speravomeglio

[speravomeglio]

Hey, ho il doppio dei tuoi anni, ma quello che tu definisci colpa mia io lo chiamo karma.

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Come si chiama quell’attitudine che ti spinge a flirtare anche nella comune conversazione?

[speravomeglio]

Se avessi un euro per ogni bugia detta, sarei la banca centrale europea.

[speravomeglio]

Tu non ricordi

ma in un tempo

così lontano che non sembra stato

ci siamo dondolati

su un’altalena sola

Che non finisse mai quel dondolio

fu l’unica preghiera in senso stretto

che in tutta la mia vita

io abbia levato al cielo.

Michele Mari

Cento poesie d’amore a Ladyhawe

[speravomeglio]

La felicità è una compagna talmente instabile.

Le cederesti il mondo ma poi, nel suo mistero, basta un attimo di lucidità per capire quanto sia irrazionale anche solo provare ad avvicinarla.

[speravomeglio]

Quel momento in cui tutto deve necessariamente cambiare, e servono le palle per farlo.

Eccolo qui.

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Stavo pensando che, ma tanto non è importante.

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🧡

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True life

[speravomeglio]

Stavo pensando che, ma tanto non è importante.

[speravomeglio]

La superficie è così banale e scontata, come si fa a non intromettersi dietro di essa?

[speravomeglio]

Quel lento declino che, ahimè, ha profumi che conosco già.

[speravomeglio]

Mi ritengo saziato da tutti questi bocconi amari.

[speravomeglio]

Arredo la tua assenza di tutto ciò che non mi va, non mi piace e non funziona.

Per allargare quel solco e guardagnare metri, centimetri di spazio vitale.

Centimetri che ogni permettano di respirare, se non a pieni polmoni, quantomeno ciò che basta per stare a galla.

Che, di questi tempi, è una vittoria.

[speravomeglio]

Cap. 3 Dei confusi pensieri mischiati a birra finita, spiaggia deserta, sole che tramonta, corpo ancora bagnato e tabacco ancora in sufficiente quantità.

Me ne sbatto le palle dei freddi invernali e dei caldi improvvisi. Me ne sbatto le palle dei silenzi assordanti e delle vuote parole. Me ne sbatto delle sentenze inappellabili. Me ne sbatto le palle delle paure e retromarce di chi si masturba mente e corpo con me. Me ne sbatto le palle degli amori leggeri, delle storie vuote, di quelle che non decollano, di quelle perfette e di quelle cheo si bruciano da sole. Dei rapporti sterili tra persone sterili che non possono che portare a sterili ovvietà. Me ne sbatto le palle dei mediocri orizzonti e del compulsivo affannarsi per essere qualcuno. Me ne sbatto le palle di tutti voi affinché io possa avere chiara l'unica cosa importante: IO. ‘Io’ che è stato e sempre sarà nessuno e vuole andarsene, tra cento anni, senza essere ricordato. Io sono per le gioie improvvise, i vuoti d’aria, le accelerate repentine, le frenate pericolose. Sono per le lacrime mischiate ai sorrisi impazziti, i cuori che prendono fuoco, le ansie insostenibili. Sono per le storie impossibili, i colpi di scena imprevisti, le salite e le discese senza logica. Sono per le persone difficili, le menti complicate, le vite dure e i rapporti da piatti in faccia. Sono anche per te, che sia per un minuto o centovent'anni non mi importa né saperlo né stabilirlo a priori. E tutto questo lo so da secoli, ed è qui che ritorno sempre. Perché questo è il mio destino e questo è il gioco a cui so giocare. Da sempre.

Tuttavia, dopo tutti questi anni e tutti questi angoli smussati, credo che ad un certo punto anche la più esaltante delle illogicità debba giungere ad una quadra.

[speravomeglio]

Confermo.

Questa primavera mi farà finire nei guai.

[speravomeglio]

Trovami un modo semplice per spiegarmi cosa ha significato, ieri, rivederti dopo 3 anni.