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Soloversi
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soloversi · 3 years ago
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A Ennio
La Morte non temere, o uomo onesto.
Sorridile alla fine del cammino,
anche quando si presenta troppo presto.
Accogli la tua Vita, o uomo giusto,
anche quando ti regala il patimento,
perchè è un'altra sfumatura
di un'alba senza tempo.
Ricambia chi ti ama, o uomo saggio,
e fai capire loro che è soltanto un altro viaggio.
Rammenta il mio saluto, o uomo dalle mille primavere,
poichè la gloria e l'arte che hai insegnato
ad ognuno dei tuoi figli che hai allevato
cresceranno sulla terra pure e vere.
Le orme dei tuoi passi non si sbiadiranno,
né sarà vano il frutto d'ogni singolo tuo affanno.
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soloversi · 3 years ago
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Per grazia ricevuta da Noam Chomsky
Nella stanza dei bottoni,
tra arlecchini e pantaloni,
si nascondono i baroni
che fan muovere i barconi.
Ci fan muovere gli aerei
che voleggiano cinerei.
Ora spostano uno stato:
"Presto, tutti da sto lato!"
"Ora tutti sull'attenti,
controlliamo un poco i denti.
Questi due ce ne hanno venti,
li facciamo presidenti!"
Nella stanza dei comandi ,
dove il motto è "spendi, espandi",
se sei secco come Ghandi
alla prima spalla sbandi.
Nel frattempo, in corridoio.
tutti in fila col vassoio,
i più fieri candidati
con gli omaggi più spietati:
c'è chi porta guerra e morte,
carestia e disperazione,
chi i suoi piani per la sorte
della sua popolazione.
Ovviamente i pulcinella
qui non possono mancare:
essi portan la favella
che trasformano in cialrare.
Tra baroni e comandanti,
tra efferati criminali,
coi bottoni lampeggianti
di robot fenomenali
Si decidono le sorti,
si decidono le morti,
si discute del destino
di un pianeta a capo chino.
...se pensavi che disfatto
mi sarei fermato al fatto
hai capito poco e niente
del mio lato dissidente:
Nella stanza dei potenti
tra baroni e comandanti,
si nascondono anche i santi,
paladini della nostra umanità.
Sono ninja di giustizia,
dei maestri dell'astuzia
che ogni tanto vengon fuori allo scoperto
e ti mostrano qual è la verità.
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soloversi · 4 years ago
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Radici
Cosa sono le radici?
Sono forse i meri luoghi dove in fascie han risuonato i tuoi vagiti?
Sono forse le persone che hai vissuto fino ad ora ?
Le radici sono dove tu le porti.
Le radici sono dove tu le metti.
Dove affondano avvinghiate per cercare altre sorelle.
Dove allungano le dita e per magia trovano vita.
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soloversi · 4 years ago
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Il canto di un italiano
Sorelle, Fratelli d’Italia,
d’Italia che resta,
sepure lontani dal bivio,
nel cuore e la testa.
Tra i sogni di gloria
ancor prima di Roma
il mare la fama
ruggente portò.
Cambiamo la sorte,
sfidiamo la Morte,
che presto alle porte
l’Italia chiamò.
Se fummo da secoli
calpesti e derisi,
donammo a ogni popolo
amore e sorrisi.
Raccolgaci un unico
e vero legame:
di crescere insieme
l’ardore tuonò!
Amiamoci, uniamoci
ad ogni colore,
spartiamo coi popoli
il nostro splendore.
Giuriamo far vivere
il nostro disìo,
uniti, perdìo,
chè vincer si puo’!
Dall’Alpi o lontano,
dovunque, o italiano,
per svago o per cruccio,
col cuore alla mano,
dipingi d’Italia
ed il mondo sfavilla,
la voce che trilla,
già il canto suonò.
Son mani che cercano terre perdute
che seguon la stria
di passioni vendute.
Il sangue d’Italia
un vino di Bacco,
farina di un sacco
che ovunque posò.
Sorella, Fratello d’Italia,
o Italia che resta,
dal dolce declivio ora volgi la testa.
E’ qui la Vittoria:
d’un popolo ch’ama,
che scuote la chioma
per dire sì o no.
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soloversi · 4 years ago
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I tre amici di Facebook
Girava questa voce su tre amici,
un Tizio, un Caio e un certo Marcantonio,
di uomini ben oltre che capaci
insieme di ingannare anche il demonio.
Non erano  però dei disonesti
e tutti e tre all’insegna del rispetto
d’ognuno e pure chi non era questi
parlavano di tutto e d’ogni fatto.
