tony Stark quando combatte Thanos avrebbe fatto. Boh. Capisco la teatralità ma così è imbarazzante.
5) Le Lenzuola
Io vi prego. Spiegatemi questa cosa. Grindelwald chiama a raccolta i suoi e lancia questo incantesimo della lavandaia sui palazzi di Parigi. E appaiono questi teloni da mare neri. Mi manca il marchio nero di Voldemort, chi l’avrebbe mai detto. Se conoscete il significato che c’è, ditemelo e ve ne sarò grata. 
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6) Gli Abiti
Per 8 film di Harry Potter ci siamo abituati ad un Silente con lunghe tuniche e abiti bizzarri. Come un po’ tutti nel mondo di Harry Potter. Anche nei libri si legge che i maghi vestono in modo strano. 
Poi arriva Animali Fantastici. Ed è subito Project Runway. 
All’improvviso tutti (o almeno la maggior parte) vestono abiti normali (e molto stilosi devo dire) da babbani pure in ambito magico. Silente, AD HOGWARTS, veste come un modello di Abercrombie degli anni ‘20. La parte divertente è che nel giro di pochi anni, si metterà un vestito color prugna per andare a trovare Tom Riddle. Cosa è successo in quegli anni in mezzo? Ai posteri l’ardua sentenza. 
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7) Nicolas Flamel
Qualcuno ha capito quale è stata la sua utilità nel film? A parte dire “usiamo Finite Incantatem”? Ennesimo boh.
Potrei continuare con altre cose che non ho capito o che ho trovato negative (non farò commenti su Johnny Depp perchè, ogni volta che ne parlo, creo un polverone e poi mi arriva la SWAT a casa), ma mi fermerò qui. 
Non so se a voi che leggete sia piaciuto questo film. Se sì, son contenta per voi perchè vi siete goduti un film senza turbe mentali come me. Se no, vi capisco. In ogni caso vedremo cosa ci attende nei prossimi film e come si svolgerà la trama. 
Fino ad allora,
peace out.
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sigisette-blog · 6 years
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Hello, My Name Is...
Dopo anni, secoli ed ere geologiche, è successo
Ho aperto un blog... Temete, nemici dell’erede
Era un pensiero che mi frullava un po’ nella testa ma che non ho mai concretizzato, sia per l’indecisione che per la mancanza di tempo. Ora mi sembrava il momento giusto per farlo.
Premetto che non sarà un blog ultra professionale come si vedono spesso in giro per il web. Questo spazio vuole semplicemente essere un momento di svago, dove parlo un po’ di tutto in maniera più ampia (fare 32 tweet di seguito su Twitter diventa imbarazzante dopo un po’). Magari tratterò di vari argomenti, magari farò delle recensioni (leggere e scherzose, non sono assolutamente una critica cinematografica).
Se cercate argomenti di politica vera e propria vi consiglio di andare altrove perchè di politica ne parlo già in altri social e vorrei mantenere i pochi capelli che mi rimangono.
Quello che farò soprattutto sarà utilizzare una delle pochi doti (?) che ho: il disegno. Mi sembrava una bella idea integrare al testo alcune vignette che ogni tanto faccio.
“KopI ZerOKalKareeeehheheheh!!111!!!11″
Ecco, allora, NO. Qui non troverete tavole complete come le sue (tra l’altro bellissime, se ancora non lo conoscete o non frequentate il suo blog ecco il link: http://www.zerocalcare.it/ ), saranno vignette piazzate qua è là. Purtroppo mi manca il tempo, ho altri progetti in corso quindi non potrei materialmente fare intere tavole complete di testo. 
Non so quanto durerà questo blog... Un anno? Due mesi? Boh, si vive alla giornata perchè “del doman non v’è certezza” 
Dopo tutto questo pippone, direi che si può incominciare.
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