Un brutto giorno il terzo sù elencato
si vide oltre ogni limite stizzito
perchè dagli altri due non fu capito
e urlò quel suo rancore dentro un fiato:
“Cretini, deficienti, trogloditi!
Da giorni ormai vi spiego l’argomento
ma mi sembrate dei rincoglioniti!
Che avete nelle orecchie, del cemento?”
Gli amici, poverini, un po’ umiliati,
sapendo Marcantonio il più brillante,
cercarono ogni modo, disperati,
di fargli rispiegare la logica mancante.
Ma niente, il più caparbio di quel trio
decise di tuffarsi nell’oblio,
e disse: “Sono il solo amico mio,
d’ora in avanti parlo solo io!”
Il diavolo, che mai se n’era andato,
riuscì sui due ad avere l’occasione,
l’inganno finalmente dal suo lato:
si diedero anche loro del coglione.
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soloversi · 4 years ago
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Perdono
Perdonami, oh Fratello!
Per ogni volta che dietro a uno schermo
ti ho visto tra le bombe, nella fame, sopra un letto d’ospedale,
e son rimasto lì a guardare, fermo.
Perdonami Sorella!
Ti ho abbandonato sola in mezzo al mare
ed ho osservato freddo ogni bellezza tua annegare.
Perdona Padre mio!
O Padre d’ogni figlio che ha sofferto
perchè sul mio cammino mi muovessi un po’ più certo.
Oh Madre, Madre di ogni vita santa!
Perchè ho dimenticato il tuo sorriso ?
La terra al cielo ancora la tua storia canta.
Oh Figlio dei miei sogni!
Oh Figlio delle mie gesta mortali!
Tramanda questo grido di speranza
E che il suo soffio spieghi le tue ali.
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soloversi · 4 years ago
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Se io fossi Presidente
Se io fossi Presidente
chiederei che deste un voto
alla fine del mandato
per i compiti che ho svolto:
dieci bravo, zero assente.
Se io fossi Presidente
chiederei che storia a scuola
si studiasse a cominciare dal presente,
direi : il popolo ch’è stato non è il saggio,
siamo noi ad ereditare il suo passato!
Se io fossi Presidente,
quello bravo, della gente,
fonderei la mia nazione
su uno stato di salute, d’onestà e di conoscenza,
perchè il resto è naturale conseguenza.
Se io fossi Presidente, io,
uno che non conta niente...
pensa tu, chè io c’ho altro per la mente.
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soloversi · 4 years ago
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2020
Guardatemi in faccia,
portate rispetto!
Perchè dentro al letto vi vengo a cercare.
Cretini, vigliacchi, iporcriti e lerci,
che nemmeno un mese sembrate già porci.
ll ghigno spettrale sui volti feroci,
sul filo dei vostri pensieri, contorti ed atroci.
Guardatemi in faccia, vi ho detto
che sarei venuta a eseguire il verdetto!
Caini striscianti, canini per denti,
vestiti da santi, dai gesti prudenti.
Non sono le vite che mieto alle porte,
che ho già tra le mani:
vi copro il sorriso e vi oscuro il domani.
E’ questa la mia punizione
per ogni meschina e malvagia finzione.
                                                                         Firmato: la Morte
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soloversi · 4 years ago
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Expendables: Richiamo alla gloria
Udite, ovunque siate, o prodi mercenari!
L’inizio del millennio ci vuole temerari.
Nell’anno venti e uno, duemila dopo Cristo,
nessun messia è risorto, ma è già tra noi Mefisto.
Il tempo dell’attesa ha fatto ormai il suo corso,
incombe Morte cieca, feroce come un orso.
Armati fino ai denti, marciamo nell’ignoto,
sospinti dall’onore, la forza e un solo voto:
la libertà nel cuore, che tuona di furore.
Nessuna razza o credo,
nessun confine vedo,
che mi potrà fermare nel rendere il mio omaggio
a chi ancora la vita la vive con coraggio.
Soltanto questo chiedo:
che sia tra giugno e maggio.
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soloversi · 8 years ago
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Sta Minchia
Aju ‘na minchia ruppa ruppa
ca ‘u mumentu chi si sbrogghia
mi ritrovu cu sta coppula a’ cavigghia.
Aju un tritrolu sutt’a panza
chi s’u cazzulii na picca
sta zammara t’a ritrovi d’intra a nnagghia.
Je tritrignu, s’u ccarizzi cu so vessu
t’u ritrovi sutt’e naschi
e poi t’u suchi stu cannolu, e u llicchi puru.
Aju ‘na ciolla chi ti isu senza manu
e ti rivotu comu a ‘na cuasetta.
Si ti nesciu u jasu a mazzi
cu stu caricu ti mprenu cu cappottu.
Pigghittilla sta sosizza,
ssaggittilla sta cran pizza,
si ti mmustru u picciriddu
non c’è jaggia pi gguantari u bell’aceddu.
Si t’aggiuva stu bastuni,
si sì fimmina o ricchiuni,
stacc’attentu ‘on mi ti mmuzzica u me strummu!
Aju un cran cefulu ‘i mutanna,
‘na banana chin’e panna,
chi si sbagghi nto mumentu chi sbadigghi
a nenti a nenti t’u pigghiasti affin’e paddi!
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soloversi · 9 years ago
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Chiedo scusa
Chiedo scusa, chiedo scusa, chiedo scusa: perdonami per tutto ciò che sono, per tutto ciò che ho fatto quando è stato poco buono.
Odiami, schifami, ma non lasciarmi qui da solo.
Non mi pento, non riesco a rinnegare, chiedo solo almeno un briciolo di cuore.
Se n'è andata via gran parte del mio amore. Svanito, marcito ad ogni suono dei tuoi passi sulle scale.
Rancore, come un idiota ho fatto finta di arrabbiarmi, per poi prendermi a schiaffi ferito e amareggiato dalle mie stesse armi.
Solo e senza lacrime, solo con le mie stupide parole.
Solo nel silenzio col mio stupido dolore, rigiro questa lama nello stomaco per ore.
Chiedo scusa, chiedo scusa, chiedo mille volte scusa.
E se nemmeno quella posso avere, perchè ho già usato tutte le mie carte dell'esperto paroliere:
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soloversi · 9 years ago
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Via
Fuggiamo via, lontano. Lontano dai chiassosi borghi grigi. Prendiamo un gran respiro e l'uno l'altra con la mano, giriamo intorno al fuoco d'un amore che ruggisce.
Da un nostro bacio si scateni un putiferio senza pari e noi, come un tornado, vorticando, per il mondo lasceremo un solco ad ogni passo, senza freni.
Fusione nucleare di due anime ribelli, accecheremo il sole, esploderemo come stelle colossali.
Sul dorso d'un dragone con le ali d'oro puro, vivremo un'avventura a bocca spalancata, col sorriso e l'euforia sul volto di chi scivola dalle montagne russe.
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soloversi · 9 years ago
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Ciclici momenti di riflessione solitaria
Ti supplico, amore, accetta le mie povere parole:
mi pento e mi dolgo di certi momenti di poca chiarezza,
la colpa è mia dei giorni di certa amarezza.
Afferrami, aiutami, affonda le mani se capita che io barcollo.
Aspettami, agguantami, fammi salire su un treno che scivola 
sul tuo sorriso e ci porta lontano.
Fa che davanti ai miei occhi io possa ammirare le stelle  
e  la luna quando risplendono sopra il tuo viso.
Lascia che abbracci felice i tuoi fianchi
 e nel sonno distratto ti tocchi la mano.
Vicino o lontano
sei il mio paradiso,
un brivido arcano 
sull’anima inciso.
Aspettami, accettami, lasciami un po’ di perdono,
sei l’unica donna che ha letto il mio cuore 
ed ha sempre saputo chi sono.
La vita all’ombra dei tuoi capelli è ormai un’illusione passata.
Il tempo si scioglie in miliardi di bolle
che frizzano dentro a un bicchiere ricolmo
di gioia raccolta dalle tue labbra
quando mi parli e mi insegni i segreti
che i tuoi dolci occhi sussurrano senza guardare.
Abbracciami, con le tue carezze plasmami,
incidi con tutto il tuo amore le note
fiorite dal mio dentro questa canzone.
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soloversi · 9 years ago
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Poetry woman
As I looked behind the bar,   I saw a shining moving star. Poetry woman was her name.       and her words were right the same. Her eyes two skies                         with thunders ready to destroy, her smile as rare and white as Winter when it gives the way to Spring,                                               and there's nothing more to fight. Her lips, her lips, her lips. they look so far away that kissing with a beer becomes the only way. The only way to fight against my selfishness and darkness, I found it in a stranger, in an angel made of danger. No time, no fight no right         without the proper magic light, but give me just a kiss and                             you will sure wish me a good night.
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soloversi · 9 years ago
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L’ottavo giorno
L'ottavo giorno, al tramonto, al tramonto di ogni cosa: della storia, del tempo, della vita. L'ottavo giorno il Signore del Mondo accostò le sue nari a ciò che aveva concepito. I venti del suo alito vitale ulularono in ogni remoto angolo dell'Universo. I firmamenti vacillarono sotto i passi del Signore. L'ottavo giorno del Mondo, di questo mondo, il dio di tutte le cose  si fece parola, la sua voce sussurrò al cuore di ogni cosa, di ogni creatura, vivente e non vivente, e tuonò la sua fine.
E si rivolse  all'Uomo:
"La Nostra mano si posò piena di grazia sul tuo capo, o misera creatura. Molti furono i doni concessi, e di un piccolo eppur prezioso gioiello il governo ti fu affidato, perché in cambio ne custodissi la bellezza e ne mirassi lo splendore. Tale fu la grazia del tuo Signore e dio ch'Egli ti diede il privilegio della coscienza di esistere, e l'onore di percepire la Nostra presenza in ogni pietra su cui costruisti il tuo maldestro cammino."
E il Signore prese respiro, ed insieme ad esso chiamo a sé ogni raggio di luce dell'Universo. Una nebbia nera inghiottì il mondo, fredda, densa. Il nulla avviluppò l'essere, in attesa di un cenno di dio per poterlo spegnere per sempre.
"Tu, o Uomo, creatura che creata fosti per ornare di pensiero una delle Nostre regge. Schiavo, servo fosti pur creato, poiché lo sguardo del Signore tuo dio, onnisciente e onnipotente, si posò già sul tuo futuro, conobbe nella sua infinita saggezza la meschinità del tuo animo, decretò la tua condanna. Poiché il Signore governa e crea il Tempo."
"O figlio dell'Uomo, Uomo dei popoli, delle razze, delle religioni e dei credi. Tu che osannasti e lodasti la Nostra gloria in mille modi, con mille nomi, per mille sacrifici."
"O Uomo, figlio dell'Uomo, che rinnegasti la luce Nostra, rinnegasti la luce che dagli occhi del Signore riflette solo sugli specchi della purezza; tu, che con una goccia della potenza di dio ti inebriasti, e scempio facesti del cuore e della carne delle Nostre creature dilette, dei tuoi fratelli e delle tue sorelle."
"O figlio dell'Uomo, Uomo dell'ingegno, delle arti, della scienza; tu, che vibrasti il bastone del potere e dell'inganno sulle schiene d'ogni creatura fatta a Nostra divina immagine; tu che macchiasti con il lerciume della tua carne viziata ciò che era ancora puro e splendente della Nostra luce."
"Tra tutte le creature viventi e non viventi di questo mondo, tra le stelle e gli astri tutti, Noi condanniamo te e te soltanto al non essere:
chi tra i tuoi figli non ebbe offeso la perfezione di Dio, egli vivrà nella grazia di servire il Signore onnipotente. Non più di un servo egli rimarrà,  poiché si posa l'occhio di Dio sull'animo più nobile di queste meschine creature, e ancora questi non è degno di alzare lo sguardo oltre la terra su cui striscia.
Chi tra gli uomini offese le creature di Dio, chi tra di essi scalfì anche un solo capitello di questa Nostra reggia, egli si dissolverà, e non sarà più concetto dalla Nostra mente."
L'ottavo giorno, al tramonto, il Signore del Mondo, di quel mondo, e forse d'altri, accostò le labbra alla fiamma dell'Universo, e cenere soltanto rimase.
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soloversi · 9 years ago
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Lo Spettro dei desideri
Mi sento lucido, lucido come lo Spettro dei desideri. Lo guardo dritto negli occhi neri pieni di pensieri. Su una parete trasparente, lucente e tagliente, rifletto senza espressione e privo di emozione.
La barba ispida, e una faccia antica mi fissa ed io ricambio senza stupore e privo di pudore. Non vi è ghigno nè sorriso in quello sguardo muto, e l'occhio osserva obiettivo e per niente smarrito.
Ascolto la mia stessa voce riflessa dagli echi nelle gallerie scavate da riflessioni e bisogni. Il suono così neutro e vero di certe parole le trasforma in qualcosa di scritto, indelebile.
Il nero è un colore vastissimo, senza fondo, il suo unico modo di manifestarsi non immobile è quello di usare ogni senso tranne la vista. Bisogna toccare per orientarsi con meno dubbi.
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soloversi · 9 years ago
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AnnA
Da quel sogno disperato
d’un bisogno scellerato
scaturisce un sentimento
ch’è più soffice del vento,
ch’è più fragile del vetro
che riflette quella donna
il cui nome non può avere alcuna rima:
è un palindromo e svanisce allo scadere di mezz’ora.
Nell’oblio di un imbranato,
pronto a tutto per restare senza fiato,
c’ho trovcato un dolce amore disilluso,
da una dea che dona baci monouso.
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